Per chi vuole fare un trekking facile e rilassante è l’ideale. E per chi vuole fare una passeggiata i lungo il lago con i bambini (anche usando il passeggino) è perfetta, è la ciclopedonale del lago Fusaro. Ci sono due percorsi. Il primo percorso va dal Parco Vanvitelliano al Parco Quarantenario lungo la sponda Ovest del lago. E da giugno del 2023, l’amministrazione comunale di Bacoli, ha completato i lavori anche del nuovo tratto dalla Casina Vanvitelliana alle grotte dell’Acqua, una passeggiata di 600 metri, verso Nord.
Il lago Fusaro a Bacoli
Il Fusaro è un lago che si è formato con la chiusura del tratto di mare fra le frazioni di Torregaveta e Cuma e ha tre foci: quella meridionale, di epoca romana, che attraversa il promontorio tufaceo di Torregaveta, sul quale esistono cospicui resti della villa attribuita al senatore romano Servilio Vatia; la foce nord, aperta in epoca borbonica (1859) e la foce di mezzo, del 1945. Sulle sponde di questo lago i romani costruirono meravigliose ville e stabilimenti termali. In età medievale il lago fu utilizzato per la macerazione della canapa e del lino. Nell’antichità era identificato con la mitica Acherusia palus, la palude infernale formata dal fiume Acheronte.Il lago da semrpe viene usato per la coltivazione di mitili e ostriche.
Il perimetro totale del Fusaro è di circa 4.100 metri ed è circondato da una banchina, realizzata in epoca borbonica, costituita da blocchi di pietra vesuviana.
Ciclopedonale del lago Fusaro: il percorso dal Parco Vanvitelliano al Parco Quarantenario
La Casina Vanvitelliana
Noi siamo arrivati al Lago Fusaro con la Cumana. All’uscita della stazione sulla sinistra c’è il parco Vanvitelliano, siamo entranti nel parco e abbiamo visitato la Casina Vanvitelliana sul lago Fusaro, per i bambini la Casina di Pinocchio e della Fata turchina.
La storia della Casina ha inizio nel 1764, anno in cui il re Ferdinando IV, decise di introdurre la coltivazione delle ostriche proprio nel Lago Fusaro. All’incirca vent’anni dopo, sua Maestà chiese all’architetto Carlo Vanvitelli, di creare una casina da usare come dimora della riserva di caccia e pesca. La Casina si sviluppa su una pianta assai articolata, composta da tre corpi ottagonali che si intersecano l’uno alla sommità dell’altro, restringendosi in una sorta di pagoda in alto.
Al piano nobile, si trova la cosiddetta Sala delle Meraviglie che era accessibile esclusivamente alla famiglia reale e sulle cui pareti si sviluppano dipinti incentrati sul tema delle Quattro stagioni, opera del vedutista Jakob Philipp Hackert. La casina è stata anche e soprattutto dimora di uomini illustri, tra cui: Rossini, Francesco Il d’Asburgo-Lorena ed il presidente della Repubblica Luigi Einaudi.
E’ stata spesso scelta come location cinemoatografica; compare infatti nel film Ferdinando e Carolina, di Lina Wertmuller, in Luca il
contrabbandiere di Lucio Fulci (1980) e in Santa Lucia (2021) di Marco Chiappetta. È stata anche una delle location de L’imbroglio nel lenzuolo (2009) con Maria Grazia Cucinotta.
All’uscita della casina Vanvitelliana, dopo l’edificio dei custodi sulla sinistra c’è il frutteto Borbonico, entrate lì, pochi passi e siete sul sentiero che corre lungo il lago.
La strada è sterrata, ma comoda e si può percorrere anche con il passeggino.
Lungo la strada anche i resti del “Cassone” postazione da caccia del Re Ferdinando.
La passeggiata è immersa nel silenzio e nell’atmosfera magica del lago. Nel progetto originario sarebbe una ciclopedonale, ma la parte destinata alle bici è invasa da un canneto spontaneo.
Il tratto ciclo pedonale si conclude all’altezza delle Grotte dell’acqua, resti di cisterne termali d’età romana imperiale, da cui sgorgano ancora le acque sorgive a 38°, classificate come acque salso-cloruro-sodiche.
Un tempo le grotte erano annesse a una villa romana d’ età imperiale che sorgeva sullo spazio retrostante.
Le acque erano considerate “miracolose” dagli antichi Romani e ritenute di grande valore per i Borbone, tra i primi a restaurale e tutelarle; fino al 1950 venivano ancora utilizzate per le proprietà curative dalla gente del posto.
Si cammina sempre in piano e vista lago, Fino ad arrivare a un’altra meraviglia, il parco della Quarantena, un Bosco di 110.000 metri.
Dati tecnici del sentiero sula ciclopedonale del Fusaro a Bacoli
- Distanza 3,3 chilometri
- Tempo un’ora
- Difficoltà facile
- Percorso in piano, si può fare anche con il passeggino
Il secondo percorso dalla Casina Vanvitelliana alle Grotte dell’Acqua
Il nuvo tratto ciclo pedonale parte sempre dalla Casina Vanvitelliana, ma si conclude all’altezza delle Grotte dell’acqua, resti di cisterne termali d’età romana imperiale, da cui sgorgano ancora le acque sorgive a 38°, classificate come acque salso-cloruro-sodiche.
Un tempo le grotte erano annesse a una villa romana d’ età imperiale che sorgeva sullo spazio retrostante.
Le acque erano considerate “miracolose” dagli antichi Romani e ritenute di grande valore per i Borbone, tra i primi a restaurale e tutelarle; fino al 1950 venivano ancora utilizzate per le proprietà curative dalla gente del posto.
In poche centinaia dì metri sono concentrati tesori architettonici, archeologici e naturalistici unici nel loro genere.
View Caffe e tramonto
Concludiamo la nostra passeggiata con una sosta presso il View Caffe, un bel locale alla moda, che
sorge proprio sulla sponda del lago, dov’ è possibile intrattenersi, osservando le decine di uccelli acquatici che si spostano sulle placide acque del lago oppure ammirando il magnifico tramonto, i cui colori si riverberano sulle acque antistanti, dominate sullo sfondo dall’imponente sagoma del monte Epomeo.
Come arrivare sul lago del Fusaro
da Napoli (in auto)
Imboccare Tangenziale di Napoli verso Pozzuoli. Uscita n. 14 Pozzuoli – Arco Felice. Seguire indicazioni per Napoli-Pozzuoli, Baia e Bacoli percorrendo prima via Licola-Patria, poi via Miliscola (costeggiando il lago Lucrino). Proseguimento per via Montegrillo (Comune di Bacoli) fino al bivio da cui svoltare a destra e proseguire per la via Baia-Fusaro che costeggia l’ingresso del Parco Archeologico (Terme Romane). Percorrere, continuando, la strada provinciale Fusaro che costeggia il Colombario fino all’incrocio terminale dove è presente l’ingresso del Parco Fusaro e della Casina Vanvitelliana. Area esterna di parcheggio non custodito presente sulla destra a pochi metri dall’ingresso del Parco.
Con il treno: da Napoli (stazione centrale di piazza Garibaldi)Metropolitana direzione Pozzuoli. Fermata Napoli-Montesanto.
Raggiungere (100mt. circa) la stazione della Ferrovia Cumana. Linea Napoli-Torregaveta. Fermata Fusaro.
Autobus: da Napoli (stazione centrale di piazza Garibaldi)
Linee autobus SEPSA. Percorso Napoli-Torregaveta linea Fusaro. Fermata Fusaro.
Siamo stati sulla ciclopedonale del Fusaro nel 2021 e Daniele e la sua famiglia sono tornati nel febbraio 2024.