Case abbandonate, boschi a due passi dal mare e laghi che sommergono chiese… oggi vi portiamo a conoscere i paesi abbandonati della Liguria.
I paesi abbandonati della Liguria hanno un fascino particolare: qui sembra che il tempo si sia fermato e tra le viuzze e le case disabitate sembra di sentire ancora lo scorrere della vita cittadina di tutti i giorni, le donne che stendono i panni, il mercato, i bambini che giocano per strada…
In Italia sono tanti i paesi che nel corso della storia sono stati abbandonati, a volte per scelte economiche, altre per motivi di sicurezza. Alcune volte sono stati abbandonati del tutto e a poco a poco si sono deteriorati, altre volte invece sono stati recuperati in tempi successivi.
Se cercate più informazioni sui borghi fantasma regione per regione trovate a questo link il nostro viaggio da nord a sud nell’Italia dei paesi fantasma.
I paesi abbandonati della Liguria
Bussana Vecchia (Imperia)
Il più famoso tra i borghi fantasma della Liguria è certamente Bussana Vecchia.
A poca distanza da Sanremo, nell’entroterra, Bussana era un borgo tranquillo che si basava principalmente sulla coltivazione di olive e agrumi. Dopo alcuni terremoti di minore entità intorno alla metà del 1800, fu il terremoto del 1887 a decretare la fine del borgo.
Durante la potente scossa di terremoto del 23 febbraio 1887, che durò solo poche decine di secondi, la maggior parte delle case e la volta della grande chiesa crollarono seppellendo centinaia di persone.
Nonostante le iniziali contrarietà ad abbandonare il proprio paese, presto i pochi sopravvissuti decisero di ricostruire parte dell’abitato molto più a valle abbandonando del tutto la parte vecchia che rimase disabitata fino alla metà del 900.
Fu intorno agli anni ’50 che una comunità di artisti internazionali decise di stabilirsi a Bussana Vecchia, restaurando gli edifici che potevano ancora essere salvati e riportando vita nel borgo. Da quel momento oltre a nuovi cittadini, però, il borgo ha attirato anche tantissimi turisti da tutto il mondo, curiosi di vedere questo paese nato come comune ideale per gli artisti.
Pensate che inizialmente venne creata anche una vera Costituzione, depositata dal notaio, che stabiliva che chiunque volesse un edificio doveva farsi carico delle spese di ristrutturazione, utilizzare esclusivamente materiali già presenti sul posto, utilizzarlo solo per fini artistici e, se abbandonato per più di tre anni, l’edificio ritornava ad essere di proprietà della comunità.
Oggi le cose sono un po’ cambiate, i fini artistici hanno lasciato nettamente più spazio a quelli commerciali ma Bussana Vecchia con le sue viuzze, gli archi tra i palazzi e le botteghe artistiche resta un bellissimo borgo da visitare.
Se vi interessano altri borghi in provincia di Imperia tra artisti, principi e streghe leggete il nostro racconto.
Balestrino (Savona)
Balestrino, borgo nell’entroterra di Loano, era una delle roccaforti della potente famiglia Del Carretto e di questa casata possiede ancora i resti dell’antico castello.
Per il resto del borgo originario – che vanta origini antichissime, dal neolitico ai successivi insediamenti romani – oggi resta ben poco.
Fu fatto evacuare e rapidamente disabitato nel 1962-1963 dopo che alcuni terremoti lo avevano reso poco sicuro, data la sua posizione su uno sperone di roccia friabile.
In breve tempo venne ricostruito un caseggiato più nuovo e leggermente più a valle, anche utilizzando materiali di palazzi del borgo vecchio, andandolo così, a poco a poco a smantellare.
Quello che rimase gli regalò un grande fascino da paese fantasma, forse il più bello della Liguria, tanto che vennero girate qui anche alcune scene di film.
Tuttavia, poco sicuro e non controllato, venne chiuso al pubblico nel 2013 con grandi cancellate.
Adesso è oggetto di un lavoro di ristrutturazione che speriamo lo rendano di nuovo agibile e visitabile.
Borghi fantasma della Liguria: Osiglia (Savona)
La legenda di Atlantide è eterna ma esistono nella realtà alcuni paesi che sono stati sommersi veramente, di solito però per volere dell’uomo e non degli dei.
In Liguria un esempio è Osiglia, borgo in provincia di Savona, nell’entroterra di Finale Ligure. Nel 1937 si decise la costruzione di una diga per assicurare l’approvvigionamento di acqua al paese e alle industrie di ferro e acciaio della zona.
La diga creò un lago ad Osiglia di circa 3 km di lunghezza che sommerse parte del paese lasciando sotto l’acqua alcune case e una chiesa.
Il Lago di Osiglia è oggi conosciuto soprattutto come ritrovo di attività sportive, come la canoa o la pesca sportiva e richiama nella valle molti turisti.
Il borgo invece lo si può vedere riaffiorare, quando periodicamente (ogni 10 anni circa) il lago viene svuotato per manutenzione. Purtroppo è appena stato svuotato (dicembre 2020) ma la prossima volta non ce lo perderemo di certo!
Cravarezza e la miniera (Savona)
Cravarezza era un piccolo borgo abbandonato della Liguria composto da case, una chiesa e una scuola, ancora oggi riconoscibili.
Anche se dall’aspetto può sembrare più antico, in realtà gli abitanti abbandonarono il paese dopo il 1964 quando la miniera di graffite della zona, che dava lavoro alla maggior parte degli abitanti, venne chiusa e con essa anche le possibilità di vivere nel paese.
Arrivarci infatti non è semplicissimo, le strada sono sterrate e poco pratiche anche con fuoristrada e spostarsi a piedi diventava davvero difficoltoso.
Ogni anno però, in occasione del patrono San Giovanni Battista Martire viene effettuato un pellegrinaggio nel borgo che, per un giorno all’anno, torna a vivere.
Borghi abbandonati in Liguria: Canate di Marsiglia (Genova)
Nella nostra mini guida ai paesi abbandonati della Liguria da scoprire c’è anche il paesino di Canate di Marsiglia, nel comune di Davagna, era una piccola oasi felice.
Gli abitanti, un centinaio circa a metà del 900, avevano costruito belle case, erano riusciti a portare l’elettricità mentre la bella fontana al centro del paese portava (e porta tuttora) acqua fresca.
E allora perchè lo abbandonarono? Perchè nonostante le insistenze, le amministrazioni non crearono mai una strada per raggiungerlo. Eppure i sentieri c’erano e se volete potete percorrerli anche oggi per raggiungere Canate.
E così, poco a poco, Canate di Marsiglia venne abbandonato anche se ancora oggi qualcuno resiste e tra gatti, galline e panni stesi piccoli segni di vita ogni tanto affiorano qui e là.
I paesi abbandonati della Liguria: l’alta Valle Scrivia (Genova)
Tra i paesi abbandonati della Liguria una menzione a parte va fatta per il comune di Montoggio.
In alta Valle Scrivia, proprio nel comune di Montoggio – località di villeggiatura dell’entroterra molto nota in provincia di Genova – ci sono diverse frazioni che negli anni sono state disabitate e infine abbandonate.
Sono un esempio Case Veixe, Luvega, Brugosecco – abbandonato perchè l’acqua non lo raggiungeva e trovarla richiedeva tempo e fatica – oppure Case Fontana, che di acqua ne aveva molta ma al contrario era mancante di tutto il resto.
Filettino (La Spezia)
In provincia di La Spezia, e per la precisione in Val di Vara, si trova questo paese fantasma della Liguria che in tanti hanno provato a riportare in vita con progetti vari, dalle cantine ai bed and Breakfast.
Purtroppo finora nessuno ci è riuscito, complici anche i problemi idrogeologici, ma pare che l’ultima rappresentante della famiglia che possedeva il piccolo borgo torni spesso a risistemare le sue proprietà, nella speranza di una nuova vita del paesino.
Fantasma o realtà? Lasciamo a voi scoprirlo!
Vero, verdissimo!!
Contrastanti epocali!
Purtroppo la evoluzione della gente costretta al abbandono totale si e impregnata fin al fondo della vita.
Però in ogni momento storico la ruota si può girare con il ritorno felice in epoca..
Sia!