Dubai è una città che o ti piace o non ti piace, non esistono vie di mezzo. La città è un’oasi di modernità e tecnologia immersa nel deserto. Grattacieli e corsi d’acqua (rigorosamente artificiali) la fanno da padrone ed ogni cosa è studiata per soddisfare il benessere di chi ci vive ma anche e soprattutto dei turisti. Se vi aspettate arte o storia sappiate che non troverete nulla di tutto ciò, ma è affascinante vedere cosa sono riusciti a creare praticamente dal nulla. Però Dubai è una città a misura di bambini.
Per Francesca Carlesi, la parola d’ordine per viaggiare con i bambini piccoli è organizzazione. I tempi del viaggio sono studiati su misura di Beatrice, la sua bambina, ma lasciano anche spazio ai genitori per godersi la città e gustare tapas e paella. Perchè il viaggio funziona davvero se tutti sono felici: bimbi e genitori.La rubrica su Viaggiapiccoli si chiama Vita da mamma in viaggio
Quanto dura il volo Italia-Dubai, e come attrezzarsi con un bambino piccolo
Il volo dura all’incirca 6 ore, e per Beatrice questo è stato il volo più lungo fino ad ora. Noi abbiamo scelto di viaggiare con Emirates e non ce ne siamo pentiti; ci hanno trattato benissimo e con i bambini sono davvero cortesi e soprattutto preparati. In genere porto con me alcuni giochi per la nostra polpetta ed invece le hanno regalato tantissime cose: colori, libri da colorare, sticker, una coperta con un peluche, un beauty-case da viaggio; Beatrice in questo modo ha potuto passare il tempo giocando senza annoiarsi troppo. E, siamo sinceri, permettendo anche a noi di vivere in tranquillità un volo così lungo.
Dove alloggiare a Dubai
Noi abbiamo alloggiato i primi due giorni a Marina, un quartiere molto carino e comodo per spostarsi verso le varie attrazioni. L’hotel che abbiamo scelto si chiama Atana Hotel, una struttura carinissima, lussuosa in confronto agli hotel europei a cui siamo abituati; noi abbiamo optato per una pensione completa, e abbiamo pagato sui 400 euro per 3 notti.
Per gli ultimi giorni del nostro viaggio, invece, abbiamo cambiato alloggio, e abbiamo deciso di rilassarci presso il Sofitel Dubai The Palm Resort & Spa, situato sulla famosissima “lingua” di sabbia artificiale a forma di palma. Abbiamo deciso di cambiare semplicemente per non precluderci l’esperienza di alloggiare sulla celebre Palma. Il Sofitel, a differenza dell’altro è un vero e proprio resort extra lusso. Esiste addirittura una mappa per muovervisi all’interno e destreggiarsi tra gli 11 ristoranti, le tre piscine e le varie “ville” sulla spiaggia. Hanno addirittura una grandissima ludoteca per i bambini, adatta sia ai più piccini che ai più grandi. Qui abbiamo scelto solo la prima colazione, e il prezzo si aggira sui 1.300 per 3 notti.
Come muoversi a Dubai
Ci su può spostare sia in taxi che in metropolitana (collegata benissimo).
Noi abbiamo usato entrambi e ci siamo trovati molto bene. Un viaggio in metropolitana costa all’incirca 2 euro a persona, i treni sono pulitissimi e frequenti ed è davvero facile orientarsi; tutto è scritto sia in arabo che in inglese, ed in generale si può dire che l lingua maggiormente usata sia proprio l’inglese.
Per quanto riguarda il taxi invece una corsa per andare dalla Palma fino al Burj Khalifa (30 minuti circa) costa circa 60 AED che sono più o meno 15 euro. Il cambio è molto favorevole, infatti soggiornare lì costa molto meno di quanto si possa immaginare.
Primo Giorno a Dubai
Per il nostro primo giorno abbiamo deciso di andare a vedere il The Dubai Mall il centro commerciale più famoso e più grande (del mondo, dicono) che, tra le altre cose, vanta al suo interno un acquario e una pista di pattinaggio, oltre alla miriade di negozi (di lusso e non) e di ristoranti.
Qui potete trovare Eataly, se avete nostalgia dei sapori di casa!
All’esterno del mall si può ammirare il grattacielo più alto del mondo, il Burj Khalifa, dove potete assistere anche al famoso spettacolo delle fontane danzanti a ritmo di musica. Beatrice ne è rimasta affascinata, ha battuto le mani per tutto il tempo! Il luogo migliore per ammirare lo spettacolo è dal balcone del negozio Apple all’interno del mall, da dove si ha uno sguardo d’insieme sulla piazza.
Secondo giorno a Dubai
Il secondo giorno a Dubai siamo andati a visitare il Souk a Madinat Jumeirah, che è un vero spettacolo: hanno ricreato una vera e propria città araba con annesso corso d’acqua artificiale, circondata da resort e ristoranti, con all’interno il souk, il tipico mercato arabo. Noi ci siamo stati anche dopo il tramonto, e non ce ne siamo pentiti.
Altra tappa obbligatoria se hai dei bambini è la spiaggia libera di Dubai, da dove si può ammirare il Burj Al Arab, l’hotel a forma di vela simbolo della città. Questo è l’unico hotel che non si può visitare all’interno, a meno che non si abbia una prenotazione, che sia anche il solo aperitivo. Il prezzo per un aperitivo si aggira sui 150 euro a persona ed è obbligatoria la prenotazione.
Terzo e quarto giorno a Dubai
Partendo dal nuovo albergo nella famosissima lingua di sabbia artificiale abbiamo visitato l’hotel più celebre che è l’Atlantis The Palm, sulla punta più estrema della palma che vanta una vista senza equali dell’oceano.
All’interno abbiamo esplorato il The Lost Chambers Acquarium, un acquario enorme dove Beatrice si è veramente divertita! E dove, pagando un supplemento, è possibile nuotare con i pesci.
Dubay, una città a misura di famiglia
Tutti i luoghi che abbiamo visitato sono assolutamente family friendly, addirittura nei centri commerciali ci sono delle sale apposite e completamente attrezzate per il cambio del pannolino, o per l’allattamento; uno dove possono andare solo le mamme ed uno dove possono andare solo i papà. Credo sia la città più pulita e sicura che abbia mai visto, una cordialità e un’attenzione al cliente quasi noiose.
Dove cenare a Dubai
Per cenare, e fare una passeggiata a Dubai con i bambini il luogo più bello è senza dubbio la Promenade di Marina, 7 km di passeggiata immersi tra grattacieli, moschee, mall e corsi d’acqua. Noi abbiamo cenato nel ristorante italiano Massimo’s Italian Restaurant, buonissimo ed economico. Noi abbiamo preso tre primi, una pizza, un gelato ed un’acqua e abbiamo speso all’incirca 25 euro a testa. Ci hanno dato persino la bavetta per la Beatrice.
Per il pranzo la scelta migliore è pranzare all’interno dei mall, sia per l’ampia scelta di ristorazione sia perché a quell’ora fa veramente caldo per poter passeggiare all’esterno.
Noi abbiamo provato Eataly (ovviamente) e il The California Pizza Kitchen.
Il clima a Dubai: cosa mettere in valigia
A Dubai è sempre bel tempo, essendo deserto, ma il periodo migliore va da ottobre a marzo, perfetti i mesi di dicembre e gennaio.
Noi abbiamo trovato una temperatura di 35 gradi, sole caldo e una leggera umidità che però non è asfissiante.
In valigia rigorosamente abiti estivi e leggeri; bisogna però portare una giacca leggera oppure un maglioncino per affrontare l’aria condizionata che si trova nei mall, negli hotel e nei luoghi chiusi in generale.
Perché Dubai è la città giusta per un viaggio con i bambini
Confesso che quando mio marito me l’ha proposta come meta di viaggio non ero molto entusiasta, ma alla fine siamo andati e, contro ogni aspettativa, mi è piaciuta!
Ero molto titubante e preoccupata di affrontare con Beatrice, che ha solo 18 mesi, un viaggio del genere, in un paese dove la cultura è totalmente differente dalla nostra e con la quale io non mi ero mai rapportata. Ed invece ci siamo trovati benissimo, ed azzardo anche a dire che è stato il viaggio più semplice che abbiamo fatto con la piccola. Si riesce a trovare di tutto: pannolini (anche quelli per il bagnetto, che io invece ho portato da casa pensando di non trovare), detergenti, cibo. Per la prima volta ho trovato addirittura il latte in polvere, lo stesso che usavo per Bea quando era piccolissima. E poi perché sono cordiali, cercano di accontentarti in tutto, e ogni luogo è studiato per ospitare al meglio anche i bambini; nei ristoranti si trovano seggioloni ovunque, ed ogni locale è attrezzato con fogli e colori per far divertire i piccoli nell’attesa del cibo.
Cosa ricorderà Beatrice di Dubai
Dopo ogni viaggio mi domando sempre cosa ricorderà mia figlia di tutti i luoghi che abbiamo scoperto, e ogni volta mi dispiaccio riflettendo sul fatto che i ricordi saranno davvero pochi e sbiaditi in confronto ai miei, così lucidi e vividi.
Al momento so che ricorda con certezza di essere stata a “Ubai” come la chiama lei, che le è piaciuto l’acquario, il viaggio in aereo e tutti i regalini ricevuti in volo; il palazzone alto alto, le fontane che ballano, il bagno in piscina a novembre.
Ogni giorno mi chiede di rivedere i video e le foto che abbiamo fatto, come se non volesse dimenticare.