Che pensate se vi proponessimo una giornata nel regno delle piante? A Salerno c’è il primo Giardino Botanico d’Europa per la coltivazione di piante a scopo medico. Un giardino delle meraviglie, per cui vale organizzare una gita di famiglia a Salerno. Non ci credete? Seguiteci nel nostro tour del Giardini della Minerva con i bambini.
Il Giardino della Minerva con i bambini: ci guida Mandrago
Nel momento esatto in cui varcate la soglia di ingresso del Giardino della Minerva si entra nel mondo delle piante. E ad accogliere i bambini c’è una guida fumetto con i capelli blu, Mandrago, della magica pianta di mandragora.
Lo sapete che la radice della mandragora ha la forma di un bambino? Testa, busto braccia, gambe e dita. Tra leggende, storia e medicina Mandrago accompagna i bambini alla scoperta del Giardino, grazie a una serie di pannelli informativi facili e veloci.
Come è nato il Giardino della Minerva
Il giardino fu fondato da Matteo Silvatico, tra la fine del XIII e gli inizi del XIV secolo. Matteo apparteneva alla famosa Scuola medica Salernitana, la più antica Università di Medicina di cui si ha notizia. A Salerno arrivavano giovani medici per studiare da tutta Europa. E Matteo Silvatico era così famoso che il re di Napoli , Roberto d’Angiò, lo volle come suo medico personale e a Salerno creò questo giardino meraviglioso, il primo in Europa, per lo studio di piante a uso terapeutico.
Entriamo nel Giardino della Minerva di Salerno
Il giardino si sviluppa in cinque terrazze e la scala che le collega è stata costruita sulle mura medievali della città.
Man mano che si sale e si supera una terrazza, il golfo di Salerno si vede limpido davanti ai nostri occhi mentre di lato puoi affacciarti sul bellissimo giardino
Quando entrate guardatevi intorno, arrivate al centro del primo giardino e guardate per terra, vedrete scritto sul pavimento: fuoco, terra, acqua….
È la rappresentazione dell’antico sistema di classificazione vegetale: tutte le specie sono indentificate con un grafica speciale che ricorda la posizione ideale , con un semplice schema degli “elementi” di Ippocrate: caldo , freddo, umido, secco
E passato e presente si fondono, perché nelle targhette identificative di ciascuna pianta accanto all’antico sistema di classificazione c’è il codice Qr per scaricare su cellulare tutte le informazioni sulla pianta e sui suoi utilizzi. Enrico è rimasto affascinato dalle enormi foglie della “Culcasia” e dalla minuscola “Carlina bianca”.
Cosa fare con i bambini ai giardini di Minerva e il sistema di irrigazione
Cosa fare ai giardini di Minerva con i bambini? Noi abbiamo passeggiato nei vari orti a caccia delle piante che conoscevamo o di quelle più strane. Enrico, che ha otto anni, per esempio è rimasto molto affascinato dal sistema di irrigazione di origini arabe: un sistema di canali che distribuisce l’acqua dall’alto verso il basso per non sprecare acqua, proprio come nei giardini islamici.
La visita dura un’oretta. Ma i bambini scopriranno un mondo di piante: nel giardino potete contare 277 specie diverse di piante.
La tisaneria di Nemus
Dal 2004, all’interno dei locali di Palazzo Capasso, si trova la tisaneria gestita dall’associazione Nemus. L’associazione dispone di un piccolo laboratorio per l’impacchettamento, di una cucina per la preparazione delle tisane. Potete bere una tisana seduti ai tavolini di ferro e maioliche oppure, se i bambini non vi regalano quest’attimo di pausa, con vista sul golfo di Salerno, potete acquistarne una da portar via: la miscela delle singole erbe avviene all’interno del piccolo laboratorio con materia prima selezionata che proviene da agricoltura biologica.
C’è anche un bookshop con i gadget realizzati dalla Fondazione Scuola Medica Salernitana, da oggetti realizzati artigianalmente dall’associazione culturale “I Colori del Mediterraneo” (che opera con le piante tintorie) e da articoli che la Nemus realizza ispirandosi alla tradizione della Scuola Medica Salernitana.
La biblioteca dei Giardini di Minerva
Nel 2016, Paola Lanzara, già direttrice dell’orto botanico di Roma, ha donato circa 1000 volumi che andranno a formare il primo nucleo della nuova biblioteca del giardino, che punta a diventare la raccolta di informazioni più esaustiva e variegata per quanto riguarda la vita e l’uso delle piante.
Il vivaio
A pochi metri dal Giardino, da oltre dieci anni è attivo il vivaio per la riproduzione delle centinaia di specie officinali che di anno in anno sono messe a dimora nelle aiuole della Minerva. Il vivaio è composto da una serra (attrezzata con bancali riscaldati e sistema di microirrigazione) e di una zona di primo accrescimento delle piantine, posta all’esterno.
Da quest’anno le eccedenze di produzione, dei semi e delle piante, sono in vendita anche on line e il ricavato, al netto dei costi di produzione, reinvestito nel Giardino.
Bella l’idea di portarsi a casa un seme di questo giardino incantato.
Attività didattiche del giardino della Minerva per i bambini
Ma il giardino ci è piaciuto soprattutto per la grandissima offerta didattica per scuole e famiglie. Il Giardino della Minerva, in collaborazione con l’Associazione Culturale Erchemperto (www.erchemperto.it) e l’Associazione Culturale Nemus (www.nemus.eu), presenta l’offerta didattica per le scuole, stagione 2017/2018.
Le attività formative si svolgono presso il sito dell’Orto botanico con escursioni nel centro storico di Salerno ed in siti di particolare interesse naturalistico.
Si parla di medicina e magia, di Matteo Silvatico, si costruisce un erbario o si fa il compost , si scopre come nascono le piante o si distillano le erbe oppure si attraversa un percorso sensoriale. Certo i bambini non si annoiano e si appassionano al magico mondo delle piante.
Contattate i giardini per sapere quali attività vengono fatte. Trovate qui tutte le informazioni
Orari e biglietti per il Giardino della Minerva
- Orari, cambiano di mese in mese, perciò consultate il sito.
- Info:+39 089 252423, info@giardinodellaminerva.it
- Biglietto: 3 euro
- Bambini fino a sei anni entrano gratis
- Divieto d’accesso ai cani
Per arrivare al Giardino, che si trova in via T. Tasso 71, noi abbiamo usato l’ascensore comunale da piazza d’Aniello, ma potete salire anche a piede partendo dal Rione Fornelle.