Atterrati in Giappone abbiamo scelto di andare subito verso Sud, dopo le tappe a Nagoya, Takayama, Kanazawa e Osaka abbiamo iniziato a risalire verso Nord, direzione Kyoto. In treno è circa un’ora di viaggio, ma abbiamo deciso di fare una deviazione. Ci siamo fermati a Kinosaki Onsen, forse la tappa più bella del nostro viaggio: un piccolo paese con i salici piangenti, le stazioni termali e le sale giochi vintage. Qui vi consigliamo di affittare il Kimono, anzi per essere precisi lo yukata (abito prevalentemente estivo di solito di cotone, tradizionale giapponese. Viene indossato soprattutto, ma non solo, durante gli spettacoli pirotecnici, alle feste bon-odori e ad altri eventi estivi) e indossare gli geta (zoccoli di legno), per fare il giro dei sette bagni pubblici, immergendosi nell’acqua termale.
Dove si trova Kinosaki Onsen
Kinosaki Onsen si trova a sole 2,5 ore di treno da Kyoto e 3 ore di treno da Osaka. Da entrambe le città, potete prendere un treno espresso e scendere alla piccola stazione Kinosaki Onsen, dove sembra di essere tornati indietro nel tempo nel vecchio Giappone di oltre 1300 anni.
Le sorgenti termali a Kinosaki Onsen
Nella città sono sparse sette sorgenti termali, tutte raggiungibili a piedi. Ognuno ha il suo stile: alcune sono semplici vasche di acqua calda termale altre hanno grandi vasche all’aperto con cascate e vegetazione.
La maggior parte dei ryokan locali e di altri alloggi includono un biglietto che ti dà accesso a tutti e sette gratuitamente durante il tuo soggiorno.
In alternativa è possibile acquistare un pass giornaliero se non si pernotta.
Le regole degli Onsen a Kinosaki
Gli Onsen sono rigorosamente divisi: uomini e donne. Si entra completamente nudi e prima di entrare in vasca bisogna lavarsi accuratamente, troverete piccole docce con sgabelli, bagnoschiuma e shampoo.
Nessun divieto negli Onsen per chi ha tatuaggi. In passato erano molto rigidi, ora invece i tatuaggi non sono più legati alla yakuza, la mafia giapponese, ma sono diventato di uso comune, perciò, almeno qui ( a Tokyo e Kyoto per esempio sono più rigidi) è caduto questo antico divieto.
Tutti e sette gli stabilimenti balneari pubblici accettano persone con tatuaggi di qualsiasi dimensione, colore o forma.
All’ingresso devi toglierti le scarpe.
Porta con te una piccola borsa con un asciugamano grande, per asciugarti alla fine del bagno e uno piccolo da usare nel bagno o subito dopo.
Negli spogliatoi si trovano pettini, asciugacapelli e altri oggetti disponibili gratuitamente. Puoi lasciare i tuoi oggetti personali in un cesto (Usa un cesto di quelli capovolti: significa che sono puliti e disponibili.) o negli armadietti con la chiave.
I bambini possono entrare negli Onsen
A differenza delle nostre terme negli Onsen I bambini possono entrare liberamente.
I bambini più piccoli, fino 5-6 anni possono entrare anche con il genitore di sesso opposto, quando diventano più grandi bimbe con la mamma e bimbi con il papà.
Capita spesso di vedere scene con le mamme a mollo in acqua e i bimbi piccolissimi a bordo che giocano o si bagnano le punte dei piedini, non di più perché l’acqua è davvero calda.
I benefici degli Onsen
L’acqua degli Onsen è ricca di elementi naturali che il corpo assorbe durante il bagno e che aumentano la concentrazione di ossigeno nel sangue, migliorandone la circolazione.
Ovviamente più l’immersione nell’acqua calda allevia le tensioni muscolari e “scioglie” lo stress.
Quanto rimanere negli Onsen
Noi più che altro abbiamo osservato quello che facevano gli altri e ‘l’immersione non dura più di cinque minuti. In genere ci si siede sul bordo vasca immergendo solo i piedi e i polacchi e poi lentamente bagnandosi prima le gambe e poi il corpo si scivola in acqua fino al collo.
Dopo potete fare una doccia fredda o asciugarvi senza risciacquare l’acqua termale per prolungare i suoi benefici.
I sette Onsen di Kinosaky
Noi passeggiando per il paese abbiamo provato quattro onsen su sette, più l’Onsen del Ryokan, bello perché è privato e si può andare tutto insieme.
Il nostro preferito è stato il Goshono-yu, ma qui li trovate tutti e sette, così potete scegliere i vostri preferiti
Dove Dormire a Kinosaki Onsen
A Kinosaki se volete davvero vivere l’atmosfera bisogna dormire in un Ryokan, esperienza a prescindere da provare al meno una volta in Giappone. In genere nei nostri viaggi le soluzioni per dormire sono sempre abbastanza economiche, ma in alcuni casi vale la pena spendere di più. Noi abbiamo dormito nel Ryokan Mikuniya (guarda foto e prezzi e prenota direttamente su Booking)sulla strada principale.
Nel prezzo era compreso l’affitto dei Kimono, la cena Kaiseki (prevede molte pietanze servite in piccole porzioni, anche fino a 15 piatti diversi. ) in camera, l’onsen privato e l’abbonamento agli onsen pubblici.
Se invece volete una soluzione extra lusso, bellissimo, con terrazza sul fiume: il Ginka
Festa delle lanterne per chiudere l’estate a Kinosaki Onsen
Se come noi siete in viaggio in Giappone a fine agosto, cercate di far coincidere il vostro soggiorno a Kinosaki Onsen con la festa delle lanterne, perché è davvero un’esperienza emozionante. Il nostro Ryokan ci ha dato la lanterna da colorare e su cui scrivere i desideri, poi, dopo cena, siamo usciti e siamo andati lungo il fiume dove hanno montato la nostra lanterna su una base di legno e hanno acceso la candelina e noi abbiamo affidato i nostri desideri al fiume. Ai bimbi hanno regalato un sacchetto con dei dolcetti, abbiamo comprato una granita e fatto un giro per le sale giochi vintage e poi abbiamo assistito ai fuochi d’artificio.
La festa delle lanterne in genere è nelle ultime due settimane d’agosto (se riuscite a fare l’incastro sarà pura magia)
Se fate un viaggio in Giappone, Kinosaki Onsen è davvero una tappa consigliata, perché nonostante la bellezza di città come Tokyo e Kyoto, in questa piccola cittadina abbiamo respirato la vera atmosfera dell’antico Giappone e un pochino ci siamo sentiti per una sera veri giapponesi, come in un libro o in un film.
Basta una notte di soggiorno e un intero pomeriggio di relax ( anche con i bambini) e vi sentirete rigenerati.