Saluzzo, uno dei borghi più belli d’Italia, si trova adagiato su una collina ed è interamente costruito secondo la tipica architettura medievale piemontese, con strette viuzze e lunghe scalinate, racchiuso da antiche mura trecentesche. Ma la vera meraviglia di questo borgo si trova sulla sommità della collina: la Castiglia di Saluzzo, antico Castello dei Marchesi, che si staglia dalla prestigiosa cornice del Monviso. Visitarla, anche con i bambini, significa ripercorrere la storia di questa piccola città del Piemonte e la sua importanza strategica.
Un po’ di storia della Castiglia di Saluzzo
Il nome popolare “Castiglia” deriva probabilmente dal plurale latino castella (“i castelli”) e allude al complesso di edifici fortificati, attestato sin dal 1120.
La costruzione della Castiglia iniziò nel 1270 per volere del marchese Tommaso I di Saluzzo, con l’intento di proteggere la città e i suoi abitanti da eventuali invasioni. Nel corso dei secoli, la struttura subì numerosi ampliamenti e modifiche, riflettendo i cambiamenti politici e le esigenze difensive del periodo. Originariamente concepita come una fortezza militare, divenne in seguito una residenza nobiliare e un simbolo del potere dei marchesi di Saluzzo.
Durante il XV secolo, sotto il governo del marchese Ludovico I, la Castiglia fu ampliata e abbellita con elementi architettonici rinascimentali, trasformandosi in una delle dimore più prestigiose della regione.
Estinta la dinastia marchionale (metà Cinquecento) decadde inesorabilmente e divenne nei secoli sede di truppe d’occupazione, governatorato, caserma del presidio, uffici governativi, prigione, ricovero di invalidi. A conclusione di una lunga parabola discendente, nel 1825 iniziarono i lavori per ridurre l’antico maniero a prigione che tale rimarrà fino al 1992.
Com’è la Castiglia di Saluzzo oggi
Dal 2006 il complesso è stato oggetto di un lungo e attento restauro, per restituirlo alla fruizione pubblica: i suoi ampi locali ospitano l’archivio storico e due spazi museali, il Museo della Civiltà Cavalleresca e il Museo della Memoria Carceraria.
Il Museo della civiltà cavalleresca, collocato al terzo piano della Castiglia, è museo didattico caratterizzato da installazioni multimediali e riproduzioni di documenti ed opere, che permettono di scoprire gli aspetti o i momenti più importanti della società cavalleresca e cortese del Marchesato, presentando uno o più personaggi chiave. Il percorso di visita si articola in 11 sale secondo un ordine cronologico, dal 1100 al 1500 ove sono presenti filmati che raccontano storie e leggende dei protagonisti della storia medievale e alcuni giochi interattivi che coinvolgeranno anche i più piccoli. L’allestimento è scenografico e accattivante e difficilmente i bambini si annoieranno.
Il Museo della memoria carceraria ripercorre invece le vicende della Castiglia, come istituzione penitenziaria, che ha attraversato gran parte della storia del Regno di Sardegna e dello Stato nazionale.
Allestimenti di grande impatto emotivo, sostenuti da una documentazione d’archivio, oltre all’esposizione dei piccoli oggetti ritrovati nelle celle della Castiglia quando, nel venne 1992, venne smantellata come istituto penitenziario, caratterizzano un inedito e suggestivo percorso museale inserito nelle antiche celle di isolamento al piano seminterrato dell’edificio.
Una visita davvero immersiva, dato che qui fino ad una trentina di anni fa davvero erano rinchiusi i detenuti! Gli allestimenti multimediali, le testimonianze e i filmati con le voci di chi abitò in questi luoghi (guardie e carcerati) fanno capire come, con il passare delle epoche, siano cambiate le concezioni della pena e della politica criminale all’interno dei carceri e restituiscono uno spaccato realistico della vita lontano dalla vita (vera).
Visita adatta ai bambini? A mio parere si. Non è mai troppo presto per riflettere sui diritti umani e sul ruolo che gli istituti penitenziari possono e devono assumere nella nostra società.
Visita alla Castiglia di Saluzzo con i bambini
La Castiglia offre una serie di attività pensate appositamente per i bambini. Le visite guidate spesso includono percorsi interattivi con quiz e giochi che rendono l’apprendimento divertente. Ci sono anche laboratori didattici in cui i bambini possono cimentarsi in attività creative come la costruzione di piccoli castelli, la pittura su ceramica o la scrittura con penne d’oca, come nel Medioevo.
La cinta muraria del carcere, ancora intatta, permette al visitatore di seguire un percorso di eccezionale panoramicità che consente di percepire la Castiglia in tutta la sua imponenza. Noi non siamo riusciti a percorrerla per mancanza di tempo, ma vogliamo tornarci assolutamente!
Siamo stati impegnati nelle due visite al museo della civiltà cavalleresca e soprattutto a quello della memoria carceraria e le ore sono volate, senza mai un lamento ma anzi con una grande partecipazione e fascinazione da parte di tutti, nonni, genitori e bambini.
- Quando: Dal 01 marzo al 31 ottobre: lunedì, giovedì, venerdì, sabato orario 10.00-13.00 / 14.00-18.00; domenica e festivi orario 10.00-13.00 / 14.00-19.00. Da novembre: Sabato, domenica e festivi orario 10.00-13.00 / 14.00-18.00.
- Dove: Piazza Castello, 1 Saluzzo
- Info: 39 329 394 0334, musa@itur.it
- Costo: Intero 8 €; Gratuito visitatori in possesso della carta musei Torino-Piemonte