newsletter-viaggiapiccoli
HomeEmilia RomagnaRiminiGrotte di Onferno: speleo trekking con i bambini

Grotte di Onferno: speleo trekking con i bambini

 

Sapevi che anche in provincia di Rimini ci sono delle grotte da visitare? Ecco il racconto del nostro speleo trekking e della giornata passata alle Grotte di Onferno con i bambini.



La giornata che abbiamo trascorso a Onferno non è stata solo all’insegna della discesa nella grotta, ma è stata davvero ricca di tante esperienze. Abbiamo scelto di prendere parte a un’escursione per famiglie organizzata da Bimbo in trekking e abbiamo camminato tra i calanchi scoprendo tante curiosità di questo territorio, abbiamo fatto un pic-nic fuori dal museo e poi abbiamo indossato i caschetti e siamo scesi nella grotta, dove ci aspettano dei nuovi amici: i pipistrelli. E al termine della visita abbiamo approfondito ciò che abbiamo imparato al museo.

Insomma, non mancano le cose da fare con i bambini a Onferno!

Onferno a Rimini: Visitare le grotte con i bambini

Noi abbiamo scelto di partecipare a una giornata organizzata, ma può essere un buono spunto anche se si va in autonomia. Prima o dopo aver visitato le grotte e il museo, si può partire all’esplorazione dei dintorni.

Passeggiare tra i calanchi

Onferno si trova tra i calanchi romagnoli, al confine con San Marino e ci sono diverse passeggiate che si possono intraprendere per godersi il panorama.

Ci sono sentieri segnalati, più o meno difficili, noi eravamo accompagnati da una guida escursionistica che ci ha portato a scendere, attraversando la campagna vista calanchi e poi a risalire verso la grotta passando dalla strada.

Tra i vari sentieri di Gemmano, parte dai pressi della grotta anche il sentiero natura, facile e della durata di circa 30 minuti. Puoi trovare la mappa e maggiori info qui.

calanchi

Ritornati nei pressi della grotta era ormai l’ora di pranzo e noi abbiamo fatto un pic nic veloce fuori dall’ingresso del museo, dove c’è anche un bar, in caso abbiate fame non abbiate nulla con voi, o vogliate semplicemente un caffè.

Le Grotte della Valconca: info su Onferno

Le grotte di si trovano all’interno di una Riserva Naturale nell’entroterra riminese, in Valconca al confine con San Marino e le Marche.
La grotta è come un lungo corridoio naturale di 700 metri, profondo 70,  scavato da alcuni rii che scendono dal Monte Croce, vanno sottoterra e poi risalgono in superficie più a valle.

Si tratta di un tunnel naturale unico in Emilia Romagna, a cui si può accedere da entrambi gli ingressi, ma sempre e solo dopo aver indossato il caschetto protettivo.

La prima esplorazione delle grotte risale al 1916 e sono visitabili dal pubblico dal 1989.

Il nostro speleotrekking a Onferno

Dicevamo che l’escursione è abbastanza facile e infatti è aperta anche ai bambini, le guide sono bravissime a coinvolgere e a spiegare ciò che si incontra anche ai più piccoli.

Come dicevamo, la prima cosa da fare prima di accedere alla grotta è indossare il caschetto protettivo con torcia. La guida poi fa un piccolo briefing per spiegare ciò che troveremo.

Ma se ti aspetti di entrare subito nella grotta, no! Prima bisogna fare un piccolo tratto di camminata in discesa nel bosco dell’antica Pieve di Santa Colomba dell’Inferno. Questo ha aumentato ancora di più la nostra curiosità perché non ce l’aspettavamo.

Dopo qualche minuto si arriva all’ingresso della grotta e parte l’escursione semi-speleologica. Accendiamo le torce e si entra! Ad accompagnarci nel primo tratto c’è il piccolo ruscello che corre accanto a noi.

La nostra guida si chiama Lorenzo ed è bravissimo! Ci spiega in diretta tutto ciò che incontriamo e siamo tutti rapiti, soprattutto i più piccoli.

Il bello di queste grotte è che presentano al loro interno ambienti molto diversi. Camminiamo in stretto corridoi con concrezioni calcaree, tipiche delle grotte di gesso e teniamo gli occhi ben aperti per avvistare qualche abitante. Sì, c’è qualcuno che vive, anche se magari solo per un breve periodo in queste grotte: i pipistrelli!

interno delle grotte

Durante la nostra visita a fine ottobre ne abbiamo visti un paio, abbastanza da vicino, che riposavano a testa in giù. Ma il periodo in cui arrivano in massa è l’estate. Comunque ce lo immaginavamo molto più grandi, invece solo piccolini!

Ed estate la seconda parte della grotta, con una grande sala, ospita migliaia di pipistrelli che vengono qui a far nascere i piccoli. Rispetto alla prima parte, la sala Quarina, questo il suo nome, è molto grande ed è qui che Lorenzo ci fa provare come è stare immersi nel buio completo, spegnendo tutte le torce. (Io credo di non averlo mai provato prima!)

Ma non è finita qui, una volta usciti dalla grotta, andiamo a vedere anche una caverna in cui possiamo vedere come si preparava fino al secondo dopoguerra il gesso da presa con una grande macina che veniva azionata dagli asini e dei forni.

La visita alle grotte di Onferno coi bambini: info utili

I nostri bimbi di 3 e 5 anni hanno molto apprezzato lo speleo trekking, grazie sicuramente anche alla bravura della guida nel coinvolgerli.
Andare poi alla ricerca dei pipistrelli, facendo attenzione a non disturbarli facendo confusione, è stata una cosa che li ha entusiasmati (e spinti a comportarsi benissimo!).

Per i bimbi sotto i 2 anni e mezzo/3 e le donne in dolce attesa è meglio evitare di entrare in grotta. Il percorso è scivoloso e potrebbe essere pericoloso per le future mamme e i bambini troppo piccoli che dovrebbero stare in braccio. A proposito del fondo scivoloso e bagnato, occorre avere delle calzature adatte, scarpe impermeabili con fondo tassellato.

Altra info importante: la temperatura all’interno della grotta è costante tutto l’anno e si aggira intorno ai 12-15 gradi, quindi occorre avere un abbigliamento adatto. Consigliamo una giacca a vento leggera o un giubbino tecnico impermeabile.

La visita dura circa un’ora.

Grotte di Onferno: quando andare

E’ meglio prenotare prima, e la visita può essere effettuata in ogni stagione. Si può prenotare chiamando il numero 389 199 1683.

Per quanto riguarda i giorni di apertura variano a seconda dei periodi. Fino al 28 febbraio è aperta ogni domenica, con visite alle  10.00, 11.00, 12.00, 13.00, 14.30, 15.30, 16.30 e 17.30.

Da Marzo sarà aperta anche al sabato pomeriggio.

Quando costa visitare le Grotte di Onferno

Il costo di ingresso comprende anche la visita guidata, a cura dell’Associazione La Nottola e costa €10,00, pagano ridotto €8,00 i ragazzi fino 12 anni e over 65).

Puoi trovare altre info sulla pagina FB.

Grotte di Onferno: visita al museo

Prima o dopo aver visitato le grotte, ti consiglio di fermarti anche al museo che racconta la vita dei pipistrelli e la storia della grotta. E’ molto interessante e con postazioni interattive per i bambini. L’ingresso è gratuito.

bimba al museo

 

Se vuoi altre info su Bimbo in trekking, qui trovi un nostro articolo e trovi gli appuntamenti nella nostra agenda del weekend.

Giulia Gardini
Giulia Gardini
Mi chiamo Giulia Gardini e sono cresciuta mangiando piadina a tutte le ore e i cappelletti in brodo anche a Ferragosto e continuo a farlo ora con i miei bimbi. Da quando sono nati i nostri tre figli, io e il babbo stiamo riscoprendo la nostra Emilia Romagna, a misura di bambino e partendo col camper in giro per l'Europa.
RELATED ARTICLES

SCRIVI UN COMMENTO

Per favore inserisci il commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

winx
castello dei balocchi
lucilla a lunafarm
parchi-divertimento-emilia-romagna

Assicurazione-viaggio

Iscriviti alla Newsletter

Rimaniamo in contatto - Entra a far parte delle famiglie Viaggiapiccoli, riceverai via mail agende esclusive con eventi nella tua città, codici sconto, offerte e itinerari in anteprima

Chi siamo

Eravamo in due, Francesco e Cristina, improvvisamente ci siamo trovati in quattro, quando nel 2012 sono nati Enrico e Giulia. Abbiamo capito che le nostre vite sarebbero cambiate, ma non volevamo rinunciare alla nostra passione: VIAGGIARE. Grazie ai nostri “piccoli” abbiamo capito che esiste sempre un viaggio giusto.

Giulia Gardini
Mi chiamo Giulia Gardini e sono cresciuta mangiando piadina a tutte le ore e i cappelletti in brodo anche a Ferragosto e continuo a farlo ora con i miei bimbi. Da quando sono nati i nostri tre figli, io e il babbo stiamo riscoprendo la nostra Emilia Romagna, a misura di bambino e partendo col camper in giro per l'Europa.