Siamo tornati a casa sporchi di carbone, con le testa ancora confusa da cigoli e fischi e… felici. Amo il passato, amo farlo rivivere e ne amo l’anima nostalgica. Ecco perché ho voluto provare l’emozione di vivere un’avventura su un vero treno a vapore, il treno della Sila.
Spesso penso che i bambini non vivranno tante delle esperienze che nella mia infanzia erano naturali, come il drin drin del telefono fisso, l’enorme tv in bianco e nero, i treni …. No dai non sono così vecchia , ai mie tempi c’erano già i treni elettrici, però in tutti i libri c’era il disegno del treno a vapore e anche voi, quarantenni, quando dovete fare il rumore del treno, non fate come me: “Ciuf ciuf”?
Il treno della Sila: metafora della vita
Il tempo corre e le abitudini cambiano. Siamo tutti affamati di tempo. Cerchiamo più ore come fossero ossigeno, viviamo in apnea… affamati di ore per fare di più, ore perché il tempo non basta mai.
E io, invece, vorrei tanto insegnare ai miei bimbi ad andare piano, a godersi il viaggio, a fare delle esperienze e non solo ad avere degli obiettivi.
Ed ecco che la nostra domenica a bordo del treno della Sila si è trasformata in un viaggio nel tempo, in un viaggio lento, fatto di emozioni e ricordi.
Quando siamo scesi dal treno Giulia aveva le guance nere di carbone ed Enrico diceva di sentire la polvere sotto i denti.
“Mamma perché nei treni normali non si possono aprire i finestrini?”, mi ha chiesto Enrico che ha fatto tutto il viaggio di ritorno con la testa fuori dal finestrino tra polvere di carbone e odori del bosco.
“Perché i treni moderni vanno a 200 all’ora e sarebbe pericoloso”, rispondo. E lui. “Meglio andare piano, tanto oggi non abbiamo fretta!”.
“No, bambino mio. “Oggi non abbiamo fretta, oggi viviamo e viaggiamo con lentezza”.
Il treno della Sila: percorso
La locomotiva 353 fa il viaggio da Moccone a San Nicola Silvana Mansio passando per Camigliatello Silano , Ringhio, Sculca, Croce di Magara. La tratta completa è quella che collega Cosenza a san Giovanni in fiore, chiamata anche Ferrovia Silana. È una linea ferroviaria a scartamento ridotto.
La locomotiva 353
La locomotiva risale al 1926, è una Borsig ( fabbricazione tedesca) e fischia, sbuffa e stride attraversando meravigliosi boschi e le valli della Sila. Per fare il suo viaggio di andata e ritorno si mangia otto tonnellate di carbone e beve tre metri cubi d’acqua.
Gli uomini delle ferrovie della Calabria
“L’abbiamo smontata e rimontata noi operai pezzo pezzo e rimontata – dice con orgoglio Antonio Massarini, capofficina delle Ferrovie e macchinista – sviluppa una potenza di 800 cavalli e potrebbe raggiungere una velocità di 40 chilometri l’ora, anche se per questioni di sicurezza ci manteniamo intorno ai 15”. I suoi occhi luccicano quando ne parla.
Gli uomini delle Ferrovie buttano carbone della fornace, fanno rifornimento d’acqua , oliano bielle e bronzine, girano a mano su una piattaforma rotante la vecchia, elegante locomotiva nera.
Il treno della Sila un’avventura per bambini
Anche le carrozze sono state restaurate: fuori color verde prato, lucido e smaltato e dentro ci sono le panche in legno e le tende rosse, che creano subito l’atmosfera dei primi del novecento. E il treno è pieno di vocine di bambini.
Noi abbiamo prenotato sul primo vagone e abbiamo fatto tutto il viaggio d’andata sul predellino, con il vento tra i capelli, la povere di carbone e gli spruzzi d’acqua. Un viaggio faccia a faccia con i caldi colori dell’autunno.
Massarini è gentilissimo con tutti i bambini , quando ci fermiamo a fare rifornimento a Sculca fa salire tutti i piccoli nella locomotiva per fargli vedere il carbone e la fornace, tra piccoli sospiri di stupore.
Le famiglie chiacchierano e fanno conoscenza, i bambini applaudono quando il treno fischia e dopo la pausa rifornimento la locomotiva 353 si inerpica, tra fischi e sbuffi fino alla stazione a scartamento ridotto di Silvana Mansio, a 1405 metri sul livello del mare. È la più alta d’Italia.
Il treno parte alle 10,30 da Moccone ( si può salire 10-15 minuti dopo anche alla Stazione di Camigliatello) e arriva a Silvana Mansio per le 11.30. Il viaggio di ritorno invece è più veloce. Si riparte intorno alle 13 e si arriva alle 13.35.
Il treno della Sila, dove mangiare
Alla Stazione di Silvana Mansio c’è un vero e proprio ristorante “La Locomotiva” (all’interno di quattro vagoni) o si possono ordinare panini con la salsiccia calda e c’è un piccolo parco giochi con altalene e scivoli.
Il Treno della Sila: orari
Il treno parte tutti i week end dal venerdì alla domenica, bellissimo in autunno con il foliage, ma anche in inverno con i rami dei pini piegati sotto il peso della neve e il paesaggio imbiancati.
Il treno della Sila: i biglietti
I biglietti si comprano solo on line sul sito IltrenodellaSila.it e bisogna comrparli almeno il giorno prima. Pagano anche i bambini piccolissimi. Il costo è di 15 euro per gli adulti e di 8 euro per i bambini da zero a 12 anni.
E’ possibile l’acquisto dei posti rimasti liberi direttamente sul treno ma con un sovrapprezzo di 2 euro: adulti euro 17,00 Bambini/ridotto (0-12 anni) euro 10,00.ùIn genere però i posti sono tutti occupati, quindi meglio non rischiare.
Se volete parlare al telefono con qualcuno o sulla pagina Facebook è praticamente impossibile, è tutto automatizzato. Si prenota il biglietto on line e si sale a bordo. Per la prenotazione ha vinto l’automazione moderna a discapito del contatto umano.
L’Associazione Ferrovie in Calabria
Tante iniziative sono organizzate anche dall’Associazione Ferrovie in Calabria, con degustazioni e musica. Consultare il sito https://www.railbook.it/
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