Abbiamo iniziato la nostra visita dal tetto di quella che era un’antica fabbrica per la lavorazione della lana. Un tetto a barca rovesciata e con grandi finestroni aperti sul torrente Cervo e sul biellese, con l’esterno e l’interno in connessione diretta, perché Trobetta, proprietario del lanificio, già nel XIX secolo aveva già capito che se si è circondati dalla bellezza si lavora meglio e si è più felici. E come inizio non è davvero male, seguiteci nella nostra visita con i bambini alla Cittadellarte di Michelangelo Pistoletto, a Biella.
Visita alla Cittadellarte di Michelangelo Pistoletto
Come dicevamo la visita inizia dall’alto, quarto piano dell’opificio che è un gioiello di archeologia industriale.
Stefano, la nostra guida ci fa vedere anche “la casa di mattoni rossi” dove vive Michelangelo Pistoletto.
E poi la prima opera, quella che dà lo spazio e il tempo all’intera esposizione. Ci sono una serie di stanze ( sono 12, ma in altre esposizioni sono molte di più): Arte, Educazione, Ecologia, Economia, Politica, Spiritualità, Produzione, Lavoro, Comunicazione, Architettura, Moda e Nutrimento. Stanze senza pareti, comunicanti tra loro…Stefano ci invita a camminare nell’opera e a scegliere la stanza che secondo noi ci fa star bene e da cui vorremmo partire per creare una connessione con il mondo.
Per tutta la visita le opere di Pistoletto non sono mai “ferme” in esposizione, ma creano un rapporto diretto con lo spettatore, gli chiedono implicitamente di partecipare, di esprimere un’opinione, di prendere posizione.
Così accade con i quadri specchiati, dove si entra plasticamente nell’opera e non capisci più bene dove sei tu e dove inizia il quadro, oppure con “Demopraxia”, o con il cielo stellato in negativo in cui ogni stella è centrale per la sua galassia e allo stesso tempo periferica rispetto alle galassie delle altre stelle…e ancora con gli specchi che si avvicinano sempre di più, moltiplicando all’infinito i riflessi, fino ad unirsi… con la casa a misura d’uomo, l’opera d’arte da passeggio.
Un piano di Cittadellarte è dedicato all’arte povera, dove troneggia una venere degli stracci.
“IO”, “Tu”, “NOI”, una stanza è dedicata anche alla creazione del Terzo Paradiso (bellissimo il Terzo paradiso realizzato con gli stracci realizzato da una studentessa).
La visita guidata dura un’ora e mezza, si attraversano quattro piani. Le opere si possono tutte attraversare e sperimentare. E questo ha un grande impatto sui bambini, che diventano davvero protagonisti. Si sale e scende con le scale, o con un montacarichi.
La prima parte della visita a Cittadellarte di Pistoletto finisce a pian terreno dove sono in esposizione tutte le aziende del biellese con pannelli e un QR-code su un obiettivo dell’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile. In mostra anche i due progetti di Let Eat Bit e terre Abbandonate nati per creare un’agricoltura sostenibile, ma anche un incontro tra i proprietari di terreni di cui non vogliono o non possono più prendersi cura e quei cittadini che vorrebbero coltivare un terreno, ma non lo hanno a disposizione.
In chiusura: un laboratorio con una pedana sonora per ascoltare – amplificato- il rumore dei propri passi nel mondo. (Anche questo esercizio è molto stimolante per i bambini!).
Il terzo Paradiso di Pistoletto
Finita la visita guidata si fa una sosta nel book shop, dove ci sono anche una serie di libri per bambini e si può andare in bagno. Poi per chi vuole si va a vedere il Terzo paradiso, ci si arriva a piedi con una passeggiata di cinque sei minuti o in auto.
Se fate la passeggiata a piedi lungo i Cervo vedrete gli stendardi di moltissime realtà, sono gli ambasciatori del terzo paradiso nel mondo. “Infondo in questo simbolo si identificano e trovano una coesione anche realtà diversissime tra loro”, dice Stefano
Nello stabile di via Cernaia 46 il Terzo Paradiso è realizzato sul pavimento ( in rilievo, così può essere esplorato anche dai non vedenti) : l’infinito con tre cerchi consecutivi. I due esterni rappresentano tutte le diversità, tra cui natura e artificio, mentre quello centrale è la compenetrazione tra i cerchi opposti e rappresenta il grembo generativo della nuova umanità.
Al centro il soldato americano che gioca al pallone con un bambino in Kuwait,i due opposti che si incontrano nel gioco
Come funzionano le visite guidate alla Cittadella dell’Arte di Pistoletto
Le visite sono solo su prenotazione da lunedì a venerdì,
sabato e domenica alle ore 11:00 / 14:30 / 16:30 (visita guidata di un’ora e mezza).
La visita deve essere necessariamente prenotata con una una mail a: termeculturali@cittadellarte.it oppure telefonando al numero 3316676212.
In abbinamento alla visita è possibile pranzare o cenare presso il Bistrot Le Arti, solo su prenotazione al +39 3356558557 o al +39 3311045933
Le visite al terzo Paradiso
In via Cernaia 46, sempre lungo le rive del torrente Cervo, è visitabile la sede permanente del Terzo Paradiso
Orari: visitabile liberamente dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 20.00.
Come raggiungere Cittadellarte di Michelangelo Pistoletto
In auto: autostrada A4, uscita Santhià, procedere in direzione Biella e una volta in città seguire le indicazioni.
- In treno: Cittadellarte si trova a circa 2 km dalla Stazione di Biella San Paolo. E’ collegata al resto della città di Biella e ai paesi del circondario con frequenti linee urbane ed extraurbane www.atapspa.it
Per chi consigliamo la visita a Cittadellarte di Pistoletto
Cittadellarte della Fondazione Pistoletto è un pezzetto di un progetto molto più ampio, come le residenze d’artista, le Terme Culturali, la visita come abbiamo detto dura circa un’ora-90 minuti più una ventina di minuti al Terzo Paradiso. Quindi non è molto impegnativa per i bambini e soprattutto è molto stimolante. Tutte le opere sono colorate e invitano lo spettatore a interagire, quindi perfette per i bambini.
Noi la consigliamo per i bambini a partire dalle scuole elementari, per ottenere il massimo stimolo sia dal punto di vista creativo che riflessivo. Per i più piccoli crediamo siano più indicate magari visite dedicate. È davvero un’eccellenza italiana ed è bellissimo se i bambini riescono a entrare in sintonia con il grande progetto della Cittadellarte.