Se sei a Rimini in vacanza, se vivi nei dintorni o sei solo di passaggio, scegli un giorno (da metà settembre il sabato o la domenica) e porta tutta la famiglia a Italia in Miniatura. Come si intuisce dal nome, è un parco tematico dedicato alle bellezze del nostro stivale, da nord a sud, in formato mignon. Non mancano anche giochi e attrazioni a tema, come il giro in gondola o la giostra di Pinocchio.
A Italia in Miniatura c’ero stata da piccola e ricordo lo stupore nel lo stivale tutto insieme e riconoscere i vari monumenti e tutto ciò che ha reso famoso il nostro bel Paese. Tornarci coi bambini é stato un deja-vu e mi sono accorta di non essere l’unica a dire “guarda, lì ci sono stata! Oh, vorrei proprio andare là”.
Grandi e piccoli riconosceranno le attrazioni più famose e rimarranno affascinati da quelle che ancora non conoscono.
Italia in Miniatura: tutte le attrazioni del parco
Appena entri ti trovi davanti la riproduzione in scala dell’Italia intera. Ogni regione é rappresentata con le sue principali attrattive: montagne, fiumi, chiese, grattacieli. Tra le miniature si può passeggiare, ma ovviamente non si possono toccare (vallo a spiegare al nostro duenne!). Salendo verso nord, si attraversano i confini e si raggiunge la parte dedicata all’Europa.
Ho trovato molto utili e interessanti i pannelli illustrativi dedicati a ogni regione, per accompagnare nella visita grandi e piccoli. Su ognuno vengono elencate curiosità, c’è un quiz con le risposte illustrate.
Giochi, animali e cultura
Percorre il perimetro del parco un trenino sopraelevato che assicura una visuale ancora più scenografica di Italia in miniatura dall’alto.
Ci sono poi attrazioni più interattive come il Castello Sismondo di Rimini con le sue pistole d’acqua, le mongolfiere su cui volare, il giro in gondola nella piccola Venezia. C’è il parco di Pinocchio con il suo trenino che ti porta prima nel paese dei balocchi e poi nella pancia della balena.
Se nel titoletto hai letto animali e hai pensato a un errore, in realtà hai visto bene. C’è infatti anche Pappamondo, una zona dedicata ai pappagalli, con cui il parco promuove un progetto di recupero della specie più rara del mondo, l’Ara di Spix, di cui restano 80 esemplari in cattività. L’obiettivo è quello di favorire riproduzioni in cattività e reinserire poi gli animali nel loro habitat di origine. C’è un centro ricerche dove viene studiata la crescita dei pappagalli dall’uovo allo svezzamento ed è possibile osservarli da vicino in questo angolo del parco.
E a proposito di cultura, mi sono piaciuti moltissimo i muri parlanti muri pieni di curiosità sull’Italia, sulla sua storia, la sua cultura.
Per i bambini più grandi: cinema 7D, parco avventura, scuola guida e padiglione della scienza
Per i ragazzi più grandi c’è anche un cinema 7d, a ben sette dimensioni (con ingresso a pagamento a 2,50 €). L’Areavventura è un piccolo adventure park riservato ai bambini dai 6 anni in su, che potranno mettere alla prova le proprie abilità in questo percorso sospeso (ingresso a 4,50 €).
Gli appassionati di scienza non possono perdere Esperimenta, un padiglione dove grandi e bambini possono fare diversi esperimenti interattivi e scoprire di più sulle leggi della fisica, meccanica, ottica, idraulica, elettricità.
E mentre sei a Italia in miniatura, puoi approfittare anche delle lezioni di scuola guida per i tuoi ragazzi. Si tratta di un percorso di educazione stradale incluso nel biglietto del parco, per bambini dai 6 ai 12 anni. Su richiesta e a pagamento, viene rilasciata anche la patente di guida.
Visitare Italia in miniatura coi bambini: info utili
I nostri bimbi hanno 4 e 2 anni, la più grande si è divertita a passeggiare tra le miniature e a riempirci di domande.
A entrambi è piaciuto molto il percorso dedicato a Pinocchio.
Il più piccolo, nel pieno della fase esplorativa, è stato un po’ più difficile da gestire perché non poteva fare alcuni giochi e voleva entrare nelle aiuole delle miniature e toccare tutto!
Per salire su alcune attrazioni ci sono limiti di altezza, occorre essere più alti di 90 o 100 cm, perciò in alcune è salita solo Margherita (con grande disappunto di suo fratello, che le farà l’anno prossimo!).
Se hai bambini piccoli particolarmente attivi e che non stanno troppo fermi sul passeggino, forse meglio portarli dai 3-4 anni in su. Ad ogni modo il parco può essere girato tranquillamente col passeggino, che può essere lasciato all’ingresso di ogni attrazione.
Super consigliato per i bambini più grandi, che possono vedere in un colpo solo ciò che stanno studiando a scuola. Belli e interessanti anche i pannelli sulla storia d’Italia da leggere insieme, grandi e bambini.
Ci si trascorre tranquillamente una giornata, noi, con i bimbi ancora piccoli ad autonomia limitata, siamo stati fino all’ora di pranzo.
Dove mangiare a Italia in Miniatura a Rimini
All’interno del parco sono presenti diversi bar e ristoranti, che offrono anche proposte senza glutine e hanno seggioloni per i più piccoli.
Italia in miniatura: tutte le info utili
Gli orari d’apertura del parco a Rimini
D’estate il parco è aperto tutti i giorni, mentre da settembre l’apertura è riservata al weekend.
Biglietti, prezzi e convenzioni per visitare il parco
Italia in miniatura è convenzionato con Viviparchi e se hai la tessera puoi godere di uno sconto se vai con tutta la famiglia. Se non sei ancora abbonato puoi farlo con il nostro sconto VIVP23, trovi tutte le info su Viviparchi qui mentre qui puoi fare direttamente la tessera.
Dove si trova Italia in Miniatura e come arrivare
Italia in Miniatura si trova a Rimini in Via Popilia, 239, 47922
Raggiungere il parco è molto facile, perchè uscendo dall’Autostrada A14 Bologna-Ancona, basta uscire a Rimini Nord e seguire le indicazioni per Rimini, fino a che non si incontra il parco sulla sinistra.
In alternativa all’autostrada, si può percorrere la SS16 Adriatica, il parco si trova al km 197, a circa 5 km a Nord dal centro di Rimini.
Italia in miniatura è dotata di numerosi parcheggi, con un’area riservata anche ai camper (non attrezzata).
Mi chiamo Giulia Gardini e sono cresciuta mangiando piadina a tutte le ore e i cappelletti in brodo anche a Ferragosto e continuo a farlo ora con i miei bimbi.
Da quando sono nati i nostri tre figli, io e il babbo stiamo riscoprendo la nostra Emilia Romagna, a misura di bambino e partendo col camper in giro per l'Europa.
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Chi siamo
Eravamo in due, Francesco e Cristina, improvvisamente ci siamo trovati in quattro, quando nel 2012 sono nati Enrico e Giulia. Abbiamo capito che le nostre vite sarebbero cambiate, ma non volevamo rinunciare alla nostra passione: VIAGGIARE. Grazie ai nostri “piccoli” abbiamo capito che esiste sempre un viaggio giusto.
Mi chiamo Giulia Gardini e sono cresciuta mangiando piadina a tutte le ore e i cappelletti in brodo anche a Ferragosto e continuo a farlo ora con i miei bimbi.
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