Sono tanti e pieni di fascino i borghi abbandonati in Veneto. Luoghi che custodiscono gelosamente e in modo silenzioso le storie di vita di chi li ha abitati. Organizzare una gita con i bambini in questi paesi fantasma è un’occasione per farli viaggiare con la fantasia raccontandogli vicende che possono solo immaginare senza vedere. Un’idea originale per trascorrere un weekend insolito in famiglia alla scoperta della nostra regione.
In questo articolo abbiamo raccolto alcuni tra i borghi abbandonati in Veneto, alcuni dei quali abbiamo avuto la fortuna di visitare personalmente con i bambini. Ci teniamo a fare una precisazione prima di partire: questi sono luoghi immacolati da anni, quindi è severamente vietato toccare qualsiasi oggetto che trovate in loco ed entrare negli edifici che possono essere pericolanti. Se la nostra lista vi sembra incompleta, provvederemo con il vostro aiuto subito ad aggiornarla.
Il Paese Fantasma di Venezia
Il mistero dell’isola fantasma di Poveglia
Poveglia è un’isola a Sud di Venezia, che si trova di fronte a Malamocco, quartiere a Sud del Lido. Nelle antiche mappe aveva il nome di Poveggia o Popilia, forse per i pioppi che c’erano sull’isola o per la Via Popilia-Annia, una strada che si trova nelle vicinanze. Anche se è indicata come isola, Poveglia è formata da un gruppo di tre isole. L’isola è da sempre argomento di leggende e speculazioni, che derivano sia dall’abbandono della stessa, che dai misteriosi racconti sui suoi edifici.
Poveglia e la sua storia
La storia di Poveglia ha inizio nel 1400, quando arrivarono qui i primi abitanti che erano fuggiti dai barbari che in quel periodo depredavano e devastavano le città dell’entroterra. Grazie alla resistenza della vicina Malamocco, questa ristretta comunità ha vissuto un periodo di pace evitando leggi e tasse del continente. Nel tempo divenne un centro fiorente sia dal punto di vista economico che demografico: i suoi abitanti vivevano di pesca e salinatura e, data la sua strategica posizione nella Laguna, aveva ottimi rapporti commerciali con la vicina Pellestrina. Dopo la Guerra di Chioggia iniziò lo l’esodo della popolazione verso Venezia e, nonostante la fortificazione costruita per difendere l’isola, fu occupata e devastata ugualmente. Nel corso degli anni la Serenissima provò a capire come recuperare l’isola, ma fu solo nel XVIII secolo che si decise ad utilizzarla come stazione per il rimessaggio, luogo di sosta per le imbarcazioni e come magazzino per attrezzature di bordo. Nel 1782, le strutture vennero utilizzate anche per scopi sanitari. L’isola divenne praticamente un lazzaretto, ospitando malati di peste. Poi aprì anche a reparti di psichiatria e geriatria fino al secondo dopoguerra, quando l’isola fu data al Demanio.
I Borghi Fantasma sulle Dolomiti in Veneto
Sulle Dolomiti venete i paesi abbandonati in Veneto si trovano tutti in provincia di Belluno e tanti hanno la particolarità di essere incorniciati dalle montagne. Vale la pena quindi scoprirli e andare a visitarli se ci si trova nelle loro vicinanze.
Colcerver: uno dei borghi abbandonati con un solo abitante
Circondato dalla bellezza delle Dolomiti e costituito da meravigliosi antichi tabià, in Val di Zoldo si trova il borgo fantasma di Colcerver, il cui nome significa “colle del cervo”. Questo paesino è disabitato al 99,9%. Perché qui, incredibile a credersi, oggi è rimasto un unico abitante: Graziano. E’ difficile crederlo ma attorno al 1886 questo paese oggi fantasma era una delle borgate più popolose della Val di Zoldo. Il progressivo e lento abbandono avvenne intorno ad inizio del ‘900 per la sua posizione troppo isolata.
Il Paese Fantasma di Fumegai
In Val Garazzagno, in provincia di Belluno, a 542 m d’altitudine sorge il borgo oggi disabitato di Fumegai. Essendo in posizione isolata in mezzo alle montagne, questo paesino probabilmente era abitato da persone che vivevano di agricoltura e pastorizia. Fumegai venne abbandonato agli inizi del 1900 per poi essere ripopolato più tardi verso il 1960 da un gruppo di figli dei fiori. Infine, però, anche quest’ultimi per la scomoda posizione lasciò il luogo che così venne abbandonato per la seconda volta.
Il trekking per arrivare al borgo abbandonato di Fumegai parte da Rocca, ma si può trovare parcheggio circa 1km più avanti. Il percorso dura circa 45 minuti a piedi il sentiero inizia costeggiando un bel canyon.
California: l’antico borgo minerario
California è una frazione di Gosaldo in Veneto, ed era un antico borgo minerario. Questo paese fantasma si sviluppò verso la metà dell’800 intorno ad un bar che si chiamava “alla California” con esplicito collegamento alla nazione americana diventata famosa per la corsa all’oro. Il riferimento è stato fatto non a caso perché il nucleo abitativo era nato proprio dopo la scoperta di un giacimento minerario di mercurio al seguito del quale era stata aperta una miniera. Gli abitanti del borgo California erano per lo più lavoratori della miniera, la stessa miniera che portò al loro esodo quando le risorse finirono. California attraversò un periodo con pochissimi abitanti prima di rifiorire tornando ad essere frequentata dai turisti che dal 1920 arrivavano fin qui grazie ad un collegamento con bus che partivano dai vicini paesi di Don, Valbelluna e Tiser. Il paese arrivò ad avere 150 unità abitative e una parrocchia nel 1960.
La sfortuna che travolse California
Ma dopo pochi anni la comunità fu travolta da un’alluvione e agli abitanti sopravvissuti il Comune di Gosaldo diede della terra dove trasferirsi. Oggi il borgo si trova sempre nello stesso bosco dove la natura sembra essersi appropriata delle antiche abitazioni. E’ raggiungibile con una passerella di legno pericolante che si spera venga messa in sicurezza per permettere ai turisti di riscoprire l’anima di questo antico borgo.
Orsetti, in provincia di Vicenza
I ruderi di Orsetti si trovano vicino a Recoaro Terme, in provincia di Vicenza dove sorgeva ai piedi di una delle due cave di materiale lapideo. Chi abitava qui erano i lavoratori delle cave. Il borgo, abbandonato dopo le cave intorno al 1970 rimase abitato da un signore della zona che commerciava ciò che estraeva: un certo signor Renzo. Nel 1989 purtroppo la sua casa fu incendiata e così il borgo fantasma rimase senza nessuno. Oggi tutta la zona è ricoperta da piante cresciute in modo selvatico.
Borghi abbandonati vicino al Lago di Garda
Il borgo di Campo di Brenzone
Raggiungibile dopo un trekking semplice lungo un’antica mulattiera che costeggia uliveti, il borgo medievale di Campo di Brenzone, in provincia di Verona, sarà per adulti e bambini una piacevole sorpresa. Non solo per il panorama con vista lago di Garda che visibile dal borgo, ma anche per piccoli segreti che il luogo racchiude. Primo fra tutti il fatto che il borgo in realtà non è completamente disabitato come si dice, perché qui ci vivono ancora 13 silenziosi abitanti che si guardano bene dal mostrarsi ai turisti che salgono fin quassù.
Trekking al Borgo di Campo di Brenzone
Per raggiungere Campo, si parte a piedi dal Comune di Brenzone imboccando un’antica mulattiera circondata da ulivi e camminando per circa 20-30 minuti in salita. La strada è sconnessa quindi è sconsigliato ogni tipo di passeggino. Le case di Campo hanno la particolarità di avere muri di pietra ben tenuti e sono collegate tra loro da strette viuzze di ciottoli. Vicino ad una sorgente d’acqua potabile c’è la chiesa di San Pietro di Campo che è visitabile anche online con un virtual tour.
Uno scorcio nascosto ma da visitare assolutamente è il minuscolo balcone di Giulietta. Questo piccolo balconcino con un tavolino per due persone si scopre salendo una scala di pietra di una delle case abbandonate ed è perfetto per un pic-nic intimo e romantico.
A Campo si tengono numerosi eventi sia d’inverno che d’estate che si possono trovare sulla pagina facebook della fondazione Campo.
Questo trekking l’abbiamo inserito nell’articolo in cui abbiamo raccolto le 5 gite per un weekend d’estate a Verona.
Se vi piace l’idea di visitare luoghi storici e senza tempo qui trovate l’articolo dei più divertenti borghi del Veneto con i bambini.
per quanto riguarda l’isola di Poveglia, faccio presente che nel 1400 non c’erano più le invasioni barbariche ed invece Venezia aveva già consolidato i sui territori in laguna e terraferma.
Buongiorno, abbiamo scoperto anche noi un bellissimo borgo che vale la pena visitare. C’è un po’ di salita in mezzo al bosco prima di riuscire a raggiungerlo, ma assolutamente fattibile anche con i bambini dai 4 anni di età. Si chiama Stramare (provincia di Belluno) e sono rimasti a vivere lì soltanto 5 persone!
Ciao Lisa, scusaci tanto per la risposta tardiva. Grazie per la segnalazione, che bello!