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Street art in Emilia Romagna: 10 tappe da vedere coi bambini

 

L’Emilia Romagna è tappezzata di dipinti sui muri, da interi borghi, come la celebre Dozza, ad angoli di città riqualificati con attacchi d’arte. Abbiamo selezionato 10 angoli di Emilia Romagna dove scoprire la Street art insieme ai bambini.



Arte e bambini: se penso ai miei figli in un museo o a una mostra, mi immagino a rincorrerli e a implorarli di fare silenzio. E se li avvicinassimo all’arte partendo da una delle sue declinazioni più contemporanee e di facile fruizione? La street art: opere da ammirare all’aperto, colorate e immediate.

E in Emilia Romagna ce ne sono tantissime, scopriamole insieme!

1. Dozza, il borgo dipinto: prima tappa della street art in Emilia Romagna

Di sicuro è uno dei più famosi. Dozza è un piccolo borgo a sud di Bologna, poco distante da Imola. Appena ti addentri nelle sue viuzze ti troverai a girare la testa da una parte all’altra, perché quasi su quasi tutti i muri troverai degli affreschi.

 

Leggi il nostro articolo su Dozza.

Non per niente è chiamata il borgo dipinto! E sai da quando è così decorata? Dal 1960, quando ha avuto luogo la prima edizione della Biennale del Muro Dipinto, che ha luogo ancora oggi nel mese di settembre.

Negli anni hanno lasciato segni del loro passaggio più di 200 artisti e la città ha portato avanti nel tempo il suo impegno per promuovere l’arte contemporanea e la creatività giovanile. La cosa affascinante che è stata mantenuta da 60 anni a questa parte è che gli artisti hanno sempre dipinto a contatto diretto con il pubblico.

Dove vedere i murales a Dozza?

I murales di Dozza sono sparsi per tutto il centro storico, perciò basterà passeggiare per i vicoletti e scovarli ad ogni angolo (si può fare la caccia ai disegni con i bambini!).

 

2. Imola e il Restart Urban Festival

Se sei appassionato di Street Art conoscerai sicuramente il Restart Urban Festival. Io invece non lo conoscevo e non vedo l’ora che sia settembre per partecipare alla prossima edizione.

A Imola infatti si tiene ogni anno a settembre questa importante manifestazione artistica, ogni volta in una location e con un tema diversi. Il 2020 è stato dedicato alla sostenibilità ambientale e la zona interessata era principalmente Viale Dante. Tra le altre opere nate in questa edizione c’è stata una bellissima e scultura permanente realizzata dall’artista portoghese Bordalo, con materiali di scarto collocata nella corte interna di due scuole.

 

grande scultura colorata con tutti i ragazzi del restart
Foto di Adrian Lungu per Restart Urban Festival- opera di Bordalo

 

L’obiettivo principale del festival, organizzato dall’associazione Noi Giovani è quello della riqualificazione urbana. Come suggerisce anche il nome scelto infatti, si vuole dare nuova vita ad aree abbandonate o in stato di degrado e lo si fa attraverso l’arte.

Dove vedere la Street art di Imola

Imola è piena di opere di street art e i ragazzi del Restart Urban Festival hanno realizzato un’utilissima mappa per poterle vedere tutti anche quando non c’è il festival.
street art all'autodromo di Imola
foto di Restart Urban Festival – Autodromo di Imola
E ci sono dei pezzi forti da non perdere assolutamente? Ci consigliano di andare in via Boccaccio 6 e di fronte al Museo dell’Autodromo di Imola.

 

3. La street art coi bambini a Bologna

Bologna è stata una delle prime mete che mi è venuta in mente pensando ai murales in Emilia Romagna. E infatti ho pensato bene, perché “a Bologna ogni muro è dipinto”. Così mi hanno detto le ragazze del collettivo Street art Finders, che mi hanno aiutato a fare un piccolo itinerario a misura di bambino nella città delle due torri (anche se sarebbero da vedere tutti!).

Dove vedere la street art in centro a Bologna

Se non si è di Bologna e si organizza una gita in giornata, può essere più comodo, soprattutto con bambini al seguito, focalizzarsi sulle zone in centro. Avendo come punto di partenza la Stazione Centrale, si possono raggiungere a piedi (o coi mezzi), diversi siti interessanti dal punto di vista della Street Art.

Da vedere coi bambini è sicuramente Via del Pratello, con le sue caratteristiche saracinesche dipinte. Ma oltre alle serrande dei negozi, ci sono anche tantissimi murales, a cui si è aggiunta l’estate scorsa è aggiunta l’opera di Ericailcane e Bastardilla a tema Coronavirus.

Sempre in centro si può andare a visitare il Giardino e la via del Guasto, dove si trovano numerose opere di street art. Non troppo distante dalla stazione c’è anche un’altra zona interessante: Via del Lavoro con intere facciate dipinte, che sicuramente attireranno l’attenzione dei più piccoli.

Murales nei quartieri di periferia a Bologna

Nell’immediata periferia di Bologna, precisamente nel quartiere Navile-Gorki sorge un piccolo museo a cielo aperto, tra numeri civici 6 e 16, area denominata appunto Zona NG6.16. Qui nel 2017 quattordici artisti hanno dipinto i muri di una struttura polifunzionale dedicata al partigiano Michelini, all’interno del progetto R.U.S.Co, acronimo di recupero urbano spazi comuni. Qui trovi il video girato da Street art Finders.

Piazzetta Betlemme a San Giovanni in Persiceto

A San Giovanni in Persiceto, poco distante da Bologna c’è un posto da visitare se sei appassionato di street art: la Piazzetta Betlemme, con le opere dello scenografo di fama internazionale Gino Pellegrini.

4. Faenza e l’Urban Art Contest

A Faenza opera l’associazione Distretto A, famosa per il suo Urban Art Contest. Si tratta di un bando internazionale che ha l’obiettivo di riqualificare attraverso opere di street art i quartieri degradati della città.

Tra le altre, c’è l’opera Terra del writer sardo Tellas che ha vinto nel 2018 e visibile in Via Mura Mittarelli, 34. Gli elementi ricorrenti nei suoi murales e presenti anche in questo, sono motivi della natura interpretati con mostrandone la propria naturale geometria. Un dettaglio interessante di questa edizione è il gemellaggio con la città di Palermo, dove lo stesso Tellas ha realizzato un’opera gemella che dialogasse con questa.

muro totalmente dipinto con motivi naturali
Foto di Street art Finders – opera di Tellas – Via Mura Mittarelli, 34

Nel 2019 in via Montalto, in città è stata realizzata un’opera dell’artista francesce Coquelicot Mafille, vincitrice del concorso di quell’anno, dedicata alle donne e presentata in occasione della giornata dedicata alla lotta contro la violenza alle donne.

Alla ludoteca comunale si può ammirare anche un murales dedicato all’artista faentino Rikka, scomparso nel 2018. Qui infatti un suo disegno è stato trasferito su un grande pannello a formare un murales.
Il progetto fa parte del “The Monster Project”, dove vengono invitati i bambini a esprimere liberamente la loro creatività disegnando il loro mostro preferito. Artisti da tutto il mondo danno vita ai disegni dei piccoli valorizzando il loro estro creativo e reinterpretandolo seguendo il proprio stile. L’artista Rikka aveva partecipato creando un fantastico personaggio 3D da uno dei disegni dei bambini e in suo onore è stato riprodotto sui muri della ludoteca.

Dove vedere la street art a Faenza

Anche a Faenza i murales sono un po’ ovunque, ma Distretto A ci viene in aiuto con una mappa che puoi trovare qui.

5. La storia di Cotignola attraverso i suoi murales

Il prezioso aiuto delle ragazze di Street art Finders è stato fondamentale anche per selezionare questa tappa. Se si va alla scoperta della Street art in Emilia Romagna, Cotignola è assolutamente da non perdere. Perciò, eccola qui!

Poco distante da Ravenna, Cotignola è un piccolo paesino che nel tempo è diventato un vero e proprio museo a cielo aperto. Ogni anno d’estate si svolge “L’arena delle balle di paglia” in occasione della quale vengono realizzate nuove opere.  I murales infatti raccontano la vita della campagna, storie e leggende di questa terra, rendono omaggio a personaggi illustri e ricordano momenti come la guerra e le azioni di solidarietà messe in atto dalla gente del posto.

 

muro dipinto a cotignola che rende omaggio alla segavecchia
Foto dall’Archivio Fotografico Unione dei Comuni della Bassa Romagna

Su un muro che si affaccia sul Parco Bacchettoni, i due artisti Zosen Bandido e Mina Hamada hanno rappresentato nel 2017 la Segavecchia, storica festa del paese.

Dove vedere i murales a Cotignola

Romagna Sentieri ha realizzato un’utilissima mappa di Cotignola, dove oltre alle posizioni delle varie opere, viene anche raccontata la storia di ognuna.

Puoi trovare poi maggiori info sulla street art a Cotignola sul sito di Bassa Romagna Mia.

6. Street art in Emilia Romagna: Ravenna

Anche a Ravenna la street art occupa un posto di tutto rispetto tra le espressioni dell’arte contemporanea. E anche qui si tiene da diversi anni un festival a lei dedicato: Subsidenze.

Si tratta di un evento organizzato ogni anno a settembre, dall’Associazione Culturale Indastria in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche giovanili.  L’obiettivo è quello di realizzare interventi di innovazione sociale giovanile.

La cittadella della street art a Ravenna

A Ravenna la zona più interessante dal punto di vista dell’arte di strada è sicuramente la Via Tommaso Gulli, chiamata, Cittadella della street art, dove si svolge anche il festival.

Ricca di opere e raggiungibile facilmente da Via Gulli è anche la zona Darsena.

Menzione speciale per l’opera di Kobra in Via Pasolini. Vicino alla tomba di Dante, il poeta è ritratto in tecnicolor dallo street artist tra più celebri al mondo. Le ragazze di Street art Finders ci consigliano poi anche la zona stadio.

7. La sagra della street art sull’appenino reggiano

Se avete in previsione un tour nelle Terre di Canossa, sappiate che anche qui c’è della street art!

Trinità di Canossa è salita alla ribalta tra i graffitari e i loro seguaci per la Sagra della street art. Trinità, Vedriano e altri piccoli borghi dell’appennino Reggiano ospitano infatti diverse opere di arte urbana realizzate da artisti locali proprio in occasione del festival.

murales con bambina seduta sulla coda di una volpe
Foto di Street art Finders – opera di Julieta XLF – Trinità

L’idea è venuta nel 2014 fa al Collettivo FX e all’Associazione Whats che hanno dato nuova vita a stalle, osterie, cisterne, case e caseifici della zona con una sagra dedicata appunto all’arte di strada.

 

murales interno con uomo che guarda dalla finestra
Foto di Street art Finders – opera di Mister Dada – Vedriano

Dove ammirare la street art vicino a Canossa

Oltre a Trinità, la sagra ha portato la street art anche a Selva, Selvapiana, Monchio delle Olle, Pardella, Vedriano e Albareto. Le opere sono sparse qua e la, se vuoi essere certo di non perderne neanche una, chiedi informazioni alla gente del paese, che sicuramente ti saprà dare indicazioni.

8. Molinella e ArtU il festival delle arti urbane

Dal 2020 anche Molinella ha il suo festival delle arti urbane, ArtU. Nel corso della prima edizione , organizzata dall’Associazione Animal Blue House, sono state realizzate opere in più di 20 punti della città, oltre a incontri, corsi e laboratori per bambini a tema.

 

personaggi dipinti su un muro
Foto di Street art Finders – opera di Burla per ArtU

L’obiettivo del festival è quello di dedicarsi alla rigenerazione urbana in maniera organica e di riqualificare aree verdi, edifici pubblici e privati, centri civici di Molinella e i comuni limitrofi. Le opere rendono omaggio alla storia e al territorio o raccontano il luogo che le ospita.

Ps: al di fuori del festival, ma comunque visibile in città è stato realizzato recentemente anche un murales dedicato a Maradona (per i fan del Pibe de oro qui ci sono tutti i murales a lui dedicati a Napoli)

Dove si trovano i murales a Molinella

I murales sono dislocati in tutta la città e nei paesi vicini, ecco le locations:

Via Provinciale 112; Cinema Teatro; Galleria Fiat; Palestra comunale (Palazzetto); Asilo Nido comunale Cip e Ciop; Via Sant’Elena 71 a San Martino in Argine; muro lato Canale della Botte; Torrette Enel a Marmorta e all’ex Zuccherificio; Scuola di Musica; Via Barattino 19 e 21; Stazione FER; Via Fermi 1; Parco Ragazzi ’99; Parco Via Marconi.

9. Street art in Emilia Romagna: Rimini e Santarcangelo

Anche Rimini è una meta che offre molto in termini di Street art e anche qui ci sono opere sparse per tutta la città, a partire dal felliniano Borgo San Giuliano.

I dipinti di Borgo San Giuliano e l’omaggio a Fellini

Impossibile non citare il Borgo San Giuliano, con i suoi dipinti che rendono omaggio ai personaggi e alla vita di questo caratteristico angolo di Rimini e soprattutto a Fellini e al mondo.
Poco distante, nei pressi del Ponte di Tiberio e lungo il porto ci sono diversi murales, tra cui quelli di writer di fama internazionale come Ericailcane, Bastardilla e Eron.

Eron: lo street artist riminese

E a proposito di Eron, se non lo sapete è un artista proprio nato a Rimini e ora conosciuto in tutto il mondo.
Le sue opere sono presenti diverse zone della regione: non solo a Rimini, ma anche a Santarcangelo, Forlì, Riccione, Modena e Casalecchio di Reno.
Eron é anche stato il primo Street artist (e unico al momento) a dipingere l’interno di un luogo di culto: il cielo della chiesa di San Martino in Riparotta a Rimini.
Lo stile dell’artista è inconfondibile, le sue opere sono delicate e quasi impalpabili, nei colori e nei tratti, ma affrontano spesso tematiche politiche e sociali.
I suoi dipinti murari sembrano realizzati con le classiche tecniche pittorie, tanto sembrano realistici (al Mar di Ravenna due addetti stavano persino tentando di chiudere in un foro nella parete senza accorgersi che era stato realizzato da Eron con la bomboletta!).

Santarcangelo

E dato che fra le città dove è possibile ammirare i lavori di Eron, ho citato Santarcangelo, siamo andati a vederli dal vivo. Dell’artista riminese ce ne sono diversi, tutti nel centro storico tranne uno che si trova subito fuori su una cabina Enel.
Tra le altre, questa è quella che mi ha colpito di più. Tower to the people, con un pugno realizzato da tante rose, rappresenta la forza della gentilezza e della non violenza.
E mentre si passeggia nel centro storico e si arriva in cima a una salita ecco che ci si imbatte in diverse espressioni di arte urbana.
Mi ero documentata e sapevo che avrei trovato opere di Eron dedicate a due poeti santarcangiolesi: al Supercinema omaggio a Giuliana Rocchi e al teatro Lavatoio a Raffaello Baldini.
murales con panni stesi
Giuliana – opera di Eron – Supercinema
Poi in città sono presenti anche diverse di opere di Ericailcane, una sotto alle mura su un lato di un’abitazione privata in via Faini, poco distante dal Supercinema. Una, la più recente, l’abbiamo scoperta invece per caso: si intitola “Ricerca di utopia (con mappa)”, in via dell’Acquedotto (immagine di copertina).
Se avete tempo, anche a Mutonia ci sono diversi murales e tante altre opere interessanti.

10. Saludecio e i suoi muri dipinti

Saludecio è un paesino dell’entroterra riminese, più precisamente della Valconca.
Ad animare i muri di questo piccolo borgo medioevale ci sono tantissimi dipinti, dedicati alle invenzioni dell’Ottocento.
Non tutti sono perfettamente conservati ma mantengono comunque il loro fascino e saranno in grado di attirare anche l’attenzione dei piccoli visitatori. E sarà divertente passeggiando coi bambini, vedere quante invenzioni riconosceranno e di quante ignorano l’esistenza, come il reggicalze e il grammofono.

Qui il nostro racconto su Saludecio.

 

murales peter pan e uncino

Insomma, se volete fare un tuffo nel passato e godervi un’atmosfera d’altri tempi, Saludecio è il posto giusto.

Dove ammirare i murales di Saludecio

Il centro storico di Saludecio è un piccolo museo a cielo aperto e le circa quaranta opere si trovano dislocate nelle viuzze del paese.

11. La Piazzetta Betlemme a San Giovanni in Persiceto

Ultima tappa aggiunta in coda, viste le tante segnalazioni. Vicino a Bologna, a San Giovanni in Persiceto c’è un piazzetta nel centro storico davvero suggestiva.

I muri degli stabili che si affacciano sulla Piazzetta Betlemme sono interamente dipinti con le opere realizzate dall’importante scenografo Hollywoodiano Gino Pellegrini.

Il nostro tour virtuale nella street art in Emilia Romagna termina qui, anche ci sarebbe ancora moltissimo da dire e molte altri angoli da citare. Ma il bello dell’arte urbana è anche quello di scoprirla anche per caso, girando l’angolo, come è successo a noi a Santarcangelo!

Intanto però vi invito a seguire anche le ragazze di Street art Finders che sono ferratissime in materia e mi hanno dato tante dritte e consigli per scrivere al meglio questo articolo e soprattutto hanno tanti progetti interessanti in lavorazione!

La street art e i bambini

E ora che noi abbiamo iniziato anche il nostro tour reale partendo da Santarcangelo, Margherita è super entusiasta e non vede l’ora di vedere altri murales dal vivo. Intanto ha iniziato a replicarli coi gessetti sul pavimento fuori di casa!

Mi sono chiesta molte volte come spiegare la street art ai più piccoli. Sicuramente da un’età all’altra c’è differenza e una maggior capacità di comprendere l’intento dell’autore. Però credo che sia bello anche lasciarli liberi di dare la propria interpretazione e anzi, è molto interessante scoprire cosa vedono loro, che hanno la mente più fresca e più libera di preconcetti.

E perché no, facciamoli diventare dei piccoli street artist portando un po’ di colore dentro e fuori dalla porta delle nostre case!

 

Se volete continuare il tour della street art, potete proseguire in Campania, Veneto, Liguria, Abruzzo e Piemonte. Qui un viaggio in tutta Italia con i murales da nord a sud.

 

 

 

Giulia Gardini
Giulia Gardini
Mi chiamo Giulia Gardini e sono cresciuta mangiando piadina a tutte le ore e i cappelletti in brodo anche a Ferragosto e continuo a farlo ora con i miei bimbi. Da quando sono nati i nostri tre figli, io e il babbo stiamo riscoprendo la nostra Emilia Romagna, a misura di bambino e partendo col camper in giro per l'Europa.
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4 COMMENTI

  1. Hai dimenticato la piazzetta Betlemme di San Giovanni in Persiceto provincia di Bologna dipinta dallo scenografo hollywoodiano GINO PELLEGRINI

  2. Salve Giulia, complimenti per l’articolo. Le segnalo che il murales di Ericailcane a Santarcangelo (quello poco distante dal supercinema) non si trova sulla casa del Popolo, ma su un’abitazione privata in via Faini

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Chi siamo

Eravamo in due, Francesco e Cristina, improvvisamente ci siamo trovati in quattro, quando nel 2012 sono nati Enrico e Giulia. Abbiamo capito che le nostre vite sarebbero cambiate, ma non volevamo rinunciare alla nostra passione: VIAGGIARE. Grazie ai nostri “piccoli” abbiamo capito che esiste sempre un viaggio giusto.

Giulia Gardini
Mi chiamo Giulia Gardini e sono cresciuta mangiando piadina a tutte le ore e i cappelletti in brodo anche a Ferragosto e continuo a farlo ora con i miei bimbi. Da quando sono nati i nostri tre figli, io e il babbo stiamo riscoprendo la nostra Emilia Romagna, a misura di bambino e partendo col camper in giro per l'Europa.