Inizia oggi il racconto a puntate di Rita che con la sua famiglia ha attraversato la Thailandia del Nord. Viaggeremo con lei verso Oriente, prima tappa Bangkok con i bambini: itinerario di quattro giorni.
Bangkok con i bambini, itinerario di 4 giorni
Atterrati a Bangkok, abbiamo passato 4 giorni in città. Bangkok è piuttosto trafficata e caotica, ma ci sono molte cose che vale la pena di fare con i piccoli. Abbiamo scelto di alloggiare in centro, ma non in “centro storico”, vicino al Lumphini park, il “Central Park” di Bangkok per allontanarci dallo smog. Comunque tutto è raggiungibile con pochi euro con taxi o tuk tuk. A questo proposito, consigliamo di scaricare l’app “grab”, un Huber asiatico, per evitare richieste esose dai tassisti. Considerate che una corsa in centro può costare 100/200 bath ( 3/6 €) per un turista accorto, 20/60 bath per un local, 500 bath per un turista sprovveduto.
Primo giorno a Bangkok
Il Quartiere Rattanakosin: Palazzo Reale – Wat Phra Kaew – Wàt Arun – Wàt Pho (Wàt vuol dire tempio)
Abbiamo dedicato il primo giorno al cuore storico di Bangkok: Rattanakosin. Il palazzo Reale ed i templi sono bellissimi. E’ particolarmente piaciuta ai bambini la storia del tempio Wat Pho, dove c’è un Budda sdraiato di 56 metri: dopo una vita di meditazione, Budda si reclina ed aspetta il passaggio dalla vita al Nirvana.
Nello stesso templio è possibile lasciare delle monetine nelle ciotole dei monaci dome donazione: il gesto è piaciuto molto ai piccoli.
Per aggiungere un po’ di leggerezza alla giornata culturale abbiamo fatto un giro sul fiume Chao Phraia con una long tail (imbarcazioni tipiche) sfrecciando tra le onde. Ad ogni approdo se ne trova una. Il Tha Tien Pier è a pochi passi dal Wat Pho. Altro molo consigliato: Tha Chang , il costo è 1500 bath per un’ora, per tutta la famiglia.
Secondo giorno a Bangkok
Chatuchak market e Chinatown
Solo nel week end a nord di Bangkok si svolge uno dei più grandi mercati della Tailandia. Un po’ caotico ma divertentissimo per tutti. Ci si deve addentrare tra le bancarelle per trovare oggetti meno turistici. Olli ha fatto incetta di abitini ed accessori cuciti a mano e all’uncinetto (un abitino curatissimo 9/10 €), Arturo ha lasciato il cuore sul disegnatore che per 1000 bath (30 €) personalizza delle scarpe tipo Vans con disegni a piacere, bellissimi. Purtroppo è un lavoro che richiede tempo e non potevamo ripassare ma se in futuro torneremo, saranno il primo obiettivo.
Per alleggerire lo shopping, tantissime bancarelle di street food e massaggi thai. Ne abbiamo fatti 2 a testa in un giorno!
Rilassati dopo il massaggio siamo stati a Chinatown dove nel fine settimana la strada si riempie di bancarelle dove si mangia di tutto: polipi e calamari, scorpioni e dumpling. Sicuramente la Tailandia è la patria dello street food, ed è buonissimo!
Terzo giorno a Bangkok
Jim Thomson house, quartiere Bang Lamphu, gelato al Cocco da Nattaporn, Wàt Saket (Golden Mount) e Rooftop bar River View
La casa del designer Jim Thomson è una chicca da non perdere. Questo architetto americano ha fatto conoscere la seta tailandese nel mondo creando bellissimi tessuti.
La sua casa in stile tailandese è un concentrato di grazia e vale la visita. Ai bambini piace il piccolo curato giardino con le carpe, la dimostrazione “dal baco da seta al tessuto” e la mouse house: una casetta per topolini piena di passaggi e nascondigli che il signor Thompson teneva in camera da letto!
Vicino a Jim Thompson house, c’è Siam Square per una pausa di shopping o per prendere il treno sopraelevato da cui vedere la città dall’alto.
Per pranzo abbiamo fatto una passeggiata nel quartiere di Bang Lamphu, rinomato per la Khao San Road dove si affacciano localini e negozietti per backpackers internazionali. Il cibo è sempre buonissimo e variegato (chiedere sempre a gran voce: no spicy!) ma la zona ci è sembrata un po’ troppo turistica. Nei dintorni però c’è una meta imperdibile con i bambini: Nattaporn Ice Cream. Il miglior gelato al cocco di Bangkok. Una botteghina con 4 tavoli e 3 gusti di gelato. Non servono da bere, non hanno snack…ma il gelato è fantastico!.
Ricaricati dal gelato siamo saliti al Wàt Saket, un tempio su una collina da cui ammirare la città al tramonto.
La vista dei tetti di Bangkok ci ha ispirato una cena “rooftop”, così con un tuk tuk siamo andati al River View, un rooftop bar dal costo ragionevole e family friendly.
Per arrivarci si passa da un vicoletto minuscolo, avevamo pensato di avere sbagliato strada! Ma quando si arriva si trova un ambiente internazionele e allegro. Ottimo posto anche per soggiornare.
Quarto giorno a Bangkok
Lumphini Park
Per l’ultimo giorno a Bangkok con i bambini abbiamo deciso di fare un giro defaticante al parco Lumphini, curatissimo e rilassante “central park” locale dove si possono incontrare senza difficoltà ed allo stato brado dei varani grandissimi (1/2 mt) che hanno letteralmente elettrizzato i bambini. Per vederli da vicino sulla riva del laghetto abbiamo noleggiato delle piccole imbarcazioni a forma di cigno e dato da mangiare ai pesci.
Per motivi di tempo abbiamo dovuto saltare Queen Saovabha Institute istituto di ricerca di proprietà e gestione della Croce Rossa thailandese. I serpenti che si vedono durante la visita sono utilizzati per la produzione del siero antiveleno per chi viene morso.
Bangkok con i bambini: un consiglio importante
Una nota importante: Bangkok divertentissima ma è anche tristemente famosa anche per attività per adulti non proprio edificanti. Non per una questione di pericolo, ma per non impressionare i bambini (io ho avuto una preview e mi si è chiuso lo stomaco) evitare Soi Cowboy e Nana a Sukhumvit e Patpong, soprattutto la sera.
Post scritto da Rita Cecchi, 44 anni, si occupa di marketing operativo in una azienda vinicola. Sommelier, mamma di Arturo ed Olimpia, moglie di un impossibile, adorabile testone che supervisiona i budget di viaggio con troppa solerzia.
Forse ti interssa anche
Viaggio in Vietnam con un bambino
Vaccinazioni, i consigli del pediatra