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Mu-ch, il museo della chimica in nome di Primo Levi

Il mondo si scopre vivendo. E vivendo si impara anche ad amare  e a difendere il pianeta che ci accoglie e ci dà la vita.  E così anche la chimica: puoi capire come funziona la materia se  “la vivi”, se fai degli esperimenti, se tocchi con mano, sbagli e  riprovi, magari, perché no, divertendoti.  In un’epoca in cui sempre si più scuola e genitori parlano di materie Stem, a Settimo Torinese, comune alle porte di Torino, apre il Mu-Ch | Museo della Chimica. È il primo Museo interattivo d’Europa dedicato alla Chimica. E qui l’unica regola è imparare giocando. Vietato non toccare.



Il fascino di un museo della Chimica dedicato a primo Levi

Cominciamo dal luogo. Il Mu-ch  apre nell’ex Siva, la fabbrica di vernici in cui lavorò Primo Levi.

Il Mu-Ch – un’idea del Comune di Settimo Torinese e Fondazione Ecm, progettato dal Gruppo Pleiadi, realizzato da Ett, e finanziato dal Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane – nasce dalla volontà di creare un luogo che sia d’incontro e di scoperta.

“La nostra città è cresciuta grazie all’industria della chimica e questo museo nasce nel solco della valorizzazione del territorio- spiega  la sindaca di Settimo Torinese, Elena Piastra – E ha un forte valore simbolico: da un lato dimostra la capacità della città di investire nella rigenerazione urbana e dall’altro crea, attraverso la figura di Primo Levi, un ponte tra passato e future generazioni. Uno dei nostri obiettivi è infatti investire concretamente nella divulgazione scientifica”.

Non a caso, proprio all’ingresso, ti accolgono una tavola periodica in legno interattiva e una bilancia, che richiama la legge sulla conservazione della massa di Lavoisier: i due pilastri delle reazioni chimiche, insieme alla tavola periodica di Mendeleev, in cui sono racchiusi tutti gli elementi chimici presenti nell’Universo.

Il sistema periodico di Mendeleev, che proprio in quella settimana imparavamo laboriosamente a dipanare, era una poesia, più alta e solenne di tutte le poesie digerite al liceo

Primo Levi 1919-1987.

Visita al Mu-ch, museo della Chimica di Primo levi

Varcata la soglia, si entra  nella storia e fa un certo effetto. Già solo le scale sono meravigliose. Architettura liberty con vetrate colorate ( e c’è anche subito un esperimento sui colori i Light-Plin, con i dischi colorati). Ogni dettaglio è super curato, con particelle ed elementi chimici riprodotti in rilievo sul soffitto o disegnati per terra.

La mostra permanente ha 28 exhibit di Chimica ed esperimenti, analogici e digitali: un vero luna-park della chimica.

Tenete a bada i bambini, perché loro, una volta, entrati vedranno solo divertenti esperimenti da fare. E la parola divertente è una parola chiave, perché attraverso “lavagne magiche”, bolle di sapone”, palline da ping-pong che fluttuano nel vuoto, i piccoli visitatori scopriranno come è fatta la materia. E non solo, per esempio, potranno costruire da soli una vera pila di Volta…dovranno avere pazienza…ma sarà una scoperta incredibile che si rinnova ad ogni bambino che si cimenterà nell’esperimento .

L’esposizione è divisa in cinque zone dedicate a un argomento differente della Chimica ed è possibile approfondire attraverso esperimenti e installazioni interattive.

Prima Zona. La Chimica fisica, gli stati della materia e gas

Ecco il primo exibit, grazie alle palline di ping-pong ( che rappresentano gli atomi) in un grande cilindro di plastica , i bambini possono vedere e capire  come si agitano gli atomi a livello solido, liquido e gassoso. Secondo esperimento sul vapore acqueo e terzo alla comprimibilità dei gas.

Nella zona c’è anche un totem introduttivo per con tante informazioni e curiosità

Gli exibit di questa zona sono: Infogiochiamo- Solido-Liquido-gas, Airzooka e Gas comprimibili

 

Seconda Zona, l’elettrochimica

due bambine giocano al museo della chimica

Nella seconda zona si entra in una casetta dove è possibile “produrre” fulmini generati da una sfera al plasma …e disegnare su una lavagna magica con gli Uv, sfruttando le proprietà elettriche degli atomi e quando si esce si sale su una pedana e provare gli effetti degli elettroni sul corpo umano.

Gli exibit: Scarica di Jacob, Sfera al plasma, Van Der GHraf, Lavagna UV, Panca sonora, Pila di volta, Fotoelettrico , Tavolo tuch.

 

Terza zona, la chimica dei materiali

Alcuni elementi della zona due si intersecano nella zona tre, come atomi che formano molecole. Qui i bambini possono  sperimentare la forza di coesione e di adesione che si crea tra gli atomi e cosa queste forze possono generare. Ma possono scoprire anche  materiali innovativi come il Nitilon, un intermetallo capace di tornare alla forma in cui è stato prodotto se portato alla temperatura di 80 gradi, non a caso viene chiamato “metallo con memoria”.

Exibit: Viscosità – Bolle che salgono, Mega Bolla, pellico la di tensione, Tavole delle bolle geometriche, ferrofluido, Gallio Liquido, Nitilion al teatro

Quarta zona, la Biochimica, e le molecole

 

Qui dove si scoprono le molecole del dna e le molecole dell’acqua.  È la zona che i bambini ameranno di più, ci sono bolle giganti e bolle di tutte le forme.

Exibit: Uomo e acqua e Dna gigante

 

Quinta zona, le reazioni chimiche e il Chemical bar

menù bar della chimica

L’ultima zona è composta da un singolo grande exibit ed è dedicata alle reazioni chimiche. Ma la vera attrazione è il Chemical bar, un American-bar anni ’80, vengono servite reazioni chimiche.

Qui ci sono dei micro show di 10 minuti, sul modello laboratoriale, dove i bambini potranno provare a fare da soli delle scenografiche reazioni chimiche.

La Stanza Primo Levi

Grazie alla collaborazione con il Centro Levi, che ha appoggiato fin dall’inizio il progetto, è possibile visitare quello che fu l’ufficio di Primo Levi, allestito con video installazioni e alcuni panel per far conoscere la vita e l’opera del grande scrittore e chimico.

Il bookshop e sala lettura

La struttura ospita diverse sale, tra cui un Bookshop (piccolino, ma super interessante) e la Sala lettura con il Planetario.

Il C-lab

Oltre alla visita agli spazi espositivi,  i bambini possono  partecipare e laboratori e fare veri e propri esperimenti scientifici al C-lab, il laboratorio immersivo. Noi abbiamo costruito un vero vulcano e fatto scoppiare un palloncino solo con alcune piccole gocce di buccia d’arancia.

 

Le attività laboratoriali sono dedicate a specifici target d’età e trattano tematiche diverse legate alla scienza e alla chimica. La programmazione delle attività varia costantemente.

Gli Show scientifici

Gli show scientifici del MU-CH, che si tengono nella Sala Convegni mostrano le potenzialità della chimica… in modo spettacolare! Un susseguirsi di reazioni chimiche, in un crescendo dinamico e divertente.

Gli show scientifici si rivolgono a tutte e tutti i visitatori del MU-CH, senza limiti di età.

 

La nostra visita al Museo della Chimica di Settimo Torinese

Il Museo è ricco e ben organizzato, ma non è tanto grande. Secondo noi è un vantaggio, perchè i bambini appena entrati si fiondano a provare e toccare tutto. Faranno mille e mille bolle di sapone e si incanteranno davanti alla sfera al plasma che prdusce fulmini. Ma questo è solo il primo step. È il momento wow. Passata l’ “euforia chimica”, potranno rivedere i 28 exibit uno a uno e collegare il gioco alla conoscenza e alla scoperta. Ed è questo i lvero salto di qualità, il motivo per cui portare i bambini in un museo scientifico di nuova generazione.

Se dobbiamo scegliere tre exibit imperdibili:

– La Pila di Volta

– La lavagna a Uv

– Il bar con i cocktail chimici

Ma la scelta è davvero difficile: ogni eperimento, se fatto con attenzion, e ci insegna a capire meglio la vita e il mondo.

tavola degli elementi giante

Perché si chiama Mu-ch

“Much, vuol dire Museo della chimica, ma anche much, dall’inglese…cioè tanto, perché è un museo per tutti”, spiega Alessio, che con Lucio e tutta la squadra Pleiadi gestisce il museo.

Come arrivare al museo della Chimica di Settimo torinese

In auto: mettere sul navigatore , Via lenì, Settimo Torinese 84 e si arriva in 15 minuti dal centro. Vicino al museo c’è parcheggio con le strisce bianche.

Oppure in treno, da Porta Susa ci vogliono dieci minuti e la stazione dista dal museo un chilometro a piedi .Per chi ha bimbi piccoli c’è anche la navetta gratuita del Comune dalla stazione al Museo, che passa a ciclo continuo.

 

  • Dove:  via Lenì, 84 settimo Torinese
  • Orari, dal martedì al venerdì dalle 9 alle 19 (ultimo ingresso alle 17.30), sabato, domenica e festivi dalle 10, alle 19 (ultimo ingresso alle 17.30). Lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio e 15 agosto chiuso .
  • Info: 0118028759 o  segreteria@mu-ch.it
  • La visita al museo dura circa 1 ora e 45 minuti.
  • Biglietto:  fino a 4 anni gratis, dai 5 ai 12 anni 9 euro, sopra i 13 anni, 11 euro . Per le famiglie, il quarto biglietto ridotto è a cinque euro. Il laboratorio costa 9 euro e lo show 5
  • Consigliato prenotare su internet
  • Sito internet del museo

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