Per il nostro viaggio in Norvegia abbiamo conservato Oslo come ultima tappa Oslo, per un lento ritorno alla civiltà dopo i parchi naturali, la spedizione fino a Capo Nord, le isole Lofoten e il viaggio sul traghetto postale. Nel nostro piano di viaggio avevamo dedicato solo due giorni alla capitale della Norvegia e un po’ ce ne siamo pentiti, ci vogliono almeno tre giorni pieni per vederla bene. Ci sono tantissimi musei. Anche scartando il Museo di Munch e la The National Gallery – Nasjonalmuseet (dove c’è il famoso “Urlo”, assolutamente da vedere, ma più da adulti), ci sono tantissimi parchi e musei adatti ai più piccoli. Ecco la nostra guida su cosa vedere a Oslo con i bambini e alla fin e qualche consiglio utile.
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Opera Hause
Siamo arrivati a Oslo a ora di pranzo, quindi dopo un panino veloce e costoso ( se stai organizzando un week end a Oslo, cerca di pianificare tutto, per non avere sorprese, siamo andati all’ufficio turistico, all’interno della stazione centrale. Qui ci hanno dato una mappa e ci hanno segnato i punti di interesse per le famiglie.
Il primo consiglio è stato attraversare il centro dall’Opera Hause al Palazzo Reale.
E così abbiamo fatto. Ci siamo diretti verso il porto: pima tappa Hopera Huase, la sede della Den Norske Opera & Ballett è il teatro nazionale d’opera della Norvegia.
L’ingresso è gratuito. L’Opera di Oslo è stata progettata dagi architetti Snøhetta, che hanno lavorato insieme a vari artisti.
Ma la vera attrazione è salire sul tetto e ammirare la città dall’alto. Per i bambini è come scalare un grande iceberg.
Lungo il porto trovate anche un piccolo parco giochi e se siete coraggiosi le saune da fare con tuffo nel mare ghiacciato.
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La Biblioteca di Oslo
Altro edificio di design è la nuova biblioteca di centrale di Oslo, la Deichman Bjorvika, realizzata dallo studio di architettura Atelier Oslo e dagli architetti della Lundhagem.
È un punto da segnare soprattutto se hai bambini piccoli, perché ci sono cuscini e tappeti morbidi (tanti libri con figure), angoli dove allattare o fare un semplice pit stop.
Per i bambini più grandi ci sono postazioni interattive e strumenti musicali da provare.
La biblioteca si sviluppa su sei piani e sporge per più di 20 metri sopra la piazza e offre una vista a strapiombo e mozzafiato sul fiordo di Oslo.
La facciata del primo piano è trasparente, mentre gli altri piani sono rivestiti in pannelli coibentati e in vetro, alternati per un’efficienza energetica e una distribuzione uniforme della luminosità, fondamentale in una biblioteca. Su ogni piano ci sono finestre panoramiche che offrono un’ampia vista sulla città sedie e lumi per leggere.
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Passeggiata in centro fino a Palazzo Reale
Dopo la pausa in biblioteca abbiamo ripreso la passeggiata. Breve sosta al piccolo parco giochi davanti alla stazione centrale abbiamo passeggiato lungo Karl Johans Gate ( strada pedonale).
Abbiamo visto da fuori la Cattedrale Oslo, il Parlamento norvegese (Storting), il Grand Hotel e il Grand Café ( luogo amato da Henrik Ibsen).
Siamo arrivati a palazzo Reale alle 16.30 e abbiamo assistito anche al cambio della guardia, con una giovane soldato a comandare il piccolo plotone.
Se siete stanchi, una valida alternativa è un giro alla scoperta di Oslo con l’autobus Op on op off
(40 euro gl iadulti e 20 euro I bambini dai 4 anni)
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Il museo del folklore di Oslo
Quando abbiamo stilato il nostro programma scegliendo le cose da vedere a Oslo ci siamo accorti che è una città ricchissima di musei a misura di famiglia.
La scelta è stata davvero difficile, poi come prima meta abbiamo scelto il museo del Folclore, il più grande museo all’aperto del paese con 150 edifici di ogni parte del paese, quasi tutti risalenti al XVII e XVIII secolo, smontati e qui ricostruiti e riuniti a seconda della regione di provenienza. I sentieri passano in mezzo a fattorie , alti stabbur (magazzini rialzati) e granai in legno grezzo con i tetti coperti d’erba da cui spuntano fiori selvatici, provenienti da diverse regioni che ripercorrono i passaggi più importanti delle tradizioni nazionali. In alcuni puoi entrare e ci sono le foto delle famiglie che ci abitavano e le loro storie.
A noi è piaciuta molto anche la parte con la ricostruzione dei sobborghi di Oslo di fine ottocento, con le case degli operai e i negozi di tabacchi, dove ci siamo fermati a comprare delle caramelle.
La visita è davvero adatta ai bambini, perché possono camminare e correre liberi tra le abitazioni ricostruite, sbirciare nelle stanze e nei fienili e vivere, come in un parco a tema, la storia della Norvegia. Un viaggio nel tempo, divertente e da condividere con i bambini. Noi ci siamo rimasti 4 ore.
Tra l’altro ci sono diverse aree gioco, un playground, un percorso di equilibrio con i secchi d’acqua, i trampoli.
Bagni puliti. Per mangiare c’è una caffetteria, ma ha poca scelta ed è molto cara.
Apertura Tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00 ( in alta stagione) dalle 10 alle 17 in autunno e inverno
In alta stagione ci sono anche guide turistiche vestite con i costumi tradizionli e a Natale un. meraviglioso mercatino (da vedere se vai i ninverno).
Si si trova a Museumsveien 10, nella penisola di Bygdoy. Noi ci siamo arrivati con il bus 30. Ma si arriva anche con il traghetto, che parte dal molo 3 di fronte al municipio ogni 30 minuti, dal 17 marzo al 15 ottobre, scendendo alla fermata Dronningen. Per maggiori informazioni sugli orari e i prezzi è possibile visitare il sito web di Norway Yacht Charter AS, la compagnia che gestisce il servizio.
Museo delle navi vichinghe
Sempre a Bygdoy un altro museo che vi affascinerà è sul tema dei vichinghi. Si tratta del Vikingskipshuset, ospita le tre navi vichinghe meglio conservate al mondo oltre a scheletri di antichi vichinghi, slitte e carri.
Il museo delle Navi vichinghe si Oslo, prima di arrivare in città, era una delle nostre mere certe. Qui trovi la la Oseberg, la Gokstad e la Tune, tre navi funerarie vichinghe.
La Oseberg, scoperta in un grosso tumulo funerario vicino a Tonsberg, nella contea di Vestfold è la nave meglio conservata giunti a noi dall’era vichinga. Risale all’incirca all’800 d.C., e fu ritrovata oltre mille anni dopo, nel 1905, è lunga oltre 20 metri e larga più di 5, e si calcola che con una vela di 90 metri quadri avrebbe potuto viaggiare ad una velocità di 10 nodi.
Ma, ahimè non abbiamo potuto visitare il museo, perché è chiuso per ristrutturazioni fino al 2026.
Fram museum
Altro museo che avemmo volute vedere a Oslo, ma non abbiamo fatto il tempo è il Fram Museum, dedicato alla nave polare FRAM, la nave più resistente al mondo e quella che è rimasta più a nord e più a sud del mondo rispetto a tutte le altre imbarcazioni.La nave polare fu utilizzata per tre grandi spedizioni polari da Fridtjof Nansen nel periodo 1893-1896, Otto Sverdrup nel 1898-1902 e Roald Amundsen nel 1910-1912.
Intorno alla nave trovi mostre avvincenti sulle spedizioni polari con oggetti d’epoca.
- Info sul sito ufficiale del museo
The Kon-Tiki Museum
Se i tuoi bambini hanno un’alta attenzione per i musei, sulla penisola di Bygdøy, vicino al Museo Fram, il Norsk Maritimt Museum, il Museo delle navi vichinghe, e il Norsk Folkemuseum c’è anche museo Kon-Tiki (Kon-Tiki Museet) è un museo dedicato alla spedizione Kon-Tiki, intrapresa nel 1947 da Thor Heyerdahl e da 5 suoi compagni attraverso l’Oceano Pacifico.
E ospita la zattera in balsa e anche l’imbarcazione della spedizione Ra II (1970), insieme a cimeli originali di ognuna delle famose spedizioni di Heyerdahl: Fatu Hiva (1937-38); Kon-Tiki (1947); Easter Island (1955-56 e 1986-88); Ra e Ra II (1969 e 1970); e Tigris (1977-78).
Il museo della scienza e della tecnica
Terminiamo i consigli sui musei da vedere ad Oslo, con un altro museo che abbiamo isnerito nella lista di cosa vedere nel nostro prossimo viaggio a Oslo con i bambini è il museo nazionale della tecnica e della Scienza, nel quartiere di Kjelsås.
Al museo nazionale della Tecnica e della Scienza di Olso trovi più di 100 installazioni da provare da soli e mostre tematiche su tecnologia, scienza, medicina, aerei, treni e automobili. Qui si può toccare e sperimentare.
L’Oslo vitensenter (il centro della scienza di Oslo) fa parte del museo. Qui nel fine settimana e nei periodi di vacanze scolastiche puoi fare esperimenti per scoprire i misteri della fisica e studiare fenomeni naturali eccezionali. Il laboratorio creativo in norvegese e inglese.
Il programma è disponibile sul sito del Museo della Tecnica. https://www.tekniskmuseum.no/information-in-english
Vigelandsparken
Dopo la visita al museo del Folclore, noi abbiamo a malincuore rinunciato a vedere gli altri musei ( che pur ci tentavano) abbiamo ripreso l’autobus e in un quarto d’ora siamo arrivati al Parco Vigeland. Confessiamo che la nostra meta era il grande museo all’aperto con le 200 sculture in bronzo, granito e ferro battuto dello scultore Gustav Vigeland, ma la vera grande attrazione per i bambini è stato il grande parco giochi.
Dopo un’ora di svicoli e ponti siamo riusciti a fare una passeggiata nel parco, tra rose e fiori, fino al ponte con il bambino arrabbiato) e le altre statue. Subito è scatta ala sfida delle belle statuine, per imitare le diverse posizioni.
Ultima tappa Monolite (Monolitten) con i 121 corpi umani avvinghiati e la Ruota della Vita (Livshjulet).
I bambini hanno osservato incuriositi e fatto tante domande. Parco giochi e pranzo compresi siamo rimasti nel parco tre ore.
Il Giardino Botanico e il Museo di Storia Naturale o il Museo del Paradosso
Ultima tappa per una Olso a misura di famiglie è il Museo di Storia Naturale, circondato dai si trova nei giardini botanici (dove c’è anche un giardino vichingo).
Oppure se avete bambini dai sei anni il Museo del paradosso con 70 mostre su effetti paradossali e illusioni ottiche. Prentoa on line il biglietto
Qualche consiglio per vedere Oslo con i bambini
Oslo è una capitale sottovalutata. Come dicevamo all’inizio ci siamo rimasti due giorni, ma un terzo ci stava tutto.
Dove dormire a Oslo
Unico reale problema è che è molto, molto molto cara. Noi non abbiamo trovato un albergo a meno di 300 euro a notte, così alla fine abbiamo scelto un ostello con bagno privato a tre fermate di metro dal centro. Il nostro ostello si chiama HI Oslo Haraldsheim, è un vero ostello con tanti studenti. Pulito, ma essenziale. Ti danno lenzuola e asciugamani puliti e devi prepararti il letto da solo. Colazione compresa ( non eccezionale, ma con pane, burro e marmellata) .
Come muoversi a Oslo
Oslo è composta da 40 isole, la più grande delle quali è Malmøya dove c’è il centro, ma alcuni musei sono fuori: Il Norsk Folkemuseum (Museo del popolo norvegese) si trova sulla penisola di Bygdøy, dove sorgono anche altri musei importanti quali il museo Kon-Tiki, il museo Fram e il Museo delle navi vichinghe, invece il Museo della tecnica si trova nel quartiere di Kjelsås.
Noi ci siamo spostati in tram e metro, con un pass giornaliero di 35 euro per tutta la famiglia. Si scarica un App e si paga direttamente dal telefono.
Oppure se conti di muovervi molto e di vedere più di un museo puoi prende la Oslo Pass, da 24, 48 72 ore, per usare tutti i mezzi pubblici ( anche battelli) e avere sconti o ingressi gratuiti nei musei.
Ecco come prenotare la Oslo pass senza costi aggiuntivi (gratis per i bimbi fino a sei anni)
Un’ultima idea, valida con i bambini, può essere quella di una Crociera nei fiordi di due ore per scoprire Oslo e le sue isole dal mare, con un prezzo davvero competitivo per essere la Norvegia.
Dove mangiare a Oslo
Il consiglio sarebbe di stare a dieta. Io prezzi dei ristoranti sono davvero alti. Un panino costa circa 20 euro. Però dopo vari pranzi al sacco ci siamo concessi una cena al Cafe Elias un piccolo ristorante, con pochi piatti e ingredienti a chilometro zero, con grande rispetto per ambiente e animali. Qui potete provare il cosciotto di renna (buono a abbondante) o il salmone ( per i bambini chiedete le salse a parte perché è condito con un buonissimo purè di sedano che i piccoli potrebbero non gradire).
Cosa vedere fuori Oslo
Se rimanete almeno tre giorni tra le cose da vedere a Oslo, o meglio, vicino a Oslo ci sono
Parco dei divertimenti TusenFryd
A Vinterbro, a 20 minuti a sud di Oslo, c’è il parco Tusenrfyd, collegato da un bus dal centro città. Adatto più che altro a bambini sopra i 10 anni. È come un grande luna park, con oltre 30 attrazioni.
Aperto solo fino a ottobre. Si paga l’ingresso.
Drobak
Sempre poco lontano da Oslo c’è Drobak, con l’Acquario di acqua salata, la fortezza di Oscarsborg con il museo e le attività per bambini come il safari nei tunnel sotterranei della fortezza, percorsi a ostacoli, corsi per imparare a fare le candele,
E se ami il Natale Drobak c’è la Casa natalizia di Tregaarden, mega negozio di Natale aperto tutto l’anno, e l’Ufficio Postale di Babbo Natale per spedire cartoline e lettere con il timbro e il francobollo dell’Ufficio Postale di Babbo Natale! Per noi adulti è solo un negozio, ma per un bambino piccolo è davvero il regno di Babbo Natale, in alternativa della più lontana casa di Babbo Natale in Lapponia.
Insomma, non ce lo aspettavamo, ma ci sono ancora tante cose da vedere a Oslo con i bambini. Quindi dobbiamo tornarci assolutamente.