Siete in Abruzzo e cercate un’idea per una giornata diversa dal solito? Noi abbiamo provato l’escursione alle Grotte del Cavallone, vicino Palena, nel Parco della Majella. Ai bambini è piaciuto moltissimo, siamo scesi al centro della terra, ma prima per arrivare abbiamo preso una cestovia, ci siamo messi i caschetti da veri speleologi. Per l’escursione prevedete almeno tre ore, ma vi spieghiamo tutti i dettagli perché se da un lato è una gita che abbiamo provato e consigliamo, dall’altro bisogna considerare alcune variabili.
Come arrivare alle grotte del Cavallone
Partiamo subito da come arrivare alle Grotte del Cavallone. La stazione di partenza della funivia si trova lungo la SS84, nel comune di Taranta Peligna, in Località Pian di Valle. Perciò mettere sul navigatore o “Grotte del Cavallone” o “Taranta Peligna” e poi seguite le indicazioni per le grotte.
La cestovia
Per arrivare alle grotte a questo punto c’è un’unica strada: la cestovia che sale ad una quota 1388 m sul livello del mare da i 760 metri di partenza.
In ogni cesto si può salire in due. Il panorama è stupendo. Il tragitto dura circa 20 minuti e si arriva in località Colle Rotondo. La cestovia procede lenta, non oscilla molto, ma ovviamente se soffrite di vertigini può essere impegnativa, perché provate l’ebbrezza di sentirsi sospesi nel vuoto.
Le ceste di metallo verdi sono cabine storiche e hanno un gran vantaggio: permettono di ammirare a 360° il panorama del Vallone di Taranta e soprattutto di scorgere, sulla parete sinistra, il famoso muso di cavallo che ha come occhio l’ingresso della grotta e che dà il nome alla cavità!
Il sentiero
L’alternativa alla funivia è costituita dal sentiero H3, che parte poco sopra il Rifugio Tarì, un sentiero escursionistico di 4,8 km, che richiede circa due ore di cammino.
I 280 gradini per arrivare alle grotte del Cavallone
Una volta scesi dalla cestovia, seguite le scritte rosse per terra “Bar/caschetti”, dove vi consegneranno i caschetti da indossare anche all’esterno. Qui dovete fare un breve percorso a piedi che comprende 280 gradini (gradino più per arrivare all’ingresso delle stupende Grotte del Cavallone.
I gradini sono bassi, ma spesso di diversa altezza, il panorama è bellissimo e lungo tutta la scala c’è un corrimano. No con due bambini di 11 anni lo abbiamo percorso senza problemi, ma abbiamo visto anche alcuni adulti un po’ in difficoltà, perciò prendetevi il vostro tempo.
La passeggiata dall’arrivo della cestovia all’ingresso delle grotte, andando piano, richiede 10-15 minuti e le visite guidate partono ogni ora; perciò, se avete bambini piccoli, o non amate le scale, avviatevi con calma, non vi corre dietro nessuno e calcolate anche 20-25 minuti.
La visita guidata alle Grotte del Cavallone
Le grotte del Cavallone si possono visitare solo con una guida. Le guide sono giovani, preparate e appassionate, parlano italiano e inglese e davvero la visita vale il costo del biglietto.
La nostra guida si chiama Luigi e ci racconta subito che “l’iscrizione 1666 data probabilmente la prima visita in grotta”, mentre la prima visita documentata risale al 1704 e “a fine ottocento le grotte diventano percorso turistico e per arrivare alle grotte si usavano le slitte”, per poi diventare un rifugio per la popolazione di Taranta Peligna, vicina alla linea Gustav. durante la Seconda guerra mondiale.
La prima sala è la sala Aligi, con il bastone di Aligi, che ricorda le vicende della tragedia pastorale di Gabriele D’Annunzio, La figlia di Iorio, ambientata proprio in queste grotte, nonostante lo scrittore non ci sia mai stato. Ogni sala poi ha un simbolo, una storia. Si passa dalla sala della Torre di Pisa alla sala degli elefanti. Emozionante la sala del Pantheon, con una cupola alta 17 metri e lo stillicidio dell’acqua che riempie il silenzio. Poi ci sono il presepe della grotta (aguzzate anche la vista perché tra gli stalagmiti si nasconde un mostro. Vediamo chi lo trova!) e la Bolgia dantesca (un cono rovesciato profondo 50 metri)
“Sei milioni di anni fa al posto della Majella c’era un mare tropicale con la barriera corallina”, ci racconta la nostra guida, mostrandoci nelle stratificazioni della roccia i depositi di gesso, calcite , minerali e le stratificazioni dovute ai movimenti delle placche tettoniche. In alcune zone ci sono anche le pareti annerite dai fuochi degli abitanti nascosti nelle grotte anche per un mese durante la guerra. Si incontra anche un pozzo (profondo oggi 26 metri) e la vecchia scala in legno delle prime visite guidate. Piccolo gioiello una colonna di alabastro, che illuminata da una lampada risplende.
L’ultima sala è quella dei prosciutti, dove dal soffitto colano vere e proprie “fette di stalattiti” che sembrano carne con grasso, per effetto delle infiltrazioni idi minerali.
L’intero percorso di visita è di 900 metri (sola andata). Alla fine, partono due diramazioni di 300 metri, quella dei cristalli (chiusa) e una aperta a piccoli gruppi su prenotazione.
Il percorso è a senso unico, si torna indietro dalla stessa strada e ci sono tanti dettagli da ammirare, che nonostante il passo un po’ più svelto si percorre anche la strada del ritorno con la strada all’insù ad ammirare lo spettacolo naturale dell’acqua che modella le rocce. Nelle grotte i sensi diventano più potenti.
Vista, olfatto, udito, si scorgono dettagli, si ascoltano gocciolii, si immaginano figure create nella roccia, presenze che rendono vivo e magico il percorso.
Informazioni pratiche per la visita alle Grotte del Cavallone
La temperatura interna, costante tutto l’anno, è di 10°C. l’umidità si attesta spesso oltre il 95%, quindi si raccomandano indumenti e calzature adatti
Consigliamo:
- Scarpe robuste dotate di antiscivolo;
- Abbigliamento comodo, una felpa (anche spessa) o un piumino 10 gr, un cappellino;
- Acqua;
- Non vi consigliamo assolutamente sandali, scarpe aperte e scarpe con la suola liscia;
Il percorso è tutto illuminato, ma il pavimento è bagnato e bisogna stare attenti. La passeggiata potrebbe risultare impegnativa per bambini troppo piccoli o persone con difficoltà motorie. Le sale sono tutte ampie, illuminate e ben areate.
Non ci sono animali, o meglio ci sono dei pipistrelli, ma d’estate spaventati dai turisti si rintanano nella parte delle grotte chiusa al pubblico. Una leggenda locale parla di un orso che abitava le grotte, ma appunto è una leggenda.
La visita dura, come dicevamo, almeno tre ore: 20 minuti di funivia all’andata + 20 al ritorno + 15 minuti di camminata all’andata + 15 minuti di camminata al ritorno e un’ora in grotta + le pause per aspettare la visita o all’uscita.
Perché si chiamano Grotte del Cavallone
Se non ci avete fatto casa all’andata, quando uscite, a metà o alla fine delle scale, giratevi a guardare l’ingresso della grotta, sembra il muso di un cavallo con un grande occhio.
Quanto costa l’escursione alle Grotte del Cavallone
Il costo per la funivia andata e ritorno e la visita guidata in grotta è di € 27,00.
Mentre dai 6 ai 12 anni di età, si applica una tariffa ridotta di € 21,00.
Gratis per i bambini dai 0 ai 5 anni.
Per la visita guidata in Grotta non è obbligatorio prenotare anticipatamente
Orari
Dal lunedì alla domenica
9:00 – 18:00, con ultimo ingresso alle grotte alle 16
Info: 0872.222199 oppure 329.1570466- sito internet
Pranzo alle grotte del Cavallone
Noi abbiamo iniziato la nostra escursione intorno alle 11 e abbiamo terminato alle 13.30 quindi quando siamo arrivati di nuovo alla partenza della funivia eravamo affamati e ci siamo fermati a mangiare al rifugio del Cavallone. Arrosticini e pallotte cacio e ova, ma ci sono anche formaggi e panini. Anche qui ragazzi gentili e disponibili. Sono aperti anche la sera e fanno ricette locali a base di tartufo.
Cosa vedere vicino alle grotte del Cavallone
Acque vive
Noi dopo la visita alle grotte del Cavallone abbiamo fatto una passeggiata al percorso natura delle Acque vive a pochi chilometri. L’ingresso al percorso è gratuito Se volete qui si possono anche affittare i tavoli per i pic-nic (15 euro per una giornata). Potete mettere i piedi nell’acqua ghiacciata del fiume Aventino e ci sono due parchi giochi. Una buona idea per scaricare energie e riposarsi dopo l’intensa mattinata di escursione.
Il museo dell’Orso
Oppure a Palena si può visitare il Mom il museo dell’Orso. Che però richiede almeno un intero pomeriggio e viste le emozioni della visita alle Grotte del cavallone noi consigliamo di fare questa gita in una giornata diversa.
Leggi il nostro articolo sul Museo dell’orso a Palena
Dove dormire a Palena
Se cercate una base di partenza per le vostre escursioni, c’è l’hotel L’incontro, con Giardino e terrazza o magari un appartamento ( guarda le foto e i prezzi di Casa Vacanze adventure )
Molto interessante grazie dell’informazione.
Siamo contenti, a noi questa gita è piaciuta molto.