Terzo giorno del nostro on the road in Norvegia, arriviamo a Eidfjord, nelle lande più lontane, verdi e silenziose dell’Hardangerfjord. Un piccolissimo villaggio circondato da cascate, panorami mozzafiato, fattorie sperdute sui monti. Ecco cosa vedere a Eidfjord, la terra delle cascate.
In questo articolo su cosa vedere a Eidfjord troverai
Perché vedere Eidfjord, come e quando
La risposta secca è perchè ci sono paesaggi naturali pazzeschi.
Noi siamo partiti dal nostro campeggio vicino Preikestolen e in auto siamo arrivati a Eidfjord, un viaggio di cinque ore con una vista spettacolare. La strada costeggia il fiordo e le colline che circondano sono ricoperte da alberi da frutto in fiore – meli, peschi, peri e ciliegi. Lungo la strada era un continuo “WOW”, con le pareti rocciose riflesse nell’acqua del mare, i chiaroscuri delle onde del mare. Ci siamo anche fermati alle casette di legno a comprare ciliegie e prugne, un po’ care ( dai 5 ai 7 euro a cestino), ma vuoi mettere il sapore della frutta appena colta dagli alberi. Ma a parte questa parentesi che ai bambini è piaciuta moltissimo, Eidfjord è un paesaggio incantato.
Ahimè qui arrivano anche le crociere, con l’invasione dei gruppi di croceristi, che mettono a serio rischio la magia del luogo. Noi siamo stati a fine agosto, in settimana, e, muovendoci la mattina presto per vedere le attrazioni, siamo riusciti a goderci anche lo spirito di questa terra.
Anche perchè, diciamo la verità, a parte l’atmosfera e la natura possente non c’è molto da fare a Eidfjord. Il massimo lusso che ci siamo concessi in due giorni è una cena Thai a un camioncino e un pranzo sul porto, vista fiordo.
Escursione alla cascate di Vøringfossen
Eidfjord si trova infatti a breve distanza dal maestoso Hardangervidda, l’altopiano più grande d’Europa. Qui siete circondati da vaste distese di natura vergine e cascate ( ne abbiamo incontrate molte anche lungo la strada per arrivare). E. uno dei motivi principali per venire in queste terre sono proprio le cascate di Vøringfossen, con il ponte sospeso.
Il Norwegian Nature Center, museo sulla natura
Proprio davanti al nostro campeggio poi c’era il Norwegian Nature Center, un museo interattivo sulla natura. Come tutto in Norvegia i costi sono alti, ma se avete bambini che vanno allo scuola elementare e media, ve lo consigliamo. C’è anche un cinema panoramico che ti porta a volo d’uccello sulle vallate norvegesi, tra gole, ghiacciai e cascate.
Trekking facile per vedere i tumuli funerari vichinghi
Tra le cese da vedere a Eidfjord vi consigliamo una passeggiata che ci è piaciuta molto: il sentiero delle tombe vichinghe. Il sentiero ce l’ha consigliato l’ufficio turistico al porto di Eidfjord: si chiama “Rundtur Haereid”, è un percorso ad anello di 5, 3 chilometri, tutto in piano e su strada asfaltata o sterrata, che ti porta a vedere i tumuli funerari vichinghi.
La passeggiata è facile e ci vuole un’ora e mezza per farla. A noi è piaciuta molto la sosta a una piccola spiaggia di sassi, dove magari si può fare anche un picnic. Sulla strada anche le antiche postazioni di legno per la pesca al Salmone.
I tumuli funerari vichinghi sono a metà percorso. Risalgini al 400-1000 d.C. e fanno parte del più grande sito risalente all’Età del ferro della Norvegia occidentale.
Poi la passeggiata continua tra casette di legno e fattorie, fino a tornare in paese, con tappa, per chi ha bambini, a un piccolo parco giochi, vista fiordo.
Per vedere i tumuli funerari vichinghi c’è anche il trenino dei Troll, che parte ogni giorno da giugno ad agosto, dalle 10 alle 17.30. Il biglietto costa dai cinque ai 10 euro.
Ma ovviamente il trenino è amato dai croceristi.
La Fattoria Kjeåsen
Su tutte le guide alla voce “cosa vedere a Eidfjord” avevamo letto che un’attrazione imperdibile è la Fattoria Kjeåsen, 6 km a nord-est di Eidfjord. E con i bambini, ovviamente con i bambini, avremmo voluto vederla. Ma all’ufficio turistico ce lo hanno sconsigliato, dicendo che le fattorie non hanno animali e non sono in attività r chi ancora ci vive non ama i turisti. Questo a noi è bastato. Non ci piace invadere i luoghi.
Dove dormire a Eidfjord
A Eidfjord non c’è molto: due supermercati, un’hamburgheria, un chioschetto di cucina Thai, un chioschetto di gelati, ma abbiamo visto tanti campeggi, motlo essenziali, ma con vista fiordo.
Noi abbiamo dormito al Saebo Camping, un po’ lontano dal centro, ma in una bella posizione a Måbødalen
Il campeggio è davvero tranquillo e in su un grande prato.
Bagni puliti. Acqua calda per le docce a pagamento. Il cabin per quattro era spazioso, ma senza tavolo nella verandina esterna e solo con una piastra elettrica come cucina.
I bambini si sono innamorati del piccolo parco giochi, con il jumping.
I proprietari a colazione vendono pane caldo appena sfornato. Il pane era buono e genuino, ma né caldo, né eccezionale.
Come arrivare a Eidfjord
Noi siamo arrivati a Eidfjord, partendo da Preikestolen. Abbiamo percorso la statale 7, super panoramica. Con sosta per il pranzo a Odda, doce c’è un mini parco giochi, con scacchiera gigante e tavolo da picn nic.
Si può arrivare anche con 4 ore di bus da Bergen, linea 990.
Bellissima spiegazione…
Ma questo accanimento con i crocieristi in un blocco proprio non lo comprendo
Tu hai il camper e ci sei arrivata, e chi non ce l’ha e vuole andare ai fiordi?
Che colpa può essere mai?
Parla di ciò che osservi e di quello che fai tu con la tua famiglia…
Il mondo è di tutti
Ciao Angela io non ho il Camper, ma spesso ci si sbaglia quando si leggono gli articoli velocemente. Per il resto concordo che il mondo sia di tutti e appunto parlo di ciò che osservo e faccio con la mia famiglia, non di altro… per il resto è vero che non amo il turismo di massa, ma converrai che non è un reato avere delle opinioni ed esporle con garbo …anche chi non ha i soldi per fare una crociera magari potrebbe voler vedere i fiordi, no?
Sono transitato in questi luoghi in moto tornando da CapoNord, ci ritornerò perchè sono luoghi di meraviglia, comunque ci si arriva è un privilegio, portare nuove culture è sempre di arricchimento personale e di massa. La Norvegia ha bisogno di tutti noi, forestieri e pellegrini del mondo.
Angelo56