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Museo dei grandi fiumi, un viaggio nel tempo

A Rovigo c’è un museo nel cui nome si nasconde già la descrizione di questa parte dell’Italia, così particolare e poco conosciuta: il Museo dei Grandi Fiumi.

Ci troviamo nel Polesine, sul Delta del Po, dove l’Adige e il Po, due dei maggiori fiumi italiani, racchiudono  nei loro corsi d’acqua una fetta di terra, un tempo paludosa (in veneto polesine significa proprio terra paludosa) che ha saputo trasformarsi e trarre il meglio dalla sua particolarità.



Il Museo dei grandi Fiumi nell’ ex Monastero degli Olivetani

Museo dei Grandi Fiumi Rovigo

Il museo dei Grandi Fiumi, allestito negli ambienti dell’ex Monastero degli Olivetani (XIII secolo), è un museo archeologico che ripercorre che ripercorre 3500 anni della storia del territorio del Medio e Alto Polesine, attraverso linguaggi innovativi ed interattivi. Il Monastero, che fu soppresso in epoca napoleonica, ha origine nel XIII secolo, ma è tra il Cinquecento e il Seicento che la presenza dell’ordine Olivetano rende possibile l’ampliamento della struttura fino alle dimensioni attuali, con due chiostri – uno dei quali conserva una splendida vera da pozzo – e due cortili, che ne fanno uno dei più significativi complessi architettonici di Rovigo e del Polesine.

Il museo dei Grandi Fiumi fa parte della rete del Sistema Museale Provinciale del Polesine e nella denominazione richiama le civiltà del passato, sviluppatesi lungo le sponde dei maggiori fiumi europei. Si distingue per la scelta di impianti scenografici, ricostruzioni tridimensionali e riproduzioni di materiali antichi che corredano i materiali esposti nelle vetrine per offrire una visione più ampia della storia, legata alle particolari condizioni ambientali della terra compresa tra gli ultimi tratti di Adige e Po, in rapporto con le grandi civiltà europee.

Nato come Museo Civico nel 1978, il MdF è stato completamente riprogettato e ripensato con innovative soluzioni scenografiche, atte a restituire al visitatore suggestioni delle epoche passate, da Gabbris Ferrari, scenografo teatrale, che in sintonia con la direzione del Museo ha coordinato tra il 2001 e il 2004 l’allestimento di quattro sezioni: Età del Bronzo, Età del Ferro, Età Romana e Medioevo.

Soltanto nel 2012 e 2014 sono state allestite le sezioni del Medioevo e del Rinascimento e sono iniziate attività didattiche rivolte alle scuole del territorio e all’infanzia.

Un museo modernissimo e adatto ai bambini

L’aspetto innovativo del Museo è costituito dalle avanzate tecnologie utilizzate per la comunicazione delle informazioni agli utenti: alla tradizionale sequenza di vetrine e reperti si affiancano, infatti, ricostruzioni virtuali e installazioni multimediali, ambientazioni scenografiche, diorami e plastici che accompagnano il visitatore in un viaggio immaginario attraverso le tappe fondamentali della sua storia.

La visita guidata

Noi abbiamo seguito una visita guidata che in circa un’ora ci ha portato a visitare le sale fondamentali del Museo facendoci scoprire come il territorio è mutato  nel corso dei secoli e quali popoli vi hanno abitato nel corso dei secoli. E’ una visita sicuramente densa di concetti e contenuti ma la guida è stata molto brava a coinvolgere anche i più piccoli e l’allestimento scenografico aiuta a stimolare l’interesse e a esemplificare ciò che viene didatticamente spiegato.

Museo dei Grandi Fiumi Rovigo

Si parte dall’Età del Bronzo con le testimonianze dell’insediamento palafitticolo di Canàr di Castelnovo Bariano, il villaggio arginato di Larda di Gavello e le necropoli di Frattesina (ai bambini piaceranno sicuramente le ricostruzioni delle capanne neolitiche e dei loro abitanti intenti a svolgere la vita quotidiana); per poi passare all’Età del Ferro, che indaga le influenze della civiltà etrusca nel territorio di Adria attraverso l’insediamento di San Cassiano di Crespino e della necropoli di Balone nei pressi di Rovigo e all’Età Romana, incentrata sull’esportazione in territorio polesano dei modelli culturali, sociali ed economici di Roma.

Nella sezione sul Medioevo viene posta l’attenzione sulla nascita di centri fortificati come Rovigo e si possono ammirare i gioielli appartenuti ad una nobildonna ostrogota.

Nel Rinascimento vengono presenta i mutamenti culturali, sociali ed economici illustrando le nuove tendenze architettoniche in ambito civile e religioso, infine si arriva a quelle che per noi sono due vere chicche: la riproduzione di una mappa delle terre conosciute dai nostri antenati precolombiani (il mondo iniziava in Portogallo e terminava in Asia, in Africa troviamo la famosa dicitura Hic sunt leones) e una sala dedicata al teatro greco con le riproduzioni di tante maschere in cartapesta che vengono utilizzate per spronare bambini e ragazzi a usare la fantasia.

Il MdF e i centri estivi per bambini

Il MdF è, infine, sede di centri estivi e di attività per scuole e famiglie volte ad avvicinare il grande pubblico alla storia delle civiltà che abitarono in queste terre ostili ma estremamente ricche di cultura. Molte le iniziative all’aperto nel chiostro, sede di concerti e opere teatrali. Un museo vivo con un grande potenziale, una visita da non mancare.

  • Dove: Museo dei grandi Fiumi
  • Piazzale San Bartolomeo, 18, Rovigo, Italy
  • Info:  Sito e tel: 0425 25077

 

Leggi anche una gita in famiglia nel Parco del Delta del Po

 

 

Elena Marcon
Elena Marcon
Elena Marcon, amante del buon cibo e del buon vino. Mamma di Arturo e organizzatrice seriale di gite in Piemonte e viaggi in tutto il mondo
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Eravamo in due, Francesco e Cristina, improvvisamente ci siamo trovati in quattro, quando nel 2012 sono nati Enrico e Giulia. Abbiamo capito che le nostre vite sarebbero cambiate, ma non volevamo rinunciare alla nostra passione: VIAGGIARE. Grazie ai nostri “piccoli” abbiamo capito che esiste sempre un viaggio giusto.