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Il sentiero del mirto, trekking facile a Castel Morrone

Volete far vivere ai bambini (e non solo) una giornata nella natura, tra profumo di mirto e fichi d’india? Allora il sentiero giusto per voi è il sentiero Cai 620, meglio conosciuto come sentiero del mirto, un trekking facile a Castel Morrone, in provincia di Caserta. La passeggiata dura circa due ore (con i bambini anche tre), e poi vi potete rifugiare in un agriturismo della zona dove c’è ottima carne paesana. La passeggiata è dolce e con una vista spettacolare sulla valle del Volturno.



Il Sasso dei tuoi pensieri da portare sul sentiero di Castel Morrone

Noi abbiamo trovato la passeggiata anche fortemente simbolica e liberatoria, grazie a un cartello all’inizio del percorso

Raccogli un sasso e portalo con te sulla cima del monte Gagliola, il punto più sacro del percorso, cercalo di dimensioni proporzionale a quella dei pesi da cui si desidera liberare ed una volta in cima  depositarla nel tumulo che forma il cerchio sacro nella necropoli di Plistica, che simboleggia la liberazione stessa da quei fardelli.

Ogni sasso rappresenta una storia e a vegliare su ogni storia vi è il monte Tifata (Giove) e il Dio Volturno.

Noi abbiamo davvero portato un sasso con noi e abbiamo lasciato alla fine del sentiero le nostre preoccupazioni.

Dati tecnici sul sentiero Cai 620, il sentiero del Mirto a Castel Morrone

Il sentiero 620 CAI o  Sentiero del Mirto si trova Nel Comune di Castel Morrone. Inizia in località Abetelle, dove si può lasciare l’auto e proseguire verso il monte Castellone-Gagliola.

  • Dislivello 200 metri
  • Altezza massima 330 metri
  • Altezza minima 237
  • Difficoltà escursionistico
  • Km 6
  • Tempo 3 ore

Il percorso panoramico si affaccia sulla pianura di Sarzana ( terra calpestata da Annibale nei famosi ozi di Capua) sotto lo sguardo severo del monte Gagliola e del Monte Castellone.

Il trail finisce alle mura megalitiche poligonali del VII Vi secolo a.C. attribuite all’antica città sannita di Plistina.  Nella fantasia popolare  questa cinta muraria di circa 3 km  viene chiamata “Il muro delle fate“.

Il nostro trekking facile lungo il Sentiero del Mirto

Il cammino è dolce e solo in lieve salita, ma l’aspetto più piacevole è che oltre i cespugli di mirto, le colline sono ricche di piante di fichi, pimpinella, erica,  timo,  zafferano selvatico.

Appena inizate il trail vedete che c’è una freccia sulla destra con un percorso di sei chilometri (andata e ritorno) e a sinistra un percorso breve. Noi abbiamo scelto la strada più lunga e più panoramica all’andata e la più breve al ritorno e in tutto, tra deviazioni e scorciatoie abbiamo fatto sette chilometri.

Dopo un primo tratto tra filari di dichi d’india e ulivi secolari  il sentiero di apre insieme allo sguardo dei camminatori  sulla piana del Volturno.

bambina natura

Da questo punto in poi, il sentiero costeggia la sommità della prima collina e, mentre si procede verso la seconda cima, si può osservare il fiume Volturno.

Le anse del fiume separano le colline Tifatine dai monti Trebulani per attraversare lo stretto corridoio di Triflisco e proseguire verso la città di Capua per raggiungere, all’orizzonte, il Mar Tirreno.

Proseguendo con il fiume sulla destra la passeggiata conduce fino all’estremità di monte Castellone-Gagliola. A metà strada ci siamo fermati dove abbiamo trovato un altro cartello, appeso a un albero con due frasi, anche questa volta un po’ sgrammaticate, ma ispirazionali:

 

Possa il vostro cammino essere tortuoso, ventoso solitario e portarvi al panorama più spettacolare

 

Giunto così in alto, mentre vaghi per i sentieri di queste antiche rovine sii rispettoso  ora fatta di silenzio, di voci portate dal vento ,di dessi che sono la vita

 

Non abbiamo capito bene se era qui che dovevamo lasciare il nostro sasso, ma lo abbiamo depositato e dopo un caffè bollente abbiamo proseguito fino a sfiorare le mura ciclopiche costruite dai Sanniti.

Il percorso si completa con un anello che gira sul lato della collina che affaccia su Castel Morrone e, in lontananza, sulla comola grande, una delle doline da crollo più grandi d’Italia, che ha interessato studiosi ed escursionisti ( e che vorremmo vedere ma ci vuole una guida, non si può andare da soli).

Il sentiero Cai 620, una passeggiata per tutti

La passeggiata dura circa tre ore. Noi l’abbiamo fatta da soli, grazie alla guida della nostra amica Raffaella Roma. È praticabile da tutti e non ha particolari difficoltà. Non si può fare con passeggino, ma per i bambini anche piccoli non ci sono grandi pericoli.

Trekking sconsigliato in estate perché è una passeggiata sotto il sole. Piacevole invece in invenro, autunno e primavera.

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Chi siamo

Eravamo in due, Francesco e Cristina, improvvisamente ci siamo trovati in quattro, quando nel 2012 sono nati Enrico e Giulia. Abbiamo capito che le nostre vite sarebbero cambiate, ma non volevamo rinunciare alla nostra passione: VIAGGIARE. Grazie ai nostri “piccoli” abbiamo capito che esiste sempre un viaggio giusto.