A distanza di un anno dal nostro incredibile viaggio a Cuba con i bambini la nostalgia si fa sentire e mi è venuta voglia di tornare a parlare di quest’isola meravigliosa ed, in particolare, del luogo che più mi è rimasto nel cuore. Siete pronti a fare un tuffo nel passato nell’incantevole Valle di Vinales?
La Valle di Viñales, dichiarata Riserva Naturale della Biosfera e Patrimonio Mondiale dall’UNESCO, nel 1999, grazie alle sue peculiari formazioni rocciose, i famosi mogotes, è una tappa imprescindibile durante un viaggio Cuba.
Il punto di partenza ideale per visitare la zona è la pittoresca cittadina di Viñales, caratterizzata da variopinte casette coloniali.
Come raggiungere Viñales
La cittadina di Viñales è facilmente raggiungibile dall’Avana. Se non optate per un’escursione organizzata, le alternative sono, come sempre, autobus e taxi collettivi. Considerate che questi ultimi vi verranno a prendere direttamente dove alloggiate e che la stazione degli autobus dell’Avana non è proprio in centro.
Noi, per quasi tutti i nostri spostamenti, abbiamo optato proprio per i taxi collettivi, che si sono rivelati un’ottima scelta.
Il viaggio in taxi costa 25 cuc a persona e dura circa tre ore e mezza (compresa una fermata alla versione cubana di un Autogrill).
La vita a Viñales
Alloggiare in una delle coloratissime Case Particular di Viñales è stata una delle esperienze migliori del nostro viaggio. Il paese sembra essere fermo nel passato: i campi vengono coltivati con metodi per noi superati, le strade, spesso non asfaltate, sono attraversate da carri ed animali ed i cartelli invitano a fare attenzione ai bambini che giocano per strada.
Un viaggio a Cuba insegna tanto, soprattutto, a vivere con semplicità e Viñales ne è l’esempio perfetto. Qui, la sera ci si siede su di una sedia a dondolo nel portico e si passa qualche ora a chiacchierare, circondati dal nulla, o a guardare il più meraviglioso dei cieli stellati.
La cosa più bella che abbiamo imparato a Cuba è proprio questa: cambiare prospettiva e ad apprezzare le cose più semplici.
Se durante il vostro viaggio avrete l’occasione di parlare con la gente del posto, infatti, avrete la possibilità di ascoltare i racconti di un popolo che ha subito l’embargo, di medici, professori ed ingegneri che prendono uno stipendio di circa 35/40 euro al mese ed hanno deciso di fare i taxisti o di aprire una Casa Particular per arrotondare e di giovani che sognano di vedere il mondo o anche solo di potersi permettere di vedere Cayo Santa Maria.
In tutti questi casi, però, vi stupirete di trovarvi davanti a persone che amano la vita, che apprezzano le piccole cose e che si stupiscono del nostro bisogno di acquistare oggetti che, in fondo, non ci servono.
Cosa fare nella Valle di Viñales
La Valle di Viñales è un luogo meraviglioso, che si riconosce subito grazie alle particolari formazioni rocciose, i famosi mogotes.
Una volta raggiunta la cittadina di Viñales, noi, per godere delle meraviglie della Valle, abbiamo deciso di fare un’escursione a cavallo tra le piantagioni di tabacco ed il giorno successivo abbiamo raggiunto Cayo Jutias, una lingua di sabbia bianca, ricoperta di mangrovie ed immersa in un mare cristallino.
Tra le attrazioni più note ci sono, poi, la Cueva del Indio, una piccola grotta di origine caucasica, scoperta nel 1920, che ospita un fiume sotterraneo, ed il Mural de la Prehistoria, un enorme murales lungo 120 metri, disegnato nel 1961 da Leovigildo González Morillo.
Sempre dalla città di Viñales, si può raggiungere la Gran Caverna de Santo Tomás, il più grande ed importante sistema di grotte di Cuba.
Viñales, escursione tra le piantagioni di tabacco
Quando abbiamo raggiunto Viñales, Cary, la proprietaria della nostra Casa Particular, non ci ha nemmeno lasciato il tempo di appoggiare gli zaini: ci ha subito prenotato un posto per un escursione a cavallo. Un po’ perplessi e preoccupati all’idea di salire su un cavallo con Mattia, siamo partiti, ma ci siamo dovuti subito ricredere!
Quest’escursione è una delle esperienze più belle che si possano fare: i cavalli sono molto tranquilli e la nostra giuda era preparatissima e disposta ad assecondare anche la mia follia, quando, terrorizzata all’idea di attraversare un tratto molto fangoso, ho deciso di scendere dal cavallo ed avventurarmi (o meglio sprofondare) nel fango a piedi.
All’inizio dell’escursione, bisogna portare un po’ di pazienza, perché vengono mostrati i prodotti locali (sigari, miele e caffè) ed illustrato il procedimento di lavorazione delle foglie di tabacco. Non prendetelo come il solito tentativo di propinarvi un po’ di souvenir: i cubani sono davvero fieri dei prodotti della loro terra. Dopo aver bevuto almeno un Mojto o una Canchanchara ed acquistato qualche sigaro, inizia la vera escursione tra le piantagioni. La passeggiata è divisa in più tappe: si raggiungono delle grotte, un laghetto ed un punto panoramico. Noi abbiamo fatto quest’escursione nel pomeriggio e passeggiare a cavallo al tramonto, immersi in un paesaggio così spettacolare, è stato semplicemente meraviglioso! Mattia, di un anno e mezzo, ha apprezzato ogni momento: è salito sul cavallo, l’ha accarezzato, ha riso ad ogni salto e si addormentato a fine passeggiata.
Relax sulla piaggia di Cayo Jutias
Durante il secondo giorno del nostro soggiorno a Viñales abbiamo deciso di concederci una giornata di relax in una delle spiagge più belle che io abbia mai visto: Cayo Jutias.
Benché questa spiaggia sia abbastanza vicina a Viñales, per raggiungerla ci vogliono un paio d’ore, a bordo di un taxi collettivo, su una strada sterrata.
La cosa più bella di questo Cayo è che è ancora abbastanza incontaminato: a differenza di quanto accade in altre zone, qui l’atmosfera è ancora autentica.
Noi abbiamo deciso di non fermarci alla, comunque molto bella, spiaggia principale e, camminando circa mezz’ora tra le mangrovie, siamo arrivati ad una spiaggia che toglie il fiato: solo sabbia bianca e mare cristallino, niente lettini e chioschi.
Verso l’ora di pranzo due ragazzi hanno iniziato a cucinare aragoste alla griglia. Mangiare aragosta, sulla sabbia bianca, a pochi passi da un mare dai colori incredibili, è stato stupendo.
Post a cura di Ilaria Rossi, Una pulce in viaggio
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