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Cosa vedere a Kyoto con i bambini, la città dei mille templi ma non solo

Templi, giardini, palazzi imperiali, santuari shintoisti e case di legno tradizionali, Kyoto è un concentrato di bellezza ed emozioni. È una città da vedere assolutamente se si organizza un viaggio in Giappone. Noi siamo rimasti a Kyoto cinque giorni con due gite e credeteci non ci sono bastati per vedere tutto. Ma siamo anche sinceri è una città molto turistica e per questo ha perso un po’ del suo fascino antico (che invece potete trovare ancora in centri più piccoli) e soprattutto è una città faticosa per gli spostamenti: c’è tanto da vedere e i luoghi sono spesso lontani tra di loro e, ciliegina sulla torta, non c’è metropolitana. Ecco perché se volete questa città dovete organizzarvi per bene e pianificare le vostre giornate. Vi raccontiamo come ci siamo organizzati noi nella nostra mini-guida su cosa vedere a Kyoto con i bambini.

In questo articolo su cosa vedere a Kyoto con i bambini

1. Kiyomizudera (Tempio dell’Acqua Pura)
2. Gion, il quartiere delle Geishe
3. Santuario di Fushimi Inari-taisha
4. Pontocho
5. La foresta di bambù di Arashiyama
6. Il giardino di rocce del Tempio di Ryoanji
7. Il Kinkakuji, il tempio d’oro
8. Nishiki Market
9. Il sentiero della filosofia
10. Eikon do, la pagoda d’argento
11.Dove dormire a Kyoto
12 Consigli per organizzare il tuo viaggio a Kyoto




Kiyomizu-dera (Tempio dell’Acqua Pura)

Kiyomizudera- Tempio dell Acqua PuraSiamo arrivati a Kyoto da Kinosaki Onsen in tarda mattinata. Siamo passati in albergo a lasciare le valigie (ricordatevi che il Giappone il check-in è sempre nel primo pomeriggio, tra le tre e le quattro e, dopo pranzo, con una bella camminata a piedi siamo andati a vedere il Kiyomizu-dera uno dei templi buddisti più emozionanti di Kyoto e del Giappone, nonché uno dei più antichi della città, Patrimonio UNESCO.

Il tempio che possiamo ammirare oggi è una ricostruzione del 1633. Suggestivo l’ingresso con un tunnel di campanelline mosse dal vento e famosissima la sua terrazza in legno alta 13 metri e costruita senza utilizzare neanche un chiodo. La sala principale, ampissima, è dedicata alla dea della compassione Kannon. Subito dietro la sala principale trovate il santuario di Jishu, dedicato alla dea dell’amore. Di fronte a questo santuario sono presenti “le pietre dell’amore”. E qui potete fare un gioco con i bambini, infatti vedrete due pietre l’una a 18 metri dall’altra. La leggenda narra che se una persona riesce, partendo da una delle due pietre, ad arrivare all’altra con gli occhi chiusi, troverà il vero amore. La leggenda dice anche che, se la persona che percorre il percorso ad occhi chiusi viene aiutata da qualcuno, vuole dire che per trovare l’amore avrà bisogno di un intermediario. Ma quello che è piaciuto di più a Enrico e Giulia è stata la cascata Otowa, alla base del tempio. Il getto della cascata è suddiviso in tre torrenti, ognuno dei quali si pensa abbia particolari “proprietà terapeutiche”: longevità, salute e saggezza. Si può bere l’acqua dalle tre cascatelle usando gli appositi recipienti, ma attenzione si può bere al massimo da due canali, altrimenti attirerere su di voi la sfortuna!

Presso il tempio ogni 12 dicembre si svolge la cerimonia in cui viene annunciato il “Kanji dell’Anno”, vale a dire il kanji (ideogramma) considerato il più rappresentativo dell’anno che va a concludersi.

Da più punti si ammira una bellissima vista su Kyoto. Noi ci siamo stati d’estate e nonostante la gente era meraviglioso, immaginiamo che debba essere un vero spettacolo in primavera con i ciliegi in fiore o in autunno con i colori degli alberi di acero.

All’uscita principale del tempio (noi siamo arrivati dal retro, passando per il cimitero) c’è una stradina di negozietti di souvenir, fermatevi al primo sulla sinistra che fa le mega granite, sono buonissime: ghiaccio tritato sul momento e frullato di vera frutta. E poi passeggiate per i negozi

Per arrivare al tempio Kiyomizu Dera ci sono l’autobus numero 100 o 206. Entrambi partono dalla stazione di Kyoto ed arrivano al tempio in 15 – 20 minuti. Una volta arrivati (stazione Gojo-zaka o Kiyomizu-michi) è necessario camminare a piedi per circa 10 minuti in salita.


Gion, il quartiere delle Geishe

 

Sempre a piedi da Kiyomizudera siamo arrivati a Gion, nella parte orientale della città. Qui tutte le case sono in legno e se siete fortunati potete davvero incontrare una Geisha o una maiko (noi le abbiamo incrociate), ma ricordatevi che non amano farsi fotografare, anzi a marzo 2024 il consiglio comunale di Kyoto ha deciso di isolare il labirinto di vicoli di Gion, l’accesso sarà limitato soltanto alle geishe, ai loro clienti e ai residenti.. Appena siamo arrivati ci hanno intimorito un po’ i divieti ripetuti di non fotografare case private e molti “vigili” che disciplinavano il traffico anche dei pedoni, ma alla fine non abbiamo trovato così tanta gente.

Gion Kyoto

Abbiamo semplicemente passeggiato, non entrando in nessuna casa da tè. Siamo passati davanti al santuario di Yasaka Jinja, uno degli edifici più antichi del quartiere, situato fra la strada di Shijō e il Parco di Maruyama…quello che vedete nelle foto di tutte le guide (per capirci). Nel quartiere di Gion sono state girate molte scene di “Memorie di una Geisha”.

A fine serata abbaio dovuto fare un salto al centro Pokemon nella zona di Teramachi Dori street ( le coordinate Google ) e per cena ci siamo fermati in un localino in una stradina secondaria dove abbiamo provato l’okonomiyaki O-konomi-yaki, letteralmente okonomi = ciò che vuoi, yaki = alla griglia): una mega frittata con tanti condimenti.


Santuario di Fushimi Inari-taisha

Santuario di Fushimi Inari taisha
La mattina dopo ci siamo svegliati presto e sempre seguendo le tracce di “memorie di una Geisha” ci siamo diretti al santuario shintoista di Fushimi Inari. Noi con i bambini certo non ci siamo svegliati all’alba ma siamo arrivati al santuario alle otto e credeteci fa la differenza. Siamo entrati e c’era pochissima gente, che lentamente e in maniera naturale si è sparpagliata nel santuario, anzi tra cinque santuari disseminati lungo i fianchi dell’Inari Yama, all’interno di un bosco. Il sentiero di torii si inoltra per la montagna per circa 4 km.

Così noi ci siamo goduti il silenzio e la pace di questo luogo magico, lasciando vagare la mente libera tra la luce del sole che filtrava tra le fronde degli alberi e il tunnel di Torii, il canto di grilli e uccellini e i rumore solo dei nostri passi. È stato molto intimo.

Ai bambini è piaciuta molto la passeggiata sotto i Torii arancioni (porte di passaggio alla dimensione divina) , ma soprattutto le volpi di pietra di tutte le grandezze che hanno incontrato durante la passeggiata. Il tempio Fushimi Inari è infatti dedicato al kami Inari, la divinità del riso e della fertilità e la volpe è il suo messaggero, in bocca ha sempre un oggetto simbolico, come la chiave del granaio.

Questo santuario è stato costruito prima che la capitale venisse spostata a Kyoto, nel 794, e gli innumerevoli torii rossi che compongono i tunnel sono stati tutti donati nel corso dei secoli da persone singole e famiglie, ma anche da aziende giapponesi. Le scritte indicano il nome del donatore e la data dell’offerta

L’intero complesso è visitabile gratuitamente e non chiude mai e si arriva in treno, fermata dei treni JR Inari sulla linea Nara e poi con una passeggiata di 5 minuti. Questo treno è coperto dal Jr Rail pass.

Come vi dicevamo, per visitare Kyoto bisogna dividere un po’ la città in quadranti e visitarne uno alla volta, noi usciti dal tempio, abbiamo ripreso il treno e abbiamo trascorso il resto della giornata a Nara.

Pontocho

Pontocho

Al ritorno da Nara ci siamo fermati per cena nel quartiere Pontocho, situato proprio nel centro di Kyoto, vicino a Gion…e sinceramente ci è piaciuto molto di più. È una lunga strada pedonale che costeggia la riva occidentale del fiume Kamo-gawa. Qui le insegne luminose sono bandite, unica luce, quella delle lanterne. Qui trovate tantissimi ristorantini, alcuni molto cari, altri più abbordabili, noi siamo entrati in un Family Mart: abbiamo comprato Onigiri , crocchette di pollo e polpette di riso salmone e verdure e abbiamo fatto un “discreto” picnic ( in Giappone non mangiano per strada, ma qui abbiamo visto diverse persone con birre o piccole cene) in riva al fiume, con la musica degli artisti di strada e i colori del tramonto.

Prova

Un’idea meno “improvvisata” del nostro picnic può essere una visita guidata di sera al quartiere Pontocho, prefetta per le famiglie​: guarda i prezzi e prenota.

La foresta di bambù di Arashiyama

foresta bamboo Kyoto

Terzo giorno e nuovo itinerario per decidere cosa vedere a Kyoto con i bambini. Abbiamo scelto la parte est della città e la foresta di bambù di Arashiyama. Anche questa è una meta super turistica e il consiglio come per il santuario di Fushimi Inari è di arrivare la mattina molto presto.

Noi siamo arrivati per le dieci (non sempre si ha voglia di alzarsi presto!) e c’era tanta gente, l’unico escamotage è stato a un certo punto lasciare il sentiero principale e imboccare una strada secondaria, meno imponente, meno fitta, ma in cui abbiamo potuto godere del silenzio e del fascino del bosco di Bambù…la strada sembra non avere fine, è una sensazione stranissima. Il bambù poi è simbolo di forza e tiene lontani gli spiriti.

Si tratta di un luogo davvero unico e suggestivo, un bosco che si estende su un’area di 16 Kmq, con bambù che possono toccare i 50 metri di altezza. Nonostante la folla di gente secondo noi è da vedere.

Attenzione: per vedere il bosco avete due possibilità, pagare il biglietto e entrare nel Tenryu-ji Temple o il sentiero gratuito. Un consiglio, per ottimizzare tempi e spostamenti potete dedicare mezza giornata alla foresta di Mabù più una passeggia nel parco delle scimmie, che paicerà sicuramente ai bambini .

Prenota

Attivività adatta alle famiglie: prenota tour a piedi di Arashiyama con tempio e parco delle scimmie

Oppure se siete un po’ avventurosi, potete provare a trovare una seconda foresta di Bambù, più piccina e meno affollata, a 15 minuti di bus da Arashiyama: è la foresta di bambù di Adashino- Nenbutsu-ji, all’interno di un antico cimitero ( bigleitto di ingresso circa tre euro).


Il giardino di rocce del Tempio di Ryoanji

Giardino di rocce Kyoto

Un giardino di pietre, detta così non sembra un’attrazione proprio adatta a dei bambini e invece forse è stato uno dei luoghi da vedere a Kyoto che è piaciuto di più a tutta la famiglia.

I bambini si sono seduti a osservare forma e disposizione delle pietre e poi di sono divertiti moltissimo a sfidare chi ha progettato il giardino, infatti nel grande rettangolo centrale di 250 metri quadri ci sono 15 pietre, di varia dimensione, ma da qualsiasi posizione si guardi rimanendo fermi non si vedono mai tutte (provateci anche voi!) : un vero e proprio rompicapo zen che ci ricorda i nostri limiti e l’intrinseca imperfezione dell’essere umano.

Cercate di visitarlo al mattino o all’ora di pranzo (come abbiamo fatto noi) per godervi il silenzio. Quando c’è troppa gente si perde la magia.

  • Ryoanji si raggiunge in treno, è a 10 minuti a piedi a nord dalla stazione di Ryoan-ji sulla linea Keifuku Kitano. In alternativa, c’è l’autobus n. 59 dalla stazione di Sanjo Keihan con fermata a Ryoan-ji-mae, proprio di fronte al tempio.

Il Kinkakuji, il tempio d’oro

tempio d'oro Kyoto

La terza metà nel primo pomeriggio l’abbiamo dedicata alla visita al Kinkakuji, il Tempio del Padiglione d’Oro, esempio di pura eleganza. Fermatevi a guardare i riflessi nel laghetto. Il tempio di distrutto da un incendio nel 1950’e ricostruito nel 1955 ed è diventato un simbolo della rinascita culturale del Giappone.

La visita è solo dall’esterno.

tempio d'oro Kyoto

Anche in questo caso si arriva in autobus. Ed è abbastanza lontano dal centro perciò noi abbiamo deciso di abbinare la cerimonia del tè proposta del Get Your guide che è a 300 metri dal tempio.

Se si viene a Kyoto bisogna fare assolutamente due cose: assaggiare il the matcha e assistere alla cerimonia del tè giapponese, in antico rituale. La verità?! Abbiamo scoperto che il matcha non ci piace… però è stato molto divertente con i bambini provarlo a farlo da soli.

Provato da noi

Prenota in anticipo la cerimonia del tè a Kyoto, questa è proprio quella che abbiamo provato noi

Noi abbiamo scelto la cerimonia di gruppo perché ha un prezzo più accessibile e siamo stati molto fortunati perché siamo capitati con altre sue famiglie, con bambini, una francese e una tedesca.

Il tempio si raggiunge con una camminata di 10 minuti a piedi dalla fermata dell’autobus Kinkakuji-michi (linee 12, 59, 101, 102, 204, 205)
5 minuti a piedi dalla fermata dell’autobus Kinkakuji-mae (linee 12, 59)

Nishiki Market

Una cosa assolutamente da vedere in Giappone sono i mercati . Il nostro quarto giorno in città siamo andati al Nishiki Market: una strada coperta lunga cinque isolati in cui si alternano negozietti e banchi di street food.

Si trova a metà strada tra Shinmachi e Teramachi, in una delle strade che collegano Teramachi a Karasuma.

Questo mercato esisteva già nel XIV secolo, anche se aveva dimensioni diverse è sempre rimasto nello stesso luogo.

I negozi sono aperti dalle 9 della mattina fino alle 5 del pomeriggio (anche se alcuni prolungano l’orario di apertura fino alle 18). Attenzione il mercoledì e il sabato, potete trovare alcuni negozi chiusi per il turno di riposo.

Il consiglio è si arrivare in tarda mattinata (magari dopo una colazione molto leggera) per avere abbastanza fame ma evitare la folla. Alle 13.30 camminare nel mercato era difficoltoso.

Cosa si mangia? Tutto. Noi abbiamo provato tutto, spiedini di carne e di polipo, gyoza (ravioli ripieni), frittata, patatine fritte caramellate, mochi e gelato al matcha. Prezzi abbastanza bassi ma banco dopo banco alla fine si mangia tanto e si spende anche un bel po’. Non vi avvicinate neanche a un banco di frutta, una sola pesca costa 8 euro e un grappolo d’uva 40 euro.

Per raggiungere Nishiki Market potete prendere la linea Karasuma della metro e scendere alla stazione Shijo, oppure la linea Hankyu e fermarvi alle stazioni Karasuma o Kawaramachi.
Ci si arriva anche con il bus 205, scendendo alle stazioni Shijo-kawaramachi o Shijo-takakura.

Il sentiero della filosofia

sentiero della filosofia

Dopo il mercato, a pancia piena, ci siamo diretti verso il sentiero della filosofia. Noi ci siamo andati a piedi ma è una bella camminata. La soluzione migliore è usare l’autobus o prendere il taxi.

Il sentiero pedonale, chiamato sentiero del filosofo in onore di Nishida Kitaro, noto filosofo del ventesimo secolo che camminava qui per le sue passeggiate di meditazione quotidiane, si snoda lungo un canale fiancheggiato da ciliegi, tra Ginkaku-ji e Nanzen-ji. In primavera e in autunno deve essere meraviglioso, ma anche in estate con un tunnel verde di alberi è stato bellissimo.

Noi ci siamo fermati per una merenda anche in un piccolo bar con i tavolini bianchi e rossi specializzato nel tè alla mela e nelle torte fatte in casa. Una merenda perfetta in un angolo di pace.

Eikon do, la pagoda d’argento

Eikon do pagoda d argento

Alla fine del sentiero abbiamo visitato la pagoda d’argento. Certo dopo aver visto il padiglione d’oro non fa così effetto, anche perché non è davvero ricoperta d’argento, ma i giardini sono meravigliosi.

Il tempio Eikan-do è da visitare in autunno per ammirare i momiji (le foglie cremisi degli aceri), ma a noi è piaciuto lo stretto è un luogo molto tranquillo in cui passeggiare pigramente, vi potete anche togliere le scarpe e salire sulla Pagoda Taho-to, che offre una bella vista sulla città.

Non vi stiamo indicando i costi per visitare templi e santuari, in genere sono abbastanza bassi 400-600 yen gli adulti e 3-400 i bambini fino a 11 anni.

Dove dormire a Kyoto

Comodo, pulito e assolutamente family friendly la catena di apart-hotel Mimaru, che ha piccoli appartamenti con un cucinino (salvavita per colazioni e cene) con letti a castello e ATTENZIONE anche con una camera a tema Pokemon, oltre ad avere personale che parla inglese.

Prenota

Guarda le foto e prenota Mimaru Station  o Mimaru Gojo con una vera stanza giapponese

 

Consigli per organizzare il tuo viaggio a Kyoto

Come arrivare a Kyoto

Per arrivare ad Kyoto l’aeroporto più vicino è quello di Nagoya, oppure si può volare su Osaka, in ogni caso non ci sono voli diretti dall’Italia. Dovete fare almeno uno scalo. Considerate una durata tra le 16 e le 30 ore, a seconda degli scali, e un costo intorno ai 600,00 (confronta i voli per arrivare a Kyoto).

Oppure volate su Tokyo e poi raggiungete Kyoto in treno, con un viaggio di circa tre ore

Come muoversi a Kyoto

cosa vedere a Kyoto

Il vero problema a Kyoto è muoversi in città, perché non c’è la metropolitana e prendere gli autobus non è facilissimo. La soluzione migliore soprattutto con i bambini è il taxi
I taxi costano circa 620 yen per i primi 1,5/ 2 km
Tutti i taxi accettano contanti e solo in pochi, invece, accettano anche carte di credito.
Non è necessario dare la mancia al tassista, ma alcune persone arrotondano il resto al numero tondo più vicino.

Curiosità su Kytoto

Una buona idea è comprare a Kyoto un Kimono  uno Yukata ( abito tradizionale meno formale) per tutta la famiglia, il consiglio è di comprarlo usato nei negozietti vicini alla zona del mercato.

Cosa vedere a Kyoto con i bambini

Se notate in giro strane statue di procioni sono i tanuki, i cani procione che popolano il folklore giapponese e che sono considerati dei portafortuna.

Qualsiasi periodo dell’anno va bene per visitare Kyoto; l’ideale sarebbero i mesi di aprile e maggio per assistere all’hanami, la fioritura dei ciliegi, ma è uno dei periodi più costosi, oppure ottobre e novembre, no siamo stati ad agosto e se decidete di partire in estate, sappiate che fa caldissimo ( 37-38 gradi con una grande umidità).

Cosa vedere a Kyoto con i bambini, tour per tutti

Come avete notato in  questo articolo non ci sono parchi divertimento o attrazioni specifiche per bambini, tranne il Pokemon center, è un giro che può fare chiunque a qualsiasi età. Kyoto è una città antica, in cui i bambini possono vivere il vero spirito del Giappone. Enrico e Giulia sono grandicelli, in quetso viaggio hanno 11 annim e dobbiamo dire che tranne qualche protesta al secondo o terzo tempio della giornata si sono sempre interessati a tutte le visite incuriositi dalla cultura così lontana dalla nostra, dalle costruzioni, dalle atmosfere.  La giornata a Nara poi rimarrà indimenticabile.

Abbiamo incontrato per strada e nei bar altre due famiglie italiane con un bimbo di due anni e due gemellini di sei, anche loro erano molto contenti della scelta di vedere Kyoto con i bambini.

Assicurazione di viaggio: il nostro consiglio

Vi consigliamo sempre di fare un’assicurazione di viaggio. Noi ci affidiamo da anni a Heymondo , perché assicura una copertura completa a dei prezzi assolutamente competitivi, per le famiglie è previsto un sconto automatico del 15%
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