Viste le previsioni ed il temporale notturno, ci svegliamo pronti a una funesta giornata di cielo grigio e pioggia incessante. E invece non piove. All’orizzonte si vede anche un’unghia di sole. Come adoro le previsioni del tempo sbagliate! Non siamo ancora sicurissimi, ma decidiamo di rischiare e giocarci la nostra carta migliore a Jasper. Canada, 18esimo giorno: il Maligne Lake. Il lago era chiamato dagli indigeni “Chaba Imne” (Beaver Lake), cambiò nome quando fu scoperto nel 1907 dalla ricca esploratrice di Philadelphia, Mary Schaeffer, che lo rese una nota meta turistica, raccontando le sue avventure e la misteriosa scoperta grazie a una mappa. È un lago da cartolina.
Canada, 18esimo giorno: Maligne Lake
Il Maligne Lake è a 48 chilometri da Jasper. Lenti percorriamo la bellissima Maligne Road, che attraversa il Jasper National Park. Quando arriviamo sul lago, il cielo è ancora coperto e il lago è freddo, ma, come ci era capitato per i cinque laghi, nonostante il cattivo tempo, i colori sono spettacolari. C’è il molo con la casa di legno, dove si affittano le canoe, che sembra il set di un film. Costringo Francesco a farmi un rullo di foto.
A proposito di canoe, lungo il lago ci sono due campeggi, raggiungibili solo con le canoe: si rema per un giorno e si arriva al primo campeggio, si rema per un altro giorno e si arriva al secondo. Una grande avventura! Qui siamo in pieno territorio di orsi, ma Francesco ci avrebbe portati, se non fosse stato che a febbraio era già tutto prenotato, perché per ogni campeggio ci sono meno di dieci piazzole.
Mentre facciamo le foto esce un timido sole. E decidiamo di fare il giro del lago in barca.
Canada, 18esimo giorno: Maligne Lake in barca
Il giro in barca, come quasi tutto in Canada, è abbastanza caro, per gli adulti costa 80 dollari e per i bambini 40. Quando abbiamo preparato il viaggio abbiamo scelto di risparmiare sulle sistemazioni per dormire e abbiamo stabilito un budget totale di 150 dollari al giorno per i tre pasti, ma alle escursioni non rinunciamo anche se costano tanto.
Il giro in barca dura un’ora e mezza e arriva fino a Spirit Island, un isolotto da cartolina che è una delle icone del parco di Jasper. Il capitano del nostro battello è una ragazza bionda, Mell; la guida Eliot, invece, ci racconta curiosità del lago. Ci racconta anche del vasto incendio che nel 2015 ha distrutto il bosco intono al vicino Medicine Lake; in macchina ci eravamo passati, e non avevamo potuto fare a meno di notare le tracce ancora visibili della devastazione.
Enrico rimane molto colpito dal fatto che quando di inverno il lago ghiaccia, lo strato di ghiaccio è così spesso che ci potrebbe passare sopra un treno.
Francesco ed io ci godiamo la traversata all’esterno, tra i ghiacciai e una foresta di pini e abeti rossi, dove forse l’uomo non si è mai avventurato, tanto sono fitti e perfetti, il regno segreto di alci, caribù e anatre arlecchine. Intanto Enrico ascolta la guida e Giulia gioca con una coppia di anziani del Colorado; a fine crociera Katy, la sua nuova amica, metterà like alla pagina Facebook di Viaggiapiccoli, e promette di seguirci per sempre.
La leggenda di Spirit Island
Il Maligne Lake è il più grande lago naturale delle Montagne Rocciose canadesi. Lungo 22 chilometri, è spettacolare, perché circondato da montagne innevate e ghiacciate e si estende fino alle pendici del ghiacciaio Coronet.
Il battello arriva fino a Spirit Island. Abbiamo una mezz’ora per visitarla. Le nuvole e il cielo color metallo rendono l’atmosfera ancora più misteriosa.
Un’isola piccola che custodisce una grande storia d’amore. Forse è solo una leggenda, o forse no. Spirit Island prende il nome da due giovani innamorati di tribù feudali che si incontravano segretamente sull’isola. A un certo punto la giovane decide di confessare la sua relazione proibita a suo padre, uno dei capi delle tribù, perché vuole vivere liberamente il suo amore, ma il padre le proibisce di tornare sull’isola. La ragazza viene guardata a vista dai fratelli. Il suo innamorato, che non sa nulla, ogni giorno va sull’isola degli Spiriti e la aspetta. Ma lei non è torna mai più e lui muore sull’isola, ora abitata dal suo spirito.
Da vicino cerco di sfiorare lo spirito del giovane. Chissà… però Francesco, inaspettatamente mi chiede di fare un selfie! Sarà un segno? (Intanto notate che l’isola non è un’isola, perché è attaccata alla terraferma; però ci hanno detto che un mese all’anno, con la piena del lago, resta davvero staccata e ridiventa una vera isola).
La passeggiata lungo il Moose loop
Pranziamo con waffle caldi e sciroppo d’acero e facciamo un brevissimo trekking sul sentiero delle alci. È pieno di fango e abbastanza malmesso, ma la nostra buona volontà viene premiata, perché proprio al lago alla fine del sentiero ci aspetta un’alce che sta facendo il bagno. Missione alce compiuta.
Canada, 18esimo giorno: il Maligne Canyon
Eravamo pronti a una giornata di diluvio e, invece, siamo stati fortunati. Chissà come è il Maligne Lake con il sole, immagino i colori intensi e caldi, che dal blu arrivano al verde, ma per noi rimarrà sempre il lago del mistero, con il cielo basso e la luce tagliente.
Torniamo a Jasper, fermandoci per una breve tappa al Maligne Canyon. Piove e lo vediamo rapidamente.
Canada, 18esimo giorno: pomeriggio tutti in piscina a Jasper
Nei nostri giri per la cittdina di Jasper, abbiamo scoperto una piscina comunale per bambini, con scivoli e piscinette. L’ingresso per tutta la famiglia costa 22 dollari; abbiamo i nostri costumi in campeggio perciò li affittiamo a due dollari l’uno.
La piscina è completamente dedicata ai bambini, ci sono due maestri che fanno un piccolo esame per vedere se i nostri piccoli possono stare in acqua da soli: Enrico, che va in piscina, lo supera subito, Giulia, che questa estate ha iniziato a nuotare da sola, non molla e lo supera al secondo tentativo.
Il pomeriggio passa veloce, tra scivoli, salti dal trampolino e prove di forza in acqua. E così riusciamo a farci anche una bella doccia bollente. Pulita e profumata, lascio Francesco in piscina con i bambini e mi rifugio di nuovo nella hall dell’albergo per un’ora di lavoro al blog. Domani è il nostro ultimo giorno a Jasper ed è annunciato sole.
Diario di viaggio: 21 giorni in Canada on the road
Secondo giono Vancouver e la caccia alle balene
Terzo giorno: Vancover, visita a Capilano e a Stanley Park
Quanto giorno: Vancouver Island
Quinto giorno: la corsa delle capre a Victoria
Sesto giorno: in viaggio verso Port Hardy
Settimo giorno: l’Inside Passage
Ottavo giorno : faccia a faccia con gli orsi
Nono giorno: mille chilometri di Hightway
Decimo giorno: Mountain Coaster a Revelstoke
Dodicesimo giorno. arrivo a Banff
Tredicesimo giorno. il Parco Nazionale di Banff
Quattordicesimo giorno: Lake Louise e Lake Moraine
Quindicesimo giorno: Relax a Lake Louise