Ogni territorio ha un’anima e qualche volta quest’anima si può bere. L’amore e il rispetto della terra, il cuore di un popolo e la sua storia, a Sirmione, li trovate in un bicchiere di vino. Se andate sul Lago di Garda, anche con i bambini (cosa vedere a Sirmione con i bambini), dovete assaggiare il Lugana e se assaggiate il Lugana lo dovete fare in cantina, assaporando il vino e ascoltando piccole e grandi storie di una terra, difficile e orgogliosa. Una terra dura come la pietra se secca e scivolosa e sabbiosa appena piove, una terra ribelle e generosa, come il suo vino.
La terra di Lugana
La terra di Lugana si estende sulla sponda meridionale del lago di Garda e le colline moreniche, più precisamente attorno a Sirmione, dove ci sono otto cantine, la storica e affermata Ca dei Frati e tante realtà più giovani e al femminile come Corte Anna, Cascina Maddalena e Sgreva.
Il vitigno è autoctono: il Turbiana.
Tutte realtà diverse, ma con un comun denominatore: conservare e difendere il territorio e cercare di estrarre l’anima della terra argillosa di origine glaciale in ogni singolo calice di vino.
In terra di Lugana ho incontrato gente semplice, determinata, appassionata, proprio come il vitigno di Turbiana e il vino, un vino bianco sapido e minerale, buono se bevuto giovane, importante e corposo se lasciato invecchiare.
Ecco il nostro tour, grazie alla guida di Sirmione Boats, da wine lover, anzi da Lugana lover.
Noi lo abbiamo fatto in un giorno di pioggia ed è stato perfetto.
Lugana, il vino di Corte Anna
Anna Palvarini del vino “Corte Anna” la incontriamo in un luogo Mozzafiato, di cui vi parleremo presto, la terrazza dell’isola del Garda. Anna sorride e sembra timida, però quando deve parlare del suo vino diventa una leonessa.
“Mio padre aveva un’azienda metalmeccanica e alla fine degli anni ’70 comprò un vigneto – mi racconta Anna – come investimento. Quando mi sono laureata mi ha detto: “Il vigneto è lì, vuoi occupartene tu?”. Fu un grande atto di fiducia il suo io ho accettato la sfida”. Erano gli anni ‘90 e Anna ha iniziato a lavorare anima e cuore ai suoi quattro ettari di turbiana. Oggi di ettari ne ha nove, ha ristrutturato la vecchia cascina nella vigna e ci è andata a vivere.
Come riconoscere il Lugana
Quando Anna descrive il Lugana schiocca la lingua e dice: “è un vino molto minerale, un pochino salato…fresco e acido allo stesso tempo. E la cosa meravigliosa è che è un vino che resiste bene al tempo , se lo bevi giovane ha uno spunto di freschezza, ma dopo qualche anno in cantina esprime davvero il suo carattere”.
Anna è una di quelle donne del vino, appassionata e soddisfatta del suo lavoro. “Non è un lavoro stagionale, la vigna si cura 12 mesi all’anno, ma più ci lavori e più ti ricompensa”.
A Corte Anna si cerca di limitare sempre di più l’utilizzo di agenti chimici, riscoprendo e riadattando le tecniche già in uso all’epoca dei suoi antenati romani. “Rispettare, tutelare e proteggere la terra ci permette di produrre questi vini tanto amati in tutto: bere un bicchiere di Lugana è un po’ come bere un bicchiere di storia”. Ogni anno questa cantina produce 40 mila bottiglie di Lugana Corte Anna. Tra le etichette anche il “Lugana antico Vigneto” (la linea superiore) e un Garda Cabernet doc.
Il vino di Corte Anna è il primo che assaggio, e sarà per l’atmosfera, per il vento fresco della terrazza, per le corse felici nel giardino dell’isola del Garda di Enrico, ma me ne innamoro subito.
La cantina si trova in via Vigneto 10 e si può visitare dal lunedì al venerdì previo appuntamento anche per degustazioni tel 339.8028941
www.corteanna.com
Il Lugana della Cantina Ca’ dei Frati
La Cantina Ca’ dei Frati è una macchina da guerra, con un vigneto di 200 ettari e la guida storica dalla famiglia Dal Cero. Una piccola industria del vino, eppure qui è tutto affidato agli uomini .
“Facciamo la vendemmia manuale – spiega Igino Dal Cero – dura due mesi ed è affidata a una squadra di 50 persone. Certo è più lenta, costosa e faticosa, ma la macchina non solo scuote la pianta, ma fa cadere l’uva e rompe l’acino avviando subito l’ossidazione , che compromette la qualità del vino. La vendemmia manuale invece ci garantisce un vino di altrissima qualità”.
Ca’ dei Frati produce 25 mila bottiglie al giorno. Nella sua linea ha anche l’amarone, che mette sul mercato non dopo i canonici tre anni, ma dopo sette .
“Ho fatto il mio primo vino a 17 anni – racconta Igino – e ho fatto tantissimi errori, ma sono grato a mio padre che mi ha lasciato la libertàdi sbaglaire., così ho imparato davvero . Il mio obiettivo è uno: voglio che nel mio vin osi senta la mia terra”.
Un’azienda che nasce e cresce nella tradizione eppure che osa e decise di sostituire il tappo di sughero con il tappo tecnico. “Dopo vari test abbiamo capito che il tappo realizzato dal midollo della canna da zucchero, non solo è più naturale del sughero, che invece viene sbiancato chimicamente, ma lascia anche inalterato il sapore del vino”, spiega anche Igino Dal Cero.
Ottimo i Frati, vino giovane, vinificato in acciaio. Da provare anche l’Amarone.
La cantina in via Frati 22 è visitabile dal lunedì al sabato , dalle 8.30 alle 12,30 e dalle 14,30alle 16,30.Telò 030.919468.
www.cadeifrati.it
Il Lugana di Cascina Maddalena
È un giorno di pioggia, quindi, lasciato l’ambiente austero di Ca’ dei Frati ci rifugiamo in un’altra cantina e arriviamo alla piccola azienda di Cascina Maddalena. Sulla porta c’è Elisa Zordan, caschetto biondo e sorriso.
“Quello bravo, quello che si occupa della vigna è mio fratello Mattia- quasi si autodenuncia – io mi occupo del nostro piccolo agriturismo e dell’accoglienza”. Ma la verità è che se andate a Cascina Maddalena trovate al lavoro tutta la famiglia, con il papà Luciano in vigna e ai fornelli e la mamma Raffaella che fa le marmellate (divina quella di cipolla rossa).
Alla Cascina Maddalena c’è un piccolo angolo dove si può ancora comprare il vino sfuso, un piccolo vezzo per ricordare la tradizione. Ed Elisa vicino alle bottiglie di vino mostra i pezzi di terra argillosa dove cresce il Turbiana,quasi come fossero pietre preziose.
“Non abbiamo la certificazione bio, ma adottiamo tecniche naturali come la confusione sessuale e la concimazione al 100% organica e si interviene con l’irrigazione solo se strettamente necessario”. La tutela dell’ambiente è anche nel packaging sostenibile e naturale. E il tappo ( ad eccezione dello spumante) è il cosiddetto “stelvin”, una chiusura neutra dal punto di vista organolettico.
La famiglia Zordan su quattro ettari coltiva oltre al Turbiana, il Marzemino e il Cabernet Sauvignon.
I vini sono: lo Spumante Lonardo metodo classico, dedicato al figlio di Elisa; il Lugana Doc Capotesta d’annata, il Lugana Doc Capotesta vecchia annata; il Rosato Rosanora; il Rosso Sette Scurtoni.
L’agriturismo di Cascina Maddalena
Buonissimo anche il pranzo alla Cascina Maddalena, con il pane e salame accompagnato dallo spumante, le marmellate con il formaggio e il risotto salsiccia e mela.
“Dalla terra alla tavola, la nostra cucina è l’espressione più autentica e prelibata della nostra tradizione familiare- spiega con orgoglio Elisa – Ci piace coccolare i nostri ospiti con ricette genuine e prodotti a “km 0” che raccontano un po’ di noi, della nostra storia e delle nostre terre”.
L’agriturismo è ancora molto piccolo e funziona su prenotazione. Elisa spera che cresca. “Anche se vogliamo assolutamente mantenere il carattere familiare, questo posto nasce da un sogno e dall’amore dei mie genitori e per noi è bello semplicemente per questo” .
Imperdibile la passeggiata nelle vigne con la guida di Luciano che racconta i segreti della terra di Lugana
La CANTINA
Si può visitare dal Lunedì alla Domenica: 9.30 – 12.30 e 14.00 – 18.30. È gradito l’avviso telefonico.
VISITA CANTINA E DEGUSTAZIONE
Dal Lunedì alla Domenica dalle 10:30 alle 18:30 su prenotazione.
Tutti i mercoledì da Maggio a Settembre, alle ore 14:00 Tour in italiano e inglese.
AGRITURISMO
È possibile pranzare o cenare su prenotazione per GRUPPI:
da GIUGNO a OTTOBRE minimo 15 persone
da NOVEMBRE a MAGGIO mimino 25 persone
Per INDIVIDUALI consultare la nostra pagina EVENTI.
www.cascinamaddalena.com
Le altre cantine del Lugana
- Cà Lojera www.calojera.com
- Don Lorenzo della Grillaia Società Ag. Ss. di Fabiani
- Nunzio Ghiraldi www.nunzioghiraldi.it
- Pasetto Emilio www.luganapasetto.it
- Sgreva www.sgreva.it
Dove Dormire in Terra di Lugana