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Musei del Cibo a Parma: la nostra visita all’insegna del gusto

 

Abbiamo trascorso un weekend a Parma e il cibo è stato indubbiamente il filo conduttore, non solo perché abbiamo mangiato prelibatezze senza sosta, ma anche perché abbiamo visitato i Musei del Cibo di Parma e scoperto la Food Valley con i bambini.



I Musei del Cibo di Parma e la Food Valley

Parma e la sua provincia sono una terra ricchissima di eccellenze agro-alimentari, famose non solo in tutta Italia, ma esportate in tutto il mondo.

Qui si producono il Parmigiano, il prosciutto di Parma, il Salame Felino, il Culatello di Zibello, ma anche pomodoro, pasta di tutti i tipi, i vini delle colline e il fungo Porcino di Borgotaro. E allora come celebrare questi cibi e far conoscere a tutti la loro storia e le loro origini? Con un museo dedicato ad ognuno.

L’idea dei Musei del Cibo nasce nel 2000 e pian piano prende forma fino a vedere l’apertura dei vari musei. L’economia del territorio è fortemente legata al settore alimentare, hanno sede qui importantissime industrie che tutti conosciamo e che ogni giorno fanno arrivare tanti prodotti sulle nostre tavole.

Quando si visita una zona è bello e importante farlo a 360 gradi e sicuramente i Musei del Cibo permettono una full immersion nella cultura locale. 

Quali e quanti sono i Musei del Cibo a Parma

I Musei del Cibo di Parma sono 8, e l’ultimo, del fungo Porcino è stato inaugurato nell’estate 2022.

Ogni Museo è dedicato appunto a un’eccellenza del territorio e si trovano tutti a breve distanza l’uno dall’altro, nella nota Food Valley.

bimba guarda cartina

All’interno di ciascun Museo si può fare un vero e proprio viaggio nel tempo e nella storia, nella cultura di questa zona. Leggendo le didascalie e ascoltando le audio-guide abbiamo scoperto davvero tante cose che ignoravamo sulle origini di questi prodotti e come si intreccino tra loro e con altri. Quando al Museo del Prosciutto Margherita si è trovata davanti vari recipienti di sale, si è ricordata subito delle Saline di Cervia, ed è proprio anche da lì che arrivava un tempo.

I Musei non sono grandissimi, ma se si è curiosi, ci si può trascorrere delle ore intere, leggendo, guardando video osservando da vicino attrezzature, macchinari e oggetti legati a ogni prodotto.

Dove si trovano i Musei del Cibo: location d’eccezione

Ogni Museo ha la propria location, solo quello della pasta e quello del pomodoro sono nella stessa, ognuno su un piano diverso.

Una delle cose che ci ha più colpito, oltre a ciò che è esposto nei Musei, è proprio la scelta delle location: castelli, ex fabbriche, rocche in cui si respira il passato e la storia che trasuda dalle pareti.

sala allestita nella cantina del castello
Museo del Salame all’interno delle Cantine del Castello di Felino

Quando siamo arrivati alla Corte di Giarola abbiamo trovato tanti gruppi di amici che facevano pic-nic accanto agli attrezzi agricoli che usavano i nonni per coltivare il terreno e lavorare le materie prime e ci siamo immaginati come dovevano essere le feste lì un tempo.

Siamo stati nel Castello di Felino e abbiamo fantasticato anche di dame e cavalieri. Insomma, oltre a un viaggio nel mondo del cibo, ne abbiamo fatto un altro anche grazie ai luoghi che abbiamo visitato.

Il Museo del Prosciutto di Parma

Il Museo del Prosciutto di Parma si trova all’Ex Foro Boario – Via Bocchialini, 7 Langhirano.

antica salumeria

Alzi la mano chi non ha mai mangiato il Prosciutto di Parma! E la capitale del Prosciutto è Langhirano, un piccolo borgo che grazie al suo clima si è reso la culla di ideale per far nascere questo gustoso salume.

Il Museo è all’interno dell’Ex Foro Boario, una struttura di inizio 900 ristrutturata e ora adibita al museo. Il grande edificio, oltre a trovarsi in una posizione facile da raggiungere e vicina ai tanti prosciuttifici del paese, è anche un simbolo della vita economica di questa zona.

Visita al Museo del Prosciutto con i bambini

Questo è stato il primo dei Musei che abbiamo visitato e i bambini erano molto incuriositi. Più volte ho incrociato i loro sguardi interrogativi su tanti strumenti che non avevano mai visto, ed è stato divertente vedere cambiare i loro volti mano a mano che raccontavamo (non sanno ancora leggere!).

All’ingresso, grazie al comodo Qrcode, abbiamo fatto partire le audio-guide e anche queste hanno contribuito a rispondere alle loro tante domande! Margherita che ha 5 anni, ha trascorso un bel po’ di tempo davanti a un grande schermo touch dedicato interamente al prosciutto.

Noi abbiamo visitato il Museo in meno di un’ora e siccome era mezzogiorno, ci siamo fermati a pranzo nel ristorante adiacente.

Pranzo al Ristorante del Museo del Prosciutto

Se gli stomaci davanti a una parete di prosciutti brontolano, bisogna rispondere! Così ci siamo gustati un pranzo tipo al ristorante che si trova all’interno dell’Ex Foro Boario. Abbiamo deciso di visitare il Museo il giorno di Pasqua perciò abbiamo prenotato il giorno prima, ma è sempre comunque meglio prenotare per tempo per essere sicuri di trovare posto.

Abbiamo ordinato taglieri di affettati misti accompagnati da torta fritta, cappelletti in brodo e tortelli con il Parmigiano, tutto gustosissimo e anche il servizio è stato puntuale e cortese. Molto bello l’allestimento con i prosciutti appesi e una postazione in sala per il taglio del prosciutto al coltello (impossibile poi non ordinarlo!).

Se fai la card, a pranzo hai diritto a uno sconto mostrandola.

Il Museo del Culatello di Zibello

Il Museo del Culatello si trova presso l’Antica Corte Pallavicina – Str. Palazzo Due Torri, 3 Polesine Zibello

bici del norcino

Foto di Luca Rossi

Un altro Museo dedicato al maiale e al re dei suoi prodotti: il Culatello. All’interno del percorso è possibile ammirare anche una grande collezione di cartoline illustrate dedicate all’animale.

Ci sono diversi approfondimenti sul maiale nero e l’allevamento dei maiali allo stato brado, sulla figura del norcino, citazioni di personaggi famosi e un’incredibile galleria di Culatelli (tornerà l’acquolina in bocca!).

Anche qui sono presenti postazioni touch interattive, coinvolgenti soprattutto per i piccoli visitatori.

Il Museo del Salame di Felino

Il Museo del Salame di Felino si trova al Castello di Felino – Strada al Castello, 1 Felino

Appena parcheggi resti incanto dal panorama, poi sali e ti trovi davanti questo maniero e resti affascinato ancora di più. Il Museo del Salame è allestito nelle cantine del castello e l’ambiente è davvero suggestivo. La visita è organizzata in cinque sezioni. Ci siamo fermati ad osservare le antiche cucine con il grande camino, gli strumenti del norcino e il suo cappotto e la bicicletta con cui si spostava da una casa all’altra per la macellazione.

Il Museo del Vino a Sala Baganza

Il Museo del Vino si trova alla Rocca Sanvitale in Piazza Gramsci – Sala Baganza 

anfore per vino
Foto di Luca Rossi

Altro Museo allestito in una location suggestiva, le cantine della Rocca di Sala Baganza. Dopo un escursus dedicato all’archeologia, il percorso prosegue dedicando attenzione alla pianta della vite, alla vendemmia e si scende anche nella ghiacciaia rinascimentale, che regala un’esperienza ancora più coinvolgente. Viene dedicato spazio anche ai mestieri legati al vino. Qui si possono conoscere anche tutti i segreti e la storia del cavatappi.

Anche in questo Museo c’è uno schermo touch ed è possibile concludere la visita con una degustazione.

Il Museo della Pasta

Il Museo della Pasta si trova presso la Corte di Giarola – Strada di Giarola 11, Collecchio

bimbo osserva vari cereali
Il Museo della Pasta è  uno di quelli che ha affascinato di più i nostri bambini, probabilmente perché è un piatto che portiamo tutti i giorni in tavola e che conoscono bene. Appena entri ti trovi davanti un chicco gigante ed è da qui che parte il percorso. Si scopre come viene lavorato e soprattutto macinato, ci sono varie miniature di mulini e un mulino a pietra.

C’è una parete con la pasta stesa ad asciugare e un’altra piena di rotelle che servono per tagliarla, attrezzo che i bimbi hanno già visto nei cassetti della cucina, magari della nonna.

C’è un’intera parete con tantissimi stampi per i diversi tipi di pasta, dalla farfalla allo spaghetto, passando per le stelline. Ma soprattutto ad accompagnarci in questa visita c’era la voce di Parmigiana Jones, la mascotte dei Musei, che ha coinvolto tantissimo i bambini, che dovevano trovare la sua immagine lungo il percorso per far partire l’audio. Ultima tappa: il ruolo della pasta nell’alimentazione, oltre che nella cultura, nell’arte e nella gastronomia, utile per trarre tanti spunti di riflessione.

Il Museo del Pomodoro

Il Museo del Pomodoro si trova presso la Corte di Giarola – Strada di Giarola 11, Collecchio

macchina pubblicitaria pomodoro

Sempre alla Corte di Giarola si trova il Museo del Pomodoro, nel piano inferiore. E anche questo è stato uno dei Musei più apprezzati dai piccoli visitatori, che sono stati accolti da un mega pomodoro. Anche qui avevamo ad accompagnarci una mappa e la voce di Parmigiana Jones che ci ha raccontato dell’origine del pomodoro, di come sia arrivato in questa zona e della sua lavorazione e conservazione.
Bella l’auto pubblicitaria con un grande tubetto di concentrato di pomodoro, le scatole di latta stampate e gli apriscatole di tantissime forme diverse.

Il Museo del Parmigiano Reggiano a Soragna

Il Museo del Parmigiano Reggiano si trova presso la Corte Castellazzi – Viale dei Mille a Soragna 

vasche per il parmigiano
Foto di Musei del Cibo

Il Museo è ospitato presso la Corte Castellazzi, con la sua casa colonica con la stalla, il fienile e il caseificio circolare realizzato nel 1848 e attivo fino agli anni Settanta del Novecento. All’interno sono esposti tantissimi oggetti, immagini d’epoca e strumenti per la lavorazione del formaggio. Lungo il percorso si scopre come veniva e come viene prodotto il formaggio, la stagionatura e il ruolo del Consorzio per garantirne la massima qualità.

Qui puoi scoprire anche la storia della grattugia e divertirti nei punti touch interattivi dislocati all’interno del Museo.

Il Museo del Fungo Porcino di Borgotaro

Il Museo del Fungo Porcino si trova presso la Stazione Ferroviaria di Borgotaro – Piazzale Marconi 16, Borgotaro

Il Museo del Porcino ti permette di fare un viaggio nel mondo dei funghi, partendo dal bosco, scoprendo come avviene la raccolta, la lavorazione e come viene usato in cucina e interpretato dal punto di vista culturale.

Bambini ai Musei del Cibo con Parmigiana Jones

I nostri bambini hanno tutti meno di cinque di anni e non è ancora facilissimo coinvolgerli nella visita ai Musei. Ma ai Musei del Cibo si sono davvero divertiti: hanno osservato, ascoltato, in alcuni casi toccato e scoperto tantissime cose.

Più i bambini sono grandi, più è interessante. Sicuramente la presenza della mascotte Parmigiana Jones aiuta a rendere tutto più coinvolgente. Si tratta di un leprotto posto in una serie di adesivi all’interno dei musei (al momento in quello della pasta e del pomodoro) che i bambini devono trovare grazie all’aiuto di una mappa che viene consegnata loro all’ingresso. Una volta trovato e inquadrato il QR code, parte l’audio che racconta loro ciò che stanno vedendo, aiutandoli e guidandoli all’interno del percorso.

bimba con mappa

I bambini più grandi, facendo il biglietto famiglia ricevono anche anche il museo quiz: per mettere subito alla prova le nuove conoscenze appena acquisite!

I nostri bimbi ancora non leggono da soli, ma si sono comunque divertiti ad ascoltare e anche nei punti con gli schermi touch, semplicemente osservando le tante immagini dedicate al protagonista di ogni museo (non sono presenti in tutti però).

Eventi e laboratori per bambini ai Musei del Cibo

Un altro aspetto fondamentale per rendere la visita ancora più apprezzata dai bambini è il loro coinvolgimento in eventi e laboratori. Ne vengono organizzati quasi ogni settimana e vengono sempre segnalati anche nelle nostre agende del weekend. Sono gratuiti (ma su prenotazione).

Musei del Cibo: info utili per organizzare la visita

Orari di apertura

I Musei del Cibo sono solitamente aperti il sabato, la domenica e i festivi, mentre nei giorni feriali aprono su appuntamento. Alcuni fanno orario continuato, altri chiudono nella pausa pranzo, trovi tutti gli orari sul sito ufficiale dei Musei del Cibo. Quasi tutti aprono dal 1 marzo all’8 dicembre (tranne quello del Culatello che apre dal 1 febbraio al 30 dicembre dal martedì alla domenica).

Per quanto riguarda l’organizzazione della visita, noi abbiamo visitato 2 Musei un giorno e altri 2 un altro giorno, perchè i nostri bambini non hanno grande autonomia, ma le strutture molto vicine tra loro e volendo, si riesce a visitare tutto anche in una giornata.

Si può entrare con il passeggino, ma in alcuni casi, come il Castello di Felino e il Museo del Vino, occorre scendere tante scale e in questo caso, meglio portare i bambini in marsupio.

Audioguide  e contenuti accessibili

Oltre alla guida di Parmigiana Jones, in tutti i musei è possibile scaricare gratuitamente le audioguide in diverse lingue, tramite il sito o il qr code. E’ disponibile anche una guida in lis.

Ristoranti dei Musei del Cibo

Oltre al Ristorante all’interno del Museo del Prosciutto, è possibile pranzare anche al ristorante della Corte di Giarola e sono allestiti anche degli shop.

Musei del Cibo a Parma: quanto costa il biglietto

I Musei del Cibo sono 8 e per visitarli tutti esiste una formula molto conveniente: una card valida un anno solare che permette di visitarli tutti (una volta ciascuno) anche in momenti diversi. Il costo è di 12 euro a tessera e da diritto anche a una serie di sconti in ristoranti convenzionati.

Se vai con la famiglia esistono pacchetti per entrare nei singoli musei a 10 € a nucleo famigliare, oppure se hai la tessera Viviparchi puoi acquistare i biglietti con tariffe agevolate (se vuoi iscriverti a Viviparchi puoi utilizzare il nostro codice sconto VIVP24).

Potrebbero interessarti anche gli altri musei in Emilia Romagna per bambini.

 

Giulia Gardini
Giulia Gardini
Mi chiamo Giulia Gardini e sono cresciuta mangiando piadina a tutte le ore e i cappelletti in brodo anche a Ferragosto e continuo a farlo ora con i miei bimbi. Da quando sono nati i nostri tre figli, io e il babbo stiamo riscoprendo la nostra Emilia Romagna, a misura di bambino e partendo col camper in giro per l'Europa.
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Chi siamo

Eravamo in due, Francesco e Cristina, improvvisamente ci siamo trovati in quattro, quando nel 2012 sono nati Enrico e Giulia. Abbiamo capito che le nostre vite sarebbero cambiate, ma non volevamo rinunciare alla nostra passione: VIAGGIARE. Grazie ai nostri “piccoli” abbiamo capito che esiste sempre un viaggio giusto.

Giulia Gardini
Mi chiamo Giulia Gardini e sono cresciuta mangiando piadina a tutte le ore e i cappelletti in brodo anche a Ferragosto e continuo a farlo ora con i miei bimbi. Da quando sono nati i nostri tre figli, io e il babbo stiamo riscoprendo la nostra Emilia Romagna, a misura di bambino e partendo col camper in giro per l'Europa.