Vi è mai capitato di sottovalutare una meta di viaggio? A me sì. Francesco ha un cugino che vive a Bruxelles e me l’ha sempre proposta come fuga per un week-end, io invece l’ho sempre snobbata, preferendo altre capitali europee. E invece sbagliavo, perché è una città da scoprire e assolutamente a misura di bambini e famiglie. Perché? Ecco la nostra mini guida: Bruxelles, 10 motivi per visitarla con i bambini.
Ah, quasi dimenticavo, prima di partire avevo fatto un giro in rete per capire cosa vedere a Bruxelles, ora vi posso segnalare cinque cose consigliate da evitare. Invece una cosa che è poco raccontata e che ci è piaciuta moltissimo è stata il giro lungo la strada dei murales a Bruxelles.
1. Bruxelles, volo aereo breve ed economico
Il volo per Bruxelles dura poco meno di due ore, tempo perfetto anche per bimbi molto piccoli o non abituati a volare. La città ha due aeroporti: Bruxelles-Zaventem, a 12 chilometri dal centro, e Bruxelles-Charleroi, a 60 chilometri dal centro, serviti dalle principali compagnie Brussel Airlines, Ryanair, Alitalia, EasyJet. Con le compagnie Low cost i biglietti di andata e ritorno sono sotto i cento euro a persona.
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Da Zaventem si arriva facilmente in centro con autobus, metro e taxi.
Dall’Aeroporto di Bruxelles-Zaventem partono ogni 20 minuti treni che portano alle stazioni di Bruxelles Nord, Centrale e Midi. Il biglietto costa 5 euro
Oppure La De lijn offre un servizio autobus con un biglietto di due euro.
Più caro il taxi, tra i 40 e i 45 euro.
Noi abbiamo preso un volo Ryanair e siamo atterrati a Charleroi
Per arrivare in centro il modo più comodo per raggiungere il centro è il Brussels City Shuttle, un autobus che parte ogni 30 minuti circa e porta alla stazione di Bruxelles Midi. Parte tutti i giorni dalle 8 del mattino a mezzanotte circa. Il biglietto costa 13 € e può essere acquistato all’esterno dell’aeroporto. Il tragitto dura 1 ora.
Ci sono anche i treni (meno comodi) e i taxi ( però una corsa costa circa 120 euro). Se non vuoi l’autobus, con Civitatis trovi puoi prenotare un tarsfer sicuro dall’Italia a 110 euro: prenotalo da qui.
2. Bruxelles, città a misura di famiglia
Insomma, gli spostamenti sono super facili e una volta in città si può muovere a piedi, in metro o con il bus City Sightseeing. Che ha due linee: Brussels Atomium , che si spinge in periferia e la Bruessels Erupe, nel centro città. Bruxelles con i bambini ha il vantaggio di essere molto facile da girare con i mezzi pubblici.
Proprio per muoversi in città noi abbiamo utilizzato la Brussel Card , si può scegliere per 24-48 o 72 ore, dà l’accesso a quasi 40 siti, ma soprattutto risolve i problemi dei biglietti per metro, bus e dà anche la possibilità di usare il bus rosso Op-on-hop off, che con i bambini è davvero utile, quando Enrico e Giulia erano stanchi di camminare salivamo sul bus per spostarci.
3. Bruxelles, il regno della cioccolata
Il primo giorno, siamo arrivati a Bruxelles in mattinata carichi, ma un po’ storditi dal viaggio, perciò poggiate le valigie a casa (abbiamo dormito in casa del cugino di Francesco) , siamo andati all’esplorazione della città, con un obiettivo preciso: assaggiare tutte le cioccolate della città. Abbiamo organizzato una vera gara di testing: una esplorazione sensoriale tra praline, cubotti, tavolette.
Siamo partiti dal quartiere di Sablon, quartiere molto chic, con bellissimi bar e i negozi di cioccolata più lussuosi (Place du Grand Sablon ospita un mercatino dell’antiquariato la domenica mattina, che mi sarebbe piaciuto vedere), e a piedi siamo arrivati alla Grand Place e alle Gallerie Royales Saint-Huber, sempre inseguendo il profumo di cioccolata.
In ogni negozio abbiamo preso 4 cioccolatini (anche se in alcuni la quantità minima è di sette) e abbiamo assaggiato, valutato e premiato i più buoni, come una vera giuria. Ecco la nostra top six:
- Corné Port-Royal, famosa per aver inventato le praline crema con torrone croccante e un gusto di noci fresche.
- Pierre Marcolini, più chic e con le praline più piccole,
- Godiva, molto femminile, famosa per le fragole ricoperte di cioccolata e nota anche in Italia
- Leonidas, con il cioccolato più dolce e con la maggiore diffusione in città
- Mary, cioccolateria con il fascino di una bottega anni 50 e con confezioni molto eleganti
- Neuhaus, Jean Neuhaus nel 1857 a Bruxelles apre una farmacia nella celebre Galleria della Regina. Per rendere il gusto dei suoi farmaci più piacevole, comincia a ricoprirli di cioccolato. Suo nipote, Jean Neuhaus Jr. nel 1912 inventa la prima pralina. Pochi anni dopo, sua moglie inventa il ballotin, un’elegante confezione che trasforma il cioccolato in un regalo di lusso.
Abbiamo provato praline, tavolette e anche lecca lecca di cioccolata. Ai bambini la gara è piaciuta moltissimo.
E abbiamo visitato anche il museo della cioccolata, Il Chocho story in pieno centro: clicca sul link leggi il nostro articolo perchè ti diamo un consiglio utile.
E a proposito di cioccolato, il giorno dopo siamo andati anche al Belgian Chocolate Village (ingresso gratuito con la Brussels Card) , vicino alla Basilica.
Ci sono due musei della cioccolata, uno vicino alla Grand Palce e uno un po’ più in periferia (ma si arriva comodamente in metro). Noi abbiamo scelto il secondo sperando che fosse più grande, ma credo siano simili. Il Belgian Chocolate Village si articola in due piani e ha diversi angoli dedicati ai bambini , con giochi sulla storia del cioccolato, e soprattutto si può assistere alla dimostrazione di come si prepara una pralina di cioccolato e assaggiarla o vedere da vicino il seme del cacao e la pianta in una serra tropicale. La dimostrazione e le audioguide sono solo in francese e in inglese.
- Aperto dal martedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00, sabato e domenica dalle 10.00 alle 18.00.
- Gratis con la Brussels Card
4. Bruxelles, la Grand place e il Manneken Pis
Dopo la gara di cioccolata abbiamo girato il centro città a piedi. La Grand Place è spettacolare , romantica, elegante, misteriosa… piena di gente, voci, suggestioni. Mi sono divertita molto a osservarla da dietro le vettine delle cioccolaterie.
E anche le strade del centro, tutte pedonali sono un trionfo di fiori, botteghe, angoli dal sapore antico. Per invogliare i bambini a camminare abbiamo organizzato un altro gioco.
Siamo andati a caccia di un bimbo monello che faceva pipì per strada. E, sì, perché il simbolo di Bruxelles è il Manneken pis, una piccola statua in bronzo ( 50 centimetri) , che i trova nella zona antica della capitale belga, fra L’Etuve e Chene, vicino alla Grand Place.
Nel corso dei secoli si sono diffuse varie leggende sul Manneken Pis. Wquella che ci è piaciuta di più è stata quella secondo cui il bambino della statua spense una fiamma facendoci pipì sopra, salvando così la città da un incendio. Ma soprattutto postando le stories su Instagram ho scoperto che molti che hanno visitato Bruxelles qualche anno fa hanno visto il Manneken pis nudo, invece il nostro era vestito di tutto punto, con un cartello che indicava che cambia abito quasi ogni giorno e ha un guardaroba con 650 cambi.
E se avete tempo cercate anche i suoi ‘compagni’ di « avventure », la sorellina Jeanneke Pis e il cagnolino Zinneke.
5 – L’Atomium
Fuori dal centro c’è l’Atomium, monumento simbolo di Bruxelles. Se andate a Bruxelles è assolutamente da verere. Noi ci siamo arrivati con il Bus City Sightseeing, ma si arriva anche con la linea sei della metropolitana. D’obbligo qui la foto ricordo.
Progettato per essere il simbolo dell’Esposizione Universale di Bruxelles del 1958, questo enorme e luccicante atomo di 102 metri d’altezza è l’emblema della capitale belga.
L’Atomium si può visitare anche all’interno, ma noi non lo consigliamo, soprattutto con i bambini ( Leggi Cinque cosa da non veder e a Bruxelles con i bambini)
6 – Bruxelles con i bambini, il parco gioco Waliby
Noi abbiamo programmato la visita a Bruxelles considerando anche un giorno al Waliby, parco giochi ad alta adrenalina. Siamo grandi appassionati di parchi giochi e non potevamo perdercelo. Leggi la nostra giornata al Waliby con le info su prezzi e come arrivare.
7 – I fumetti e la strada dei murales
Ma lo sapete che molti fumetti sono nati in Belgio? Quali? Io non sono una esperta, ma Tintin, Asterix, i Puffi, Lucky Luke… fanno parte della mia infanzia.
Se siete appassionati di fumetti o avete bambini dai dieci anni in su potete partire da Belgian Comic Strip Center (Centre Belge de la Bande Dessinée), il celebre museo del fumetto inaugurato nel 1989 e disegnato da di Victor Horta. Bellissime e super luminose le sale col tetto in vetro di questo ex magazzino animato dai personaggi dei cartoni animati.
Il Museo del Fumetto di Bruxelles è aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00. Le didascalie sono in francese, tedesco e inglese, ma sono disponibili audio-guide in diverse altre lingue, compreso l’italiano, per i visitatori stranieri. Maggiori informazioni sul sito ufficiale (disponibile la versione in inglese).
E se i vostri bimbi sono piccoli e mal sopportano le lunghe visite ai musei, c’è un bellissimo museo del fumetto a cielo aperto, gratuito e ideale per una passeggiata con i bambini in passeggino. Leggete il nostro itinerario tra parchi giochi e Murales.
8 – Bruxellescon i bambini, una pausa al quartiere Saint Gery
Ci siamo arrivati per caso e ne siamo proprio felici. Se state facendo una passeggiata per il centro di Bruxelles e volete fare una pausa, per bere una birra, per far bere un succo ai bambini, per allattare, per rilassarvi su sdraio e divano andate al quartiere St. Gery , a soli minuti dalla Grand Place, anche se non molto famoso. Noi ci siamo fermati nel vecchio mercato, adibito a centro culturale. I bambini esausti si sono addormentati sulle sedie a sdraio, io ho bevuto un caffè lungo ( 2 euro e cinquanta) e Francesco una maxi birra ghiacciata.
Quando si sono svegliati Enrico e Giulia hanno ammirato i giocatori di scacchi e giocato ocn altri bimbi.
A noi è piaciuto tantissimo, avevamo bisogno di riposo, c’era un’atmosfera allegra e rilassata e festosa. Ci sono anche tanti ristorantini per la cena.
9. Un viaggio per imparare a scoprire l’Europa
Noi questa parte di Bruxelles non l’abbiamo esplorata, perché i bimbi sono ancora in seconad elementare e avevamo pochi giorni, ma Bruxelles è il cuore dell’Europa e ci sono almeno tre luoghi imperdibili:
- La visita guidata al parlamento europeo , anche in Italiano
- Il parco Minieruopa: un igro di tutta l’Europa in due ore. È possibile in questo parco dove con più di 350 modelli realizzati in scala 1:25 sono riprodotte oltre 80 città europee. ( guard ail lin
- La Casa della Storia dell’Europa ( visita di 90’ minuti- gratuita Il museo è aperto lunedì dalle 13.00 alle 18.00, dal martedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00, sabato e domenica dalle 10.00 alle 18.00. L’età minima consigliata per la visita del museo è di sei anni. Visita consigliata ai bambini dagli undici anni in su. Ma la cosa bella è che quando arrivano i visitatori ricevono n tablet interattivo in 24 lingue contenente registrazioni audio, testi e video che li guideranno nella visita all’esposizione permanente. Sono inoltre disponibili un opuscolo, una guida (a pagamento) e materiali per tutta la famiglia.
1o.Oceade
E se andate a Bruxelles in qualsiasi stagione, con il sole o la pioggia, una tappa imperdibile è Oceade, un mega parco acquatico di cui i vostri bimbi continueranno a parlare per anni. E’ aperto tutto l’anno, per i neonati c’è la piscina con le onde, e per i più grandi scivoli di ogni forma, misura e colore. Ma questo decimo punto speriamo di aggiornarlo presto, perché il parco è chiuso dal 30 settembre 2018, per una ristrutturazione… Non vediamo l’ora di vederlo con tutte le novità.
Bruxelles con i bambini a Natale
Noi siamo andati a Bruxelles in primavera e abbiamo trovato bellissime giornate di sole, ma un periodo magico in cui visitare la capitale d’Europa è da novembre a gennaio, con i mercatini di Natale. La città si trasforma in un villaggio invernale incantato. . Leggi Bruxelles e i mercatini di Natale.
Bruxelles con i bambini, una gita fuori porta a Bruges
Se siete a Bruxelles per un week-end lungo, imperdibile la gita a Bruges. Vi consigliamo di andare in treno perchè si risparmia e vi proproniamo per Bruges due itinerari a confronto.
Mi ha fatto un sacco di voglia Bruxelles mentre vi seguivo dalle stories di IG…
ah ah…tu hai voglia di cioccolata…dì la verità 😀