Ogni anno milioni di persone celebrano il Natale. In ogni paese ci sono riti, musica, preparativi, ornamenti e usanze differenti. Sebbene sia difficile da credere, molte tradizioni natalizie italiane non vengono celebrate allo stesso modo nel resto del pianeta. Ci sono paesi che non festeggiano nemmeno il Natale, e altri che ne approfittano per mangiare fino a 12 piatti diversi la vigilia.Vuoi saperne di più sulle tradizioni di Natale nel mondo? Continua a leggere e scoprirai tantissime usanze che, in molti casi, sono piuttosto curiose…. saà un viaggio intorn odal modno dall’albero di Natale tra le palme in California all’abete di Betlemme, tra le luci di Natale a Oxford Street a Londra, passando per gli Champs-Élysées di Parigi e il maestoso albero di Rockefeller Center a New York.
Natale in Inghilterra, con il tacchino e il vischio
Le migliori tradizioni del Natale nel mondo
Un ripasso della storia ci offre una visione più aperta del significato del Natale nel mondo e a sua volta, ci permette di conoscere l’evoluzione che ha avuto questa festa nei diversi paesi, sin dalle sue origini. Andiamo quindi alla scoperta delle tradizioni del Natale nel mondo, dal Messico all’Australia, passando per il Giappone e molti altri luoghi ancora.
Norvegia: elfi, birra e pesce
Il nostro viaggio tra le tradizioni di Natale nel mondo inizia dal nord Europa. I norvegesi associano il Natale alla luce ed infatti, durante questo periodo, non può mancare un fuoco acceso in un angolo qualsiasi della casa. Il 13 dicembre, ovvero il giorno di Santa Lucia, i norvegesi iniziano a decorare le loro case con cesti intrecciati, ghirlande di stelle e statuette di Elfi a base di pigne o di noci. Sulle tavole delle case non mancano mai contenitori per il riso in cui si nasconde una mandorla; questa si rivela essere un buon presagio per il fortunato commensale che la troverà.
A completare la gastronomia tipica del Natale norvegese ci pensano il salmone e il merluzzo, nonché abbondante birra norvegese e l’immancabile akevitt, uno speciale cocktail aromatizzato al grano e patate.
Dopo cena l’albero di Natale si illumina e i bambini aspettano intrepidi l’arrivo di Julenisse, un elfo che alla vigilia si trasforma in Papà Noel (Babbo Natale).
E tra Norvegia, Svezia e Finlandia c’è la Lapponia, con la vera casa di Babbo Natale, un viaggio reale da organizzare con i bambini per vivere la vera magia del Natale
Germania: San Nicola e il brindisi a San Silvestro
I bambini tedeschi ricevono l’arrivo di San Nicola nella notte tra il 5 e il 6 dicembre. Tuttavia, i doni portati dal Santo, possono essere finalmente aperti solo il 24, dopo aver acceso le luci dell’albero e stornellato i relativi canti natalizi.
Durante queste feste le case tedesche sono addobbate con i rami di Santa Barbara, muschio e noci dipinte. I più legati alle tradizioni natalizie tedesche preparano per l’occasione oche ripiene di mele e room.
L’ultimo giorno dell’anno il protagonista è San Silvestro. In suo onore si organizza una bevanda e si accendono i fuochi d’artificio per spaventare gli spiriti maligni.
Austria: canti e cibo non mancano
In Austria la tradizione del natale vede che le mamme preparino l’albero di Natale quando i bambini non sono in casa e al loro ritorno gli si fa credere che sia stata opera del Bambin Gesù, chiamato “ChristKindi”.
Prima di Natale ed esattamente 3 giovedì prima i bambini vanno di casa in casa cantando e ricevono come doni mandarini e noci, mentre per gli adulti una bevanda alcolica. Infine prima di aprire i regali a Natale raccontano storie, recitano poesie e cantano.
La tradizione austriaca natalizia per il cibo vede portare in tavola salsicce e crauti, oltre ai classici dolci austrici di straordinaria bontà.
Francia: Presepe, Ruota Panoramica e Dolci Tipici
In Francia come in Italia il periodo di Natale si colora di suoni e colori natalizi, in particolare a Parigi in Place della Concorde viene eretta la grande ruota panoramica dalla quale si può ammirare Champs-Elysèes e i giardini Tuileries, entrambi illuminati a festa. Le feste natalizie in Francia in particolare iniziano con la festa di San Martino e nella parte settentrionale della Francia a scuola vengono fatte realizzare delle lanterne per la ricerca di San Martino e il suo asinello. Si perchè secondo una antica leggenda fu smarrito fra le dune e lo ritrovarono dei bambini con le lanterne.
Nelle Provenza invece non manca il Presepe coi personaggi classici e che ricorda molto il presepe napoletano. Sempre in Provenza il giorno di Natale si brucia un ceppo di abete che si lascerà ardere per tutta la giornata. Sempre in Provenza la tradizione culinaria vuole che si consumino ben 13 dessert diversi che rappresentano i 12 apostoli e Gesù.
Non manca poi Pere Noel, Babbo Natale, che porta i doni a tutti i bambini, in alcune zone settentrionali della Francia passa anche due volte il giorno di San Nicola (6 dicembre) e poi il 25 Dicembre giorno di Natale. L’usanza vuole che i bimbi lascino le scarpe vicino al camino perchè possano essere riempite di doni da Babbo Natale.
Un’ultima tradizione natalizia francese è che i pescatori lascino dei cesti di pesce davanti agli altari come segno di devozione.
Parlando invece della tradizione culinaria non manca fra le pietanze della Vigilia il Foie Gras, le ostriche e il sapone, ma anche il tacchino ripieno e lo Champagne.
Fra i dolci tipici del natale in Francia si consuma il Bruche de Noel, un tronchetto di pan di spagna arrotolato con cioccolato e vari decori natalizi, vi è anche la torta dei re – Galette des Rois – un dolce di pasta sfoglia con ripieno di crema alle mandorle e all’interno una fava nascosta. Chi trova la fava sarà il re o la regina della serata.
Inghilterra: Natale con il tacchino e il vischio
In Inghilterra il Natale si festeggia per lo più come in Italia, addobbi natalizi, albero e presepe oltre ai doni per i bambini. Una caratteristica che la differenzia è quella di scambiare piccoli ramoscelli di agrifoglio e vischio fra parenti e amici come buon augurio. Questa tradizione arriva dal lontano 596 c.C. quando le comunità pagane durante i festeggiamenti del Solsistizio d’inverno si scambiavano agrifoglio, vischio e piante legate al culto dell’immortalità.
Fra le altre tradizioni del Natale inglesi vi è quella di andare a “cogliere” (“pick-up”) il proprio albero di Natale (rigorosamente vero)nei vivai. Ogni famiglia sceglie il profpio albero in un grande parco e lo porta a casa per addobbarlo.
E poi la settimana prima del 25 dicembre i bambini e i ragazzi cantano le Christmas Carols, passeggiando per strada e suonando alle porte coi bambini che donano i ramoscelli di delle piante in cambio di caramelle.
I bambini infine la notte di Natale si recano a messa e prima di andare a dormire lasciano il bicchiere di latte per Babbo Natale- Christmas Father– e la carota per Rudolph la renna.
Il pranzo tipico natalizio inglese è composto da tacchino ripieno con salsa di mirtilli, purea di patate e il Christmas Pudding come dolce, al cui interno vi è una moneta di cioccolato, chi la trova sarà fortunato.
Un’altra caratteristica tipica dei festeggiamenti inglesi è quella del 26 Dicembre o Boxing Day, giorno in cui tutti donano della scatole con un regalo all’interno a tutti quelli che lavorano e incontrano.
Spagna, niente Babbo Natale e si mangia uva
Lo sapevi che in Spagna i doni non li porta Babbo Natale a dicembre? Eh si qui i regali ai bambini arrivano il 6 gennaio coi Reyes Magos ovvero i Re Magi. La tradizione spagnola vuole così, anche se negli ultimi anni in alcune zone di Spagna stanno anticipando l’arrivo dei doni al 25 Dicembre. Non solo i Re Magi lanciano dolci e caramelle a tutti i bambini il 5 gennaio passando per ogni città di Spagna su grandi carri da parata, una sfilata che si chiama “caabalgata” – cavalcata.
I piatti tipici del Natale in Spagna sono senz’altro il pesce come i gamberoni e non manca il prosciutto spagnolo Jamon serrano. Fra i dolci invece si porta ai commensali una ciambella di frutta candita con ripieno di crema pasticcera o panna montata. La caratteristica di questo dolce è che al suo interno vi sono 2 sorprese: una è miniatura (figurita) e una fava (haba), chi trova la prima indosserà la corona e sarà il re della giornata, chi invece trova la fava sarà costretto a pagare il dolce per tutti.
Un’altra tradizione caratteristica spagnola è quella di mangiare 12 acini di uva la notte di capodanno prima che terminino i 12 rintocchi che annunciano l’anno nuovo. Chi riesce mangiarli tutti prima che i rintocchi finiscono avrà un anno pieno di fortuna.
Russia: le dodici portate natalizie
Continuiamo la lista delle tradizioni del Natale nel mondo facendo tappa nella nazione più grande del mondo, ovvero in Russia. I russi seguono il calendario della chiesa ortodossa e quindi, i festeggiamenti del Natale avvengono pochi giorni dopo di quelli di tutto il resto del mondo.
Nelle case russe il pranzo della vigilia di Natale è composto da 12 portate, una per ogni Apostolo. Il pesce, accompagnato da una zuppa di barbabietole, è il piatto protagonista delle tavole natalizie del paese.
Il giorno di capodanno i bambini russi vengono visitati da Ded Moroz, che come Babbo Natale sfoggia una grande barba bianca e indossa ampi abiti rossi e stivali neri. Il Babbo Natale russo viaggia accompagnato da un assistente (la ragazza delle nevi) e oltre a distribuire giocattoli consegna torte di pan di zenzero e matrioska (bambole che contengono al loro interno altre bambole dalla più grande alla più piccola).
Messico: Posadas e Misa del Gallo
Le festività natalizie in Messico iniziano il 16 dicembre con le Posadas (processioni che rappresentano le difficoltà che San Giuseppe e la Vergine attraversarono per trovare una locanda durare durante il loro viaggio a Betlemme).
La cena tradizionale della vigilia si tiene dopo la mezzanotte, ovvero dopo aver assistito alla Misa del Gallo, una messa che viene celebrata anche l’ultima notte dell’anno, chiamata così poiché il gallo è simbolo di annunciazione.
La notte di San Silvestro è consuetudine spazzare la casa, affinché la fortuna possa venire pulita. Un’altra tradizione messicana del Natale è rappresentata dalla piñata, che rappresenta Satana e che viene rotta dai bambini; al suo interno si possono trovare arance, mandarini, canna da zucchero e arachidi.
Brasile: a ritmo delle onde a Copacabana
Ed eccoci nel nostro giro delle tradizioni di Natale nel mondo in Brasile. Nel Natale brasiliano il mare gioca un ruolo fondamentale. Alla vigilia di capodanno il cielo sulle spiagge di Ipanema e Copacabana di Rio de Janeiro si illumina di fuochi d’artificio. Nella leggendaria Copacabana le sacerdotesse africane accendono candele e lanciano in mare piccole imbarcazioni piene di fiori e doni. Se la marea le porta via è di buon auspicio poiché significa che la dea dei mari benedirà il nuovo anno. Questa stessa divinità riversa le sue benedizioni sugli abitanti della città di Salvador de Bahia, che vestiti di bianco bagnano i loro piedi nudi nel mare.
America: il grande albero di New York, il tacchino e i vialetti addobbati
Gli Stati Uniti sono senz’altro caratterizzati dalle grandi luminarie che decorano ogni casa sia fuori che dentro e che rendono ogni città e quartiere un tripudio di luci e colori. Non mancano anche le musiche natalizie. E la tradizione vuole che ogni famiglia scelga dai grandi vivai il proprio albero, quello perfetto.
La tradizione conosciuta in tutto il mondo è senz’altro quella del grande albero Rockefeller Center a New York, questo albero viene acceso con una cerimonia ricca di spettacoli e musica con personaggi famosi presenti e attira turisti da tutto il mondo.
L’abete rosso di Natale alto 25 metri e con 45 mila luci e una punta a stella di Swaroski, rende la Grande Mela ancora più famosa. Se pensate che sia uno spreco, non è così al termine delle festività natalizie la legna viene utilizzata per costruire ripari ai bisognosi.
E un altro simbolo del Natale Made in Usa è l’albero illuminato e sull osfondo la cupola della Casa bianca a Washington.
Il pranzo di Natale in America è con tacchino ripieno e salsa di mirtilli, fra i contorni vi è purè e verdure. I dolci natalizi sono il Christmas Pudding con salsa al brandy, uvette e spezie, vi sono poi i tortini di pasta frolla ripieni di frutta secca chiamati Mince Pies. Si narra che quest’ultimi siano i dolci preferiti da Babbo Natale e vengono lasciati sul camino dai bambini con brandy o sherry e la carota per la renna. La tradizione vuole che durante la preparazione dei Mince Pies l’impasto venga girato sempre in senso orario, perchè in sento antiorario si attira la cattiva sorte per l’anno a venire.
Canada: Santa Claus, gare per le decorazioni e aragosta
Fra le tradizioni del natale nel mondo anche quelle canadesi sono degne di nota. Qui variano da città in città, le più caratteristiche sono senz’altro quelle nel Quebec dove i festeggiamenti natalizi iniziano già col primo di dicembre e terminano a metà gennaio, Montreal rende tutto magico con la parata di Santa Claus.
Passiamo poi a Nova Scotia conosciuta fin dal 1917 per l’albero di Natale gigante donato a Boston come riconoscimento all’aiuto che diede quando vi fu l’esplosione ad Halifax. Qui a Nova Scotia fra le tradizioni del Natale vi è il consumo di frutti di mare e aragosta al posto del tacchino ripieno.
In ultimo non si può nominare Labrador City dove le case vengono decorate con statue di ghiaccio nei giorni, luci e ogni altro addobbo natalizio e si svolge la gara della casa decorata meglio per il Natale.
Giappone: le grandi pulizie di fine anno
Quando arriva dicembre i giapponesi si affrettano a saldare i conti, pulire le loro case e persino rinnovare il loro guardaroba, come simbolo dell’inizio del nuovo anno.
Il 31 dicembre si celebra il Misoka, ovvero il grande giorno finale dell’anno. La tradizione vuole che durante questa giornata venga effettuata una pulizia speciale della casa, per poi continuare a mangiare con tutta la famiglia tradizionali coppe di pasta, simbolo di longevità. Quando il suono delle campane del tempio segna l’inizio del nuovo anno, i giapponesi visitano il santuario shintoista più vicino. Le festività in Giappone si concludono intorno al 4 gennaio.
Non è tutto in Giappone la tradizione vuole che il 24 dicembre le famiglie con bambini piccoli e gli innamorati vadano a cena fuori e mangino rigorosamente pollo fritto e la torta di pan di spagna decorata con fragole, panna montata e immagini di Babbo Natale, chiamata Christmas Cake.
Africa: Natale tra la raccolta del cacao e folie di palma intrecciate
La penultima tappa de nostro viaggio delle tradizioni del Natale nel mondo è in Africa, dove si sa le culture religiose sono differenti.
Qui spesso nella maggior parte dei casi il Natale cade alla fine della raccolta del cacao.
In Nigeria invece le donne, nei giorni prima del Natale, sono solite andare di casa in casa cantando e ballando con tamburi danze etniche. Dal giorno di Natale in poi invece saranno gli uomini ad esibirsi indossando maschere di legno che raffigurano personaggi legati alle usanze locali.
Fra gli addobbi tradizionali del Natale in Africa vi è un ornamento realizzato con foglie di palma intrecciate a realizzare un arco, su cui vengono appesi fiori bianchi che sbocceranno proprio il giorno di Natale.
In Sud Africa invece il Natale cade in piena estate e la tradizione vede i festeggiamenti in spiaggia con una bellissima fiaccolata dopo la Messa. Sono soliti lasciare le porte di casa aperte a segno che chiunque è il benvenuto per festeggiare insieme. I regali che si scambiano sono a base di cibo crudo o cotto.
Australia, Natale in piena estate
Continuiamo la lista delle tradizioni del Natale nel mondo con i natali australiani, che hanno lo stesso fascino di quelli celebrati in tutto il mondo, ma mentre nelle altre città il freddo e la neve fanno parte della decorazione natalizia, in Australia splende il sole estivo. Proprio così, il Natale in Australia è accompagnato da temperature che oscillano tra i 25° ed i 38°.
Nei giorni che precedono il 25 dicembre, molte famiglie ne approfittano per assistere al famoso concerto “Carols by Candlelight”. La celebrazione del Natale si completa con picnic in parchi, giardini e spiagge. Il menù è composto da frutti di mare, prosciutto dolce, insalata, salumi e budini.
Il nostro viaggio tra le tradizioni di Natale nel modno finisce a Betlemme
E il nostro viaggio nelle tradizioni di Natale nel mondo si conclude a Betlemme, dove è nato Gesù.
Una processione (prima foto) precede l’arrivo del Custode di Terra Santa per celebrare una messa presso il complesso della Chiesa della Natività, si inaugura così l’inizio del periodo natalizio, a Betlemme nella Cisgiordania occupata da Israe
E la mattina della Vigilia di Natale in Terra Santa ha sempre lo stesso suono: quello dei tamburi degli scout che sfilano per le città.
Qui, in Terra Santa, il Natale perde tutte le connotazioni occidentali e diventa suggestione, intimità, preghiera.