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Museo della stampa Mondovì, viaggio tra torchi, tipi e inchiostro

Siamo abituati alla velocità, all’infallibilità, al fare e disfare in un attimo, tanto tutto è possibile, tutto è migliorabile, tutto è automatizzato. Eppure, non è sempre stato così. C’è stato un tempo in cui ogni scelta andava ponderata, un errore costava caro. Pensiamo ai libri, alla stampa a caratteri mobili, ai primi incunaboli. Abbiamo visitato il Museo della Stampa a Mondovì. E siamo tornati indietro nel tempo. Lo sapevi che a Mondovì è stato stampato il primo libro del Piemonte e non tanto dopo la prima stampa di Johannes Gutenberg. Lo diciamo subito: ai bambini è piaciuto moltissimo, hanno scoperto un mondo che per loro è lontanissimo e affascinante e alla fine della visita hanno stampato il loro nome su un poster come veri tipografi.



Un po’ di storia del museo Civico della stampa di Mondovì

Il museo della stampa di Mondovì si trova nel quartiere Piazza, a pochi passi da piazza Maggiore, si percorre via Vico, si svolta a destra e si arriva in piazza d’Armi e si arriva a Liber, il museo civico della stampa di Mondovì, che occupa il pian terreno di quello che nel ‘800 era il Convento delle Orfane, nelle stanze si possono vedere ancora indizi di questa vita, canali e di scolo dove le ragazze imparavano le tinteggiature o i soffitti anneriti. Ma perché nasce qui? Mondovì ha il primato di aver stampato primo libro a caratteri mobili di tutto il Piemonte nel 1472. Si tratta del “De institutione confessorum” (detto anche «il confessionale») del domenicano S. Antonino, stampate grazie al lavoro di Baldassarre Cordero e dello stampatore Antonio di Mattia di Anversa. In realtà, anche Savigliano stampò un libro nello stesso anno, ma la tipografia di Mondovì, che sorgeva sulle sponde dell’Ellero, mise il timbro con la data, Savigliano no: primato certificato a Mondovì (che vanta anche il primato di aver stampato la prima edizione illustrata delle favole di Esopo).

E proprio nella prima sala, ad accogliere i visitatori, c’è la prima pagina della Bibbia delle 42 linee il primo stampato da Gutenberg nel 1445 che sembra ancora un libro scritto a mano (gotico) e la prima pagina del libro stampato a Mondovì, già in stile tondo romano, più mitteleuropeo. Da qui inizia il viaggio, tra il suono di torchi e presse.

La nostra visita al Museo della stampa di Mondovì

museo stampa mondovi

A richiesta all’entrata, con un piccolo sovrapprezzo danno ei tablet per ottenere una visita guidata scannerizzando i QR code, ma noi abbiamo optato per la visita guidata ( e la consigliamo, guida docilissima con i bambini e molto preparata) . Siamo partiti dai primi libri stampati, ai primi modelli di macchine tipografiche a torchio, siamo passati per la Linotype (he compone e giustifica automaticamente ciascuna linea di caratteri del testo. Inventata nel 1881) che ha riscosso grande successo, non a caso è stata definita “l’ottava meraviglia” da Thomas Edison, per arrivare alle macchine tipografiche per la stampa artistica  e alle moderne matrici per stampare i giornali. Durante la visita i bambini possono toccare le macchine e le matrici di piombo, girare attorno a torchi e presse per guardare e capire con i loro occhi. Mascotte di tutta la visita, la figura di Baldassarre Cordero , vestito di rosso, che accoglie i visitatori e li accompagna tra le varie sale.

Durante la visita, macchine originali, video olografici, video interviste, postazioni interattive. Segnaliamo le macchine utilizzate da Don Bosco nella prima scuola per tipografi e la pianocilindrica storica che pubblicò il primo numero della Gazzetta del Popolo.

 

La visita guidata nelle sei sale del museo, che ospita la più completa raccolta pubblica di macchine per la stampa d’Italia, è durata circa 40 minuti.

 

I laboratori al Museo della stampa di Mondovì

Liber propone diversi laboratori per bambini della scuola di infanzia e delle elementari e per i più grandicelli, scuole elementari e medie. Noi abbiamo provato l’Antica Stamperia. Dopo la visita al Museo abbiamo sperimentato la tipografia tradizionale nei suoi vari momenti di lavorazione.

I bambini muovendosi tra i banconi di caratteri della Tipografia Belloni hanno scelto una parola da comporre, scelto nelle cassettiere le lettere a una a una, hanno allineando i tipi di piombo sul compositoio (rigorosamente a testa in giù e questo li ha affascinati moltissimo) e completa to il lavoro inchiostrando una forma di stampa che raffigura una mongolfiera di caratteri. Da soli poi hanno stampato la loro pagina con il torchio.

museo stampa mondovi

Il Museo Civico della Stampa e i laboratori sono accessibili a persone con disabilità motoria. Ogni esperienza didattica del museo è pensata secondo logiche inclusive e accessibili.

 

Controllare sul sito le date dei laboratori e prenotare.

 

Informazioni pratiche sul museo della stampa di Mondovì

Il museo civico della Stampa è aperto: venerdì orari  14:00 – 18:00 (ultimo ingresso ore 17:00) e sabato, domenica e festivi > 10:00 – 19:00 (ultimo ingresso ore 18:00)

Il museo è visitabile in autonomia.
La visita guidata è disponibile, su prenotazione, il sabato, la domenica e nei festivi alle ore 11:00, 15:00, 17:00. È

L’ingresso è da Piazza d’armi 2/E.
L’accesso per persone con disabilità è da Via Baluardo Emanuele Filiberto 20.

Info etc: info@museostampamondovi.it | +39 334 7059307| sito

Si può chiedere all’ingresso un TABLET + € 2,00, ma noi consigliamo la visita guidata ( + 3 euro) . Anche perché ci sono i pacchetti famiglia. Pacchetto famiglia base: minimo 3 persone: ingresso omaggio per un bambino (6-14 anni) e pacchetto famiglia con visita guidata: minimo 3 persone: ingresso con visita guidata omaggio per un bambino (6-14 anni).

 

 

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Eravamo in due, Francesco e Cristina, improvvisamente ci siamo trovati in quattro, quando nel 2012 sono nati Enrico e Giulia. Abbiamo capito che le nostre vite sarebbero cambiate, ma non volevamo rinunciare alla nostra passione: VIAGGIARE. Grazie ai nostri “piccoli” abbiamo capito che esiste sempre un viaggio giusto.

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