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Casa Canada rifugio per una passeggiata in famiglia

Correva l’anno 2006, quando a Torino e nelle montagne limitrofe si tennero i Giochi Olimpici Invernali. Tutta la città si mobilitò per accogliere turisti da ogni parte del mondo e per cambiare l’immagine e il radicato pregiudizio di una regione non turistica e poco accogliente. Venne messa in atto una massiccia trasformazione, che lasciò in eredità al capoluogo piemontese e alle sue montagne varie strutture. Tra queste c’è Casa Canada, un rifugio nel comune di Frossasco, in Alta Val Noce (1060 m.s.l.m.), che venne costruito in centro città e poi spostato nel 2011 in località Rocca Sbarua.

Una piacevole e semplice passeggiata adatta a tutti conduce attraverso il bosco a questa “casetta” interamente costruita in pino canadese sfruttando conifere ammalate (nessuna pianta, a sottolineare l’ecosostenibilità del progetto e l’attenzione del Canada alle risorse ambientali, è stata appositamente tagliata per realizzarlo) e alla abbondante sincera cucina di montagna che i giovani gestori propongono.



Casa Canada rifugio perfetto per una gita con i bambini

Noi siamo partiti da Torino e in 45 minuti abbiamo raggiunto la località Talucco da cui comincia il sentiero per raggiungere Casa Canada.

Il sentiero per arrivare a Casa Canada

Si parcheggia lungo la strada e si percorre un pezzo di strada asfaltata verso la Borgata Dairin. Da qui si imbocca il sentiero che passando in mezzo alle case giunge in breve al Colle Ciardonet, qui si trova un ampio prato sul quale stendere le coperte per un riposino o un picnic e per ammirare il panorama oppure, come abbiamo fatto noi,  si proseguire per il Rif. Melano  (questo il nome originario del rifugio)– Casa Canada (30 minuti) per poi fermarsi al ritorno a prendere un po’ di sole.  Dallo stesso punto ha inizio anche il sentiero Ecomuseo le Carbonaie (n. 049) che si sovrappone a quello per arrivare al rifugio e che ha catturato la nostra attenzione perché racconta con cartelli esaustivi le antiche carbonaie, che sfruttavano la ricchezza dei boschi circostanti, in particolare i cedui di faggio, per la produzione del carbone.

Le tappe sono 5 e permettono di osservare la costruzione di una carbonaia secondo l’uso locale: il sistema di accatastamento della legna alla prima tappa; i camini di tiraggio e la cosiddetta “volgitura” alla seconda; il sistema e i materiali usati per la copertura della carbonaia alla terza; fino ad arrivare all’ultima dove la carbonaia è finita e si può osservare, con l’accensione di un piccolo fuoco, la carbonaia fumante (questo solo se siete accompagnati da una guida, non autonomamente!). la via del carboniao

Il percorso è arricchio da una seconda sezione che, con ulteriori pannelli, approfondisce l’aspetto del territorio, la vita del carbonaio ed aspetti di questa attività economica: una vita durissima poichè questi uomini  erano costretti a dormire all’addiaccio anche per venti giorni consecutivi quando si costruivano le carbonaie più grandi, che richiedevano un controllo continuo giorno e notte.

Se siete interessati a saperne di più potete chiedere alle guide del rifugio Melano di essere accompagnati nel percorso o per scoprire tutte le proposte di altri sentieri adatti a famiglie nel dintorni. Ma le attività per i più piccoli non si fermano qui: su richiesta i giovani gestori e le guide affilate organizzano gite a cavallo, corsi di arrampicata e bouldering, oltre a gite scolastiche e campi estivi in totale immersione nella natura.

Un consiglio: lungo il percorso si trova una cassetta di bookcrossing, è rossa e si trova vicino a una panchina panoramica. Portatevi dietro un libro e cercatene uno che fa al caso vostro, poi accomodatevi e buona lettura!

Informazioni tecniche per il sentiero che porta al rifugio Casa Canada

A noi piace sempre molto tornarci, è una passeggiata semplice, breve (un’ora e mezza tra andata e ritorno), ricca di storia e di scorci paesaggistici molto belli. Polenta, salsiccia e formaggi vi attendono sotto le pareti imponenti della Rocca Spaventosa (Sbaruè in piemontese significa spaventare). Insomma, una gita domenicale davvero imperdibile

 

Info utili sul sentiero:

Coordinate: UTM WGS 84 32T E 366 018 N 4 980 648
LAT LON 44° 57′ 998” N – 7° 18′ 062” E

Note: Percorso che si può effettuare anche in periodo invernale con neve indossando naturalmente le ciaspole. Per la variante, se fatta con molta neve, prestare attenzione perché i pendii del bosco sono in alcuni punti alquanto ripidi.

 

 

Contatti:
Tel:(39)0121353160 – www.casacanada.eu – gestori@casacanada.eu

 

Elena Marcon
Elena Marcon
Elena Marcon, amante del buon cibo e del buon vino. Mamma di Arturo e organizzatrice seriale di gite in Piemonte e viaggi in tutto il mondo
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Eravamo in due, Francesco e Cristina, improvvisamente ci siamo trovati in quattro, quando nel 2012 sono nati Enrico e Giulia. Abbiamo capito che le nostre vite sarebbero cambiate, ma non volevamo rinunciare alla nostra passione: VIAGGIARE. Grazie ai nostri “piccoli” abbiamo capito che esiste sempre un viaggio giusto.

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