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Il Lago Verde a Bardonecchia, gita a un’ora da Torino

Innumerevoli sono i paesaggi montani mozzafiato e le sue escursioni spettacolari del Piemonte, tra ma se cercate una destinazione che combina la bellezza naturale con la buona cucina non potete perdervi la passeggiata al Lago Verde di Bardonecchia (1830 slm). Situato nelle Alpi Cozie, questo lago cristallino è una meta ideale per una gita in famiglia, con un percorso di trekking adatto a tutti e la possibilità di concludere l’escursione con un verace pranzo al Rifugio Terzo Alpini.


Il percorso verso il Lago Verde di Bardonecchia

Per arrivare al Lago Verde, da Bardonecchia occorre proseguire con l’auto sulla strada per Melezet e Les Arnauds, fino alla frontiera italo-francese. Dopo, si continua sulla strada fino al parcheggio nelle Grange di Valle Stretta in prossimità dei rifugi Terzo Alpini e Re Magi, speculari l’uno all’altro.



Importante dire che in inverno non è possibile lasciare la macchina in questo parcheggio, ma in quello di Pian Del Colle. Da qui bisogna proseguire a piedi fino ai rifugi della Valle Stretta, lungo una strada sterrata. Questo aggiungerà all’escursione circa un’ora e mezza di tempo, e 310m di dislivello. In estate invece la medesima strada è percorribile fino a Grange di Valle Stretta entro le 10.30 del mattino poi viene chiusa e si può salire a piedi o si prende la navetta per un costo di € 5 a persona.

Qualunque sia il metodo scelto, il sentiero che conduce al Lago Verde comincia appena superati i rifugi, è ben segnalato e adatto anche ai bambini, con una lunghezza di circa 3,5 km e un dislivello di circa 300 metri.

La durata media per raggiungere il lago è di un’ora, ma il tempo può variare a seconda del ritmo di camminata e delle pause che si desidera fare per ammirare il paesaggio.

Paesaggio che da subito regala scorci meravigliosi grazie all’ampiezza della valle (nonostante si chiami Stretta) e alle montagne che la circondano (Monte Thabor, Guglia Rossa, Rocca Bernauda per citarne alcune).
Il sentiero si snoda attraverso un fitto bosco di conifere, che offre riparo dal sole estivo e regala un’atmosfera fresca e rilassante. Lungo il percorso, è possibile incontrare alcuni ruscelli e piccoli ponti in legno. I bambini si divertiranno a esplorare e a scoprire la fauna locale, come scoiattoli, farfalle e diverse specie di uccelli che popolano la zona.

Il Lago Verde: perché si chiama così

Dopo circa un’ora di camminata (anche meno se siete buoni camminatori), si giunge al Lago Verde, che appare come un gioiello incastonato tra le montagne.

Le sue acque cristalline e verdi riflettono il cielo e le cime circostanti, creando uno spettacolo naturale di rara bellezza. Il lago non è circondato da prati ma ci sono alcuni spazi dove è possibile fare un picnic, rilassarsi e godersi la vista. Non vi sono protezioni quindi se avete bambini piccoli, non perdeteli di vista. Il lago non è balneabile, date anche le fredde temperature anche in estate, ma nulla vieta di immergerci i piedi per rinfrescarli dopo la camminata.

Resta quindi solo un mistero da svelare…perché il Lago Verde si chiama così? La “colpa” è dei licheni e dei muschi che ricoprono la vegetazione che vive nel lago: tronchi e rami caduti nell’acqua chissà quanto tempo fa sono stati negli anni ricoperti con questa vegetazione, che dona all’acqua il suo peculiare colore smeraldino.

La tappa di ritorno: il pranzo al rifugio Terzo Alpini

Se decidete di svolgere questa passeggiata la mattina, potete decidere se fermarvi al lago portandovi dei panini o dopo una sosta ripartire in senso opposto alla volta del rifugio Terzo Alpini, situato all’inizio del percorso. Questo storico rifugio, costruito nel 1928 e gestito con passione dalla famiglia Novo, rappresenta un’istituzione per gli escursionisti della zona. La struttura è accogliente con tavoli in legno sia all’interno che all’esterno, un dormitorio con letti a castello e alcune camere.

Nonostante la vicinanza con la Francia (la Valle Stretta è un piccolo pezzo d’Italia in territorio francese), la cucina del rifugio è tipicamente italiana.

Il rifugio propone un menù che celebra la cucina tradizionale piemontese, con piatti preparati utilizzando ingredienti locali e genuini. Tra le specialità da non perdere ci sono la polenta concia (ai formaggi) o con spezzatino oltre a una vasta selezione di antipasti. Per concludere il pasto in dolcezza, il rifugio offre una selezione di dolci fatti in casa, come la crostata di mirtilli e il tiramisù, che conquistano tutti.

Consigli per la gita perfetta al Lago Verde a Bardonecchia

Sono consigli generali, ma valgono sempre

Scarpe da trekking: Indossa scarpe comode con una buona suola, poiché il sentiero può essere roccioso e irregolare in alcuni tratti.
Abbigliamento a strati: Le temperature possono variare molto in montagna, quindi porta una giacca leggera e indumenti tecnici. Non dimenticare una protezione per la pioggia.
Zaino leggero: Porta con te borraccia, uno snack energetico (frutta secca, barrette, cioccolata), crema solare e cappellino

Elena Marcon
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Elena Marcon, amante del buon cibo e del buon vino. Mamma di Arturo e organizzatrice seriale di gite in Piemonte e viaggi in tutto il mondo
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