Viviamo in Friuli Venezia Giulia elLa nostra è una Terra segnata profondamente dalle guerre e dal blocco comunista. Io e Alessandro abbiamo le famiglie che ricordano ancora con dolore l’esodo degl’istriani, genitori scappati in poche ore lasciando tutto. Parlando con i nostri ragazzi ci siamo accorti spesso che per loro è un mondo talmente lontano da non riuscire a capire fino in fondo i nostri racconti. Per fortuna sono nati nel nuovo millennio e i confini che conoscevamo noi per loro non esistono. Al posto del filo spinato e delle sbarre è sorta una bellissima ciclabile chiamata Transfrontaliera che avvicina due popoli e due nazioni.
Vivere al confine con la Jugoslavia
Per me è sempre stato naturale il senso di ansia quando si arrivava al confine con la Jugoslavia. Avevamo tutti il lasciapassare e ricordo le file al confine e i controlli dei militari, si entrava in terra comunista. I carrarmati erano posizionati rivolti all’Italia ma fare benzina, comperare carne, zucchero e sigarette era talmente conveniente che si oltrepassava il confine giornalmente. Ancora oggi abbiamo una tessera speciale per fare benzina con uno sconto in modo da incentivare le persone a non andare in Slovenia a fare il pieno.
Mi ricordo i sabati quando arrivavano le corriere provenienti da Nova Gorica con persone che venivano a comperare di tutto perché non avevano nulla.
Durante la guerra nell’ ex-Jugoslavia, negl’anni novanta, si sentivano risuonare i colpi di mitra tra le nostre splendide colline del Carso.
La pista ciclabile: Trasfrontaliera
Con la caduta dei confini e l’entrata in Europa della Slovenia anche gli ultimi muri sono caduti. Il reparto di ostetricia a Gorizia è stato chiuso e si partorisce in Slovenia. Dove correva il filo spinato adesso si è costruito una splendida ciclabile che da Gorizia arriva a Nova Gorica.
Si pedala tra colline e alberi che proteggono dal sole e a pochi metri oltre il confine è stato costruito un parco dove si trovano i dossi da saltare con le biciclette.
Si costeggia la ferrovia e il passaggio dei treni affascina sempre i ragazzi, ci si perde tra le viuzze che collegano i vari paesi e ci si può fermare a riposare o mangiare qualcosa senza difficoltà. Noi iniziamo il giro sempre dalla Piazza Transalpina da dove parte giornalmente il treno per il lago di Bled e si possono caricare anche le biciclette.
Davanti alla stazione, sull’ampia piazza, si può ammirare il mosaico che rappresenta metaforicamente l’esplosione del cippo che segnava il confine tra Gorizia e Nova Gorica.
Pedalare lungo la Transfrontaliera: regole importanti
In Slovenia non esiste l’obbligo del casco per i ciclisti anche se noi lo consigliamo fortemente. Sono molto severi però su due cose:
- bisogna avere con se sempre un documento d’identità anche per i neonati;
- effettuano il controllo dell’alcooltest anche ai ciclisti, attenzione perché la tolleranza è 0 e se vi trovano positivi al test scatta subito il sequestro della bicicletta e la multa che spesso deve essere pagata in contanti.
Se vi capita di andare a Gorizia non perdete l’occasione di pedalare sulla Transfrontaliera che ha sempre un grande fascino, una buona occasione per far conoscere il passato per un futuro migliore.
Post a cura di Cristina Famiglia in bici
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