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Campo Imperatore: una gita sull’Altopiano Abruzzese

Nel cuore dell’Abruzzo, alle pendici del massiccio del Gran Sasso, si estende l’Altopiano di Campo Imperatore. 75 km quadrati da togliere il fiato, un paesaggio irreale dove lo sguardo sembra perdersi in ogni direzione! Qui abbiamo fatto un trekking per raggiungere il Rifugio Duca degli Abruzzi.
Una tappa del nostro tour in Abruzzo ci ha condotti a Campo Imperatore in una vasta distesa con scorci meravigliosi. Di seguito trovate le informazioni per raggiungere il rifugio e dove sostare con il camper.

Come raggiungere Campo Imperatore

Siamo saliti con il nostro camper da Assergi/Fonte Cerreto e abbiamo raggiunto l’Hotel Campo Imperatore (la famosa struttura rossa che fu teatro per brevissimo tempo della prigionia di Benito Mussolini). Qui arriva la funivia e si trova anche il caratteristico Ostello Lo Zio, oltre al famoso Osservatorio Astronomico d’Abruzzo. Quest’ultimo è nel buio più totale, senza vedere e capire cosa sta attorno.

Dove sostare con il camper a Campo Imperatore

Di fronte all’Hotel Campo Imperatore (2.130 mt) c’è un piazzale adibito a parcheggio, dove è consentita la sosta dei camper. La posizione alle pendici del Monte Portella favorisce infatti la presenza di banchi di nubi e raffiche di vento, che ci hanno accompagnato per tutta la notte.
Il risveglio, il giorno seguente, però è stato qualcosa di folgorante, qualcosa che ti fa capire perché chiunque sia stato qui ti consiglia di visitarlo.



Per chi come noi si sposta in camper, su tutto l’Altopiano di Campo Imperatore c’è la possibilità di sostare “in libera” e godersi una notte stellata in uno dei luoghi meno inquinati d’Italia.

Trekking al rifugio Duca degli Abruzzi

Davanti a noi la figura maestosa del Corno Grande, raggiungibile attraverso una salita impegnativa di circa 3 ore seguendo il segnavia nr. 3, e il rifugio Duca degli Abruzzi (mt. 2.388). Abbiamo raggiunto il rifugio con una camminata relativamente facile di circa 40 minuti (per noi con due bambini piccoli rispettivamente di 4 e 2 anni, circa il doppio del tempo…).

 

Il percorso è sassoso, sempre in salita, ma non troppo pendente ed è tutto al sole, che per noi era un sollievo, avendolo percorso in ottobre con il sole che ci ha scaldato. Il sentiero è visibile già dal basso, così ci si può fare subito un’idea, e non è adatto a passeggini (noi per Simone, 2 anni, quando non voleva camminare, avevamo una fascia) e non ci sono fonti d’acqua. Ad accompagnarci lungo il percorso abbiamo trovato un po’ di mucche e delle aquile in cielo.

Una volta arrivati al rifugio (noi lo abbiamo trovato chiuso, ma eravamo muniti di pranzo al sacco) si gode una magnifica vista, non solo su tutto l’altopiano, ma anche su tutte le cime dell’Abruzzo! Non dimenticatevi una giacca, perché non manca il vento!!!
Ci sono inoltre diversi altri itinerari percorribili, con vari gradi di difficoltà, che permettono di esplorare e conoscere tutto questo incredibile territorio.

Campo Imperatore: un paesaggio da favola

Una volta scesi alla base, siamo saliti sul nostro camper e abbiamo attraversato tutta la piana in direzione Fonte Vetica (circa 20 minuti), rapiti da un paesaggio che ti trasporta in un’altra dimensione, un mondo selvaggio tra cavalli allo stato brado e mucche al pascolo. Qui hanno girato film come “il Deserto dei Tartari” col grande Vittorio Gassman e “Lo Chiamavano Trinità”!!.
mucche al pascolo sulla strada
Scendendo ci siamo fermati nelle tipiche macellerie (ce ne sono due, a pochi metri di distanza una dall’altra: il Ristoro Mucciante, scelto da noi, e in Ristoro Giuliani), locali dove si possono acquistare carni, salumi, formaggi e bevande, che possono essere cucinati direttamente dagli avventori all’esterno, nell’area attrezzata. Insomma una tappa irrinunciabile per chi passa di qua.
Noi abbiamo proseguito, scendendo verso alcuni dei borghi più belli della regione: Calascio, Santo Stefano di Sessanio, Castel del Monte. Tutte tappe che consigliamo a chiunque voglia venire a visitare una delle regioni a nostro avviso più belle d’Italia.
foto di famiglia con due bambini  Articolo a cura di Alberto e Giorgia di Camp_Eroi

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Chi siamo

Eravamo in due, Francesco e Cristina, improvvisamente ci siamo trovati in quattro, quando nel 2012 sono nati Enrico e Giulia. Abbiamo capito che le nostre vite sarebbero cambiate, ma non volevamo rinunciare alla nostra passione: VIAGGIARE. Grazie ai nostri “piccoli” abbiamo capito che esiste sempre un viaggio giusto.