Ogni anno il FAI – Fondo Ambientale Italiano organizza due giornate nelle quali apre letteralmente le porte a posti incredibili normalmente non visitabili al pubblico. Per l’edizione 2020 delle Giornate Fai d’Autunno abbiamo scelto di andare a visitare Villa Gavotti, bellissima residenza barocca del 1700 ad Albisola Superiore (SV).
Giornate Fai d’Autunno 2020: conservazione e apertura
Conoscete il FAI?
Il Fondo Ambientale Italiano è nato nel 1975 per proteggere, conservare, restaurare e far godere al pubblico dei veri tesori del nostro patrimonio storico e artistico e ogni anno organizza due giornate speciali, una in primavera e una in autunno.
In Liguria ci sono tanti edifici protetti dal FAI, alcuni più noti altri meno. Appuntamento fisso nelle giornate FAI per esempio è la visita al complesso di San Fruttuoso di Camogli, uno dei posti più emblematici della nostra riviera.
Per le giornate FAI d’autunno del 2020 ogni provincia ligure aveva uno o più luoghi aperti, grazie all’impegno dei tanti volontari sul campo, e noi abbiamo scelto di visitare una villa poco conosciuta, ma che ci ha molto affascinato.
Con il FAI a Villa Gavotti
Villa Gavotti è una bellissima residenza signorile il cui aspetto attuale risale al 1700 e si rifà allo stile del barocchetto ligure.
Ma non è sempre stata così. Già nel 1400 in questo luogo sorgeva un’altra residenza che, pare, diede i natali a Papa Giulio II, all’anagrafe Giuliano Della Rovere.
I Della Rovere furono una famiglia molto influente nel territorio savonese e italiano e diedero ai natali, prima di lui, allo zio Francesco Della Rovere, passato poi alla storia con il nome di Papa Sisto IV, pontefice che diede il via alla realizzazione della Cappella Sistina.
Oggi la Villa è privata e le contese tra i tantissimi eredi arrivati fino ai giorni nostri non permettono la visita al pubblico molto di frequente. Anche per questo abbiamo trovato bellissimo poterla visitare, proprio perché è stata una visita un po’ esclusiva.
Ed è anche per questo che continueremo a seguire le iniziative del FAI per scoprire altri bellissimi posti, poco conosciuti e raramente visitabile della nostra bellissima regione.
Tra gli agrumi e le stagioni di Villa Gavotti
Ma cosa abbiamo visto?
Nella grande Villa non si può entrare, anche se raramente viene comunque abitata dai proprietari, ma la visita si è focalizzata sulle due parti forse più belle, il grande e curatissimo giardino e le sale di rappresentanza delle 4 stagioni.
Il giardino, disegnato in bellissime aiuole e viali, è punteggiato di siepi e molti alberi di agrumi: limoni, aranci, melograni, chinotto colorano il giardino e lo ombreggiano delicatamente lasciando spuntare statue e fontane.
Qui è là, disseminati in tutto il giardino, oltre 200 vasi di terracotta di varie dimensioni, da quelli di dimensioni contenute a quelli enormi, tutti riportanti lo stemma della famiglia e provenienti dal Regno dei Borboni, a dimostrazione dei rapporti commerciali tra queste terre.
Nel suo versante meridionale, una grande vasca principale funge da collegamento con le fontane più piccole e, dietro di lei, una grande statua dava in passato il benvenuto ufficiale alla villa.
A partire da questa grande fontana partono due scalinate con balaustre ornate di statue di figure mitologiche. Entrambe le scalinate portano a due terrazze panoramiche – attualmente non visitabili perchè non in sicurezza – una verso il corpo centrale della Villa e una dal lato opposto del giardino.
Le sale di rappresentanza sono proprio qui, sotto le terrazze: da un lato ci sono la primavera, l’estate e l’autunno, tutte in continuità l’una con l’altra e riccamente decorate con stucchi in rilievo che sembrano prendere vita.
Dal lato opposto del giardino invece la sala dedicata all’inverno, più grande delle altre e probabilmente utilizzata come sala da ballo.
La sala era stata decorata prendendo come ispirazione una grotta e infatti molta della pietra utilizzata viene da grotte nei dintorni come quelle di Borgio Verezzi. Ma proprio per questo motivo e per la fragilità dei materiali al momento la si può osservare solo da fuori.
La visita purtroppo non è stata molto lunga – una mezz’ora circa – perchè gli spazi interni non possono essere visitati ma, tutto sommato, con un bambino piccolo è stata una visita giusta e per niente difficile anche per i più piccoli.
La gentilezza, la disponibilità e competenza dei volontari del FAI che ci hanno accompagnato nella visita ha sicuramente contribuito a questo!
A Tommaso questa visita culturale è piaciuta molto: certo lui il barocco italiano non ha la minima idea di cosa sia, ma si è divertito ad osservare gli stucchi nelle sale, con i grappoli d’uva e gli uccellini e a cercare frutti che conosceva nell’agrumeto.
Voi avete mai fatto qualche visita del FAI? Conoscevate Villa Gavotti?
Se ville e castelli vi affascinano vi consigliamo di leggere l’articolo su ville e parchi di Genova e quello sui castelli della Liguria per altre piccole gite in Liguria.