Cosa vedere a Madeira con i bambini in dieci giorni? Tutto. Evitare i superlativi cercando di descrivere Madeira non è semplice.
Forse sono condizionata dal fatto che odio il caldo e in pieno agosto ho trovato sempre 26/28 gradi ventilati, forse sarà che la vita solo di mare mi annoia e, nonostante ci si trovi su un’isola in mezzo all’oceano Atlantico al largo delle coste del Portogallo, si possono fare escursioni in montagna in mezzo a una natura rigogliosa e fresca o forse sarà che amo i frutti tropicali e potevo ogni giorno raccogliere una ventina di maracuja caduti dagli alberi del giardino della casa in cui soggiornavo, sta di fatto che non posso che definire Madeira, un piccolo paradiso.
Cosa fare a Madeira in 10 giorni con i bambini e non solo. La tua guida
Noi vi abbiamo trascorso a Madeira 10 giorni, ma avremmo avuto bisogno di almeno un’altra settimana per goderci appieno quest’isola così mutevole e sorprendente per i suoi colori, per la sua cucina, per le sue tradizioni e per i suoi… saliscendi continui!
A tal proposito forse è necessario affrontare subito la questione: Madeira è un’isola adatta a famiglie con bambini?
Io direi assolutamente si, ma freno l’entusiasmo e rispondo: dipende. Dipende dal tipo di vacanza che si intende fare: se cercate belle spiagge sabbiose e servizi, vi direi che non è questo il motivo giusto per visitare l’isola. Le spiagge più belle sono prevalentemente rocciose, il mare (oceano) ha una buona temperatura ma non è sempre una tavola e l’acqua diventa subito profonda. Ci sono alcune spiagge di sabbia attrezzate ma, come vi dicevo, non sono ciò che vale il viaggio a Madeira.
Altro punto che potrebbe mettere in difficoltà qualche viaggiatore sono le strade e le relative pendenze che raggiungono anche il 25-30%. Se cercate strade dritte e luoghi facili da raggiungere, non siete nell’isola giusta: Madeira nasce dalle ceneri di un vulcano spento emerso dall’acqua, le sue scogliere sono, in alcuni punti, strapiombi da far girare la testa ma in questa sua sfacciata hybris consiste anche la sua bellezza.
Nologgio auto a Madeira
Prima di decidere cosa vedere a Madeira con i bambini, è importante decidere come vederlo, con che tempi. Noi abbiamo affittato un’auto e, dopo una prima titubanza per il rumore sinistro dei freni, non abbiamo mai avuto problemi: le strade sono sì con forti pendenze in alcuni punti ma totalmente asfaltate e vi è un’ottima rete di gallerie che collega i vari luoghi. Gli spostamenti sono relativamente brevi, di massimo un’ora tra i due estremi dell’isola.
Consiglio
Per il noleggio auto in Islanda noi consigliamo DiscoverCars.com, con cui collaboriamo. È una piattaforma che permette di confrontare rapidamente le tariffe di diverse compagnie di autonoleggio, garantendo trasparenza sui costi, poiché tutte le tasse obbligatorie e le spese extra sono incluse nel preventivo. Confronta i prezzi, trova i più convenienti per il noleggio auto e scegli la tua auto e prenota
Se queste due criticità non vi spaventano, potete proseguire nella lettura e scoprire le meraviglie di quest’isola che ha dato i natali a Ronaldo e al quale, da quando sono tornata a Torino, vorrei chiedere come ha fatto a lasciarla. Se volete approfondire: leggete anche il nostro articolo su noleggio auto a Madeira.
La nostra permanenza è stata di poco più di una settimana e siamo riusciti a visitare ogni giorno un luogo diverso, senza esaurire le innumerevoli possibilità che Madeira offre. Nell’organizzazione siamo stati supportati dalla gentilissima Rosie dell’ufficio turistico di Madeira al quale è possibile fare riferimento per qualsiasi informazione e consiglio sull’isola.
Il loro sito è davvero ben fatto e costruito in maniera chiara, con la descrizione delle diverse attività possibili e degli eventi in programma, siamo quindi riusciti a pensare un itinerario che ha toccato montagne, mare, arte e natura senza correre troppo e con ampi spazi di relax.
Primo giorno a Madeira : Monte e il giardino tropicale
Essendo arrivati la sera precedente con il buio, abbiamo deciso di dedicare il primo giorno alla scoperta del luogo sconosciuto in cui ci siamo trovati la mattina con una visione dall’alto dell’isola: abbiamo dunque preso la prima e più lunga funicolare delle tante che ci sono nell’isola (ben 3 km sospesi nel vuoto con un ascesa quasi verticale) per raggiungere il quartiere di Monte, uno dei più conosciuti della capitale Funchal, per la posizione privilegiata che consente uno sguardo d’insieme sulla baia sottostante e per le famose slitte biposto in vimini (Carros de Cesto) con cui è possibile ridiscendere verso valle affidandosi alla guida spericolata.
Una volta in cima, dopo una passeggiata fino alla chiesa di Nossa Senhora do Monte (il cui mito è onorato da moltissimi fedeli alla quale è dedicata una grande festa di strada nei giorni di Ferragosto), ci siamo diretti ad esplorare il Jardim Tropical Monte Palace: di proprietà della Fondazione José Berardo conserva molti esemplari di piante esotiche provenienti da vari paesi del mondo oltre a bellissime e particolari decorazioni, tra cui un pannello composto da 166 piastrelle di terracotta intitolato «le avventure dei portoghesi in Giappone».
All’ingresso del giardino orientale, un giardino nel giardino, si possono ammirare due grandi cani “Fo” , in marmo, animali mitici appartenenti alla cultura cinese che fungono da guardie dello spazio. Questa parte del parco è decorata da elementi in stile orientale: vi si trovano piccole pagode, sculture buddiste e pittoreschi laghi popolati di carpe Koi. Completano l’atmosfera la grande varietà di piante tra le quali spiccano la cyca revoluta, le grandi felci arboree, le orchidee, le camelie e le azalee.
Attualmente le specie botaniche conservate in questo giardino superano le centomila e sono in continuo aumento. Esiste anche un’area dedicata alla flora autoctona di Madeira, nella quale vi si trovano la maggior parte delle varietà della Macaronesia e di Laurissilva, oltre ad altre specie a rischio di estinzione.
- Dove: Monte Palace Madeira, Caminho do Monte 174, 9050-288 Funchal, Portogallo
- Sito
Secondo giorno a Madeira: Rota dos Cetaceos
Giorno 2. Sveglia presto per essere nuovamente in città. Dal porto di Funchal partono ogni mattina le imbarcazioni per l’avvistamento di balene e delfini e noi non potevamo farcele scappare! Rota dos Cetaceos è la compagnia che organizza le traversate con grande accuratezza: prima di partire ci si incontra presso la biglietteria dove viene ampiamente spiegato quali specie potranno essere avvistate, come comportarsi per non infastidirle, come avviene l’avvistamento da terra e se si desidera nuotare con i delfini (in questo caso viene spiegata la postura da assumere una volta calati dalla barca).
Tutti edotti sul da farsi, ci dirigiamo al porto dove si prende posto sulle barche da avvistamento e i più piccoli vengono forniti di salvagenti, il capitano riceve la chiamata dagli avvistatori sulle montagne (ce ne sono tre posizionati in vari punti della costa che seguono gli spostamenti delle famiglie di balene e delfini) e via si parte con il vento in poppa.
All’improvviso, dopo pochi istanti che la barca ha raggiunto il punto prestabilito, dalla calma piatta del mare ecco emergere i primi cetacei, che per nulla intimoriti saltano e si immergono alla ricerca della colazione, chi ha deciso di nuotare con loro deve rimanere ben ancorato alla barca con la mano libera dietro alla schiena, è infatti severamente vietato toccarli! Sott’acqua i delfini sono a decine, quelli che emergono sono solo una piccolissima parte, e sono completamente a proprio agio alla presenza degli umani pur essendo specie che vivono in completa libertà.
Si riparte poi per l’avvistamento delle balene pilota, la specie protetta che vive al largo delle coste di Madeira. La guida ci spiega il loro comportamento “famigliare”: le balene non si separano mai dai propri genitori né dai nonni, costituiscono dei branchi composti da diverse generazioni che restano insieme tutta la vita. Vederle all’opera è un carpe diem, se si sbaglia il momento si inabissano per cercare cibo e sono in grado di non riemergere per 2 ore!
Tra le cose da vedere a Madeira con i bambini consiglio sinceramente Rota dos Cetaceos non vi deluderà e promette un secondo giro gratuito in caso di non avvistamento.
- Info utili: Av. Arriaga 75, 9000-060 Funchal, Madeira; +351 918 828 242
Terzo giorno a Madeira: Piscine naturali di Porto Moniz
Nella punta nord-occidentale dell’isola di Madeira è presente Porto Moniz, una piccola città molto famosa per le sue piscine naturali formate nelle scogliere vulcaniche.
Ci mettiamo quindi in auto per raggiungerle, attraversando strade strade con scorci panoramici spettacolari . Arrivati nei pressi del lungomare della cittadina non ci sembra di scorgere nulla di particolare, finchè ci affacciamo dalla passerella e WOW…sotto di noi le formazioni di basalto, erose dall’acqua hanno creato delle vere e proprie terrazze sull’oceano nelle quali l’acqua si raccoglie formando delle vasche in cui tuffarsi e fare il bagno senza timore di essere travolti dalle onde.
Notiamo immediatamente che c’è una zona “free” dove l’accesso alle terrazze è gratuito ma un po’ più scomodo mentre speculare, dall’altra parte del lungomare, l’accesso è a pagamento e si possono anche affittare sdraio e lettini e l’entrata in acqua se si hanno bambini molto piccoli è facilitata.
Noi abbiamo scelto la prima opzione e trascorse ore a fare tuffi e scoprire strani tipi di pesci.
Le piscine si trovano vicino a un comodo parcheggio e per pranzare, se non vi siete attrezzati da casa, nessun problema, a Porto Moniz ci sono ristoranti, tavole calde e chioschi.
- Dove: Piscine naturali di Porto Moniz
- Porto Moniz
Quarto giorno a Madeira: Punta de Sao Lorenc
Il tracciato di questo itinerario costiero conduce all’estremità orientale di Madeira, delimitata dalla pensiola di Ponta de Sao Lourenco. Il sentiero che corre lungo l’ondulata coda dell’isola si sviluppa lungo un continuo saliscendi e completamente al sole. Proprio la mancanza di vegetazione non crea ostacoli alla vedute sull’Atlantico che in alcuni punti sono “stunning”, per dirla all’inglese.
Se deciderete di percorrere questo sentiero portatevi cappello, acqua e crema solare, il caldo non sarà eccessivo per l’ottima ventilazione, ma l’abbronzatura o bruciatura è assicurata!
Nel ripercorrere mentalmente questo sentiero, posso affermare con certezza che sia uno dei più bei luoghi che ho visitato e non mi riferisco solo a Madeira: il contrasto del giallo, dell’ocra, del rosso e del nero delle rocce vulcaniche a picco sul mare crea un’atmosfera che difficilmente scorderete.
La lunghezza totale dell’itinerario è di 8 km e vale la pena percorrerli tutti per arrivare a vedere la punta estrema dell’isola, dove la terra finisce e resta solo oceano a perdita d’occhio.
Il punto di inizio si trova a Baia d’Abra dove si trovano anche alcuni camioncini con bibite rinfrescanti, alle loro spalle comincia la passerella in legno che porta all’area protetta di punta Sao Lorenc. Dopo circa venti minuti di camminamento in un terreno arido e lunare si giunge a un bivio la cui biforcazione conduce ad una spiaggia accessibile per un tuffo in mare (noi ci siamo fermati al ritorno per fare pranzo al sacco).
Proseguendo sempre dritto si arriva ad un punto morto da cui si aprono pittoresche vedute sugli scogli a ferro di cavallo, imponenti ammassi di roccia vulcanica che la furia dell’Atlantico ha separato dal resto dell’isola.
Il sentiero continua tra saliscendi e contrasti di colore fino alla Cais do Sardinha, un’oasi naturale nella quale sono presenti alcuni tavoli da picnic e un accesso al mare.
Da qui, a meno che non si voglia inerpicarsi sul Morro do Furado, l’imponente pendio che delimita il tratto accessibile della penisola, si può intraprendere la via del ritorno.
- Dove: ER109, Estr. de São Lourenço, 9200-044 Caniçal, Madeira
Quinto giorno a Madeira: Faja dos Padres
Un’isola nell’isola a cui si accede attraverso una spettacolare discesa con una teleferica sospesa nel vuoto per alcune centinaia di metri, una organic farm in cui si coltivano banane, manghi, avocado, un ristorante bio che si affaccia su una tranquilla spiaggia di ciottoli. Faja dos Padres è come un sogno ad occhi aperti, un piccolo paradiso tenuto in vita e coltivato da contadini con estrema difficoltà per la sua posizione e con un ingegnoso sistema di irrigazione dall’alto. Un posto assolutamente da segnare tra cosa vedere a Madeira con i bambini.
Noi abbiamo scelto la visita guidata con assaggi di frutta per poter godere appieno del luogo e conoscerne la storia ma l’accesso al ristorante e alla spiaggia sono liberi senza bisogno di prenotazione.
Abitata e coltivata da quando Madeira ha iniziato ad essere popolata, la storia di Fajã dos Padres accompagna la storia dell’isola stessa. Ci sono innumerevoli documenti e riferimenti fatti ai suoi proprietari, ai suoi raccolti e abitanti, fin dal XV secolo.
La struttura deve il suo nome al fatto di essere appartenuta ai sacerdoti della Compagnia di Gesù per più di 150 anni. Come abitanti di Fajã dos Padres hanno lasciato un’eredità notevole, in particolare l’introduzione del vino malvasia, un vino la cui reputazione ha ampliato i confini del Portogallo fino a diventare famoso in Inghilterra, negli Stati Uniti e persino in Russia.
Nonostante il suo isolamento, Fajã era un tempo abitata da circa 50 persone, tra coloni e gesuiti, distribuite da un agglomerato di circa 10 case. Oltre all’attività agricola, si ritiene che Fajã fosse utilizzata anche per la fuga estiva dei sacerdoti.
Oggi è possibile far rivivere un po’ di questa eredità passata, visitando alcune di queste piccole case ricostruite, degustando il delizioso vino malvaso in una visita alla vecchia cantina, o passeggiando negli antichi vicoli in pietra tra i terreni coltivati.
Il microclima di Fajã dos Padres favorisce la crescita di specie subtropicali, alcune delle quali difficilmente si adatterebbero alle restanti aree di Madeira.
Mango, avocado, banana, uva e, in scala ridotta, una vasta gamma di frutti esotici come papaya, pitanga (ciliegia del suriname), fichi araça (un frutto brasiliano), frutto della passione, tabaibo, ananas e persino melograni, riempiono l’ambiente di Fajã con colori e sapori tropicali.
In questo luogo magico si può trascorrere l’intera giornata o decidere di soggiornare nelle casette immerse tra vigne e una natura rigogliosa con vista mare, sul sito si trovano tutte le varie tipologie di case disponibili (bungalow, case dei pescatori) e nel prezzo è compresa anche la colazione a domicilio con frutta fresca tutte le mattine … un sogno ad occhi aperti!
- Dove: Estr. Padre Antônio Dinis Henrique 1, 9300-261 Quinta Grande, Madeira
- Info: Sito; +351 291 944538; info@fajadospadres.com
Sesto giorno a Madeira: Levada do Alecrim (PR 6.2)
Levadas viene dal portoghese “levar” cioè “portare”. Questi canali scavati nelle montagne infatti raccolgono e “portano” l’acqua dove serve. I conquistadores iniziarono a farle costruire e scavare dagli schiavi, fin dal 1500. Queste antiche condutture raccolgono l’acqua piovana e formano un organizzatissimo sistema di irrigazione sviluppato per distribuire in modo efficace l’acqua piovana e l’acqua delle sorgenti dalle regioni più umide a quelle più secche delle costa di Madeira. L’acqua arriva così alle case e alle zone coltivate.
E’ un sistema di irrigazione capillare, che copre tutta l’isola per una lunghezza di quasi 2.500 km portando l’acqua alle piantagioni ed ai vigneti. Vere proprie grondaie naturali a diversi livelli di altezza.
Una escursione lungo una levada è un’attività da non perdere poichè permette di ammirare splendidi panorami e la scoperta del ricco e sorprendente patrimonio naturale dell’isola. Ci sono itinerari padatti a tutti: più brevi, più lunghi, più impegnativi, più facili. In tutti i casi, qualunque levadas scegliate, è necessario un abbigliamento adatto quindi scarpe e vestiti comodi e soprattutto una mappa (basta anche fotografare quelle che si trovano all’inizio del sentiero o scaricare l’app ).
Se vi sentite più tranquilli ad avere una guida ci sono moltissime agenzie che organizzano bus e gite guidate, potete, in questo caso, rivolgervi sempre a Visit Madeira per un consiglio sulle più affidabili.
Dopo aver adottato tutte le precauzioni del caso si potranno ammirare l’esuberanza della foresta Laurissilva (una tipologia di foresta sempreverde dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1999) e le molteplici cascate naturali, fare un tuffo in piccoli laghi incontaminati e godersi il cinguettio delle molte specie di uccelli che abitano le foreste.
Noi abbiamo scelto la levada do Alecrim, che ci è stata consigliata insieme a Vereda Dos Balcoes, come più adatta per famiglie con bambini piccoli: una passeggiata di circa di 7 km, principalmente pianeggiante che segue il corso d’acqua attraversando il bosco e regalando vedute spettacolari sul verde circostante.
A metà percorso, però, ma presi dall’entusiasmo abbiamo deviato per un altro sentiero denominato 25 fuentes che conduce a una maestosa cascata: con un dislivello di 900 m, si rggiungea Lagoa do Vento e la Risco Waterfall, una maestosa cascata che forma laghetti balneabili (lagoa) presso i quali rinfrescarsi e trascorrere piacevolmente alcune ore.
Ripercorrendo la strada del ritorno abbiamo proseguito dritto, sul medesimo sentiero per arrivare a Casa Rabacal, un cafè immerso nella natura che offre snack e bevande bio. Dopo esservi ristorati da qui è possibile prendere un mini bus (€2) che riporta al parcheggio auto evitando l’ultimo tratto di cammino di una strada polverosa e in salita.
Settimo giorno a Madeira: Case rurali Santana e parco tematico
Santana, nel nord dell’isola di Madeira, è una piccola cittadina di montagna da cui partono numerosi ed affascinanti sentieri escursionistici che attraversano la rigogliosa foresta Laurissilva. Proprio per le sue ricchezze naturali, il comune di Santana è classificato riserva della biosfera mondiale dall’UNESCO.
Oltre al patrimonio naturale, il comune di Santana offre alcune attrazioni culturali come il parco tematico dedicato all’isola di Madeira e le famose “case di Santana”, graziose e piccole costruzioni tradizionali di questo luogo, con tetti di paglia. Sono due piacevoli attrazioni a cui dedicare una mattinata a misura di bambino. Le case di paglia triangolari, risalenti al XV secolo, si trovano nel centro della cittadina e attualmente ospitano l’ufficio informazioni turistiche, un forno, un negozio di fiori e sementi e uno di souvenir. Ricostruzioni delle medesime case si trovano all’interno del Parque tematico e alcune di esse sono “abitate” da figuranti che mostrano come era la vita degli isolani dell’epoca e come erano disposte le stanze all’interno delle stesse. Troverete in tutte le gite le case rurali come un must di cosa vedere a Madeira.
A noi è sembrata una delle attrazioni più interessanti, il resto del parco lo abbiamo esplorato poco perché molte attrazioni erano chiuse a causa del Covid e in generale ci dava la sensazione di un luogo un po’ abbandonato. Arturo si è divertito comunque perché ci sono giochi e scivoli all’aperto e noi ci siamo rilassati nel parco ma in tutta onestà, non direi che vale il viaggio.
All’interno, vicino al laghetto dove si può fare un giro in barca a remi c’è una caffetteria/ristorante ma no, si abbiamo preferito provare una delle specialità locali in una trattoria verace: le espetada, spiedini di manzo marinati infilzati in bastoncini di alloro e cotti alla brace che si mangiano in modo davvero curioso ovvero si lasciano appese a un gancio così da far gocciolare i succhi saporiti sul bolo de caco, una focaccia locale, e il milho frito, una specialità a base di farina di mais. Non perdeteveli!
Ottavo giorno a Madeira: Funchal e il suo museo a cielo aperto
Il nostro viaggio nei luoghi imperdibili di Madeira si conclude con una visita alla capitale, Funchal, al suo mercato di contadini (mercado dos lavradores, famoso per i fiori, la spettacolare frutta e il pesce) e alle sue viuzze pedonali della “zona velha” impreziosite da murales coloratissimi.
Quest’ultima ci ha colpiti particolarmente perché conserva ancora la sua aria decadente di città di pescatori e mercanti ma ha saputo rinnovarsi dando nuova vita alle casa abbandonate con bar, poncherie (locali dove si serva la poncha, bevanda tipica madeirense a base di aguardiente, zucchero e succo d’arancia o lime) e ristoranti. Passeggiando tra queste vie non si può fare a meno di notare insolite e bellissime porte decorate, frutto del progetto Arte Portas Abertas dell’artista Josè Maria Zyberchema che dal 2011 incoraggia gli artisti locali e gli abitanti con doti creative a riempire di opere d’arte pubblica l’intera zona Velha. Con risultati sorprendenti!
Sul sito del progetto https://www.arteportasabertas.com/ potete trovare tutte le indicazioni per non perderne nemmeno una, seguendo le indicazioni rua per rua.
ciao, bel viaggio! stavamo pensando di andare quest’estate a Madeira volevo capire voi in quale paese /città avete soggiornato? tipologia appartamento o hotel?
grazie per le info,
saluti
Vera
Ciao Veronica, noi avevamo soggiornato in un appartamento
airbnb con una vista stupenda e giardino a Estreito de Camara. Da lì abbiamo girato tutta l’isola facilmente. Molti per maggiore comodità cambiano un paio di alloggi durante la permanenza per vedere situazioni diverse ma a noi non interessava molto la vita notturna.