“Silenzio bambini, qui non si può parlare” . Enrico e Giulia non so perché, istintivamente, serrano le labbra e cominciano a camminare in punta di piedi e così entrano nella Biblioteca Nazionale di Napoli.
Una biblioteca non è un posto per bambini
Niente di più sbagliato. I bambini devono scoprire le case della cultura e la bellezza. E soprattutto loro, nativi digitali, devono sentire l’odore della carta e della polvere, devono toccare i libri, scoprire la delicatezza e la bellezza di un testo antico. Sono piccoli, magari può scappare una parola a voce alta, ma vi assicuro che nessuno li sgriderà, anzi sorrideranno tutti, perché la loro mamma li ha portati a vedere i libri
Perchè portare i bambini alla Biblioteca Nazionale di Napoli
E’ vero a Napoli ci sono centinaia di posti da vedere. Però davvero un salto in biblioteca non costa nulla, non si paga neanche il biglietto. E lo sapevate che qui è custodito il codice autografo di San Tommaso d’Aquino oltre a 9mila manoscritti, di cui 4.563 incunaboli, 1.792 papiri ercolanesi, 1,8 milioni di volumi a stampa e oltre 8.300periodici. La biblioteca è la casa del libro a Napoli. E’ la casa della memoria e del futuro.
La reazione dei bambini davanti alle sale della Biblioteca Nazionale a Napoli
Si muovevano intimoriti e silenziosi. Guardavano gli affreschi, le grandi librerie, i ragazzi con la testa chini sui libri sotto la luce delle lampade. Anche gli addetti alla biblioteca quando hanno visto due bambini così piccol isi sono inteneriti e con pazienza hanno spiegato come funziona il prestito, dove sono custoditi i libri più preziosi e antichi e ci hanno sveltao un segreto, che non abbiamo potuto fotografare.
La misteriosa porta bianca nella Biblioteca Nazionale di Napoli
Al primo piano c’è una misteriosa porta , bianca: chiusa a doppia mandata con un lucchetto, come le stanze dei tesori nei castelli. Questa porta da quasi cento anni divide la biblioteca dal Palazzo Reale: legno, carta e polvere di qua, marmi, affreschi e porcellane di là. La porta bianca è il passaggio che divide la residenza di re e regine di Napoli dalla Biblioteca nazionale, ricavata da precedenti sale e luoghi di rappresentanza (lo stesso studio del direttore Francesco Mercurio, è la stanza dove nacque Vittorio Emanuele III), oggi ricolme di scaffali e con quasi un milione e mezzo di volumi.
Un castello di libri
Andare in biblioteca per i bambini è stata una gita insolita. La visita non è durata molto, circa mezz’ora ma quando siamo usciti Enrico mi ha detto: “Mamma, che bello questo castello con le torri fatte di libri e le pareti di carta”. Io aggiungerei un castello di parole, da leggere e custodire. E’ stato emozionante spiegare ai bambini che anche i libri hanno una casa e a Napoli è una casa antica e preziosa.
Nati per leggere: appuntamento alla biblioteca Nazionale di Napoli
La Biblioteca Nazionale di Napoli da dicembre 2017 ha aperto le porte a Nati per Leggere e dedica uno spazio, all’interno del Cortile delle Carrozze, al nuovo Punto Lettura di Napoli. Il programma è promosso dall’alleanza tra Associazione Culturale Pediatri (ACP), Associazione Italiana Biblioteche (AIB) e Centro per la Salute del Bambino onlus (CSB).
Prima esperienza in Italia, il Punto Lettura Nati per Leggere è un Programma di comunità che intende raggiungere il maggior numero possibile di bambine e bambini, da zero a sei anni, “per tutelare il loro diritto alle storie e garantire l’accesso a libri di qualità in spazi di lettura attrezzati ed accoglienti- come si legge sul loro sito Nati per leggere punta a coinvolgere tutte le famiglie, soprattutto quelle più difficilmente raggiungibili e vulnerabili, per offrire opportunità di sviluppo cognitivo, emotivo, relazionale e sociale fin dai primi mesi di vita e, nello stesso tempo, sostegno alle naturali competenze dei genitori”.
Gli incontri per piccoli e grandi “a libro aperto e cuore spalancato” sono tutti i mercoledì (ore 10,30-12,30 / 16,30-18,30) e ogni secondo sabato del mese (ore 10,30-12,30).
- Trovi tutti i servizi della biblioteca sul sito