Quest’anno più che mai abbiamo la voglia di goderci la nostra famiglia a Natale, degli ottimi piatti come da tradizione (siamo diventati tutti più bravi in cucina) e dedicare un pensiero per tutti gli amici che non sia più un semplice “A te e famiglia!”. Insomma finalmente possiamo togliere la tuta per casa e metterci il pigiama con le renne e partire per un viaggio nelle tradizioni del Natale in Campania (anche se virtuale).
Auguri!
Natale a Napoli: cosa fare
Il nostro viaggio nelle tradizioni del Natale in Campania parte da Napoli dove un must è passeggiare per San Gregorio Armeno e scoprire i nuovi pastori del Presepe (chissà chi ci sarà quest’anno), lasciare la letterina per Babbo Natale sotto l’albero nella Galleria Umberto I e andare alla ricerca degli zampognari per una foto “portafortuna”.
Le vie dello shopping sono una meraviglia. Le piccole botteghe del centro storico, le grandi vetrine addobbate a festa da via Chiaia a Piazza Dei Martiri fino al Vomero. Le zone pedonali sono uno spettacolo di luci.
La mattina del 24 si mangia la pizza fritta in attesa della cena della vigilia (una cosa leggera insomma) e si brinda per le vie della città.
Natale a Napoli però è soprattutto riunirsi per giocare a tombola con i gusci della frutta secca avanzata e guardare “Natale in casa Cupiello” seguito da tutta una serie di film natalizi che spesso non hanno alcun senso se non quello di riunirsi tutti insieme sul divano con tanto di plaid e farsi latte e struffoli a modi cereali.
Tradizioni natalizie in cucina
In attesa della mezzanotte, i must della vigilia sono: spaghetti a vongole e insalata di rinforzo con capitone fritto e per finire con una carrellata di dolci che ricordano i buffet da matrimoni: struffoli, pastiera, roccocò, mostaccioli, susamielli, raffiuoli e cassata napoletana. Direi un Natale dolcissimo! Il 25 il must è la minestra Maritata: una minestra in brodo che unisce un sacco di vegetali con la carne.
Natale a Salerno: cosa fare
Il Natale a Salerno sono le Luci d’artista, tra le più famose esposizioni di opere d’arte luminosa d’Italia, nonché la scusa perfetta per visitare il centro storico. Quest’anno saranno ridotte ma addolciranno lo stesso il periodo. Una passeggiata sul lungomare e se potete, cercate di arrivare fino a Vietri per ammirare il mare d’inverno della costiera e scoprire il piccolo borgo e le sue ceramiche.
Tradizioni natalizie in cucina
I Calzoncelli, dolce ripieno di castagne, nocciole e cioccolata dalla forma di fagottino o mezzaluna, e gli Scauratieddi, dolce antichissimo tipico di Castellabate dalla forma delle lettere Alfa e Omega e che si mangiano alla vigilia di Natale.
Natale a Caserta: cosa fare
L’albero di Natale accende piazza Dante con una miriade di lucine che rallegrano l’animo dei passanti. Sicuramente il presepe napoletano borbonico ospitato nella Reggia di Caserta è un must da vedere.
Tradizioni natalizie in cucina
La Pietra di San Girolamo è il dolce natalizio tipico di Aversa. E’ un mix di cacao e mandorle non molto tostate, brutto a vedersi ma dal gusto eccezionale. Ci sono anche le Aughiare di Curti, biscotti rustici morbidi, molto amati dai bambini.
Natale a Benevento: cosa fare
Nel nostro viaggio nelle trazioni del Natale in Campania a Benevento può essere molto suggestivo visitare Pietralcina o passeggiare per le vie di Sant’Agata dei Goti che con le sue botteghe sembra esser diventato il borgo degli Elfi di Babbo Natale.
Tradizioni natalizie in cucina
Il Cardone è una ricetta molto amata dai beneventani e si cucina con il cardo, un ortaggio invernale con forma simile al sedano cotto in brodo e servito con pollo, polpette di carne macinata e una “stracciatella” di uova e parmigiano grattugiato. Nella tradizione beneventana non manca mai l’agnello. A seguire torrone, Roccocò, Mustacciuoli, taralli dolci alla mela annurca e gli immancabili struffoli con un bicchiere di Strega!
Natale ad Avellino: cosa fare
L’8 dicembre si accende l’albero di Natale Piazza Libertà e si apre una bottiglia di vino (scegliete voi quale tanto qui si beve che è una meraviglia!). L’aria di Avellino fa molto “montagna” che quasi pizzica il naso. Scoprire i paesini con una passeggiata tra le luci e i negozi di prodotti tipici, potrebbe farci dimenticare l’assenza di mercatini.
Tradizioni natalizie in cucina
Tra i dolci non mancano Struffoli, Roccocò e Mostaccioli ma i più tipici del Natale in Irpinia sono le cartellate o crespelle. Questo dolce rappresenterebbe le fasce che avvolsero il Bambino Gesù nella culla. Una sorta di sfoglia di pasta ottenuta con farina, olio e vino bianco, unita, avvolta su sé stessa e fritta.
A tavola un must del 25 dicembre è la scarola ripiena. C’è chi la riempie con capperi, pinoli e uvetta, chi invece la ama con pane raffermo, olive, alici e noci.