Sì il campeggio è scomodo. Sì il campeggio è economico. Sì il campeggio è da provare una volta nella vita. Parto da questi tre sì, per provare a scrivere il mio vedemecum sul perché bisogna provare l’esperienza del campeggio con i bambini.
Per chi non è mai andato in campeggio con i bambini
Come scrivevo nel mio primo “Sì”, diciamo la verità: dormire in campeggio è scomodo. Che sia in tenda (come usiamo noi) o in camper, non è certo un albergo con lenzuola pulite e bagno privato. E capisco chi dice: “Mi occupo della casa tutto l’anno, io in vacanza mi voglio rilassare”. Ed ecco il primo “no”: in campeggio non ci riposa, ci sono i sacchi a pelo e la tenda da rimettere in ordine, il camper da tenere pulito, i bagni comuni.
Però vale di più il riposo fisico o quello mentale? Io in campeggio stacco la spina con il mondo e mi rilasso, anche l’ordine svizzero perde un po’ (non troppo) importanza.
Perciò chi non è mai stato in campeggio con i bambini non si spaventi. C’è sempre una prima volta. Per i bambini dormire in tenda o camper è un’avventura.
E poi, per i super difficili, quelli di “io mai dormirò in tenda”, avete mai valutato l’opzione di un glamping? Per un primo approccio sono un’ottima idea: grandi tende safari, con letti veri e propri, bagni spartani o privati, tende Yurta o case mobili.
Ed eccomi al secondo “Sì”. Indubbiamente il campeggio è economico, però la cosa bella è la gente che trovi: va in campeggio chi sa condividere, quindi troverete sempre persone ospitali, disposte ad aiutarvi.
Ricordo ancora il nostro primo campeggio con i bambini: avevano due anni, e facemmo un interrail in Bretagna e Normandia. E visto che viaggiavamo con un passeggino gemellare e zaini in spalla, non avevamo portato le cose più pesanti.
Quindi appena arrivavamo in un campeggio io andavo in giro con i bambini a chiedere un martello per fissare i picchetti e la sera bussavo ai camper per farmi scaldare i biberon. Non ho mai trovato una persona che mi abbia detto no.
Nell’ultimo campeggio in Canada, il nostro vicino francese, ci ha acceso anche un fuoco per far sciogliere i marsh-mellows.
Campeggio stanziale o viaggio in campeggio con i bambini
Attenzione, ci sono due tipi di vacanze in campeggio.
– Il campeggio stanziale. Decidete di passare quindici giorni in campeggio e usarlo come punto di partenza per piccole escursioni o addirittura per fare una vacanza tipo “Villaggio Vacanza”: relax, piscina e cene con il barbecue.
– Il campeggio come soluzione pratica dove dormire in un viaggio itinerante, in questo caso è proprio una scelta di viaggio, per ottimizzare i costi.
I vantaggi di una vacanza in campeggio
Ma ho promesso di scrivere un vademecum sul perché provare una vacanza in campeggio con i bambini, ecco tre vantaggi:
– Trovi sempre posto
– Spesso ha piscina e angolo giochi
– Riscopri le piccole cose
Nei campeggi, tranne nella settimana di ferragosto, non hai bisogno di prenotare con larghissimo anticipo, in genere un posto tenda esce sempre con facilità. Quindi se potete prenotate, ma se decidete una vacanza last minute, può essere una buona soluzione.
Il campeggio uno lo immagina come un ambiente spartano. Invece no, sempre più i campeggi sono super attrezzati con ogni confort. C’è un’area notte silenziosa e nella natura e poi ci sono piscine, saune, aree gioco per i bambini con gonfiabili, biliardini, pareti per arrampicate. Ci sono ristoranti, bar per gli aperitivi e rent Bike o animazione ed escursioni adatte per i più piccoli.
I miei cinque motivi per andare in campeggio con i bambini
Prima vi parlavo di campeggio stanziale o no. Noi abbiamo sempre usato i campeggi solo per dormire. Anche se quelli del Nord Europa sono un vero paradiso per famiglie: hanno anche bagni familiari con vaschetta e fasciatoio che fanno invidia a molti alberghi.
Detto questo, nell’estate 2020 abbiamo cambiato la nostra modalità di viaggio estivo, niente mete lontane o viaggi intercontinentali. Abbiamo rallentato e ci siamo goduti la nostra Italia, perciò abbiamo trascorso quattro giorni in Campeggio in Val Rendena e una settimana ad Arco (molte delle immagini si questo articolo sono del nostro campeggio, leggi tutte le informazioni sul nostro articolo su CampingZoo ad Arco), sempre in Trentino e abbiamo scoperto quella che si chiama “la vita da campeggio”.
E ne siamo rimasti colpiti.
Perché ci siamo innamorati ancora di più del campeggio con i bambini? Per cinque motivi
1- In campeggio si fanno tante amicizie
Enrico e Giulia hanno otto anni e sono bambini cittadini. Le loro amicizie sono limitate alla scuola o agli sport. In campeggio invece hanno trovato veri e propri compagni di avventura, hanno formato bande e gruppetti, organizzato partire a biliardino o gare di tuffi in piscina. Hanno fatto gruppo con bambini di tutta Italia e di tutte le età.
E le amicizie dei bambini hanno trascinato anche noi genitori.
Troppo spesso noi viaggiamo in solitaria, invece, in campeggio quando i bambini giocavano insieme noi genitori inevitabilmente per tenerli sotto controllo abbiamo organizzato aperitivi, partite a carte e cene di gruppo. E sapete una cosa? Ci è piaciuto tantissimo, e alcune famiglie le sentiamo anche ora.
In campeggi sia grandi che adulti abbiamo imparato a rilassarci, a concederci, a raccontarci e a ascoltare i racconti di altre persone, a condividere il caffè o ad aspettare insieme che l’asciugatrice finisse il suo ciclo.
2 – È una scuola di libertà
Il campeggio è una vera scuola di libertà e noi ce ne siamo resi conto questa estate con i bambini di otto anni. Ora che sono più responsabili, li abbiamo lasciati girovagare da soli per il campeggio in bici o a piedi. Ogni mezz’ora si dovevano fare vivi per rassicurarci, ma hanno potuto andare in giro, in un ambiente protetto, chiuso, senza auto e prendersi le loro prime piccole responsabilità.
Io l’ho trovato un dono grandissimo per noi che viviamo chiusi in un appartamento in città tra mille regole e divieti.
3 È una scuola di giochi all’aria aperta
Non so se siamo stati fortunati noi o altro, ma in campeggio non ho mai visto bambini con IPad o videogiochi. In campeggio si va in bicicletta, si gioca a biglie alle cinque pietre, a nascondino…si organizzano gare…è un piccolo salto in quel mondo di giochi semplici che aiutano i bambini a disintossicarsi dalla tecnologia e a giocare “insieme”.
Noi poi tra l’altro la sera in tenda leggiamo sempre moltissimo.
4- È un esercizio per sviluppare lo spirito di adattamento
In campeggio non ci sono molte comodità. Se ti scappa la pipì di notte ti devi vestire, mettere le scarpe e correre in bagno. Dormire nel sacco a pelo non è come dormire su un materasso. La mattina e la sera anche d’estate fa freddo.
Insomma in campeggio sei costretto a rivedere, ma anche a rivalutare, un po’ di comodità quotidiane.
Per i bambini imparare a dormire ovunque, mangiare un po’ scomodi, aspettare magari che apra il bar per fare colazione, secondo me è una grande scuola di vita.
5 – Il campeggio con i bambini unisce la famiglia
A me basterebbe solo questo motivo per scegliere di fare campeggio con i bambini. La vacanza in campeggio unisce la famiglia.
In tenda (ma anche in camper, che prima o poi proveremo) gli spazi sono ristretti e comuni. Per non disturbare bisogna fare le cose insieme, andare a letto tutti alla stessa ora, tenere in ordine le proprie cose. Quando sei in tenda per addormentarti, chiacchieri e ripercorri la giornata vissuta.
La mattina poi in ogni campeggio c’è il rito del pane caldo e dei cornetti caldi che arrivano al bar, aspettare tutti insieme, assonnati e infreddoliti la colazione, è un’esperienza che per me non ha prezzo, come tornare la sera in tenda sotto il cielo stellato, con il campeggio che lentamente sprofonda nel buio e nel silenzio.
Andare in campeggio con i bambini vuol dire vivere un’esperienza insieme, dove non ci sono più grandi e piccoli, ma c’è solo la famiglia.
Se invece siete curiosi di come organizzare una vera vacanza in camper, trovate tantissimi consigli nelle guide del camper con i bambini.
Io vi seguo da poco ed ho letto in questo articolo che l’estate scorsa siete stati in Val Rendena e ad Arco… io abito a Storo quindi conosco molto bene questi luoghi… mi ha fatto piacere leggere questo articolo è volevo semplicemente dirvelo…
Ah! L’autunno scorso invece sono stata io a venire a Napoli per tre giorni con le mie amiche… una città molto calorosa e d’assaporare …
Veronica
Che belle le tue paole. Ci siamo innamorati della tua terra, si capisce?!
Speriamo che Napoli ti sia piaciuta allo stesso modo