C’era una volta un bambino di nome Augusto, la sua nonna era una grande appassionata di teatro e lo portava sempre con sé appena in città veniva allestito uno spettacolo, un anno per Natale (era il 1946) gli regalò un piccolo teatrino con il relativo corredo di marionette e da quel momento Augusto non potè più fare a meno di loro.
Comincia così la storia di una delle ormai pochissime famiglie di marionettisti ancora esistenti in Italia: i Grilli . Viaggiapiccoli è stato all’Alfa Teatro, di loro proprietà dal 1990, a cercare di scoprire tutti i segreti di quest’arte antica e complessa, ma dopo un’ora di chiacchierata con i fondatori Augusto e MariaRosa, coppia inossidabile nella vita e nella lavoro da oltre cinquant’anni, siamo usciti ancora più pieni di stupore e curiosità per l’enorme lavoro che sta dietro ad un’ora di spettacolo.
La storia di Augusto Grilli
Siamo partiti alla scoperta di questo mondo magico dal dietro le quinte, dove vengono gelosamente conservate alcune delle marionette che compongono la collezione accumulata in più di cinquant’anni da Augusto: la collezione Grilli include pezzi dal grande valore, collocabili all’interno di un arco temporale che parte dal XVIII secolo fino ai giorni nostri e viene continuamente incrementata da ulteriori acquisizioni.
Oltre a una nutrita serie di materiali appartenenti a celebri compagnie e famiglie piemontesi e italiane la collezione Grilli include pezzi da diversi Paesi nel mondo: Inghilterra, Francia, Germania, Cecoslovacchia, Turchia, India, Cina, Birmania, Stati Uniti. Un patrimonio di 26mila oggetti tra marionette, burattini, ombre, teatrini, scenari, costumi e oggettistica per gli spettacoli di teatro di figura è stato raccolto in 74 anni di storia dalla famiglia Grilli, prima da Augusto (che ne è anche sapiente costruttore) e da sua moglie Mariarosa (pittrice, scenografa, sarta, catalogatrice), e poi anche dal figlio Marco, che ha iniziato la sua carriera da burattinaio giovanissimo, e che ora ne continua la tradizione insieme alla sua famiglia, con uno sguardo al futuro con il Museo internazionale della marionetta di Torino (Mimat), nuovi spettacoli e laboratori di avvicinamento al teatro per i bambini.
Il mestiere del burattinaio
Ciò che ci colpisce particolarmente nel racconto del signor Augusto è che le marionette in Piemonte hanno una storia ben più antica di quella dei suoi più noti fratelli siciliani, i Pupi. Si hanno tracce storiche infatti di marionette nella nostra regione già nel Cinquecento poiché i più abili intagliatori lignei risiedevano proprio qui, mentre i Pupi compaiono sulla scena soltanto nel Settecento.
“Il nostro mestiere, quello del burattinaio, ha oltre 500 anni di storia alle spalle, e se si pensa che uno dei personaggi più famosi d’Italia, cioè Gianduja è nato a Torino… beh, direi che Riaffermare e riproporre quest’arte teatrale sia utile, necessaria e perché no, culturalmente importante”, ci dice Augusto.
Mentre parla il sig. Grilli apre sacchetti da cui emergono draghi, nobildonne ottocentesche, maschere tradizionali, figure dal sapore orientaleggiante e le accarezza con lo sguardo e con le mani, raccontando aneddoti e avventure con una passione che lo trasforma in quel bambino di 6 anni da cui tutto è partito.
Il Mimat, museo internazionale della marionetta
Attualmente le marionette sono visibili al grande pubblico solo virtualmente sul sito della compagnia, dove sono meticolosamente catalogate ma è in arrivo una grande novità: dopo quasi vent’anni di disuso e abbandono l’ex rettilario del Parco Michelotti di Torino, un luogo bellissimo sul fiume Po, verrà destinato alle attività teatrali e museali promosse dall’associazione, attraverso un articolato progetto di rifunzionalizzazione. Nascerà quindi il MIMAT, museo internazionale della marionetta e conterrà tutta l’intera collezione accumulata dalla famiglia Grilli in oltre cinquant’anni.
In sintesi: un museo con mostre temporanee e una collezione permanente, laboratori e un teatro delle marionette da 120 posti.
Per l’edificio, messo a bando dalla Città nell’ambito della complessiva riqualificazione del parco, si tratta di un ritorno alle origini. Qui, infatti, nel 1910, la Compagnia Fiandra aveva dato vita ad un teatro dove, oltre agli spettacoli di prosa si alternavano quelli con le marionette fino a quando, nel 1958, l’edificio fu trasformato come vetrina espositiva di rettili, all’interno dell’ex zoo.
Laboratori di avvicinamento al teatro e spettacoli
La famiglia Grilli ha una lunga esperienza anche di laboratori e di corsi propedeutici di avvicinamento al teatro, in cui in bambini lavorano sull’aspetto emozionale, logopedico, fonetico e ludico.
“I bambini imparano ad ascoltare e a condividere – spiega Marco Grilli – Il teatro è una scuola di vita, in cui ci si immedesima, si fanno parlare le marionette, si imparano ruoli e caratteri e di entra in contatto con la diversità”.
Per chi fosse interessato tutte le informazioni si trovano sul loro sito internet.
Sempre per i bambini, dal 29 gennaio 2022, l’Alfa Teatro è tornato ad ospitare le eccellenze artistiche più rappresentative del Teatro di Figura e Immagine a livello nazionale, con un fitto calendario di appuntamenti proposto alle famiglie dalla Compagnia Marionette Grilli: fiabe, racconti e storie divise tra 11 titoli in cartellone, dal teatro d’attore agli spettacolo di burattini, passando per pupazzi, ombre, marionette e pupi siciliani.
Tutti i sabati e le domeniche, l’Alfa Teatro diventa quindi un luogo di incontro e di condivisione della passione per il teatro, per i più piccoli, e non solo.