In Lombardia, ci sono moltissimi borghi abbandonati, ricchi di un fascino, davvero, particolare. Alcuni sono noti, come Consonno, la Las Vegas della Brianza, mentre altri sono pressoché sconosciuti, ma comunque estremamente suggestivi. Scopriamo allora alcuni tra i più bei borghi abbandonati in Lombardia.
Perfetti anche come meta per una gita alternativa con i bambini, i borghi abbandonati in Lombardia sono luoghi in cui il tempo sembra essersi fermato ed i piccoli di casa potranno correre liberi, alla scoperta del passato.
Nella maggior parte dei casi, per raggiungerli dovrete camminare un po’, a contatto con la natura.
Consonno
Non si può parlare di borghi abbandonati in Lombardia, senza nominare Consonno, la città dei balocchi della Brianza.
Questo piccolo borgo, situato nel comune di Olginate, in Provincia di Lecco, era un tranquillo paesino, i cui abitanti erano dediti all’agricoltura e all’artigianato. All’inizio degli anni settanta, tuttavia, Consonno venne acquistato dal Conte Mario Bagno, che demolì tutto per realizzarvi un’ improbabile città dei divertimenti, una sorta di “Las Vegas” della Brianza.
Per un po’ di anni, Consonno rivestì effettivamente il ruolo di Paese dei Balocchi, con alberghi, ristoranti e costruzioni originali. Tuttavia, nel 1976, una frana distrusse la strada che conduceva a questa singolare località, decretando così la fine di Consonno, che, oggi è, a tutti gli effetti, un paese fantasma.
Tenete in considerazione che buona parte di Consonno è di proprietà privata. Alle auto è stato precluso l’accesso tramite delle sbarre, che vengono aperte la domenica, dalle 10 alle 19, in alcuni periodi dell’anno. In ogni caso, le strade comunali sono sempre percorribili a piedi. Occorre, però, fare molta attenzione durante la visita perché quasi tutti gli edifici sono fatiscenti e pericolanti.
Se siete intenzionati a visitare questo particolare borgo abbandonato in Lombardia, date un’occhiata al sito dedicato a Consonno.
Di tanto in tanto, inoltre, il paese rivive grazie all’associazione “Gli Amici di Consonno“, composta da ex abitanti del luogo e dai loro figli, che, in alcune occasioni, si prendono la briga di “aprire” le sbarre del paese e gestiscono un piccolo bar.
Codera
Tra i borghi abbandonati in Lombardia, non si può, poi, dimenticare Codera, in provincia di Sondrio.
Sono molte le leggende nate intorno a questo luogo misterioso, disabitato dagli anni ’60.
Si racconta, infatti, che, a Codera, vaghi l’anima del malvagio Valfubia, un brigante condannato per i suoi misfatti, che, cambiando continuamente il suo aspetto (talvolta è un maiale, talvolta un uccello), vaga in questo luogo durante la notte, come un’anima in pena. Ecco perché, gli anziani dei paesi vicini, suggeriscono di non recarsi a Codera senza un rosario: solo stringendolo tra le mani, e pregando la Madonna, infatti, lo si può allontanare.
Si racconta, poi, di un giovane vissuto nel 1400, che si innamorò, a sua insaputa, di una fattucchiera. Un giorno, il ragazzo si recò presso l’abitazione della sua fidanzata e vi trovò, al posto della giovane compagna, una ripugnante strega impegnata in un oscuro rito malefico. Si ritrovò, così, protagonista di un rito diabolico.
Questo paese fantasma è raggiungibile solo a piedi, attraverso un vecchio sentiero, che parte dal comune di Novate Mezzola, in provincia di Sondrio, situato all’estremità settentrionale del lago di Como, in corrispondenza del lago di Mezzola.
Savogno
Se volete visitare tutti i borghi abbandonati in Lombardia, non potete perdere Savogno, un luogo in cui il tempo sembra essersi fermato. Importante punto di transito per chi si recava a Coira, capitale delle Tre Leghe dei Grigioni, nel Seicento fu colpito dalla peste ed iniziò a svuotarsi, sino a divenire, negli anni Cinquanta del Novecento, un borgo fantasma.
Caratteristiche di questo bellissimo borgo abbandonato sono le abitazioni, dalle mura in pietra e gli stretti loggiati in legno di origine medievale, i vicoli e le stradine di ciottoli.
Raggiungere questo borgo fantasma, incastonato tra le cascate della Val Bragagna, non è semplice. Savogno si trova nel comune di Piuro, in provincia di Sondrio, a 932 metri di altezza. Per ammirarlo, dovrete camminare lungo una ripida mulattiera, di quasi tremila gradini.
Dasile
In pochi conoscono Dasile, gemella dimenticata di Savogno. Questo piccolo borgo abbandonato, situato a poco più di 1000 metri di quota, nacque come borgo dedito all’agricoltura e della pastorizia.
Vista la sua posizione, nonostante un tentativo di recupero che risale agli anni 50, quando si decise di aprire una scuola, col tempo anche Dasile venne abbandonata. Ora, qui, ci sono alcuni rifugi e delle case adibite a residenze estive.
Per raggiungerla, si deve imboccare un bivio, che si incrocia lungo il sentiero che conduce a Savogno.
Rovaiolo Vecchio
Tra i borghi abbandonati in Lombardia da visitare, non si può non citare Rovaiolo Vecchio, un villaggio a Sud di Pavia, frazione del comune di Brallo di Pregola.
Dopo il Grande Conflitto Mondiale, Rovaiolo Vecchio fu fatto evacuare a causa del pericolo dell’erosione prodotta dal torrente Avagnone. Dato che si temeva che questo processo potesse far franare il Monte Lesina, distruggendo il villaggio, infatti, gli abitanti del borgo vennero allontanati e costruirono un nuovo paese, Rovaiolo Nuovo.
Oggi Rovaiolo Vecchio conta una mezza dozzina di case in pietra ed è un vero museo a cielo aperto. Oltre alle case, sono rimasti un vecchio forno, una fontana, un recinto per i maiali e le stalle. Questo particolare paesino si trovava in una posizione strategica, lungo la via del sale, un intreccio di sentieri che collegavano la pianura padana al litorale ligure.
Se avete deciso di visitare questo suggestivo borgo abbandonato in Lombardia, considerate che Rovaiolo Vecchio non è raggiungibile in auto, ma solo a piedi o in bici.
Borgo del canto
Un altro tra i borghi abbandonati in Lombardia, perfetto per una gita con i bambini, è il Borgo del Canto. Questo bellissimo paesino abbandonato è situato nella bergamasca, vicino a Pontida.
Il borgo era un piccolo centro agricolo fortificato, che, con il passare degli anni, subì un lento ed inesorabile declino. Dagli anni Cinquanta in poi, infatti, questo piccolo paesino venne piano piano abbandonato dai suoi abitanti, attratti dalla pianura, dove era più facile trovare lavoro nelle industrie nascenti e dove la vita era più semplice.
L’ultimo abitante lasciò il Canto alla fine degli anni ’90 e, da quel momento, la vita del borgo sembrò segnata: la vegetazione invase ogni cosa e la montagna si riappropriò dei suoi spazi.
Il Borgo del Canto si trova a Pontida, in provincia di Bergamo. Per raggiungerlo, potete lasciare l’auto nel parcheggio del cimitero ed iniziare la camminata.
Si tratta di una passeggiata tra i boschi abbastanza semplice, adatta ad una gita con i bambini.
Se l’argomento vi ha incuriosito, non perdete la guida per famiglie ai più bei borghi fantasma d’Italia.