Continua il viaggio di Federica nelle Marche, dopo la tappa a Fermo e la Cavalcata dell’Assunta questa settimana Sossupermamma ci porta in un paesino unico: l’ombelico del Piceno:Cossignano.
Mi chiamo Federica sono nata a luglio del 1982, sono sposata dal 2010 con Stefano, sono mamma di 3 nani – nomignolo con cui chiamo sempre i miei bambini – Luca, Elena ed Alessandro. Loro sono la mia gioia e a volte anche la mia disperazione, ma nonostante tutto sono la mia vita e sono felicissima della mia splendida famiglia! Dopo la nascita del terzo figlio mi sono ritrovata disoccupata e quindi mamma a tempo pieno…ma di sicuro una mamma di lavoro da fare ne ha sempre, tra figli, marito e casa…e magari cercando di trovare anche un po’ di tempo per se stessa!Poi mi è balenata in mente un’idea: creare un Blog per condividere con tutte le altre mamme e, perché no, anche con i papà, i dubbi, i problemi o semplicemente le curiosità che nascono durante la vita quotidiana di una famiglia.
E così è nato il mio Blog Sossupermamma dove parlo anche di tutto quello che facciamo, vacanze comprese…e qui sul Blog di ViaggiaPiccoli voglio parlarvi di una regione che ADORO: le Marche!
L’ombelico del Piceno: Cossignano
Cossignano, definito l’ombelico del Piceno, è un paesino di circa 15 chilometri, che si trova fra le sorgenti del torrente Menocchia e del fiume Tesino e che conta poco più di mille abitanti.
Il suo centro storico, viste le dimensioni, potrebbe addirittura essere contenuto in un campo di calcio: misura 180 metri per 90 metri, di forma ovoidale, delimitato dalla cinta muraria, sito a 400 metri sopra il livello del mare.
Il termine “Ombellico del Piceno” è dovuto alla sua posizione morfologica sita a metà del percorso che separa la città di Ancona da Atri (i due estremi del territorio del Piceno che abbraccia le intere Marche e la parte più settentrionale dell’Abruzzo), così come nella realtà anatomica del corpo umano l’ombelico è il punto equidistante dalle estremità delle membra.
Cossignano è costituito da colline più o meno dolci, ricoperte da un alternarsi di ulivi e dai caratteristici calanchi (profondi solchi nel terreno prodotti dall’erosione dei terreni argillosi lungo i fianchi delle colline), dove all’orizzonte si scorgono il profilo dei Monti Sibillini e del monte Vettore.
I vicoli di Cossignano
Al di là delle bellezze artistiche, una delle attività più piacevoli da svolgere a Cossignano è quella di intrufolarsi nelle vicoli che si inseriscono tra le mura medievali in pietra, scoprendo così le cosiddette “porte del morto“: finte porte, ex varchi che venivano aperti (e dopo murati di nuovo) solo per far passare la bara dei defunti.
Cossignano un paese in Festa, tra sagre e medioevo
Andare in vacanza nelle Marche durante il mese di agosto vuol dire trovarsi in mezzo a mille feste e sagre, tanto da non sapere più quale scegliere (rassegnatevi e dite ciao alla dieta, perché sarebbe un sacrilegio rinunciare ad assaggiare le specialità e i patti tipici!).
A Cossignano potete partecipare a:
- La Sagra del fritto misto all’ascolana, che si svolge tra la fine di luglio e l’inizio di agosto in Piazza Europa, con un menù composto da un primo piatto di mezze maniche che precede il fritto misto all’ascolana, dove non può di certo mancare l’oliva ripiena di carne e il celebre cremino. Il tutto servito insieme con cipolle, funghi, zucchine, tagli di tacchino fritto e accompagnato da vini di produzione delle aziende locali, da vitigni rigorosamente autoctoni (vini DOCG, DOC e IGT). E ha fine pasto vuoi non assaggiare i biscotti secchi prodotti dai forni locali?!
- Il Cossignano Medioevo Festival, sempre tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, per rivivere, tra storia e leggenda, la magia di quell’età di mezzo che ancora oggi attrae i nostri sensi, con la forza dei suoi contrasti.
- La Sagra del Cinghiale, il 12-13-15 agosto, in onore di Santa Maria Assunta, patrona della parrocchia: stand gastronomici e cinghiale preparato grazie all’aiuto di tutti i collaboratori della parrocchia.
Cossignano, una città a misura d’uomo
Nel 2005 ha ottenuto la certificazione del Sistema di gestione ambientale conforme alla norma ISO 14001:2004, uno strumento che permette di verificare l’espletamento dei servizi essenziali in relazione al loro impatto ambientale.
Nel 2007 ha ottenuto la Bandiera Verde Agricoltura, premio assegnato al Comune per gli investimenti effettuati a sostegno dell’agricoltura, delle tipicità locali, della salvaguardia e valorizzazione del territorio anche a fini turistici, storici e culturali.
Cossignano, comune amico del turismo itinerante
Nel 2011, a seguito dell’inaugurazione della nuova area di sosta camper, il Comune ha formalmente aderito al progetto Comune Amico del Turismo Itinerante rendendo disponibili spazi attrezzati per il turismo “en plein air”, a diretto contatto con la natura: sei piazzole in tutto, ubicate in prossimità del centro abitato, in un’area tranquilla, immersa nel verde che ha come irripetibile sfondo il castello medievale.
Cossignano, un paese verde
Nel 2012 Cossignano è stato segnalata al premio La Città per il Verde. Il riconoscimento è stato conferito al Comune per la realizzazione di nuovi spazi verdi come il “Parco da Sole”, ai piedi della cinta muraria versante sud, ed il “Belvedere di Ponente”, adiacente il piazzale Europa.
Ma cosa c’è da veere a Cossignano?
La Chiesa dell’Annunziata, la cui parte più antica risale al 1265, anno in cui il cappellano della chiesa di San Paolo, situata fuori dalle mura della città, ottenne da Rainaldo vescovo di Ascoli, di trasportare la sua pieve all’interno del castello ed ebbe dallo stesso vescovo la prima pietra della nuova chiesa. In seguito la chiesa fu concessa ai frati francescani del convento sul Colle, che la consacrarono all’Annunziata. Nel campaniletto a vela si può ammirare la campana più antica della chiesa, che porta la data 1456.
All’interno della Chiesadell’Annunziata
si trova anche l’organo commissionato al maestro ascolano Vincenzo Paci nel 1856, recentemente restaurato. L’affresco più antico, risalente al 1509, raffigura la Madonna col Bambino affiancata da Santi; mentre il dipinto di maggior pregio è la pala d’altare, dipinta a olio su tavola, raffigurante Sant’ Antonio Abate in trono, Sant’ Antonio da Padova e San Giobbe. Nel dicembre del 2012 alla chiesa è stato conferito il bollino di “Meraviglia Italiana” dal Forum Nazionale dei Giovani.
La Chiesa di Santa Maria Assunta, sorta nel 1792, dove è presente una teca in cui è conservato un prezioso reliquario contenente resti di moltissimi santi, un pezzo di croce molto antica, probabilmente medievale, ma che si dice provenire proprio dalla croce di Cristo. Oltre all’organo, acquistato nel 1803 e collocato nel coro, la chiesa conserva dipinti come: la Madonna del Rosario, l’Assunzione, San Giorgio che salva una fanciulla uccidendo il drago, l’Immacolata con i santi Pietro e Carlo Borromeo, la Madonna del Carmine con San Paolo e San Lorenzo, l’Addolorata con San Francesco di Paola e Sant’ Antonio da Padova.
Piazza Umberto
La piazza Umberto I, centro dell’abitato, è un classico esempio del sistema detto “a piazza unica” e ha conservato il ruolo di centro vitale tipico delle strutture urbane a castello. Troviamo la Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta a Ovest, il municipio con la torre civica a Nord, la casa Fassitelli a Est e il loggiato della casa Vinci (attuale casa canonica) a Sud.
Il Palazzo Comunale di Cossignano
Il palazzo comunale che contiene, tra l’altro, una preziosa camicia rossa appartenente a uno dei mille, il garibaldino Placido Malavolta. Include anche l’archivio storico del Comune, con un fondo pergamenaceo di documenti dei secoli XIV-XVI e una tela raffigurante San Giorgio sceso dal cavallo. La torre campanaria, ora incorporata nell’edificio, mostra a mezza altezza un’iscrizione con lo stemma del comune e la data 1586, l’anno in cui per volontà di Sisto V fu costituito il distretto amministrativo del Presidato, con capoluogo a Montalto, includente anche Cossignano.
Il Monumento ai Caduti nella Grande Guerra
Il Monumento ai Caduti nella Grande Guerra, inaugurato il 15 agosto del 1927, consiste in un bassorilievo bronzeo che raffigura un legionario romano che brandisce con la destra la spada e sostiene con la sinistra una Vittoria alata.
Cossignano e il terremoto del 2016
La notte del 24 agosto 2016 anche mio marito ed io siamo stati svegliati dalla forte scossa di terremoto che ha colpito le Marche (magnitudo 6.0 della scala Richter, alle 3:36 del mattino). Inizialmente non abbiamo capito cosa stesse succedendo: il letto che dondolava, il cigolio dell’armadio della stanza dei bambini…oddio è il terremoto!
Scattammo subito in piedi, io presi in braccio Alessandro (che aveva solo sei mesi ed era nel lettone con noi perché lo stavo allattando), mio marito Stefano corse a prendere in braccio Luca ed Elena e uscimmo subito di casa.
Per fortuna, a parte il grande spavento (mi viene ancora la pelle d’oca quando ripenso a quegli istanti interminabili), a Ripatransone dove eravamo noi non ci sono stati grossi danni. Ma siamo riusciti comunque a sentire tutte le successive scosse di assestamento e abbiamo trascorso gli ultimi giorni di vacanza dormendo con un occhio aperto e l’ansia di chi sa coscienziosamente cosa sarebbe potuto accadere.
Cossignano un paese che deve rivivere
Cossignano è stato uno dei primi paesi (in linea d’aria dalla costa) nei quali si è potuto subito constatare la potenza distruttiva di quel terremoto che ha segnato tutta la zona con maggior intensità avanzando entro l’entroterra proprio verso l’epicentro dell’accaduto: inagibile il palazzo Comunale e la palestra comunale. Parzialmente inagibile il civico cimitero e le mura castellane nord. Si stimano come danni agli edifici pubblici o opere pubbliche oltre quattro milioni di euro.
Passeggiare per le vie della città, (ci andiamo ogni anno e l’anno scorso avevamo un motivo in più per andarci visto che tutto il ricavato della sagra sarebbe servito a finanziare i lavori di ricostruzione della città), trovandola semi deserta, in parte transennata e con gli edifici per la maggior parte tutti circoscritti da travi e tiranti per la messa in sicurezza: è stato un colpo al cuore.
Nello stesso istante si potevano osservare due realtà opposte: la gioia e la voglia di ricominciare” sulla piazza dove si svolgeva la sagra piena di gente che ballava e che mangiava; “il silenzio ed i segni della distruzione del terremoto nel cuore del paese” interrotto qua e là dalle chiacchiere di qualche anziana signora che, nonostante la presenza di parti ancora pericolanti, non si è voluta allontanare dal paese e dalla sua casa.
Il prossimo agosto torneremo di sicuro a far visita a questo meraviglioso paese con la speranza di ritrovarlo vivo od almeno con i primi segni di ricostruzione a cancellare il brutto ricordo del terremoto del 2016.
Alla prossima meta Amici!
Federica – Sossupermamma
Si ringrazia Cossignano insieme (@cossignanoap), per la foto di copertina