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Mann, un viaggio nella preistoria: Lascaux 3.0

Siete pronti a un viaggio nel tempo. Entrate nel Museo archeologico di Napoli, lasciatevi alle spalle il presente e tornate indietro di 17 mila anni (forse 20), catapultatevi a Lascaux, nella Nuova Aquitania francese. Siamo al Mann, qui inizia il nostro viaggio nella preistoria, a partire dalla grotta di Lascaux fino a una nuova area di 20 mila metri quadri dedicati alle origini dell’uomo.

Mann, la Grotta di Lascaux

La grotta conosciuta in tutto il mondo come “la Cappella Sistina della preistoria”, si può visitare a Napoli, nel museo Archeologico dal 31 gennaio al 31 maggio 2020, grazie a un accordo stabilito con la Società pubblica “Lascaux- L’Esposizione Internazionale”, il Dipartimento di Dordogne- Périgord e la Regione della Nouvelle Aquitaine.



bambini al museo

Il vero sito preistorico, infatti, è chiuso al pubblico dal 1963. A Lascaux, accanto alla grotta originale, è stata realizzata una copia perfetta, “Lascaux II”, e ora è stata realizzata  anche in una versione espositiva itinerante  “Lascaux III”. Questa copia giorerà i musei di tutto il mondo ed  è arrivata in anteprima a Napoli. Quindi è un po’ come prendere un aereo e arrivare in Francia: un’occasione unica, da non perdere.

E la mostra su Lascaux segna l’inizio dei lavori per il restyling della collezione museale della “Preistoria e Protostoria”, che  riaprirà al pubblico il prossimo 28 febbraio: nell’allestimento permanente del MANN, saranno visibili circa 3mila reperti, anche esposti per la prima: un percorso unico dal Paleolitico inferiore all’Età del Ferro.

Lascaux, una scoperta casuale

Prima di entrare, su un grande schermo viene proiettato in filmato che narra la scoperta casuale della grotta: l’8 settembre del 1940 un ragazzino, Marcel Ravidat, porta a passeggio il suo cane, Robot, che si infila in una buca. Marcel per cercare di salvare Robot cade nella buca e si ritrova nella meravigliosa grotta affrescata.

Con lo stesso stupore del piccolo Marcel si entra nella mostra. Ad accogliere il visitatore ci sono le varie sezioni della grotta: la sala dei tori, il diverticolo assiale, il passaggio, la navata, l’abside, il pozzo e la galleria dei felini. Ad affascinare subito i bambini sono i grandi animali: i cervi, i cavalli, la mucca nera, stambecchi, felini ed un essere fantastico, che gli esperti chiamano “unicorno”.

La vallata del Vézère, tra Montignac e Les Eyzies, dove c’è la vera grotta, è un’area ricca di siti preistorici risalenti al Paleolitico superiore, ma Lascaux  è unica nel suo genere: sembra un’antica cattedrale, senza tempo e senza religione, se non quella della natura e del colore.

La Grotta di Lascaux al Mann: una mostra a misura di bambini

La mostra è assolutamente a misura di bambini, qui possono scoprire e vivere la storia, ma non solo. Possono usare le tecnologie con postazioni interattive e soprattutto capire come la tecnologia può essere usata per ricreare in laboratorio e far rivivere il passato, per rendere universale una grotta chiusa al pubblico e non più visitabile.

Passato e futuro diventano un presente affascinante. E poi gli animali, i colori, i simboli, la grotta di Lascaux è una grotta magica.

plastico grotta lescaux

Un filmato mostra come archeologici ed esperti hanno realizzato una copia della grotta: scansione delle pareti, realizzazione di foto ad alta risoluzione; esecuzione della matrice in polistirene mediante taglio a getto d’acqua ad alta pressione…. micro rilievi, strati minerali , incisioni e colorazione.

In un angolo ci sono i ritratti storici degli studiosi e ogni ritratto è uno  ognuno spunto di riflessione sulle diverse tecnologie, via via più evolute, usate per riprodurre la grotta di Lascaux: “fare calchi”, “fotografare”, “filmare” (come fece nel 1980 il regista Mario Ruspoli, che realizzò brevissime clip con luce molto fioca per non danneggiare le pitture); “datare” i reperti con il metodo radiocarbonio 14C.

Ma quanto sono moderni gli uomini preistorici

Un filmato spiega l’affresco della grande “Mucca nera“, tra incisioni, correzioni, movimenti. Ed è stupefacente quando circa 20 mila anni fa gli uomini fossero moderni. Perché? Per esempio alcuni cavalli hanno il doppio disegno della testa, per indicare il movimento, come in un cartone animato.

E ai piedi della mucca ci sono le “Palette di colori”, come nei moderni programmi di post produzione. Chi ha dipinto queste pitture rupestri ha provato l’accostamento dei colori, altro che preset di Instagram.

Mann, la preistoria interattiva

Ma soprattutto, dopo la prima sala e prima di entrare nella grotta 3.0,  ci sono varie postazioni dedicate ai bambini (ma abbiamo visto anche molti adulti divertirsi).

segni di lescaux babini

Bellissima quella per decifrare i segni di Lascaux: i bambini proprio come fecero tra il 1977 e il 1979 André Leroi-Gourthan e la sua équipe, devono dare un senso e linee, tratti, segni.

Sulle pareti della grotta sono stati ritrovati oltre 5000 segni enigmatici a forma di angoli, ali, spine, clave , stelle, bastoni, croci…ma quale significato si nasconde dietro questi segni?

bambino al museo

I piccoli così diventano archeologi, restauratori, scienziati, tra storia, tecnologia, emozioni, suggestioni.

La grotta di Lascaux è misteriosa e non tutto è stato spiegato, terreno fertile per la fantasia.

bambino museo

I bambini possono disegnare un cavallo come quello visto nella grotta, scorrere le foto di alcuni frammenti, far correre dei cerbiatti, approfondire alcuni aspetti della vita dell’uomo di Cro-Magnon.

E giocando imparano, memorizzano, scoprono.

donne preistoriche

Meravigliosa, inoltre, la ricostruzione dell’artista  Elizabeth Daynes, specializzata nella rappresentazione dei volti degli uomini primitivi: il pubblico della mostra “Lascaux 3.0” può “guardare in faccia” i propri antenati.

La grotta di Lascaux 3.0

E poi c’è la grotta: si entra nella grotta di Lascaux e al buio si cammina tra tori, cervi, cavalli e unicorni. Grazie al gioco di luci e ombre si vedono le incisioni e poi, come per magia, le fiogure di colorano…e si animano.

La scienza e la storia rimangono sulla soglia, rimane solo lo stupore mistico di questi grandi animali senza tempo. Rimane solo quella magia che sia chiama arte.

I laboratori per bambini dedicati alla Mostra di Lascaux

E la mostra è rafforzata da una serie di laboratori, dedicata proprio ai bambini. I servizi Educativi, Ricerca e Promozione del MANN infatti, organizzano quattro laboratori rivolti a bambini e ragazzi dagli 8 ai 14 anni, in collaborazione con la Scuola Italiana di Comix e l’Accademia di Belle Arti.

Gli incontri, intitolati “Nella Grotta di Lascaux. Laboratorio di decorazione murale”, si svolgeranno

  • sabato 22 febbraio,
  • sabato 21 marzo,
  • sabato 18 aprile,
  • domenica 17 maggio.

Sempre alle 10.30, con prenotazione obbligatoria ai Servizi Educativi del Museo: tel. 081.4422328, dal lunedì al venerdì, ore 9-13.

Prima di ogni laboratorio didattico, ai bambini saranno mostrate le pitture rupestri presenti nella Grotta di Lascaux; in un secondo momento, le decorazioni murali saranno riprodotte, utilizzando strumenti e materiali rudimentali.

L’obiettivo è ricreare un ambiente simile a quello in cui hanno agito i nostri antenati durante la realizzazione delle pitture nel sito di Lascaux.

Per l’esecuzione dei “dipinti rupestri” sarà usato un supporto che simula la pietra, su cui i piccoli visitatori interverranno usando pigmenti di colori terrigni contenuti da conchiglie.

Gli strumenti di lavoro saranno: tamponi di tessuto simile a quello della pelle di animale e pennelli realizzati con bastoncini di legno e peli di pennello, tenuti insieme con fibre naturali.

I laboratori per famiglie al Mann

Previste, infine, altre proposte di itinerari e laboratori a cura di Coopculture: “Lascaux 3.0- il percorso generale”, che spiegherà al pubblico l’affascinante storia del sito francese e le vicissitudini legate alla sua riproposizione; “La tua Lascaux. Laboratorio ludico-ricreativo per famiglie” (: accanto al tradizionale percorso di visita della mostra, i partecipanti realizzeranno un diorama preistorico ispirato alla Grotta. Il modellino sarà costruito con materiali da riciclo (scarpe, carta crespa e carta pacchi) ed i visitatori ne decoreranno le pareti, simulando le pitture rupestri.

I laboratori si tengono il venerdì alle 17.30, il sabato e la domenica alle 16.30

OpenMann Family

Nel mese di febbraio, speciale offerta OpenMann Family: un abbonamento riservato a due adulti over 25 anni avrà il prezzo speciale di 25 euro (in luogo di 40), consentendo la partecipazione ad uno dei tre laboratori organizzati da Coopculture (per informazioni, rivolgersi al call center 848.800.288-da cellulare: 0639967050). Info: Museo Archologico di Napoli.

 

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Chi siamo

Eravamo in due, Francesco e Cristina, improvvisamente ci siamo trovati in quattro, quando nel 2012 sono nati Enrico e Giulia. Abbiamo capito che le nostre vite sarebbero cambiate, ma non volevamo rinunciare alla nostra passione: VIAGGIARE. Grazie ai nostri “piccoli” abbiamo capito che esiste sempre un viaggio giusto.