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Archeopark a Boario Terme: un viaggio nella preistoria in Valle Camonica

Archeopark è un museo a cielo aperto a Darfo Boario Terme, in Valle Camonica. Un parco perfetto per le famiglie, perchè grazie alla ricostruzione degli insediamenti degli antichi camuni, permette di fare un viaggio nella preistoria.

Archeopark a Boario Terme: un viaggio nel passato

Siamo in provincia di Brescia, da cui dista circa un’ora, tra le montagne della Valle Camonica. Appena arrivati ci si ritrova davanti il bel laghetto e l’occhio cade subito sulle palafitte e la zattera e i bambini iniziano a fare domande su ciò che stanno osservando. Poi ci si continua a guardare intorno e sembra proprio di essere in un altro tempo. Che il viaggio abbia inizio!



Perchè è nato l’Archeopark

Passeggiando tra i sentieri, passando sul ponticello, entrando nelle abitazioni, ascoltando le guide, si capisce subito che questo posto ha tanto da raccontare ed è stato voluto da qualcuno fortemente appassionato, che ha voluto rendere fruibile a tutti, soprattutto ai più piccoli, la vita dei nostri antenati. Ma non solo, questo parco racconta molto anche del territorio.

Archeopark è stato ideato e progetto dall’Archeologo Dott. Ausilio Priuli. Tutto ciò che vediamo all’interno del museo a cielo aperto è stato realizzato su base scientifica, a seguito di continui studi e approfondimenti.

Durante la nostra visita ad esempio era stata appena aggiunta al percorso una sorta di capanna di pelli, rifugio temporaneo, che il Prof. Priuli aveva appena terminato di realizzare.

palafitta

Il Parco Preistorico di Brescia: come funziona la visita

Per accedere all’Archeopark è necessaria la prenotazione, che può essere fatta telefonicamente chiamando il numero 0364 529552.

All’interno del parco ci si può muovere liberamente, ma compresa nel biglietto c’è anche la visita guidata a cura degli animatori culturali, che noi consigliamo vivamente, perchè molto interessante e coinvolgente.

La visita guidata all’Archeopark

Le visite guidate durano circa un’ora e mezza e si svolgono sia al mattino che al pomeriggio.

Gli orari variano a seconda del giorno, durante la settimana sono alle 10.30 e alle 15.30, mentre nel weekend ci sono più turni.

consiglio

Al momento della prenotazione verifica con gli addetti al parco gli orari delle visite nel giorno in cui vorresti andare, per organizzarti al meglio.

Non è necessaria prenotazione per la visita guidata, al tuo arrivo ti verrà comunicato l’orario di inizio della prima visita in programma.

Che cosa si fa durante la visita guidata?

Si scopre il parco, entrando all’interno delle palafitte, della grotta santuario, scoprendo i rifugi dei cacciatori di 10.000 anni fa. Si osservano le riproduzioni degli strumenti che utilizzavano gli antichi camuni per lavorare la terra, per cacciare e mangiare.

Il viaggio nel tempo non segue un ordine cronologico ma si salta di qua e di la, dal Mesolitico all’Età Romana. La nostra guida, Moira, è stata bravissima a coinvolgere tutti i partecipanti, dai più grandi ai più piccini.

Per i bambini, soprattutto quelli che ancora non hanno studiato a scuola la Preistoria, vedere con i propri occhi gli antichi aratri, le zappe e le lance, poter entrare dentro le abitazioni e sedere tutti attorno al focolare, è un ottimo mezzo per immedesimarsi nei popoli di 10.000 anni fa e capire come vivevano. C’è anche una piccola fattoria neolitica con galline, tacchini e altri animali da cortile.

La cosa importante da ricordare è che non sono resti provenienti direttamente dalla Preistoria, ma riproduzioni, realizzate su base scientifica e quindi attendibili, ma non sono arrivate direttamente dal passato fino ai giorni nostri.

grotta con riproduzioni di incisioni rupestri
grotta santuario

Siamo anche entrati in una grotta santuario, che in realtà era una polveriera durante la Seconda Guerra Mondiale e all’apertura del parco è stata trasformata in un santuario riproducendo sulle pareti numerose scritture rupestri ritrovate in varie parti del mondo.

Laboratori di archeologia preistorica all’Archeopark

Dalle 13.30 si può accedere ai laboratori, fino alla chiusura del parco. Non vanno prenotati, basterà recarsi sul posto e partecipare direttamente.

I laboratori sono compresi nel biglietto d’ingresso ma è richiesto un contributo di 2 euro per l’utilizzo di alcuni materiali, come ad esempio il rame – il manufatto realizzato dal bambino poi rimarrà a lui come ricordo.

Che tipo di laboratori si svolgono? Ovviamente a tema, per permettere ai bambini, ma anche agli adulti, di rivivere i gesti quotidiani degli uomini preistorici: si impara ad accendere il fuoco, a macinare il grano, a tirare con l’arco, a fondere metalli, a muoversi con la piroga, a pescare a mani nude.

Parco giochi attrezzato e altre attività da fare in autonomia

In autonomia, è possibile fare un giro sulla zattera (i bambini devono essere accompagnati da un adulto), si può salire nella parte alta del parco dove ci sono il villaggio degli artigiani e un ponte tibetano.

C’è un parco giochi attrezzato, un labirinto in cui perdersi e una piccola parete da arrampicata. Insomma, le cose da fare proprio non mancano, per vivere un viaggio nel passato, in un perfetto mix di storia, natura e divertimento per tutta la famiglia.

zattera in mezzo al laghetto
zattera

Archeopark in caso di pioggia

Che si fa se piove? Niente paura perchè il parco è sempre aperto, anche in caso di pioggia, e sono sempre disponibili le visite guidate e i laboratori.

Questi ultimi si svolgono in una zona del parco al coperto, serve l’ombrello solo per spostarsi durante la visita e tra un laboratorio e l’altro.

Una giornata nella preistoria: info e prezzi

Orari di apertura del parco della preistoria di Boario

  • Quando: il parco è aperto dalle 9.30 alle 18, durante il periodo estivo, la chiusura è alle 19

Per il tempo di permanenza, vi consigliamo di dedicarci tutta la giornata, facendo al mattino la visita guidata e dedicare il pomeriggio ai laboratori di archeologia.

labirinto
labirinto

Quanto costa entrare all’Archeopark: prezzi

  • Costo: Il biglietto intero costa 13 anni, i bambini dai 4 anni compiuti ai 10 anni pagano 10 euro, mentre sotto i 4 anni entrano gratuitamente

Il biglietto può essere acquistato direttamente in biglietteria il giorno della visita (ricordatevi però di prenotarla prima) oppure online sul sito del parco.

Il biglietto comprende: la visita guidata, l’assistenza della guida nello svolgimento dei laboratori e la permanenza nel parco per l’intera giornata.

Sconti con Viviparchi per l’ingresso all’Archeopark

Archeopark fa parte del circuito Viviparchi e presentando la tessera alla biglietteria del parco si ha diritto a uno sconto del 50% sui biglietti dei figli entro i 12 anni di età  (fino ad un massimo di due) a condizione che ciascuno sia accompagnato da un genitore pagante tariffa intera. Promozione non cumulabile.

consiglio

Se ancora non hai la card Viviparchi, puoi farla online qui e con il codice VIVP24 averla a 20,50 euro anzichè 26 euro.

Accessibilità del parco e amici a quattro zampe

Il parco è accessibile con passeggini e carrozzine, fatta eccezione per la grotta.

Possono entrare al parco anche i cani, muniti di guinzaglio.

Dove mangiare all’Archeopark

Abbiamo detto che all’Archeopark conviene starci un’intera giornata, quindi occorre organizzarsi anche per il pranzo.

E’ possibile usufruire delle aree pic nic  se ci si vuole portare il pranzo al sacco, oppure pranzare nel ristorante del parco, o ancora si può mangiare un panino al bar.

Noi abbiamo optato per il ristorante (è chiuso il lunedì), dove abbiamo mangiato bene e il servizio è stato veloce, per permetterci di ritornare velocemente a scoprire i laboratori.

Dove si trova l’Archeo Park

L’Archeo Park si trova a Darfo Boario Terme, in Località Gattaro 4.

E’ facile da raggiungere, basta uscire a Boario Terme e seguire le indicazioni per il parco. C’è un parcheggio disponibile, non accessibile ai bus.

Noi siamo arrivati in camper, la sera prima ci siamo fermati nell’area sosta comunale, in prossimità del parco.

Giulia Gardini
Giulia Gardini
Mi chiamo Giulia Gardini e sono cresciuta mangiando piadina a tutte le ore e i cappelletti in brodo anche a Ferragosto, continuo a farlo ora con i miei bimbi. Da quando sono nati Margherita , Federico e Ludovica, io e il babbo Matteo stiamo riscoprendo la nostra Emilia Romagna, a misura di bambino.
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Chi siamo

Eravamo in due, Francesco e Cristina, improvvisamente ci siamo trovati in quattro, quando nel 2012 sono nati Enrico e Giulia. Abbiamo capito che le nostre vite sarebbero cambiate, ma non volevamo rinunciare alla nostra passione: VIAGGIARE. Grazie ai nostri “piccoli” abbiamo capito che esiste sempre un viaggio giusto.

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