E’ una delle gite più cercate, gettonate, richieste e amate di Genova MA… sembra difficile da trovare!
L’Acquedotto storico di Genova è bellissimo e molto ampio e proprio per questo c’è tanta confusione. Noi cerchiamo di aiutarvi a fare chiarezza per andare a percorrerlo tutto (ovviamente in più volte!).
Quello dell’Acquedotto storico di Genova è uno dei percorsi più cercati e amati della città, sarà per la sua vicinanza con il centro, sarà per la sua semplicità, ma noi ogni volta che abbiamo voglia di una bella camminata vicina scegliamo sempre l’acquedotto storico.
Abbiamo iniziato i suoi sentieri che Tommaso aveva solo tre anni e oggi, tre anni dopo, abbiamo fatto diversi tratti e lui ha sempre camminato benissimo.
L’acquedotto è naturalmente molto esteso, quindi si possono scegliere vari percorsi, più o meno difficili e di lunghezza variabile ma tutti nel verde. Sul sito ufficiale trovate ben 10 percorsi diversi.
Attenzione: ad esclusione del sentiero che qui chiamiamo n. 3 nessuno è ad anello quindi dovete sempre considerare che poi dovete ritornare indietro! Naturalmente noi indichiamo solo il verso nel quale lo abbiamo percorso ma nulla vieta di farlo in senso opposto.
Durante il percorso, l’antico acquedotto si vede a tratti: in alcuni è solo un muro laterale al sentiero, in altri punti invece spunta dal terreno, simile a tane di animali. In altri punti ancora invece diventa più suggestivo, con entrate in cunicoli a grandezza uomo – ma senza una guida non vi consiglio di percorrerli, solo di guardarli – e grandi ponti con arcate.
È molto suggestivo anche attraversare un paio di micro borghi composti da un manciata di casette, isolate e ben curate, con i giochi dei bambini nei cortili… fa pensare che una vita più rurale, anche se a due passi dalla città, sia possibile.
Pillole storiche sull’acquedotto storico di Genova
Lo chiamano anche acquedotto romano, ma dei resti della costruzione del 200 a.c. non restano che pochissimi resti. La costruzione massiccia avvenne nel 1200, anche se la maggior parte di quello che si può vedere risale al 1600 -1700 e presenta alcuni ponti che all’epoca erano già considerati esempi di eccellente ingegneria idraulica.
Indispensabile nel passato per l’approvvigionamento idrico della città, l’acquedotto inizia nel comune di Bargagli, in alta Val Bisagno e attraversa i quartieri genovesi di Struppa, Molassana, Staglieno e la circonvallazione a monte di Genova. Arriva poi in città, nel quartiere di Castelletto e lì si biforca verso il porto per servire la darsena da una parte e la ripa di piazza Cavour dall’altra.
Camminare lungo l’acquedotto storico di Genova
Come dicevamo ci sono 10 possibili itinerari che da TRensasco arrivano a Staglieno per andare poi a Molassana e infine a Prato ma ci sono anche parti percorribili all’interno delle mura della città, proprio nel centro storico.
Ecco quelli che abbiamo provato finora
Percorso n. 1: da Staglieno a Trensasco
Questo itinerario parte a poche decine di metri dalla chiesa di San Bartolomeo di Staglieno e attraversando Preli e Fossato Cicala arriva infine a Trensasco.
In questo tratto il tracciato dell’acquedotto è molto ben visibile e percorribile; inoltre essendo forse il tratto più distante dalla città è anche il più tranquillo.
Attenzione però: in alcuni tratti è scoperto ai lati, quindi con i bambini fate sempre molta attenzione e se sono piccoli teneteli per mano.
Lunghezza percorso:
Percorso n. 2: da Trensasco a Pino Sottano
L’itinerario va da Trensasco a Pino Sottano in un alternarsi di tratti molto ben mantenuti e altri invece dove il tempo e la vegetazione hanno fatto diversi danni.
Nota: dobbiamo ancora percorrere questo tratto di Acquedotto. Non appena riusciremo a farlo aggiorneremo il post con più informazioni e ovviamente la mappa.
Lunghezza percorso:
Percorso n. 3: da Pino Sottano a Brughe e Molassana
Questo è uno dei miei percorsi preferiti. La partenza è da Pino Sottano e termina in Via alle Brughe a Molassana.
Questo è l’unico percorso che può essere un anello grazie all’attraversamento del Ponte Sifone sul Geirato.
nota importante: Al momento il ponte è chiuso e viene aperto solo il secondo sabato del mese. Per essere certi prima di partire contattate il circolo Sertoli e-mail: circolosertoli@libero.it – cellulare: +39 3333208182.
Se lo trovate aperto il ponte-sifone sul rio Geirato è molto particolare: questo primo passaggio, stretto e in leggera discesa, ha subito entusiasmato Tommaso che si è sentito a capo di un’avventura.
Se invece il ponte dovesse essere chiuso il percorso va fatto andata e ritorno.
A Pino sottano non c’è molto parcheggio nelle vicinanze dell’inizio del sentiero, però con un po’ di pazienza lo troverete.
In alternativa potete invece partire da Via alle Brughe e arrivare a Pino Sottano.
Il sentiero è sempre ben segnalato, talvolta da cartelli con frecce e scritte e altre con i classici segnavia con pallini azzurri su alberi e rocce. Trovarli e seguire la strada giusta è stato un ottimo passatempo anche per Tommaso ed è stata l’occasione per iniziare a spiegargli alcune cose su come orientarsi nel bosco (chissà se avrà capito…).
Amo molto questo itinerario perchè è molto selvaggio, il terreno non sempre è ben battuto (ma molto pulito e visibile) e passa tra boschi e campi.
Più o meno a metà percorso ci siamo imbattuti in una delle due aree di sosta presenti, con un tavolino e delle panche per pranzare e riposarsi un po’.
Qui sotto inseriamo la mappa del percorso che abbiamo scelto noi e se volete potete scaricare sia l’infografica – cliccando sull’immagine – sia il percorso gps cliccando qui: Acquedotto storico tracciato gps
Ecco i due punti segnati su Google Map così non potete perdervi:
Caratteristiche percorso: principalmente nel bosco,
Caratteristiche terreno: sentieri in leggero saliscendi. Non adatto a passeggini ma ben percorribile dai bambini
Percorso n. 4: Da Via alle Brughe a San Siro e Rio Torbido
Questo tratto, a differenza del precedente, più selvaggio e “avventuroso”, è invece estremamente tranquillo e la pavimentazione così ben rimessa a nuovo e ben tenuta da poter essere tranquillamente percorso con un buon passeggino da trekking.
Il percorso passa ripetutamente nei pressi di piccoli abitati con bellissime casette con i loro ordinati giardini e grandi orti (se poi lo percorrete in settimana non sarà raro imbattersi in tante persone intente a lavorare la terra).
Qui il tratto nel bosco è più limitato degli altri tratti, quindi lo sconsigliamo in estate o con temperature molto elevate.
Arrivati a San Siro di Struppa il percorso si interrompe per qualche decina di metri e ci costringe a passare in strada, ma dopo la curva, nei pressi di antichi lavatoi, il percorso riprende.
Molto bello il ponte sul Rio Torbido con le sue altissime arcate.
Noi per il momento ci siamo fermati a questo punto, ritornando indietro in Via alle Brughe.
Caratteristiche percorso: tra piccoli abitati e campi; grandi tratti scoperti dalla vegetazione (sconsigliato in estate)
Caratteristiche terreno: perfetto, ben battuto se non addirittura lastricato.
Camminare nel verde, l’acquedotto storico di Genova: riflessioni finali
La nostra passeggiata è stata davvero bella, rilassante e stimolante.
Tommaso ha adorato stare in mezzo al bosco, guardare i fiori e prendere ramoscelli e sassolini. Ovviamente per far camminare i bambinipiccoli ci vuole un po’ di inventiva, distrarli con tutto il possibile e inventarsi giochi da fare camminando (leggi i nostri 1o trucchi per far camminare i bambini).
Per fare circa 7 km di percorso abbiamo impiegato più o meno tre ore e mezza, compresa una pausa di una mezzora per mangiare… ma di sicuro con bambini più grandi si può fare più velocemente (volete mettere la velocità di cammino quando devi fare “un due tre stella”…?!)
Camminare lungo l’acquedotto storico di Genova: equipaggiamento
Inutile dirlo indossate abbigliamento comodo e scarpe adatte a camminare, portate degli snack o un pranzo leggero al sacco e acqua… perché anche se siamo su un acquedotto, di fontanelle di acqua potabile ne abbiamo trovate poche!
Attenzione ai bambini: il percorso è quasi tutto pianeggiante e nella natura, ma laddove si trovano dislivelli, piccoli crepacci o addirittura ponti fate attenzione perché non ci sono protezioni. Non è un percorso pericoloso ovviamente, basta solo non distrarsi, soprattutto con i più piccoli…
Acquedotto storico di Genova, passeggiate grazie ai volontari
Infine un ringraziamento più che doveroso: i percorsi intorno all’Acquedotto storico di Genova sono percorribili grazie ai volontari delle associazioni di volontariato che mantengono puliti i sentieri, li mettono in sicurezza e si assicurano che indicazioni e segnaletica siano sempre visibili e in buono stato.
Grazie a : Associazioni Gau e Trashteam, Associazione culturale Antico Acquedotto, Circolo Sertoli, Scout Gruppo Genova XX, Cai Ule, Amici di Ponte Carrega, Volontari Sentieri Sertoli, Anpi Provinciale, Eaegua Fresca.
Sono Claudia e insieme a Carlo, a Tommaso e Camilla e a un pezzo di focaccia calda vi sveliamo una Liguria inaspettata: passeggiate nel verde, borghi da favola, musei per bambini, spiagge pulitissime e tanto altro ancora
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Chi siamo
Eravamo in due, Francesco e Cristina, improvvisamente ci siamo trovati in quattro, quando nel 2012 sono nati Enrico e Giulia. Abbiamo capito che le nostre vite sarebbero cambiate, ma non volevamo rinunciare alla nostra passione: VIAGGIARE. Grazie ai nostri “piccoli” abbiamo capito che esiste sempre un viaggio giusto.
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