Un viaggio nella storia, un museo didattico e interattivo che racconta una delle pagine più nere del nostro passato. Accanto alla stazione di Borgo San Dalmazzo, cittadina a pochi chilometri da Cuneo, si trova il MEMO4345, un percorso multimediale dedicato alla memoria della Shoah e, in particolare, agli eventi che coinvolsero la comunità locale durante la Seconda Guerra Mondiale. Una riflessione sui grandi temi dell’umanità che coinvolge grandi e piccoli.
Perchè il MEMO4345 a Borgo San Dalmazzo
Il MEMO4345 si trova all’interno dell’ex chiesa barocca di Sant’Anna e offre ai visitatori un’esperienza immersiva e riflessiva sulla tragica storia degli ebrei deportati dal campo di concentramento locale tra il 1943 e il 1944.
Tra settembre 1943 e febbraio 1944, Borgo San Dalmazzo fu teatro di eventi drammatici legati alla persecuzione antiebraica. In questo periodo, 357 ebrei (334 stranieri e 23 italiani) furono arrestati e internati in un campo di concentramento situato nei pressi della stazione ferroviaria del paese.
Da qui, furono deportati principalmente verso il campo di sterminio di Auschwitz, dove la maggior parte trovò la morte. Questi eventi, a lungo dimenticati, sono oggi commemorati grazie a iniziative come il MEMO4345, che mira a mantenere viva la memoria e a promuovere la riflessione sui temi della Shoah e non solo.
MEMO4345: l’allestimento interno e il percorso espositivo
Il percorso espositivo è concepito per guidare i visitatori attraverso una serie di installazioni multimediali che illustrano gli elementi essenziali della Shoah in Europa, con un focus particolare sugli eventi locali.
Pannelli informativi, testimonianze video e documenti storici conducono il visitatore in un viaggio emotivo e informativo, offrendo una comprensione approfondita delle vicende che hanno segnato la comunità di Borgo San Dalmazzo. Una sezione speciale è dedicata ai ritratti dei “giusti” coloro che grazie al loro coraggio non esitarono a esporsi personalmente per salvare le vite di famiglie intere nascondendole ai rastrellamenti e dando loro un tetto e del cibo.
Potete muovervi liberamente nello spazio mi MEMO4345, vedere i filmati utilizzando il touchscreen, scoprire le storie di ciascuna famiglia in fuga, vivere insieme a loro la paura della deportazione ma anche il calore di chi si è prodigato per salvarli, ma se prenotate la visita guidata come abbiamo fatto noi, avrete il valore aggiunto di una spiegazione appassionata da parte di uno degli storici che ha contribuito alla costruzione di questo memoriale. Le visite sono comprese nel prezzo per il biglietto e durano circa 90 minuti.
MEMO4345
: la stazione e il treno della memoria
All’esterno del MEMO4345, nei pressi della stazione ferroviaria di Borgo San Dalmazzo, si trova un’area commemorativa all’aperto che completa il percorso di memoria.
Qui è collocato un vagone ferroviario originale, simile a quelli utilizzati per il trasporto degli ebrei deportati nei campi di sterminio. Questo simbolico “treno della memoria” rappresenta il tragico viaggio senza ritorno che tanti uomini, donne e bambini furono costretti a compiere.
Il memoriale è costituito da una piastra in cemento armato, un’ipotetica banchina di servizio ai vagoni merci; la piastra sostiene le venti sagome in piedi rappresentanti i sopravvissuti e le trecentotrentacinque lastre fissate a terra riportanti il nome di ogni deportato che non ha fatto ritorno dai campi di sterminio, sottolineando il ruolo fondamentale della stazione come punto di partenza della deportazione.
Un’opera di grande impatto che ancora una volta invita a riflettere sulla crudeltà dell’essere umano. Molto stimolante anche per i bambini, che affascinati dal treno, hanno voluto meglio comprendere cosa significhi essere deportati, strappati dalla propria patria e a i propri parenti per una destinazione ignota e, nella maggior parte dei casi, senza ritorno.
Consigliamo, prima di visitare MEMO4345, di introdurre i più piccoli all’argomento anche se vi possiamo rassicurare sul fatto che non ci sono immagini troppo crude o dure. Dal semplice racconto della guida, dalla narrazione dei fatti e dai filmati con pezzi teatrali ben recitati emerge la difficoltà di quei momenti e le grandi prove di forza che i nostri nonni e bisnonni dovettero affrontare. Di contro le riflessioni sui grandi temi del razzismo, della comunicazione politica, della paura del diverso invitano il visitatore a guardare se stesso nello specchio della storia affinchè tutto ciò non accada mai più.
E da qui l’accento sull’educazione alla cultura e alla capacità critica dei nostri figli che sono il futuro dell’umanità.
MEMO4345: attività didattiche
Oltre al percorso espositivo, il MEMO4345 offre diverse attività didattiche rivolte a scuole e gruppi organizzati. Tra queste, l’iniziativa “E se io fossi…?” mira a sviluppare l’empatia nei partecipanti, invitandoli a immedesimarsi nelle persone coinvolte negli eventi storici narrati.
Un’altra attività, “Scopriamo insieme il segreto dei giusti”, propone un’indagine sui “Giusti tra le Nazioni”, ovvero coloro che, a rischio della propria vita, hanno compiuto scelte coraggiose per salvare gli ebrei perseguitati.
Queste attività sono progettate per stimolare la riflessione critica e promuovere una comprensione più profonda delle dinamiche umane durante periodi di crisi.
Visitare il MEMO4345 rappresenta un’opportunità unica per approfondire una pagina dolorosa della storia locale e globale, riflettendo sulle conseguenze della discriminazione e dell’odio, e promuovendo una cultura di memoria e rispetto per le generazioni future.
MEMO4345: informazioni pratiche
Visite guidate: le visite guidate al MEMO4345 si svolgono il sabato e la domenica, con partenze al mattino alle ore 10:30 e al pomeriggio alle ore 14:30 e 16:30. La durata della visita è di circa 90 minuti, seguiti da 30 minuti di fruizione libera dello spazio.
- Quando: Orari variabili, consultare il sito ufficiale
- Dove: Via Vittorio Veneto 72, Borgo San Dalmazzo (CN)
- Info: Contatti: +39 0171 266080 | Sito web
- Costo: Intero €4, Ridotto per over 65, under 18 e studenti universitari, Gratis con Abbonamento Musei