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La Valle delle Sfingi: in Veneto un trekking misterioso

 

Se non avete mai visto una sfinge non occorre che prenotiate un volo per l’Egitto. Con un facile trekking per adulti e bambini vi portiamo alla scoperta della Valle delle Sfingi in Veneto. Le misteriose sculture naturali di roccia si trovano in una parte selvaggia del Parco Regionale della Lessinia, in provincia di Verona, e costellano una valle erbosa attorniata da boschi. L’atmosfera qui è magica in ogni stagione.



Un’idea per il weekend: per una gita in giornata oppure di due giorni (quando si potrà). In questo articolo trovate tutte le informazioni utili per ammirare la Valle delle Sfingi in Veneto, fare un bellissimo trekking fino al Rifugio Lausen e scoprire le particolarità del Territorio Veronese in cui si trova attraverso i sensi della vista e del gusto. Venite con noi nel Parco Regionale della Lessinia (Verona), dove tradizione, storia e natura incontaminata fanno da padrone.

 

Le Sfingi in Veneto: il mistero della Lessinia

bambino che fa trekking

 

La Valle delle Sfingi (un tempo chiamata Vajo del Brutto) è una piccola “città di roccia” che si trova in una valle erbosa nel Parco Regionale della Lessinia in cui sono presenti molti monoliti di roccia di forma simile alle sfingi egiziane. All’apparenza simili a sculture fatte dall’uomo, queste rocce sono in realtà opera della natura. Gli “scultori” qui sono stati in realtà gli agenti atmosferici che hanno eroso le litologie calcaree per secoli conferendogli questa caratteristica e strana forma finale.

 

Trekking alla Valle delle Sfingi in Veneto: info utili

Per raggiungere le sfingi in realtà non occorre necessariamente fare un trekking, ma una semplice passeggiata di circa 10 minuti senza particolari difficoltà con partenza vicina al centro del paesino di Camposilvano, in Lessinia. Ma per uno stile di vita più salutare è bene proseguire la camminata fino al Rifugio Lausen, una bellissima costruzione tipica dove assaggiare la cucina locale.

 

DIFFICOLTA’: T (facile)

DISLIVELLO: 150 metri

PASSEGGINO: da trekking. Preferibile zaino portabimbi o fascia porta bebè.

 

Trekking da Camposilvano al Rifugio Lausen: attraverso la Valle delle Sfingi

L’andata

Iniziando la passeggiata dal borgo di Camposilvano si seguono le indicazioni stradali per San Giorgio. Il sentiero, lasciandosi il borgo alle spalle, inizia sulla destra su strada sterrata. A darvi il benvenuto si vede già la prima sfinge: un monumento naturale di roccia di rosso ammonitico. Dopo 10 minuti di passeggiata si arriva nella valle delle sfingi così denominata per i tantissimi monoliti di rocce di rosso ammonitico che fanno venire in mente le sfingi egiziane.

Proseguendo si incontrano prima Malga Buse di sotto e poi una stele di pietra seicentesca. Salendo lungo il prato si arriva poi al baito di malga Buse di sopra. Dopo la malga ci si trova sulla dorsale del Sengio Rosso caratterizzata dalla Croce dei Norderi (elemento in rosso ammonitico a lato del percorso). Affiancando malga Norderi si arriva ad un crocevia dove, girando a destra si incontrano i cartelli che indicano il Rifugio Lausen. La strada ora è in leggera discesa e ci si trova a camminare tra lastre di rosso ammonitico. Seguendo i segnavia si raggiunge il rifugio.

Il ritorno

Dopo una rigenerante sosta al rifugio si scende su fondo cementato e al termine della strada si svolta a destra. Si cammina e si attraversa la contrada di Battisteri quindi ci s’immette sulla strada tenendo la destra. Si prosegue imboccando la prima stradina a destra in zona contrada Tecchie. Poi si prosegue prendendo la prima strada sterrata a sinistra tra muretti di pietra della Lessinia. Camminando si deve tenere la sinistra seguendo i segnavia CAI. Ora s’incontra una piccola salita tra i prati fino alla Croce del Gal dove si deve girare a destra. Ad un certo punto la strada da sterrata diventa asfaltata. A destra la contrada di Kunek. Si cammina su fondo asfaltato quindi proseguendo si trova prima un campeggio quindi il museo Geopaleontologico che merita una visita. Alla fine della strada si gira a destra e ci si ritrova a Camposilvano.

Punti di partenza per il trekking

Per incontrare camminando quasi subito le Sfingi si può partire dal borgo di Camposilvano prendendo la strada in direzione San Giorgio. Oppure si può anche percorrere il sentiero in discesa dal Rifugio Lausen per incontrarle dopo 45 minuti circa di camminata.

Dove parcheggiare

Si può tranquillamente parcheggiare lungo la strada dopo il centro del paesino di Camposilvano. Vicino alla partenza del sentiero c’è abbastanza ai bordi della carreggiata c’è abbastanza spazio per le auto.

Le coordinate precise per la partenza sono in Contrada Buse di Sotto: 45.63152085793708, 11.096088733721418.

La stagione migliore per questo trekking

Il Parco Regionale della Lessinia offre panorami stupendi in tutte le stagioni.

Mi sento di dirvi che però in piena estate, nonostante il clima qui sia montano e le temperature siano più miti rispetto all’afa della pianura, il sentiero non ha moltissime zone d’ombra. Per fare un picnic si può sostare all’ombra delle imponenti sfingi, oppure all’ombra di alcuni alberi che si incontrano lungo il sentiero.

In inverno, invece, non è raro incontrare la neve e quindi il trekking si può trasformare in una bellissima ciaspolata. Ma si può anche trovare una giornata con la nebbia che copre la valle. L’atmosfera diventa così ancora più affascinante e densa di mistero.

Se andate in autunno la Valle si tinge di tutti i toni dell’arancione, rosso e giallo trasformandosi in uno dei luoghi più belli in cui ammirare la magia del foliage in Veneto.

 

Dove mangiare vicino alla Valle delle Sfingi

1. Il Rifugio Lausen

Per gustare la cucina tipica e genuina della Lessinia vi consigliamo di arrivare a piedi al Rifugio Lausen il cui nome in cimbro significa “Casa dei buoi”. Si trova a 1220 mt s.l.m. ed è un posto luogo incantevole che dista pochi km da Velo Veronese. Da lì si può godere di un panorama dalla pianura Padana fino agli Appennini. Ad Est, oltre i Colli Euganei, spesso si può vedere Venezia e alle sue spalle svetta il Monte Carega, alto 2.259 mt.

Il rifugio è aperto tutti i venerdì, sabato e domenica nella stagione invernale e tutti i giorni nella stagione estiva. Controllate sul sito il periodo di chiusura stagionale.

Contatti:

2. Picnic tra le sfingi

Divertente è anche attrezzarsi per un picnic “fai-da-te” da consumare tra le sfingi. Lungo la strada per arrivare a Camposilvano fermatevi in un genere alimentari e fate il pieno di prodotti tipici da gustare all’aria aperta.

3. Agriturismo Camposilvano

Se fate il percorso inverso (cioè con partenza dal Rifugio Lausen) potete fermarvi ad assaggiare la cucina tipica in centro al borgo di Camposilvano all’Agriturismo Camposilvano. Non hanno un sito web ma potete prenotare al numero  045 783 5717.

Trovate tutte le informazioni su questo sito.

 

La Valle delle Sfingi in più di un giorno: notte in Rifugio

rifugio in lessinia

 

Se non avete mai trascorso una notte in mezzo alla natura incontaminata respirando aria, potete programmare di trascorrere una notte al Rifugio Lausen. Dormire in questa storica malga della Lessinia recentemente ristrutturata rispettando le sue origini antiche è molto suggestivo. Come in ogni rifugio che si rispetti dopo la cena serale si può avere un’accogliente stanza singola oppure si può vivere l’emozione di condividere una camerata. Il rifugio ha 22 posti letto: una camerata da 10 persone e 6 camere matrimoniali. Le stanze hanno tutte il bagno in camera e sono dotate di riscaldamento autonomo.

 

Cosa vedere vicino alla valle delle Sfingi

Museo Geopaleontologico

Il Museo Geopaleontologico di Camposilvano custodisce al suo interno molti reperti fossili e archeologici ritrovati soprattutto in Lessinia. Il museo originario, che oggi è un piccolo centro di documentazione dedicato ad Attilio Benetti, era stato da lui tanto desiderato e costruito negli anni Settanta. Il suo obiettivo era quello di valorizzare i numerosi reperti collezionati in tanti anni di ricerca in Lessinia.

Trovate tutte le informazioni sul museo nel loro sito web.

Il Covolo

La visita al Museo si può completare con il percorso molto corto che porta alla cavità del Covolo: una gigantesca grotta con ingresso semi-verticale che deriva da una cavità di grandezza più importante crollata tempo fa e che oggi è diventato il passaggio per accedere all’area.

 

 

Un altro trekking ricco di avventura e mistero adatto a tutte le stagioni è quello della spada nella roccia in Veneto. Se invece avete voglia di programmare altre gite in giornata nella provincia di Verona ecco i dettagli della nostro trekking con i bambini sul Monte Baldo.

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Chi siamo

Eravamo in due, Francesco e Cristina, improvvisamente ci siamo trovati in quattro, quando nel 2012 sono nati Enrico e Giulia. Abbiamo capito che le nostre vite sarebbero cambiate, ma non volevamo rinunciare alla nostra passione: VIAGGIARE. Grazie ai nostri “piccoli” abbiamo capito che esiste sempre un viaggio giusto.