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La Palazzina di Caccia di Stupinigi: gioiello UNESCO alle porte di Torino

Dieci chilometri di strada dritta come un fuso portano dal Palazzo Reale nel centro di Torino alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, situata a Nichelino: una residenza settecentesca di rara bellezza, voluta da Vittorio Emanuele II di Savoia come luogo di svago e di battute di caccia che avvenivano nello splendido parco di 150.000 metri quadri.
Per visitarla abbiamo partecipato ad una delle domeniche dedicate alle famiglie, con un percorso coinvolgente adatto anche ai più piccoli.

Le sale della Palazzina di Caccia di Stupinigi

La Palazzina di Caccia di Stupinigi è patrimonio UNESCO dal 1997, un vero capolavoro dell’architettura barocca, impreziosita da stucchi, affreschi, mobili d’epoca e da un magnifico giardino all’italiana (attualmente oggetto di restauro e quindi non visitabile). Fu commissionata da Vittorio Amedeo II di Savoia all’architetto Filippo Juvarra, nel 1729 quale luogo di ritrovo e di festa da utilizzarsi prima e dopo le grandi battute venatorie che impegnavano lo stesso re e la corte, oltre a stuoli di servitori.
Come ci ha raccontato la nostra guida, Serena Fumero, referente per la didattica della Fondazione Ordine Mauriziano, nella residenza di Stupinigi non vi sono stanze per gli ospiti e piani nobili, qui i Savoia venivano in giornata per cacciare nel bosco circostante e non si trattenevano, se non raramente, per la notte.
La nostra visita è cominciata in quelle che furono le scuderie, al centro delle quali troneggia il simbolo della Palazzina: la statua del cervo reale scolpita da Francesco Ladatte nel 1776, un tempo fissata sulla cupola che sormonta la tenuta, ora sostituita da una copia per evitare l’esposizione alle intemperie. La visita procede poi attraverso la biblioteca e l’antibiblioteca e giunge al Salone centrale, dove resterete incantati ad ammirare l’imponente lampadario di cristallo. Si attraversano poi la sala ellittica, l’Appartamento del Re, l’Appartamento della Regina, l’Anticappella e la Cappella di S. Uberto (protettore della caccia e dei cacciatori).



Il percorso continua con l’appartamento di Levante, destinato ai Duchi del Chiablese. Un susseguirsi di sale riccamente decorate in cui l’effetto WOW è assicurato: si incontrano Gabinetti Cinesi, il Salotto degli specchi e il vano che ospita la vasca di Paolina Borghese. Alla fine della visita si raggiunge la Sala da Gioco. Ogni stanza è diversa e genera sorpresa. La nostra guida ci ha invitati a osservare quanti animali si possono trovare dipinti sulle pareti e quanto fosse presente l’interesse per l’esotico.

La ménagerie della Palazzina di Caccia di Stupinigi

Ciò che ci ha colpiti di più è che questi animali provenienti da paesi lontani, i Savoia non si sono limitati a rappresentarli sui muri ma nel 1814 a Stupinigi fecero costruire la prima ménagerie o giardino zoologico: questa ménagerie si occupava non solo di nutrire ed allevare animali per il diletto della corte e per il giardino zoologico dei sovrani sabaudi, ma anche di rifornire la selvaggina necessaria per le cacce che nella tenuta si tenevano ancora regolarmente. I daini nella tenuta di caccia erano circa 2 000. Oltre a cinghiali, orsi, canguri, serpenti, pavoni, venne predisposto lo spazio necessario ad accogliere un grande elefante indiano che il governatore dell’Egitto ottomano, Mehmet Ali, aveva donato a Carlo Felice di Savoia. Sapeva ballare e aveva una relazione di affetto speciale con il suo custode. Salpò da Alessandria d’Egitto per approdare al porto di Genova, attraversando un mare tempestoso e un destino ignoto. Da qui proseguì a piedi fino a Torino, dove visse per 25 anni alla corte dei re Carlo Felice, Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II. L’elefante aveva 53 anni alla sua morte. Le carni dell’animale vennero vendute a caro prezzo, mentre la pelle venne posta nell’attuale Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino.

 

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Visitare la Palazzina di Caccia di Stupinigi con visita guidata o in autonomia

Visitare la Palazzina di Caccia di Stupinigi con i bambini può essere un’esperienza divertente e coinvolgente. La visita guidata “FAMU – FAmiglie al MUseo (cioè visite con contenuti adatti a tutta la famiglia)”, permette ai bambini di scoprire la storia della Palazzina in modo divertente. La visita, a cura del dipartimento didattico dell’Ordine Mauriziano, si svolge due fine settimana al mese.

• Info: Sabato e domenica, su prenotazione entro il venerdì prima

• Durata: 1 ora
• Costo: prezzo visita guidata 5 euro + il prezzo del biglietto di ingresso, biglietti: intero 12 euro, ridotto 8 euro, gratuito minori di 6 anni e possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Royal Card
• Prenotazione obbligatoria per la visita guidata entro il venerdì precedente
• Info: 011 6200601 – stupinigi@biglietteria.ordinemauriziano.it

Visita in autonomia:
è possibile esplorare la Palazzina di Caccia di Stupinigi seguendo un itinerario digitale sullo smartphone: 26 punti di interesse da scoprire attraverso un audio tour di 65 minuti che vi permetterà di conoscere ogni segreto della Palazzina.
Basta scaricare l’audio guida qui 

Informazioni utili

  • Dove: P.za P. Amedeo 7, 10040, Stupinigi Nichelino, Torino, Italia
  • Quando: Martedì-venerdì: 10:00-17:30 (ultimo ingresso ore 17:00) sabato e festivi: 10:00-18:30 (ultimo ingresso ore 18:00) Lunedì chiuso
  • Biglietti: intero: € 12,00 ridotto: € 8,00 (bambini 6-18 anni, over 65 anni) gratuito: bambini under 6 anni. PRENOTA ON LINE il tuo biglietto con l’audioguida gratuita (Link sopra)

Elena Marcon
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Elena Marcon, amante del buon cibo e del buon vino. Mamma di Arturo e organizzatrice seriale di gite in Piemonte e viaggi in tutto il mondo
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Eravamo in due, Francesco e Cristina, improvvisamente ci siamo trovati in quattro, quando nel 2012 sono nati Enrico e Giulia. Abbiamo capito che le nostre vite sarebbero cambiate, ma non volevamo rinunciare alla nostra passione: VIAGGIARE. Grazie ai nostri “piccoli” abbiamo capito che esiste sempre un viaggio giusto.

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