Giornata di trasferimento, abbiamo lasciato Vancouver e siamo arrivati a Vancouver Island. Faremo due giorni di stop a Victoria, la più antica città della provincia e la più grande dell’isola di Vancouver. Canada, quarto giorno: Vancouver Island.
Al quarto giorno lasciamo Vancouver
Abbiamo affittato un’auto e preso un traghetto. Dormiamo in una casa che sembra quella dei telefilm americani, con il vialetto per parcheggiare l’auto, il pratino verde e la doppia porta con la zanzariera.
Canada, quarto giorno: Vancouver Island. Una passeggiata a Victoria.
Oggi pomeriggio abbiamo fatto un giro a piedi per Victoria. Abbiamo passeggiato lungo il porto Inner Harbour, tra idrovolanti, taxi-boat e barche per l’avvistamento di orche e balene, ci siamo fermati nel prato del Parlamento, a goderci il sole insieme a studenti e turisti , abbiamo ammirato l’elegante Fairmont Empress, hotel famoso per il tè pomeridiano, ci siamo persi tra gli le botteghe indipendenti di Johnson Street e abbiamo cenato in un pub tra Wharf Street e Bastion Square.
Lo show del salmone e delle foche
I bambini sono rimasti incantati sul molo ad assistere (quasi come fosse un vero spettacolo) alla pulizia dei salmoni, con foche e gabbiani che rubavano gli scarti.
A Victoria c’è tempo per la bellezza
Se Vancouver mi ha stordita con i suoi grandi spazi, Victoria, leziosa e curatissima (con i cesti di fiori ai lampioni e le aiuole intagliate a forma di orca) mi ha avvolto con la sua calma. Sul ponte ci siamo fermati da Susan Paune, che fa giochi ecologici con stoffa e legno e siamo rimasti incantati, come al canto di una sirena, da una ragazza che, in abito da sera azzurro, suonava l’arpa.
A Victoria contano i dettagli, perché c’è il tempo di osservarli. Su Wikipedia ho letto stasera che “è stata più volte premiata come una delle città più belle e vivibili del paese”.
Quando si dice che il viaggio è una scuola di vita. Non mi serviva leggerlo su Wikipedia, su un libro o su un giornale. Mi è bastato un pomeriggio di sole per capire che Victoria ha un ritmo diverso. Non è una cittadina lenta. Anzi è vivace, colorata, indaffarata. Ma, in una città dove si intagliano le aiuole, secondo voi c’è stress? No, c’è il tempo di farlo e c’è il tempo per ammirarle. C’è il tempo per bere con gli amici su un molo del porto (ci sono tantissimi pub), per attendere l’avvistamento di una balena…. c’è il tempo di creare e condividere idee (tantissime bancarelle e boutique di artigiani locali e di artisti indipendenti).
A Victoria c’è tempo per la bellezza. Non sono abituata. E mi stupisce.
iario di viaggio: 21 giorni in Canada on the road
Secondo giono Vancouver e la caccia alle balene
Terzo giorno: Vancover, visita a Capilano e a Stanley Park