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Visita al Museo Van Gogh Amsterdam con i bambini

Se vai ad Amsterdam, non puoi non vedere il Museo Van Gogh, ma è un museo a misura di bambini? Abbiamo provato a visitare il museo con due ragazzini, testando anche il materiale per i bambini più piccoli. Ecco i nostri consigli su come  organizzare al meglio la vostra visita al Museo Van Gogh di Amsterdam con i bambini.



Pianifica la tua visita al museo Van Gogh di Amsterdam

Il museo è aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 18:00, con orari prolungati fino alle 21:00 ogni venerdì. Questi orari possono variare durante l’anno, quindi è consigliabile verificare sul sito ufficiale prima di partire.

Acquisto dei biglietti al Museo Van Gogh

Per evitare lunghe code, è altamente consigliato acquistare i biglietti online in anticipo (contolla la disponibilità sia di GetYour Guide, che su Tiquest perchè si esauriscono facilmente)  I biglietti includono l’accesso sia alla collezione permanente che alle mostre temporanee. I bambini fino a 17 anni  in combinazione con gli adulti non pagano. È necessario prenotare una fascia oraria specifica per l’ingresso. Vi consigliamo di prenotare le prime fasce orarie dalle 9 alle 9.45, perchè c’è molta meno gente, dopo le 10,30 iniziano ad arrivare i gruppi organizzati con le guide e soprattutto se avete bambini il museo diventa invivibile.

Come arrivare al Museo Van Gogh

museo van gogh Il museo si trova in Museumplein 6, 1071 DJ Amsterdam, facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici. Le linee di tram 2, 5, e 12 fermano a Van Baerlestraat, a pochi passi dal museo. In alternativa, è possibile raggiungere il museo in bicicletta o in auto, anche se il parcheggio in centro città può essere limitato e costoso

Cosa vedere  al Museo Van Gogh con i bambini in ogni Piano

Il Museo Van Gogh è organizzato in maniera cronologica e tematica, permettendo ai visitatori di seguire l’evoluzione artistica di Van Gogh attraverso i vari periodi della sua vita.

Primo piano: autoritratti

autoritratto van GoghIl primo incontro con l’artista è faccia a faccia. Si può guarda Van Gogh negli occhi, come lui guardava se stesso allo specchio quando si dipingeva.  Se si presta attenzione si vede che a volte il colore degli occhi cambia, è un modo per speriemntare i colori. Qui si trovano alcuni dei più famosi autoritratti di Van Gogh, come quello con il cappello di paglia. Questo piano introduce il visitatore al modo unico con cui l’artista vedeva se stesso e il mondo intorno a lui.

Quindi  si  può esplorare l’inizio del viaggio artistico di Van Gogh, con opere come “I Mangiatori di Patate” che mostrano la sua attenzione per la vita rurale e la sua grande passione per il mondo contadino. Questo amore viene coltivato negli anni e in motli dipinti, Van Gogh vede una similitudine tra la fatica della cita contadina e il suo dipingere.

Qui si possono vedere anche le opere di Van Gogh al microscopio, per cogliere la tecnica dei colori e delle pennellate.

museo van gogh

Secondo Piano: Il periodo di Parigi e l’influenza giapponese

In questo piano, scoprirete l’influenza delle stampe giapponesi su Van Gogh, visibile in opere come la “Cortigiana giapponese”.

E troverete i  “Girasoli”, una delle sale più iconiche, dove si può ammirare la serie dei girasoli, con la loro esplosione di colori e vita. Il dettaglio che ci ha colpito è che a prima vista i fiori sembrano scintillanti e ti abbagliano, ma se guardi bene alcuni stanno appassendo, perchè Van Gogh amava dipingere le cose usate e usurate come la vita.

ragazzina guarda i girasol idi Van Gogh

Terzo Piano: Ultimi Anni

Arrivati all’ultimo piano troverete alcune delle opere più drammatiche e toccanti di Van Gogh, come “Wheatfield with Crows” e “Almond Blossom”. Queste opere riflettono la complessità delle sue emozioni negli ultimi anni della sua vita.

Esplorate le ultime opere di Van Gogh, incluse quelle dipinte durante il suo soggiorno a Auvers-sur-Oise, poco prima della sua morte.

Van Gogh museo ragazzo guarda mandorlo in fiore

A noi è piaciuto molto il ramo di mandorlo in fiore, Van Gogh realizzò “Almond Blossom” come regalo per la nascita di suo nipote, Vincent Willem, figlio di suo fratello Theo. Il dipinto è un simbolo di nuova vita e speranza, in quanto i mandorli fioriscono all’inizio della primavera, simboleggiando la rinascita. Con questo quadro si chiude il cerchio della visita, iniziata con Vincet che si trasferisce a Parigi dal ftìratello Theo, a cui era molto legato. Il regalo simboleggiava non solo la gioia per la nascita del nipote ma anche il profondo legame familiare.

L’audioguida nella spiegazione di questo quadro racconta anche come è nato il museo.

l Museo Van Gogh di Amsterdam è stato inaugurato ufficialmente il 2 giugno 1973. L’idea di creare un museo dedicato a Vincent Van Gogh nacque grazie alla determinazione della famiglia Van Gogh, in particolare del fratello minore di Vincent, Theo, e successivamente del figlio di Theo, Vincent Willem Van Gogh.

Storia della Fondazione del Museo Van Gogh

museo van Gogh amsterdam con i bambinDopo la morte di Vincent nel 1890, gran parte delle sue opere rimase in possesso di Theo. Quando anche Theo morì, poco dopo Vincent, la collezione passò alla moglie di Theo, Johanna Van Gogh-Bonger, che si dedicò con passione alla promozione dell’opera del cognato. Dopo la sua morte, la collezione fu ereditata dal figlio, Vincent Willem, che nel 1962 fondò la Vincent Van Gogh Foundation e donò l’intera collezione allo Stato olandese, a condizione che fosse conservata in un museo appositamente dedicato.

Costruzione e sviluppo

Il museo fu progettato dall’architetto olandese Gerrit Rietveld, uno dei principali esponenti del movimento De Stijl. Il design di Rietveld era caratterizzato da linee semplici e spazi aperti, creando un ambiente ideale per esporre le opere di Van Gogh. Negli anni, il museo è stato ampliato con l’aggiunta di un’ala progettata dall’architetto giapponese Kisho Kurokawa, completata nel 1999, per ospitare esposizioni temporanee.

La collezione

Il Museo Van Gogh ospita la più grande collezione al mondo di opere di Vincent van Gogh, con oltre 200 dipinti, 500 disegni, e 750 lettere. La collezione comprende alcune delle opere più iconiche dell’artista, come “I Girasoli”, “La Casa Gialla”, “Il Seminatore” e molti autoritratti, oltre a una vasta gamma di disegni e lettere che offrono un’intima visione della sua vita e del suo processo creativo.

Il museo non è solo un luogo espositivo ma anche un centro di ricerca e conservazione, continuando a promuovere la conoscenza dell’opera di Van Gogh in tutto il mondo​

Attività al museo Van Gogh di Amsterdam per bambini

van goghPer i bamini Al desk “Family”, potrete richiedere una “caccia al tesoro” per i bambini più piccoli e una “checklist” per i più grandi, come i dodicenni. Entrambi sono in inglese

Dopo le 10 un altoparlante annuncia laboratori per bambini a vari piani. Anche queste in inglese

I nostri consigli per visitare il Museo Van Gogh di Amsterdam con  bambini

Ed ecco i nostri consigli su come rendere la visita del museo Van Gogh  davvero a misura di piccoli.

Per evitare la folla,  visitate il museo la mattina presto, sceliete gli slot tra le 9 e le 9.45.

Se siete interessati a vedere le opere principali con meno persone intorno, potreste considerare di iniziare la visita dall’ultimo piano e scendere, è un po’ strano, come vedere un film al contrario, ma può avere un senso.

audioguiida museo van gogh-amsterdam-Prendete l’audioguida c’è anche in italiano e scegliete il percorso dei capolavori più importanti, dura solo 45 minuti ed è un tempo perfetto per mantenere alta l’attenzione dei bambini/ragazzi. Certo non vedrete tutte le opere esposte, ma sicuramente le più belle.

All’uscita trovate due libri in Italiano, uno per ragazzini con giochi e informazioni sulle opere e uno per i bambini più piccoli, con la storia di Camille Roulin, il figlio di Joseph Roulin, un postino di Arles e un caro amico di Van Gogh (all’interno del museo c’è Portrait of Camille Roulin, aveva circa 11-12 anni al momento in cui fu dipinto).

Entrambi sono molto belli e aiuteranno i bambini una volta tornati a casa a rafforzare informazioni scoperte ed emozioni vissute durante la visita.

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