Siete alla ricerca di un’oasi di pace verdeggiante in pieno centro a Torino? Un giardino in cui passeggiare e immaginare di tornare indietro nel tempo, quando la città era abitata da principi e principesse? Dal 2011 nel fossato di Palazzo Madama questo sogno è diventato realtà: il giardino medievale di Palazzo Madama è stato riportato in vita ed è accessibile a tutti.
La storia del Giardino medievale di Palazzo Madama
Abbandonato per secoli, è stato bonificato e perfettamente ricostruito seguendo le indicazioni contenute nei Conti della Vicaria e Clavaria di Torino, i registri in cui il clavario della città – che nel Medioevo amministrava la città per conto dei principi d’Acaia e poi dei duchi di Savoia – annotava le spese sostenute via via per la manutenzione del castello e delle fortificazioni cittadine. Si tratta di documenti molto antichi che abbracciano un arco cronologico dal 1402 al 1516. Per ricreare il giardino sono state quindi seguite le indicazioni contenute in questi documenti medievali, rispettando la tradizionale suddivisione dello spazio in hortus (orto), viridarium (bosco e frutteto) e iardinum domini (giardino del principe) come anche la presenza degli arredi tradizionali (falconara, porcilaia, recinto delle galline).
In questo spazio, oltre alle piante e alle specie vegetali citate nelle carte antiche, sono state inserite anche piante e erbe non specificatamente descritte nelle fonti, ma certamente presenti nei giardini medievali tra Italia e Francia, in base alle indicazioni fornite dai trattati di agricoltura e piante medicinali del XIV e XV secolo. Il risultato è stupefacente: un luogo armonico e rilassante nel bel mezzo del caos cittadino.
Gli spazi del Giardino medievale di Palazzo Madama
L’Orto (hortus), organizzato secondo uno schema a scacchiera formato da aiuole rettangolari, era uno spazio particolare, frequentato dal principe durante le sue passeggiate all’ombra dei peri e dei meli, e dai giardinieri del castello, che curavano le piante necessarie a rifornire regolarmente le cucine di legumi, ortaggi, aromi e erbe medicinali. La recinzione serviva per impedire l’ingresso degli animali. Il Bosco e Frutteto (viridarium), dal latino “viridis” (verdeggiante), costituiscono invece un boschetto con piante ad alto fusto, spesso posto fuori dalle mura del castello, in un’area in cui trovano posto la porcilaia, la falconara, la colombaia e i mulini.
La ricostruzione del giardino medievale consente l’approccio a specie vegetali ormai marginali, recuperando il senso e il valore della bio-diversità, favorendo e promuovendo progetti in collaborazione con altre istituzioni cittadine. Il progetto è stato realizzato nel 2011 grazie al contributo della Fondazione CRT nell’ ambito del più ampio progetto “Giardini e Parchi Storici”.
Le iniziative del Giardino medievale di Palazzo Madama
Per chi fosse interessato a conoscere tutti i segreti delle piante presenti nel giardino, la loro messa a dimora, il loro ciclo di vita, la potatura, due volte l’anno (in primavera e in autunno) si tengono corsi in loco. I partecipanti potranno diventare giardinieri volontari e godersi le bellezze del giardino contribuendo attivamente alla sua cura e crescita.
- Dove: piano fossato di Palazzo Madama, Piazza Castello, Torino
- Quando: tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso alle 17.00) Chiuso il martedì
- Costo: per visitarlo è necessario dotarsi di biglietto d’ingresso al museo o del biglietto dedicato al giardino (€ 5)
Per saperne di più su Palazzo Madama, leggi anche la nostra visita guidata con i bambini e se sei in città per pochi giorni prenota la tua Piemonte Card, qui ti spieghiamo come funziona.