Il tram è di tutti. Ci avete mai pensato? Della coppia elegante che la sera va al Regio, come dei ragazzini che la mattina vanno a scuola. Ce lo hanno ricordato Stefano e Gianfranco le nostre guide sul tram storico a Torino, ripercorrendo i 12 capitoli del libro di Edmondo De Amicis “La carrozza di tutti”. Se sei un turista a Torino devi assolutamente fare un giro su tram storico, dura mezz’ora o poco più. Se sei torinese e non l’hai mai fatto devi assolutamente provarlo per fare un viaggio nel tempo e guardare la città con occhi diversi. Ma attenzione, quando abbiamo deciso di fare un giro sul tram storico a Torino non è stato così facile capire dove e quando parte. Perché? Perché diciamo che esistono diversi tram storici e diversi servizi a Torino: il tram della linea 7 gestito dalla Gtt, il tram-ristorante (sempre di Gtt) e i tram dell’Associazione torinese tram storici (Atts). Come riconoscerli? Dal colore, ma non solo.
Andiamo con ordine, seguiteci, vi spieghiamo passo passo come prendere il tram storico di Torino e rendere questa piccola esperienza indimenticabile.
Il tram storico di Torino: la linea 7
Torino fu la prima città in Italia a dotarsi di tram e il primo tram, trainato da cavalli, fu presentato alla città e alla stampa il 29 dicembre 1871 ed entrò in servizio il 2 gennaio 1872.
Il 2 dicembre 1883 circolò per la prima volta lungo i binari cittadini un tram elettrico ad accumulatori, ma la prima linea ad essere elettrificata (il 1° maggio 1898) fu la linea dei Viali, antenata dell’attuale linea 16
Partiamo da qui per il nostro giro a bordo del tram storico di Torino.
Dicevamo che i diversi tram li potete distinguere dal colore e un po’ è così. Partiamo dal tram verde della linea 7, questi sono tram d’epoca, restaurati dall’Atts, che funzionano come un normale tram di linea e fanno un percorso circolare lungo i viali perimetrali e attraverso il centro storico passando per la stazione di Porta Nuova.
Seguono la tratta dellìantica linea circolare “G” che iniziò il servizio il 15 aprile 1893 con capolinea in piazza Statuto e transito in piazza Solferino. Rispetto al tracciato originario, l’attuale linea 7 presenta la variante lungo corso Vinzaglio perché i binari in piazza Solferino non ci sono più.
Sono in servizio la domenica, nei giorni di festa, nelle vacanze di Natale, di Pasqua e nei ponti. Il capolinea è in piazza Castello di fronte al Teatro Regio ( i nquesto periodo in paizza Carlina, per via dei lavori in via Po) o in piazza Carlina. Vedi il percorso (pdf).
Orari
La domenica e nelle altre giornate festive effettuano 11 corse fra le 9.30 e le 19.30, con intervalli di 60 minuti.
Tariffe
Si può viaggiare sulla linea 7 storica utilizzando i normali biglietti e abbonamenti urbani.
Gustotram e Ristocolor
Altri due tram storici sono quello di colore “bianco” con i disegnini e quello bianco/rosso. Sono due tram tram su cui è possibile pranzare o cenare; il ristorante “Slurp!” propone cene pop e cene gourmet nelle serate di venerdì e sabato e pranzi la domenica e nei giorni di festa, anche con menù vegetariani.
I tavoli sono da 2 e 4 persone; per riservare un tavolo da 2 per gli eventi è richiesto un supplemento di € 15.00 a coppia. Diversamente la prenotazione sarà per un tavolo da 4 in condivisione.
I tram ristorante si chiamano Gustotram e Ristocolor e sono gestiti da Gtt.
Tutte le info sul portale online del ristorante “Slurp!” cliccando sul seguente link o potete telefonare e scrivere a servizi Turistici GTT tel. 011 5764733/750 (lun-gio: 8.30/13.00 – 14.00/16.30; ven: 8.30/13.00 – 14.00/15.30) o email: servizituristici@gtt.to.it
Il tram storico di Torino dell’Associazione Atts
E veniamo al tram blu e a quello rosso. Abbiamo lasciato per ultimo i più belli. Sono due tra i quindici tram che Atts ha finora restaurato e sono sicuramente i più suggestivi. Noi vi consigliamo un giro su uno di questi tram gestiti direttamente da Atts . Si tratta di tram costruiti tra il 1911 e il 1960, spesso salvati dalla demolizione. Le motrici sono state recuperate da Torino, ma anche da Roma, Bologna, Trieste e sono state restaurate. Nei cantieri ora c’è un tram di Napoli, uno di Milano e uno che viaggiava a Monaco di Baviera.
Noi ne abbiamo provati due, ma ce ne sono diversi.
1- Stefer Roma, n° 312 per “Cinecittà
Lo Stefer Roma, n° 312 per “Cinecittà, costruito nel 1935 e restaurato nel 2010, che partito da piazza castello ha seguito il percorso della linea 7. “Il tram 312 faceva servizio tra la stazione termini e Cinecittà e Fellini lo utilizzò come set per il suo film Intervista.”, ci racconta la guida mentre il tram scorre sui binari. Il giro è piacevole e dura mezz’ora, il tempo perfetto per intrigare i bambini, che guardano fuori dal finestrino, senza annoiarli.
Atm Torino, n° 502, costruito nel 1924, restaurato nel 2000 e in movimento dal 2009.
2 – Il tram Atm 502
Tutti i tram Atts hanno una guida a bordo. Il tram Atm 502, partito da piazza Carlina aveva due guide eccezionali. Il professore Stefano Cerrato, che dal lunedì al venerdì è un docente di Diritto all’Università, ma nel weekend indossa la divisa anni Trenta e la borsa di cuoio e diventa “un tranviere”.
“Un tram non porta solo persone, ma anche emozioni”, dice Gianfranco che con Stefano ci accompagna nel giro. E vogliamo partire da questa frase capovolgendola, il giro sul tram storico a Torino ci ha conquistato per le persone che ci hanno regalato emozioni: Stefano vestito da tranviere, Gianfranco che ci ha raccontano le parole di De Amicis durante il giro, i ragazzi dell’associazione giovanissimi e sempre sorridenti che ci hanno guidato al capolinea, in salita e in discesa. Si vede quando qualcuno fa qualcosa divertendosi e con passione.
E la passione ha fatto la differenza in questo nostro giro sui binari del tempo. Piccoli dettagli hanno fatto la differenza, come Stefano che suonava la campana se vedeva un bimbo per strada e il piccolo subito alzava lo sguardo, sorrideva e salutava (quando succede nelle nostre strade oggi?), o la scritta in alto sulle panche di legno “non sputare”, il cambio manuale degl iscambi, gli sguardi attenti dei bambini sul tram, le pagine del libro di Edmondo de Amicis raccontate con garbo da Gianfranco. “Si guidava il tram in piedi , dalle sei di mattina alle dieci e mezza di sera – racconta Stefano – e quando si passò dal tram a cavalli a quello elettrico inizialmente non solo non c’erano le porte laterali, ma neanche il parabrezza, “gli autisti dovettero fare dieci giorni di sciopero in tutt’Italia per avere il parabrezza”, incalza Gianfranco mentre il tram corre sui binari di oggi e noi viviamo storie di un altro tempo, con i giovanotti che salgono e scendono dal tram al volo e chi si ferma a comprare i giornale e risale …un tram che trasporta vite e in cui sembra di attraversare la porta del tempo.
Anche questo giro dura poco più di mezz’ora ma a noi è sembrato lunghissimo.
Non si paga nulla, ma si può ( e secondo noi si deve perché tutti i soldi vengono utilizzati per restaurare i tram e tenere vivo il ricordo) lasciare un’offerta o comprare un libro, noi abbiamo acquistato il libro La carrozza di tutti. A spasso in tram nella Torino di fine Ottocento, di Edmondo De Amicis nella ristampa a cura proprio di Stefano A. Cerrato e Antonella Grosso.
Il tram storico di Torino è “un museo in movimento”. A differenza del tram della liena 7 su questi tram troverete sempre una guida volontaria.
Ma quando parte? Da dove? Basta cliccare sul sito ATTS dove c’è un calendario chiarissimo con tutte le uscite dei tram, scegliete il vostro tram, oppure visitare la pagina facebook e partite…vedrete una Torino senza tempo.
Grazie ai ragazzi dell’Atts per le emozioni.
* Ogni anno la prima domenica di dicembre c’è il Trolley Festival, con la sfilata dei tram storici nel centro di Torino.