Complice la passione/ossessione di Arturo per i bovini e l’annosa questione dei regali di Natale alle porte, un paio di mesi fa ero venuta a conoscenza dell’iniziativa di un agriturismo valsesiano dal titolo “Adotta una mucca”
e così con pochi click avevo fatto felice bambino, nonna e zia che sotto l’albero si sono ritrovati una foto di Elsa con scheda delle caratteristiche (questo il nome della mucca da me scelta) e un invito a trascorrere un weekend in montagna con noi. Tra le idee regalo per bambini, avete mai pensato a una mucca? Noi sì e lo scorso weekend siamo partiti tutti e cinque per farne finalmente la conoscenza e trascorrere in Valsesia una giornata in fattoria.
Chiunque, da ovunque può “adottare a distanza” per un anno intero una delle mucche che vivono d’estate liberi nei pascoli e d’inverno al calduccio nelle stalle di questa azienda agricola che ospita inoltre vitellini, capre, conigli,galline, galli e cani pastore.
Adotta una mucca, la Fattoria in Valsesia
La Fattoria che promuove questa iniziativa porta il nome di agriturismo Alagna, una piccola azienda a conduzione familiare ai piedi del Monte Rosa, precisamente nella frazione Rusa della più nota località sciistica Alagna Valsesia.
Regala al tuo bambino una mucca e un week-end in fattoria
In questo periodo la frazione rurale non è popolata, ma ci sono sempre le mucche e Arturo si è divertito a dar loro da mangiare e a spalare il fieno.
Nella latteria del paese si può passare a ritirare un pacco con i prodotti caseari. Ci siamo portati a casa un ricco bottino di tome, tomette, yogurt e latte appena munto.
Valsesia, un week-end in fattoria
Da Torino per arrivare in Valsesia ( in provincia di Vercelli) e trascorrere una giornata in fattoria la distanza è di un paio di ore di auto, quindi noi abbiamo deciso di fermarci a dormire e di visitare con calma la valle, terra abitata dai Walser, popolazione di origine germanica che si insediò tra il XII e il XIII secolo, portando le proprie tradizioni e costruendo le tipiche case in legno e pietra che sono ancora esistenti e caratterizzano le borgate della valle.
Alagna, Riva Valdobbia, Rima San Giuseppe, Carcoforo, Rimasco e Rimella: sono sei le colonie Walser a sud del Monte Rosa. Tra le vallate i coloni tracciarono sentieri e resero le terre abitabili e coltivabili, convivendo sempre con una natura dominata da ghiacci e rocce. Per molto tempo l’isolamento di questa popolazione fu quasi totale, anche per via del suo linguaggio (un idioma tedesco) e ciò permise la conservazione di tutte le sue tradizioni, abitudini e caratteristiche: dai riti religiosi all’abbigliamento, dall’alimentazione ai tratti somatici.
Affascinante e unico fenomeno sociologico, a partire dalla metà degli anni ’70 sono stati realizzati alcuni musei per raccontare la vita quotidiana del popolo Walser e preservarne le tradizioni, gli usi, i costumi.
Valsesia, il museo di Alagna
Noi abbiamo visitato quello di Alagna: si tratta di uno dei Musei più noti della Valsesia, dove è possibile osservare e ricostruire la cultura e lo stile di vita tipico di questa popolazione.
Il Museo è stato inaugurato nel 1976 all’interno di una casa Walser del 1628 restaurata e riportata alle sue caratteristiche originali, per volere degli ultimi eredi, custodi della lingua e delle secolari tradizioni della comunità tramandate soprattutto oralmente.
La visita di una casa Walser
La casa walser è un tipo di edificio che vede concentrate in uno stesso corpo le diverse funzioni, domestiche e agricolo-pastorali, racchiudendo sotto un unico tetto l’abitazione, la stalla e il fienile.
Costituita da un corpo unico (in questo caso a tre piani), la casa presenta un basamento in pietra (di solito a secco, necessario per dare stabilità alla struttura e isolare dall’umidità la parte bassa della casa) e una parte superiore in legno, detta blockbau, in larice per le travi e abete per i tavolati; un caratteristico loggiato a pertiche trasversali, utilizzato per l’essicazione di granaglie e fieno, canapa e segale, di solito raccolti alla fine dell’estate; memtre la copertura dei tetti è in lastre di pietra locale dette beole.
Iniziando la visita all’interno, al piano seminterrato si trovano i locali adibiti alle attività quotidiane e al ricovero degli animali: due cucine (“Firhus”) per la preparazione dei cibi e la lavorazione del latte, la zona giorno (“Stand”) della famiglia in condivisione con gli animali (la stalla, “Godu”), il locale per la lavorazione dei filati e dei tessuti (soprattutto di lana e canapa).
Al primo piano si trovano due camere da letto (“Stuba”): una è stata allestita con una esposizione di oggetti in legno e ferro, abiti di uso quotidiano con complementi per i giorni di festa, degli esempi di ricami, testimonianze preziose dell’abilità artigianale della comunità; l’altra, invece, è utilizzata per dimostrare l’alcova con i suoi arredi principali: il letto con il materasso riempito di foglie di faggio, l’armadio a muro per gli abiti di tutta la famiglia e il cassone con la dote della sposa.
All’ultimo piano si trovano il fienile (“Stodal”) e i locali di dispensa (“Spicher”) e deposito di attrezzi agricoli. Una scala esterna collega tutti i piani.
Gentilissime le volontarie del museo, disponibili a qualsiasi domanda e orgogliose di poter raccontare la storia di un popolo che non conoscevamo e che ha affascinato tutti.
Vasesia, informazioni sul Museo Walser
Museo Walser di Alagna Valsesia
Fraz. Pedemonte, Alagna Valsesia
Telefono: + 39 347.13.77.404
Email: unione.alagnese@gmail.com
Web: pagina Facebook
TARIFFE
€3,50 adulti
€2,00 dai 7 ai 12 anni
Gratuità per il bambini fino ai anni
ORARI
Aperture su prenotazione tutto l’anno.
Luglio: tutti i giorni ore 15.00 – 18.00, domenica ore 10.00 – 12:30 / 15.00 – 18.00
Agosto: tutti i giorni ore 10.00 – 12:30 / 15.00 – 18.00
Per chi vuole sciare: Alagna ValSesia